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Autore: shana8998    16/07/2015    2 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Al mio risveglio di Eleonor non c'era traccia. Nella roulotte non vi era altro che caldo e silenzio. Anche da fuori non si udivano voci.
Strano! pensai. A quell'ora, l'intero villaggio doveva essere all' "opera".
Tornai in piedi velocemente e la prima cosa che feci fu affacciarmi da uno dei finestrini sopra alla brandina....Il vuoto.
Nessuna roulotte, nessuna tenda.
Persone, animali e cose si erano volatilizzati nel nulla!
Presa da panico e smarrimento mi fiondai all'esterno. Speravo che quello fosse solo un brutto sogno e che ben presto mi sarei svegliata, ma non era un sogno ed io ero già sveglia da una manciata di minuti.
Isterica ed in lacrime tornai nell'abitacolo ribaltando ogni cosa.
Mi avevano lasciata sola , ed io non riuscivo nemmeno a capire perchè.
Poi l'attenzione mi cadde su un foglio piegato sul tavolino per due persone , nella zona "cucina".
Lo artigliai. Una lettera, era di Eleonor.
"Cara Clair"..Già l'inizio non prometteva bene.
"So che quando ti sveglierai e non troverai nessuno di noi , darai in escandescenza, chiunque lo farebbe". E certo! 
Erano spariti tutti quanti! Ci mancava solo che restassi buona e calma.
"Ieri notte , ci è arrivato un messaggio dalle entità superiori. Dall'altro capo del continente hanno bisogno di noi...".
Strinsi maggiormente il foglio fra le dita accorgendomi che la gola si stava serrando sotto un pianto amaro.
"Ti sarai chiesta perchè solo tu sei stata lasciata li..Be il motivo è semplice..Tu mi hai detto che avevi mancanza della tua vita , ecco perchè sono stato io stesso a volerti lasciare libera..Ho condizionato per un anno ogni tua scelta, ora basta.. Se un giorno vorrai tornare con noi angeli , sappi che dentro uno dei cassetti del piano cottura c'è un medaglione che appartiene a me..Ti basterà indossarlo e pensare al mio nome perchè lui ti indichi la mia posizione..Stammi bene signorina Fuller".
Avrei dovuto forse essere felice in quel momento? Perchè io non riuscivo ad essere nulla forchè disperata.
Stringevo al petto quel pezzo di carta come se fosse l'ultimo ricordo di Eleonor , o meglio come se quel foglio fosse lo stesso angelo.
Singhiozzai alla fine, e lo feci per un' ora intera , finchè il mio stomaco e la mia gola non chiesero pietà.
Io amavo Eleonor in qualche modo. 
Avevo fatto di lui il mio punto di riferimento ora che non avevo più nessuno.
Una volta quel posto lo occupava Drey. Ma mi resi conto solo allora di aver fatto affidamento a due persone sbagliate.
Non era una scusa plausibile , il fatto che lui mi avesse lasciata li per farmi tornare alla mia vita , quando entrambi sapevamo benissimo che la parte di me "demone" andava controllata e domata costantemente, specie se si dovevano 
affrontare situazioni psicologiche pesanti.
In fin dei conti , è risaputo che ogni demone si nutre di sentimenti negativi per risvegliarsi del tutto, ed ora io, di sentimenti negativi ne provavo una vagonata.
Un impulso più forte però , mi fece ragionare.
Non ero mai stata una ragazza che soffriva di dipendenze. Dovevo cavarmela da sola anche questa volta , senza crogiolarmi su presenze nella mia vita come avevo fatto sia con il demone che con Eleonor..
Perciò mi alzai . Di colpo , come se tutto ciò che avevo provato, fatto , pensato un attimo prima non esistesse più.
Mi fiondai dove mi era stato indicato esserci il ciondolo e lo artigliai arrotolandolo alla mano modi tira-pugni.
Poi presa dall'impeto raggiunsi la cabina del conducente e cercai nel mini-vano porta oggetti la chiave di riserva.
Trovata, misi in moto.
Come poteva essere più plausibile , chiunque avrebbe cercato la persona che l'aveva scaricata nel bel mezzo della radura e le avrebbe fatto come minimo un caziatone, ed invece io non lo feci.
Presi la strada in senso contrario , dirigendomi verso il centro di Manhattan.
