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Autore: bemylolo    15/07/2015    1 recensioni
Camila: una ragazza normale, che vive la sua vita cercando di sopravvivere dietro i banchi di scuola e di finire l'anno scolastico il più velocemente possibile con l'aiuto delle sue amiche
Lauren: una ragazza appena trasferita nella nuova scuola, alle prese con nuove amicizie e nuove emozioni.
Cosa accomuna queste due ragazze? Stesso sogno? Stesse amicizie? O c'è qualcosa di più? Qualcosa che nemmeno loro sanno spiegare
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Camila Cabello, Dinah Jane Hansen, Lauren Jauregui, Normani Kordei
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Hope when you take that jump
You don't feel the fall
Hope when the water rises
You built a wall

Hope when the crowd screams
They're screaming your name
Hope if everybody runs
You choose to stay
Hope that you fall in love
And it hurts so bad

The only way you can know
You gave it all you had
And I hope that you don't suffer
But take the pain
Hope when the moment comes,


You'll say
I, I, I
I did it all
I, I, I
I did it all


I owned every second that this world could give
I saw so many places, the things that I did
Yeah with every broken bone
I swear I lived...."



mio padre mi strappò la cuffietta dall'orecchio. Eravamo in macchina e mi stava parlando. Ci tengo a precisare che non lo avevo chiamato io, ovviamente. Dopo essermi alzata con fatica dal prato avevo due ore di educazione fisica e essendo arrivata con un terribile ritardo, l'insegnante era entrata negli spogliatoi, vedendo i miei lividi e alcune ferite dalla quale usciva ancora un po' di sangue, mi ha portato in infermeria e da lì hanno chiamato a casa anche se avevo pregato di non farlo.


"Sto parlando Camila, mi dici che cosa ti è successo? non dirmi che sei caduta dalle scale come hai già detto perchè li riconosco i lividi da scale e quelli non gli somigliano manco lontanamente" più che arrabbiato, il suo era un tono triste, deluso, come dargli torto, sua figlia non gli diceva la maggior parte delle cose della sua vita. "senti, tua madre ancora non è tornata a casa, vuoi aspettarla e affrontiamo la cosa tutti e tre insieme?" parcheggiò nel vialetto di casa e mi guardò aspettando una risposta, una risposta che io non potevo dargli, non volevo.

"sto bene papà, come ti ho già detto a scuola, sono caduta dalle scale dopo la pausa pranzo andando in palestra, ho sbattuto contro molti scalini e contro la ringhiera, non ho altro da dire" interruppi il contatto visivo aprendo lo sportello della macchina e mi alzai, le costole facevano male, ma non avrei chiesto il suo aiuto.
Chiusi lo sportello sentendo mio padre fare lo stesso con il suo.
In un attimo si avvicinò a me, appoggiando una mano sulla mia spalla.
"Ti serve una mano?"
"Papà, ho 18 anni, posso camminare da sola, solo grande" accennai una risata scuotendo la testa "grazie però"
"Allora fai finta di stare bene e che questa sia solo una scusa per ritornare a quando eri bambina e mi saltavi sulla schiena gridando 'corri papà, vai cavallino', ricordi?" sentii gli occhi lucidi e qualche lacrima calda scendere lungo le mie guance per poi annuire. Mi caricò sulle sue spalle, proprio come quando avevo otto anni, proprio quando una figlia ha bisogno del padre, mi aggrappai a lui, stringendomi forte.





Da Mani 💁 17:09 :
--Mila, ho saputo dall'infermiera che sei andata via, tutto okay?

Da DJ 😎 17:15 :
-- mi spieghi come diamine hai fatto a cadere dalle scale se eri in cortile? E soprattutto se la palestra è esattamente lì nello stesso piano?

Non avevo molta voglia di rispondere, così mandai un messaggio unico a entrambe, il buono e vecchio 'copia e incolla' funziona sempre.




Da Me a DJ e Mani:
-- ciao, non ti preoccupare, sto bene, sì sono caduta ma nulla di che, qualche graffio, ma va tutto bene, ti spiegherò tutto al più presto 😘 a domani 👋.


Non sarei rimasta a casa, per quanto lo desiderassi tanto mia mamma mi avrebbe ucciso di domande una volta tornata a casa, figuriamoci i giorni successivi.


