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Autore: Hypnotic Poison    14/07/2015    9 recensioni
Raccolta totalmente random di fanfic che non hanno superato la prova del nove per diventare OS a sé.
Kishinto, Ryochigo, Paitasu, tipologie varie, chi più ne ha più ne metta :)
25) Perfect, part II: « "Ehi," lei si sedette a fianco a lui, appoggiando le braccia alle ginocchia, attentissima a non sporcarsi il vestito nuovo, "Che fai?"
"What does it look like I'm doing, ginger?" »
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Mint Aizawa/Mina, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Late

 

 

 

“Sono in ritardo, lo so, lo so!”
Ichigo entrò veloce come un proiettile al Caffè, zigzagando abile tra Purin e Retasu; sfiorò Ryo con una rapidità tale da scostargli i capelli dalla fronte mentre afferrava svelta lo straccio che lui le stava reggendo con una mano, la bocca mezza aperta per sgridarla che dovette richiudersi quando lei sparì in un nanosecondo nello spogliatoio.
Rimase per un attimo basito, poi scosse la testa con un sorriso, e ritornò al piano di sopra.
 
§§
 
Ichigo sgattaiolò lesta dalla porta sul retro nel locale buio, individuando la slanciata sagoma di Shirogane tra le altre e correndogli accanto.
“Sì, sono in ritardo, colpa dell’università!”
Il biondo rise sottovoce, guardandola dall’alto: “Già Zakuro ci ucciderà non appena si renderà conto che questa è una festa a sorpresa per lei, se fossi arrivata mezzo secondo più tardi anche Minto avrebbe fatto un giro col tuo cadavere.”
Lei alzò gli occhi al cielo: “Non è colpa mia se il professore non la smetteva di cianciare! Voi americani siete così logorroici…”
“Ah, allora non eri all’appuntamento con quel Hiro?” la punzecchiò.
La rossa scosse la testa: “No, lui non parla abbastanza invece. E comunque ho smesso di fare tardi per colpa degli appuntamenti!”
“Noto un certo disappunto nella tua voce.”
“Be’, se non mi invitano…”
Voi due!” il sibilo minaccioso di Minto rimbombò per le pareti “Smettetela di flirtare e tacete, Zakuro nee-san è qua!”
Ichigo le fece una linguaccia che, per fortuna, non venne notata, poi si scambiò un’altra occhiata con il ragazzo al suo fianco, e sorrise.
 
§§
 
“Scusami, scusami, sono in ritardo.”
Ryo si alzò quando finalmente la sua ragazza comparve al loro ristorante preferito, fasciata in un’elegante abito nero. Scosse la testa ridendo, allungando una mano verso di lei per tirarla a sé e per schioccarle un leggero bacio sulle labbra. “Dovrei aver imparato, ormai, che devo darti appuntamento mezz’ora prima della prenotazione.”
 
§§
 
Sono in ritardooooooo!
L’urlo di Ichigo risuonò per villa Aizawa mentre la ragazza in questione usciva capitombolando dalla camera degli ospiti.
“Sì, ma solo di… porca vacca, un’ora e un quarto!?”
“Purin, non stai migliorando la situazione! Ichigo, fermati o strapperai il vestito!”
“Minto-chan è tardi, è tardi, è tardi, penserà che l’ho lasciato all’altare, aiuto…”
Minto si mise a correre dietro l’amica, sollevandole l’ampia gonna di taffetà mentre le altre damigelle raccoglievano rapide le ultime cose. “Shirogane-kun ha presente chi sta sposando, scommetto che sono tutti molto certi che ti saresti presentata con il doppio del ritardo di una sposa normale.”
Purin rise sotto i baffi: “Io scommetto che invece sono tutti già ubriachi per smaltire l’ansia.”
Purin, smettila, sono troppo in ritardo!
“Ma se sono dieci anni che ti aspetta, che fretta vuoi che abbia!”
Minto e Zakuro, a quella battuta, si scambiarono uno sguardo complice, ed infilarono un’Ichigo in preda all’iperventilazione dentro la limousine.
 
§§
 
“Sono in ritardo.”
Ryo alzò lo sguardo dai documenti che teneva in mano per lanciare un’occhiata all’orologio appeso al muro. “No, direi che per una volta sei in largo anticipo. Devo andare a vestirmi? Non dobbiamo essere da Minto ancora per –”
Ichigo scosse la testa: “No, Ryo. Sono in ritardo.”
Lui corrugò la fronte, confuso: “Che stai – what?”
La rossa rise nel vedere la buffa espressione che prese possesso del volto del biondo mentre questi, lentamente, capiva cosa lei stesse cercando di dirgli.
“Sei in… ritardo? Cioè… ritardo ritardo?”
Lei annuì e gli avvolse le braccia intorno al torso quando finalmente la raggiunse, appoggiando la guancia al suo petto e stringendolo forte. “Ritardo.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Awiiiiiiii questa mi piace ^//^ Era da un po’ che vegetava nel pc e non riuscivo a finirla, oggi pome il delirio da febbre (sì ho 23 anni e mi viene la febbre il 14 luglio, è in pratica l’inizio della fine) più i disegni di Ria mi hanno spinta a concluderla :3

Ho bisogno di affetto quando sto male, che posso farci xD

Fatemi sapere, come sempre un pensiero è sempre super gradito :)

Bacioni!!!

   
 
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