Mi aveva detto di tornare alla mia vita , mi aveva praticamente abbandonata a me stessa e tutto ciò sapeva di amaro menefreghismo e per questo , io lo avrei accontentato. Voleva farmi uscire dalla sua vita? Perfetto , sarei tornata ad essere un demone , quello che mi ero sempre sentita essere anche quando dei miei poteri non ne sapevo nulla , ed in seguito avrei ucciso si, lo avrei fatto perchè quella era la mia natura ma anche perchè ad Eleonor avrebbe fatto male sapere di non essere riuscito a domarmi.
Perdere non gli era mai piaciuto.
Il piede a tavoletta sul pedale , ed il motore della vettura che lentamente chiedeva venia di tutto quello sforzo, dei 180km\h.
Ero furiosa adesso e, ne godei di ogni tratto di quella rabbia soffocata da tempo.
Allo svincolo per il centro città mi fermai. Lo sguardo fisso al bivio che divideva la strada.
Da una parte , casa di Drey , dall'altra la mia. Dove sarei dovuta andare?
In una casa sicuramente vuota con demoni che forse mi avrebbero uccisa per averli traditi?O in una casa dove aleggiava ancora il sapore del sangue di mio padre?
Presi un grosso respiro poi svoltai verso casa mia. Non so perchè, ma in quel momento mi parve l'unico posto sicuro dove nascondere ciò che era rimasto di me.
E poi, andare nel loft di Drey , avrebbe peggiorato solamente il mio stato psico-fisico.
Avrei pianto quasi sicuramente , e mi sarei dannata per cerarlo ovunque...No non era affatto una buona idea , dato che Proserpine era sempre in agguato.
Ora andavo piano , passando per la Rooth Street stranamente deserta a quell'ora della sera.
I lampioni ,illuminavano l'asfalto che ricordava il blu cenere, tutto attorno pacato silenzio ed il fragore delle onde del mare di un porto artificiale nella piazza del mercato del pesce.
E proprio li , io , avevo deciso di passare forse per perdermi ancora una volta, come da piccola ,nell'oscurità di quelle ondine frastagliate che increspavano l'acqua.
Mi fermai buttando la testa all'indietro e socchiusi gli occhi stanchi.
Proprio allora decine di immagini mi tormentarono la mente. Sorrisi i loro , e quell'anno passato al villaggio , poi casa di Drey e il ricordo della sua persona , a breve anche alle mie orecchie parve di captare frasi rimaste a me impresse.
Pronunciate così veloci dal mio inconscio fattosi sonoro che d'istinto tornai a sbarrare gli occhi sommettendo un respiro e trasalendo subito dopo per la mancanza d'aria.
Le gambe si irrigidirono ed incominciai a sudare freddo. Che diavolo mi stava accadendo?!
La vista si appannava sempre di più ,e mi parve di cadere da seduta.
"Maledizione Clair! Riprenditi!".
Mi strofinai con violenza gli occhi e sembrò che la vista stesse tornando nitida e pulita. In quel momento qualcosa mi sorprese nella mia solitudine, un'ombra, un uomo forse, lontano dalla mia roulotte , che si nascondeva dietro dei container sul lato sinistro del porto.
Mi sporsi per constatarne le fattezze. Non riuscendo a vedere dove fosse finito continuai a sporgermi finchè la punta del mio naso non toccò il vetro freddo del parabrezza.
Un rumore di artigli nel ferro e l'urlo sin troppo famigliare di un demone cacciatore.
Davanti a me , proprio sul cofano , si dimenava quell'essere atroce , un misto fra gli zombie di "Dead set" e i mutanti di "Io sono legenda". Pelle trasparente di un rosa morte , vene blu che si increspavano a tratti e come la maggior parte di demoni minori , un liquame puzzolente che gocciava a bolle dal suo corpo.
Era cieco , le palle degli occhi totalmente bianche , non aveva naso ma due fori piatti e niente denti nella bocca ma filamenti che attaccavano le labbra inesistenti ,come una cucitura di punti medici solo fatta di carne.
Glabro. Schizzato come il più matto degli psicopatici, saltava sulla vettura ed io , dentro, lo facevo all'unisono artigliata con le braccia ai reggi mano sul tettuccio.
Maledizione ! Ma proprio quella sera mi doveva capitare un mostro del genere?!
Non avevo nemmeno la mia falce argentata , Eleonor mi aveva tolto anche quella.
La cercai comunque disperatamente. Poi fui costretta a tornare con lo sguardo su di lui , che nel frattempo con la testa stava cercando di sfondare il vetro. Per un secondo tutto si fermò. Le gocce che colavano dalla sua bocca erano acido puro e stavano bruciando il ferro del cofano , presto sarebbero colate anche sul resto ed io avrei rischiato di esplodere assieme alla vettura.
