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Autore: ilaria8    19/01/2009    2 recensioni
E se uno strano congegno potesse cambiare le cose?......
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La nostra missione prevedeva l’esplorazione di una di un’antica piramide Goa’uld nascosta in un fitto bosco sul pianeta P4X-685

La nostra missione prevedeva l’esplorazione di un’antica piramide Goa’uld nascosta in un fitto bosco su P4X-685.

Daniel era a dir poco entusiasta di avere qualcosa da tradurre con l’aiuto di Teal’c, mentre Carter era affascinata dalla struttura interna della piramide.

Io invece ero preoccupato a causa della distanza dallo Stargate.

Avevamo dovuto camminare per due ore per raggiungere la piramide; l’avevamo trovata grazie al MALP che l’aveva visualizzata e il Generale aveva dato subito il via alla missione.

Daniel continuava a camminare da una parte all’altra nel tentativo di tradurre il più possibile, mentre Carter riprendeva con la videocamera l’interno della piramide.

Ad un tratto una parete della piramide si spostò lasciando intravedere un passaggio.

Io imbracciai subito la mia arma e lo stesso fece Teal’c.

Mi incamminai verso l’apertura e mi accorsi che una debole luce risplendeva alla fine del tunnel.

Jack: Teal’c vieni con me

Scesi per primo gli scalini, seguito da Teal’c.

Dopo pochi secondi ci ritrovammo in una piccola stanza, dove al centro era posizionato uno strano congegno.

Decisi così di chiamare Carter per rilevare le eventuali emissioni di energia o quant’altro, ma subito mi disse che non c’era niente di strano.

Teal’c: O’Neill, io vado ad aiutare Daniel Jackson nella traduzione delle scritture

Jack: bene Teal’c, io rimango qui nel caso succeda qualcosa di strano

Sam: io nel frattempo analizzo il congegno

Teal’c tornò da Daniel, mentre io rimasi a controllare il congegno con Carter.

Lei era totalmente presa dalla scoperta, tanto che non si accorse del passare delle ore.

Ormai era tempo di rientrare alla base altrimenti il comando ci avrebbe dato per dispersi.

Dissi a Teal’c via radio di prepararsi che noi saremmo risaliti a minuti per tornare allo Stargate, ma proprio quando Carter si allontanò dal congegno, una luce si accese; le ordinai di allontanarsi ma non ne ebbe il tempo.

Un raggio di luce la colpì, mentre altre sfere luminose le ruotavano intorno a folle velocità.

Io rimasi immobile, volevo salvarla ma non sapevo come fare.

Appena le luci si spensero, lei cadde a terra priva di sensi; mi avvicinai di corsa e le posai una mano sul collo per controllare il battito.

Dovetti aspettare qualche istante di troppo prima di sentire un lieve segno vitale.

Era molto grave e dovevo portarla al più presto da un medico.

La piramide iniziò a tremare; stava per crollarci tutto addosso. Presi tra le mie braccia Sam e corsi verso il tunnel nel tentativo di uscire .

Gridai a Teal’c di andare fuori e proprio all’ultimo istante riuscimmo ad uscire prima che tutto ci crollasse sopra le teste.

Daniel si avvicinò a me vedendo Sam priva di sensi.

Daniel: cosa è successo?

Jack: dobbiamo riportarla subito all’SGC per farla visitare. Il congegno che avevamo trovato si è attivato e un raggio luminoso l’ha colpita, poi è caduta a terra priva di sensi

Daniel: il battito è molto debole

Jack: dobbiamo muoverci

Presi Sam tra le mie braccia e ci incamminammo a passo sostenuto verso lo Stargate.

Ogni tanto Daniel le controllava il battito, ma il volto di Sam era pallido come non mai e io cominciavo a credere che l’avrei persa.

Teal’c mi diede il cambio e la portò fino allo Stargate.

Ci impiegammo la metà del tempo rispetto all’andata, ma la situazione era del tutto diversa. 

  
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