π Polvere di unicorno
Un piccola
one-shot che è stata interamente scritta in due stupidissime ore di matematica,
l’idea mi è saltata in testa e mi diceva “scrivimi, scrivimi, scrivimi >.<”
così eccola qui -^^-.
Per chi
non lo sapesse il simbolino π si legge “p greco” ed è un
irrazionale con decimali infiniti non periodici approssimato a 3,14. Siccome ho quattro in matematica, sentivo l’inspiegabile bisogno di
questa saccenteria.
Il
personaggio narrante non dice subito chi è, ma si presenta nel corso della
storia e comunque non vi sarà per nulla difficile
capirlo immediatmente^^.
Canzone consigliata durante la lettura: I Try – Frameless.
Penso che
alcuni versi di questa canzone siano i fomentatori di questa shot:
“And we try, try to make the right decisions,
Yes we do,
And we try, try to find the right way,
For me and
you”
*
Ore dieci
del mattino,
Nuvoletta,
terza porzione
a destra,
cielo.
Che
senso aveva continuare a seguire la lezione quando neppure riuscivo a capire la
cosa più semplice?
Pozioni?
Pozioni.
Quell’adorabile materia tanto semplice e lineare, che neanche storia
della magia era.
Oh, non che andassi bene neppure nel corso del professor Rüf.
Ci voleva memoria per le date, credete forse che io ne avessi?
Mi ricordavo bene i fatti, a volte i luoghi, mai le date. Non azzardatevi a chiedermi le rivolte dei goblin
dell’ultimo secolo, potrei schiantarvi.
Era
finalmente cominciato un nuovo quadrimestre, aria fresca e imminenti pagine da
riempire. Peccato che i professori avessero deciso di rendere
traumatico questo rivoluzionario inizio stressandoci come nella fine del
quadrimestre scorso. Altri argomenti, quando ormai ti eri affezionato a
quelli vecchi (“Consegnate le vostre
piante carnivore, signor Paciock lasci la sua pianta… Signor Paciok, la lasci… Neville! ORA!”)
Il π nelle misure degli ingredienti di
Pozioni?
EH?!
E Piton naturalmente non si metteva a spiegare quello che non capivi, a meno
che non facessi parte della sua casa. E non si era mai
visto un Serpeverde che andasse male a Pozioni.
Sacrilegio.
Avevo bisogno di ripetizioni, molto alla svelta.
Altrimenti
quest’anno sarei stata bocciata con un T di Troll.
Voi direte, perché non chiederle a Hermione?
Sembrava impossibile detto da me, ma non avrei mai chiesto aiuto a
quell’insopportabile So-tutto-io che si credeva
chissà chi.
Ma non eravamo amiche?
Er… si. Prima che lei iniziasse a
trattarmi come una donna scarlatta, che passa da un ragazzo all’altro in una
settimana. Insomma chi era lei per criticare la mia difficoltà nei
rapporti interpersonali? Proprio lei, che era così inibita da
non riuscire ad ammettere che le piaceva (perché le piaceva) mio
fratello maggiore. Uno dei tanti.
Ora, avete abbastanza indizi:
No cornetto Love Potion
+ Litigata con denti da castoro
+ la sopraccitata dentona ama mio fratello
+ tanti e chiassosi consanguinei
=
Ginny!
La vostra giovane,
adorata e dolce Ginny.
Un po’
bisbetica e con un pessimo senso dell’umorismo, ultimamente.
La vostra coffee
addict preferita,
insomma.
Finalmente
l’ora era finita, fui la prima a fiondarmi fuori.
Immediatamente
mi si affiancò Luna. Non capivo perché Piton ci avesse proibito di metterci in
banco insieme, all’inizio dell’anno.
“Sadico
Bastardo” mormorai piano, ma Luna aveva probabilmente il più sviluppato udito di ogni persona che avessi mai conosciuto.
Una che
sapeva ascoltare.
Eh eh eh… ok, questa non faceva
ridere. Pessima battuta. Più che pessima.
“Prima
c’era Malfoy in classe” disse con quella sua espressione svagata, come se
pensasse o parlasse tra sé.
Malfoy in
classe? non me n’ero nemmeno accorta.
“Perché?”
“Ha
chiesto qualcosa a Batman”
Una cosa che Luna ed io avevamo in comune, come avrete
certamente notato, è il pessimo senso dell’umorismo.
“Ah-ah”
“Non ha
smesso un attimo di fissarti”
E beh?
Quello che
faceva o non faceva non mi interessava minimamente,
neppure per quel che mi riguardava.
Insomma,
col supplente nuovo di DADA a metà anno io mi dovevo preoccupare per uno che mi
lasciava in pace, non mi prendeva nemmeno più in giro e che una volta mi aveva
anche coperto il culo, mentre era di ronda e mi aveva
sorpreso all’una di notte in cucina?