Da AllyCat 🐱 17:21 :
-- Karla Camila Cabello Estrabao, dimmi subito che cosa cazzo è successo, non farmi preoccupare.

Da me 17:23
--sto bene, questo è l'importante no? Domani ti spiego, anzi non ho nulla da dire, sono caduta, sto bene, a domani 😘

"Camila, posso entrare?"

Mia mamma. È la fine.
-sono morta- pensai.


Dopo un'ora e mezza di 'sto bene, sono caduta bla bla bla non preoccuparti' ne uscii con un 'stai più attenta, se c'è altro sotto devi dirmelo, ti voglio bene'.
Ero nel divano con un gran mal di testa e un dolore assurdo alle costole. I miei genitori mi avevano messo la saga di Harry Potter alla televisione, convinti che almeno quello sarebbe servito a distrarmi, in effetti, io amo Harry Potter ma avevo troppe cose per la testa per riuscire a concentrarmi.
Lauren era l'unica che non mi aveva scritto, forse ancora non lo sapeva? Impossibile. Forse. Boh.
-basta Camila, guarda cosa sta facendo Hermione, concentrati su quello.

Da DJ e Mani 19:01
-- ragazze, domani c'è la festa di Ariana, ci andiamo insieme? Ho la macchina

Mani:
-- ragazza, se guidi tu ci uccidi tutte, comunque per me va bene. Mila, tu? Ci stai a venire con noi o sei già prenotata da qualcuno? Lo sai che Ariana ti ha invitato no? O mi sono dimenticata di dirtelo? Ha detto che basta che porti qualcuno, tu porti DJ e lei porta me 😉, sono un genio 💁.

Mi avrebbe fatto bene staccare un po', alcool, musica, sì mi andava proprio.

Da Me:
-- modesta pff, comunque io ci sto, devo ricordarlo ai miei e aspettare che passi un dolore che ho, ma per domani non ci saranno problemi

Da Dj
-- sicura? Perfetto allora, a domani.

Non fu una nottata tranquilla, strano vero? Da dopo l'una alle sette mi svegliai ogni ora.
Sofi era ancora ammalata, anche lei di notte non aveva dormito, l'ho sentita zampettare verso camera dei miei genitori diverse volte. Mamma si era offerta di portarmi a scuola prima di passare a lavoro e dato il dolore alle costole che sì, era diminuito ma non del tutto, avevo accettato.

"Non ho idea di come vestirmi" disse Lolo appoggiandosi all'armadietto affianco al mio, mentre io ancora prendevo i libri. "tu?"

"Umh, no, ancora no" scossi piano la testa prendendo il libro di chimica e chiudendo l'armadietto. Vidi lo sguardo di Lauren scendere verso il mio braccio, avevo le maniche arrotolate e si vedeva bene il livido.
"Che hai fatto lì?" indicò il mio braccio con un gesto del capo e io scossi piano la testa, sistemandomi la manica.
"Nulla di che, sono inciampata nelle scale ieri, tutto bene tranquilla" incominciai a camminare verso la classe, sperando che non mi facesse altre domande, i suoi occhi mi rendevano molto difficile dirle bugie.

"È per questo che ieri sei andata via? Ti ho aspettato all'uscita ma non ti ho visto..e Ally mi ha detto che eri andata a casa" sorrisi piano girando il viso verso di lei, un po' intenerita dalle sue parole.
Lei aveva inglese alla prima ora e la mia aula era molto prima della sua. Ci fermammo davanti alla porta dell'aula di chimica.
"Mi prometti di non cadere così posso darti un passaggio dopo scuola?"

"Prometto" risposi accennando una risata, mi fece l'occhiolino incominciando ad allontanarsi verso la sua classe. Feci lo stesso anche io per poi ricordarmi della festa di stasera.
"Lauren, ma tu con chi vai alla festa?" urlai, mentre mi facevo largo con lo sguardo tra la folla che entrava nelle varie classi e chiudeva rumorosamente gli armadietti.
"Con te, no?" la sentii dire, girata verso di me, per poi darmi le spalle e sparire in classe.


Da me a DJ e Mani: 10:21
-- cambio di programma, vado con Lolo! 😊

Da DJ: 10:25
--lo sappiamo 😝, vengo a casa tua e ci prepariamo, poi passo a prendere Mani e ci incontriamo con i nostri boy, voi vate quello che volete.



