Crossover
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Autore: Suikotsu    20/01/2009    3 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 59: LA VERA IDENTITÀ DI TENKAI
 
 
Il samurai cadde in ginocchio: era da una vita che non si scontrava con un avversario così forte.
“Maestro Tenkai!”
Drizzt e gli altri lo raggiunsero.
“State bene?”
Il monaco si voltò e confermò con un cenno del capo.
I sei rimasero a bocca aperta: mai si sarebbero aspettati che fosse così giovane.
“Sorpresi, vero?”
“Beh…sì…siete anche identico al vostro avo, e…quel demone vi chiamava Samanosuke… perché?”
“Ne parleremo tra poco. Come stanno gli abitanti del villaggio?”
“Sono tutti in salvo."
“Molto bene. Adesso è giusto che voi sappiate: in realtà io ed il mio avo siamo la stessa persona.”
“Cosa?”
“È così, e quel genma mi chiamava Samanosuke perché è quello il mio vero nome.”  
"Ma...per quale motivo ci avete mentito?"
"Era da molto tempo che ormai avevo cambiato nome. Lo feci tanti anni fa. Ve lo spiegherò mentre ci dirigiamo verso il portale." 
Il maestro iniziò a raccontare.
"Alla fine della guerra tra umani e genma io ero il più potente guerriero del mondo. Per avermi al loro fianco molte potenze cominciarono a confrontarsi e si scatenarono dei conflitti: con un combattente del mio calibro si sarebbe potuta ribaltare la sorte di una guerra. Per non parlare dei pazzi e degli stolti in cerca di gloria che venivano continuamente a sfidarmi. Non avevo più pace, ed io volevo solo allontanarmi dalla guerra. Decisi allora di partire, e di lasciare queste terre, per dedicarmi alla meditazione sul monte Hakurei. Non ne parlai con nessuno, ed un giorno, dopo alcuni secoli, decisi di tornare a Damara, per vedere com'erano cambiate le cose. Fu così che, durante i miei viaggi, conobbi Khelben, un giovane determinato e promettente. Gli proposi di diventare mio allievo, e lui, comprendendo il mio potere, mi seguii. Ma non gli parlai mai della mia vera identità, anche perché se si fosse saputo in giro che Samanosuke era ancora vivo decine di avventurieri si sarebbero diretti verso il monte, mettendo a repentaglio le loro vite."
"E a noi? Perché non ha raccontato niente?"
"Perché non ce n'era bisogno. E poi avevo fatto l'abitudine ad usare questo falso nome, tanto che anche gli dei ormai mi chiamano Tenkai."
"Quindi avete cambiato nome per fuggire da inutili conflitti?" - chiese Illius.
"Esattamente. Ma adesso sono tornato. Non mi importa di quello che mi succederà, e continuerò a lottare finché i genma e tutti i malvagi non saranno stati sconfitti! Lo giuro sul mio onore."

"E quel genma..."
"Era Gargant, il generale che guidò la rivolta dei genma, e che io sconfissi personalmente; è sempre stato un guerriero eccezzionale, ma adesso sembra ancora più potente. Non ho la più vaga idea di come abbiano fatto lui ed i suoi soldati ad aumentare così la loro forza; inoltre è un abilissimo stratega: un avversario che non va mai sottovalutato."
Dato che aveva dato le dovute spiegazioni, il maestro chiuse gli occhi e cominciò a muovere le labbra.
Illius capì subito che Samanosuke stava contattando qualcuno con la sua mente.
"Chi avete avvisato?" - chiese lo stregone.
"Il maestro dei ghiacci, l'elfo che aiuta le sacerdotesse a proteggere il monastero di Icecreek Pass. Ci siamo conosciuti durante i miei viaggi. È un guerriero molto forte e coraggioso."
"Uno stregone?"
"Anche. Utilizza alla perfezione la magia del gelo, e sfrutta la sua forza spirituale per migliorare le sue doti fisiche, al punto da poter frantumare la roccia a mani nude."
I sette proseguirono verso il portale, che raggiunsero in breve tempo.
"Bene. Ora seguitemi."
"Un portale che conduce direttamente al monastero? Ma non è rischioso?" - chiese Drizzt.
"No. Per poter accedere bisogna parlare in una lingua molto antica, un tempo parlata da tutti i popoli."
"Da tutti?"
"Sì. Poi col tempo ne sono nate molte altre, ma sono tutti riconducibili a questa, chiamata "antico ancariano"."
Il maestro si fermò davanti al portale, poi spalancò le braccia.
"Eka oin shurin Icecreek Pass!"
Il portale si illuminò, e i sette lo varcarono.
"Eccoci! Siamo arrivati!" - annunciò il monaco.
I guerrieri alzarono lo sguardo e videro una scalinata in ghiaccio, che li avrebbe condotti al monastero, nel quale erano custoditi gli antichi testi di magia, ambita preda dei malvagi.



Mi scuso con i lettori. È davvero preve, e forse non vi ha neanche convinti troppo. Spero di rimediare con i prossimi. Intanto ringrazio Illidan e Bankotsu.
Note: Samanosuke si pronuncia Samanosche.
  
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