E allora l'unica cosa da fare, risultò scappare.
Dovevo scendere dalla roulotte e correre, ma come? Le mie gambe erano cemento , e quel coso sembrava essere parecchio agile.
La lucidità ed il sadismo che facevano parte del mio carattere stavano sparendo e per un attimo temetti di piangere come una bambina.
Merda! Sentirsi impotente era peggio che essere abbandonati al proprio destino.
Lasciai la presa dai reggi-mano e distolsi lo sguardo. Fu come se in quel momento avessi perso ogni motivo per restare in vita e combattere...Mi arresi.
Aprii la portiera e scesi dalla vettura.
Non volevo correre , ne salvarmi..In quel momento volevo solo che tutto finisse in fretta.
-Demone! Io sono qui!-. Richiamai la sua attenzione e le mie iridi si serrarono sulla sua immagine.
Inutile a dire che si scaraventò verso me , con tutta l'aggressività in suo possesso.
Mi scaraventò a terra artigliato alle mie spalle e ruzzolammo per qualche metro. Cercai disperatamente di allontanare il mio viso dalla sua bocca mentre schizzi d'acido sul terreno rilasciavano tenui e sottili volute di fumo.
Sarei morta in quel modo..Sciolta dalla bava di un essere che sapeva di zolfo ed uova marce.
Ironicamente pensai di meritarmelo ma allo stesso tempo , sogghignando mentalmente , mi dissi che era veramente una morte di merda.
I suoi strilli acuti ormai nemmeno li sentivo più. Solo le sue mani intrise di quel liquido cocente mi davano parecchio fastidio sulle spalle , che a breve incominciarono a sanguinarmi.
Eppure , io non provavo paura..Non provavo nulla.
Continuavo a fissarlo e lui che "fissava" me, cieco.
"Ucciso...Tu..L'hai ucciso!..". Non si capivano bene le sue parole ma riuscii chiaramente a distinguere quella frase , fra rantoli e strilli.
Pensai subito che si riferisse al demone che avevo diviso a metà. Gli angeli mi avevano detto che il suo nome era Agares , uno dei demoni più importanti dell'inferno e che molto probabilmente , li giù il sangue degli abitanti degli inferi stava ribollendo per ciò che avevo fatto lui. Mi avrebbero dato ancor di più la caccia e se non mi fossi alleata con gli angeli , forse sarebbero riusciti ad uccidermi.
-Agares?....Doveva morire..-. Risposi lui con sadica cattiveria. Ed ancor di più mi riconobbi nel demone che ero.
Il cacciatore mi gridò un "No" acuto dritto in faccia tirandomi una testata con tutta la forza.
Cazzo!Mi aveva fatto male.
Presa la forza necessaria , sferrai un calcio al suo ventre e lo schizzai sopra alla mia testa , riuscendo finalmente a ritrarmi e tornare dritta.
Un lampo di genio ed una fortuna sfacciata mi portarono alla vista un grosso pezzo di cemento circolare. Lo artigliai pronta a spappolare il cranio del demone quando un nome mi costrinse ad arrestarmi ad un millimetro dalla sua fronte.
"Drey".
Il sasso mi cadde dalle mani. Tremai.
-Che c'entra Drey!?-. Piombai su di lui premendo il palmo della mia mano sulla sua gola.
Si dimenava e chiaramente non aveva alcuna intensione di parlare.
Sferrai lui un pugno che tonfò sul suo cranio che si piegò sotto la forma delle mie nocche.
-Avanti parla! O ti ucciderò in questo istante!-.
Parve riflettere. 
-Parlerò...Ma lasciami andare..-. La sua voce si era fatta chiara spedita e lui era mutato proprio sotto di me.
Un bambino con occhi scuri e capelli castani corti. Che poteva avere? undici, dodici anni? Nel suo viso , specie nel suo sguardo , la malvagità di un vero demone.
Mi allontanai dal suo corpo sedendomi a gambe incrociate per terra , lui tornò dritto poi si accomodò portando le ginocchia in petto. Per un attimo i nostri sguardi si sfidarono.
-Non credevo che i demoni minori , potessero avere una forma umana..-. 
-Tutti i demoni ne hanno una ..Tranne i Ghoul..Loro sono così come li vedi...-. Rispose con un timbro di voce che mi ricordò il malato divertimento.
-Capisco..Be , adesso bando alle ciance , dimmi che c'entra Drey con te..-.