Da Mani: 10: 27
-- ti prego, guida piano. Camila, sono felice per voi



Da Me: 10:30
-- ragazze, non stiamo insieme smettetela!


Da Ally: 10:32

-- sese 💘


Le adoravo troppo, bloccai il telefono e mi preparai per seguire la lezione.



Fu abbastanza facile finire la giornata senza distrazioni o altro. Uscendo dall'edificio mi guardai intorno, di solito Ally mi dava un passaggio a casa questa volta però ero uscita troppo tardi rispetto a il resto della scuola, quindi con molte probabilità lei non ci sarebbe stata. Continuavo a pensare alla festa, ci sarebbero stati anche Austin e Shay. Austin e Ariana erano una sorta di fratellastri, nessuno lo sapeva con precisione, pare che la madre di Austin e il padre di Ariana fossero sposati per un lungo periodo e che ora non lo siano più, ma molti dicevano che era tutto inventato e che non ci fosse nessun "legame" tra i due. Shay invece era la migliore amica di Ari ed era grazie a lei che io avevo conosciuto quest'ultima;
quando avevo 8 anni frequentavo un corso di chitarra insieme a Shay e d'estate avevamo fatto una sorta di camping insieme al gruppo di danza e canto, Ariana era in quello.
Avevamo legato molto e anche se non siamo poi così amiche amiche, non siamo neanche conoscenti.

"Ehi signorina, lo vorrebbe un passaggio a casa o preferisce camminare?" scoppiai a ridere guardando la ragazza in macchina di fronte a me.
"Lauren, tu si che sai capire i profondi desideri di una donna, non ho voglia di camminare"

"Oh signorina Cabello, lei non sa che cosa ho preparato per lei per stasera"
"Okay, basta" risi piano guardandola mentre mi passavo una mano tra i capelli entrando nella sua macchina "per stasera, ci vediamo verso le nove? Dinah verrà verso le sette, credo" disse di sì mentre metteva in moto e partiva verso casa mia.

Per tutto il tragitto Lauren si era divertita a sfottermi per il mio 'buffo modo di camminare per strada'. Una volta arrivate mi salutò con un bacio sulla guancia e sgommò lontano, lasciandomi con l'appuntamento a stasera.


~


19:56


"Cam ti sta benissimo" avevo un vestito bianco stretto -forse un po' troppo- con il pizzo dietro, non mi convinceva però
"Dinah, è una festa non un matrimonio" mi aiutò a sfilarmi il vestito per poi metterne un altro, gonna nera e maglia bianca, molto più comodo e carino.

"Ecco con questo sei perfetta e anche sexy" disse Dinah mentre io continuavo a guardarmi allo specchio.

"Va bene, va bene DJ mi hai convinto" alzai le braccia in segno di resa per poi andare in bagno incominciando a truccami.

Dinah era venuta già tutta bella pronta vestita e profumata, lo faceva spesso, soprattutto quando avevamo qualche "evento importante" e io non sapevo mai cosa mettere.

20:47


Lauren sarà qui a minuti. Dinah è già andrà a prendere Mani da qualche minuto, lasciandomi da sola a casa. Più mi guardavo allo specchio più volevo scavarmi una fissa e buttarmi dentro.


-respira Camila, respira- mi sedetti nella sedia del tavolo da pranzo, quella più vicina alla porta d'ingresso mentre aspettavo pazientemente.
Puntuale come un orologio svizzero, Lauren bussò alla porta alle nove precise.
Quando aprì la porta rimasi senza fiato davanti alla figura della ragazza che si presentava davanti a me. Era bella, bellissima. Aveva un tubino nero corto fino alle ginocchia, rossetto rosso e matita nera fine la rendevano ancora più bella. Quelle labbra, dio cosa non avrei fatto per quelle labbra, ispiravano baci da lontano.

Alzai entrambi gli angoli della bocca in un sorriso mentre le sussurravo "sei bellissima" ancora un po' imbambolata e incantata da lei.

"Andiamo?" mi disse guardandomi

"Andiamo" risposi annuendo e uscì di casa mentre insieme camminammo verso la sua auto.
   
 
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