Poi
diciamocelo, io non sono il tipo che riesciuva a
portare rancore per più di quattro giorni, non come i miei fratelli (più
precisamente Ron) che avevano i nemici giurati.
Attualmente la mia filosofia di vita era “Io non do fastidio a te, se tu non ne
dai a me”.
Semplice, lineare che mi dava la possibilità di vivere tranquillamente
la mia vita.
Per quanto tranquilla potesse essere con Voldemort in giro per la
comunità magica, a fare pic nic
con i Babbani come Guest Stars.
Compito di
Pozioni: “Quale ingrediente e in quale
quantità differenzia il siero dell’insistenza da quello della coscienza
svelata? Esporlo in un breve testo di cinquanta centimetri.”
Piton è
l’unica persona al mondo che al posto di Cm scrive centimetri, neppure la Mc riesce a raggiungere un tale livello di puntigliosità.
Beh, ho
pensato sul momento, è facile.
Bastava guardare sul testo la descrizione delle due pozioni e confrontarle.
No, come
scoprii quella stessa sera era tutt’altro che facile. Quel *censured* di Piton aveva
stregato i libri! Se provavi a far apparire le pagine con la magia, usciva la
scritta: “Il professor Severus Piton…ti
consiglia di andare a studiare… grosso… pezzo di Asino…
lavativo”
Che
tocco di classe, non trovate?
Il compito
doveva essere consegnato alla lezione seguente, di venerdì.
Presa
dalla disperazione mi impuntai nel passare i giorni
seguenti segregata in biblioteca.
Pareva che
ancora nessun Grifondoro, né Tassorosso, né Corvonero del mio anno avesse
trovato la soluzione.
Anche se
fosse accaduto, non avremmo comunque potuto
comunicarcelo tra noi, perché tremavamo tutti alla sola idea che Piton potesse
scoprirlo, nessuno voleva passare due mesi a scuoiare vermicoli (come era
successo l’anno precedente a metà della classe di pozioni del sesto anno,
magico trio compreso).
Martedì mi
convincevo che era ancora troppo presto per preoccuparsi seriamente.
Mercoledì
la mia ansia crebbe notevolmente, avevo letto tre libri di pozioni ma nulla che
potesse aiutare la mia ricerca.
Giovedì
entrai nel pieno panico, come ciascuno dei miei compagni.
Quel
giorno i sesto anno sembravano tutti incredibilmente
suscettibili, tanto che Marianne Lowly,
Jannette Harleen e Tessa Gowder finirono in infermeria per attacchi di isteria. E io che credevo che dopo i G.U.F.O. dell’anno precedente
niente potesse più metterci in agitazione!
Fino a questi
punti? Esattamente fino a questi punti era forte l’ascendente che il capo della
casa Serpeverde aveva sui suoi alunni.
Ormai
erano le otto di Giovedì sera e io, esasperata, non avevo ancora tirato fuori
un ragno dal buco nella penombra della biblioteca pressoché vuota.
Era curva
su “Tutte le soluzioni per i calderoni:
Mille e una pozione” quando delicatamente un origami
a forma di gru planò tra le pagine del libro.
Lo rimirai, attentamente, era davvero bello e ben fatto. Peccato, notai, per quella piccola gambetta d’inchiostro su uno dei
bordi inferiori.
Piccola
gambetta d’inchiostro?
Delicatamente
smontai la complicata figura e tra le mie mani ora c’era un foglio con scritto “π polvere di unicorno”
Sentii un grosso
punto interrogativo formarsi nella mia mente. Possibile che fosse la soluzione?
Aprii di scatto il mio testo di pozioni e realizzai
che le formule erano riapparse e che quella era esattamente la soluzione. Il
vecchio Piton aveva predisposto che i libri fossero
incantati fino a quando non avessimo trovato la risposta e Track! Ora era lì, concreta tra le mie mani, ero così contenta che
quasi mi scappava una lacrimuccia.
Velocemente
scrissi il mio saggio e feci ben cinquantacinque centimetri.
Poi mi
venne in mente una cosa: Da dove arrivava quella gru di carta?
Alzai al testa dal mio scritto e mi ritrovai a fissare
Draco Malfoy, seduto dirimpetto a me a tre tavoli di distanza. Fece un breve
segno d’assenso col capo e io sorrisi, scarabocchiai il foglio, lo piegai a
forma di aereoplanino e glielo lanciai.
Lui lo prese al volo e lo lesse, con un leggero sorriso che ero
sicura di non avergli mai visto.
“Grazie”
Fine.
*
Oh lo so, lo so vi aspettavate una scena romantica eh? Se per
questo non avete apprezzato questa piccola shot non
preoccupatevi sto scrivendo una fic a capitoli Ginny/Draco dove avrete tutto il
romance che desiderate. Considerate questo come un prologo ^_-!
Maho.