La sua espressione divenne amara, triste.
-Lui era...Il demone che mi ha preso in custodia. Devi sapere che ogni demone ha diritto a trecento demoni minori che vengono a formare la sua legione. Ecco , di solito nessun demone maggiore si occupa personalmente dei suoi "sudditi" ma li usa come macchine da guerra...Lui invece , mi ha preso sotto la sua protezione crescendomi come un fratello..Finchè non sei arrivata tu!-. 
Trasalii internamente. Non sapevo perchè stesse dando la colpa a me e poi di cosa?!
-Io non vedo Drey da un anno...Lui mi ha abbandonata..Nemmeno una lettera mi ha scritto in tutto questo tempo..-. Strinsi i pugni per la rabbia.
-E' proprio per questo che è tutta colpa tua!Caronte , mi ha detto che Satana in persona lo ha convocato ed il motivo sai qual'è?! Che tu, maledetta ,lo stavi facendo diventare umano! Sei riuscita a scalfire quel lato di lui , che, come in ogni demone , dovrebbe essere sigillato...Lui per colpa tua aveva incominciato a provare sentimenti umani !-. Gridava 
e dai suoi occhi piccolissime lacrime ombrate di cenere , solcarono le guance pallide.
Lo stupore mi assalì ma non lo diedi a vedere.
-Non credi che lui , quel lato già lo avesse da prima? Ti ricordo che ti ha trattato come un fratello , lo hai detto tu...-.
-E' proprio per questo che tu non ti dovevi mettere in mezzo! E' colpa tua!-. Ora singhiozzava tenendosi entrambi i pugni serrati sugli occhi , a nascondersi le lacrime.
Lo stomaco mi si contrasse violentemente.
-Sei...Sicuro che lui sia morto?...-. Non mi uscì la voce e sussurrai quasi timorosa della risposta , quella domanda.
-Si...-. Mi sentii morire . Il cuore pareva essermi esploso. 
Piansi. In silenzio , senza emettere un fiato nascondendo il volto fra i capelli castani.
Allora era così, io non l'avevo più sentito perchè lui era morto..
Sferrai un pugno all'asfalto. Qualcosa fremeva in me. Le vene erano tornate ad incresparsi sotto la mia pelle.
-Dannazione!...-. Ringhiai, e la mia voce venne cancellata da quella di Proserpine.
Il ragazzino smise di singhiozzare all'istante. Incominciò a provare paura, la captavo benissimo.
Si ritrasse portandosi indietro sul fondo-schiena mantenendo lo sguardo sbarrato su di me.
-Che ...mi ...vuoi fare?..-. La sua voce da bambino tremante , uscì a fatica dalla piccola bocca.
Lo scrutai. Ero in piedi di fronte a lui, lo sguardo spento e la rabbia che ribolliva nelle vene pulsanti.
-Vattene....-. Mi guardò stupito.
No.Non lo volevo uccidere. Lui mi aveva confessato ciò di cui più avevo bisogno...Sapere che fine avesse fatto Drey.
Ero stata mesi , settimane , giorni , a chiedermi semmai un giorno lo avrei rincontrato. Avevo aspettato tutto quel tempo per potergli chiedere per quale dannata ragione mi aveva abbandonata in quel modo così vigliacco...Ed ora lo sapevo.
Lui era morto , lui non era potuto tornare da me..
Mi sentii morire per l'ennesimo istante lungo quanto tutta l'attesa della riposta , e poi non sentii di nuovo 
nulla se non la rabbia atroce.
-Ho detto vattene!..-. Portai con i poteri di Proserpine , un pezzo di ferro a schiantarsi a poco dall'esile corpo del giovanissimo demone.
Si alzò di colpo riuscendo a non essere colpito. I suoi occhi mi sfiorarono un'ultima volta , forse si era accorto che volevo piangere ma non ci riuscivo, poi fuggì, lontano , nel buio, ed io finalmente mi potei lasciar cadere sulle ginocchia.
Lo sguardo fisso all'asfalto e la pelle increspata ora , solo dal flebile venticello che aveva incominciato a spirare su tutto il porto.
"L'ho perso...Perso per sempre"...
Strinsi i pugni a farmi entrare le unghie nella pelle ed un urlo disperato uscì dalla mia gola come un tuono.
A breve una pioggia pungente si riversò sulla città ed io non potei far altro che restare inerme sotto essa , con la speranza che e sue gocce sfiorando pungenti come aghi la mia pelle , cancellassero il dolore che stavo provando...
   
 
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