Arrivati alla base il
Generale avvertì subito una squadra medica che arrivò in un secondo.
Janet e altri due infermieri
fecero sdraiare Sam su una barella e la portarono in infermeria.
Il Generale mi venne
incontro.
Hammond: cosa è successo?
Jack: avevamo scoperto uno strano congegno nella piramide
e Carter si era messa a studiarlo. Io ero lì vicino quando
un raggio di luce l’ha colpita e un fascio di sfere luminose la avvolgevano.
Dopo pochi secondi è caduta a terra priva di sensi e
il congegno si è disattivato. La piramide a quel punto ha iniziato a tremare,
ho afferrato Carter e sono riuscito ad uscire prima che tutto ci crollasse
addosso.
Hammond: dovete andare in
infermeria e fare dei controlli
Daniel: ma io sto bene
Generale
Hammond: non si discute, è un
ordine Dr. Jackson
Io, Teal’c e Daniel ci dirigemmo verso l’infermeria, ma io ero sommerso dai
ricordi. Ero rimasto immobile, ero lì e non ho fatto
nulla.
Daniel mi riportò alla
realtà.
Daniel: tutto a posto Jack?
Jack: si va tutto bene, non ti
preoccupare
Entrammo nella stanza dove un
numero imprecisato di infermieri correvano avanti e
indietro.
Mi avvicinai a Janet che era
seduta dinanzi al suo computer.
Jack: come sta?
Janet: il battito è quasi
inesistente per questo abbiamo dovuto darle il supporto delle macchine per
farla respirare. Per adesso è stabile ma è troppo
presto per parlare. Com’è potuto accadere?
Jack: non sono riuscito a
prevedere il pericolo
Daniel si intromise
nella conversazione.
Daniel: Janet noi siamo a
posto, non c’è bisogno della visita
Janet: fatemi solo dare una
controllata alla pressione e alla temperatura
Daniel: d’accordo!
Dopo averci fatto i controlli
Daniel e Teal’c uscirono dall’infermeria diretti
entrambi nelle rispettive camere.
Io rimasi quasi paralizzato
nel vederla immobile su quel letto, con tutti quei
fili attaccati al suo corpo. Non potevo credere di perderla, ma la mia mente
continuava a ricordarmi quegli istanti nella piramide.
Janet si avvicinò a me.
Janet: non è colpa sua
Colonnello. Non poteva prevederlo
Jack: invece avrei dovuto e
non deve essere lei a pagarne le conseguenze
Janet: vada a riposare, è un
ordine del medico
Jack: preferisco rimanere un
pò qui se non le dispiace
Janet: può sistemarsi su
quella sedia
Mi indicò una sedia accanto
al letto di Sam; io mi sedetti e fissai quella sagoma immobile.
Non riuscivo a prendere sonno
e avvolto nei pensieri non mi accorsi che l’alba era appena passata.