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Autore: NinaIandelena11    17/07/2015    0 recensioni
Elena è stata lasciata da Stefan e ha bisogno di qualcuno che le stia vicino, così chiede aiuto al suo migliore amico Damon.
Tutto sembra andare bene, fino a quando lui non decide di allontanarsi lasciandola sola, come reagirà Elena a tutto questo? Lo scoprirete leggendo.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente il giorno importante era arrivato, oggi sarebbe stato il suo compleanno e io volevo regalargli una giornata che non avrebbe più dimenticato, o almeno spero. Iniziai a preparagli la colazione senza dimenticarmi di mettere tutto quello che gli piaceva, lasciandola sul suo comodino con un biglietto prima di uscire, avevo ancora molto da fare. Mi risvegliai dal mio sonno a causa della luce del sole che penetrava dalla finestra, ci misi un po a mettere a fuoco l'immagine che avevo davanti perché ero ancora assonnata e dopo mi resi conto che c'era troppo silenzio, dov'era Damon? Poi trovai un vassoio pieno di cose invitanti con sopra un biglietto: "Buongiorno piccolina, dormito bene? Spero che la colazione ti piaccia. Sono dovuto uscire per delle commissioni, ma tranquilla tornerò il prima possibile. Ps. C'e l'hai ancora con me?" Che dolce mi aveva preparato la colazione per farsi perdonare per non ricordarsi cosa ci fosse oggi e tra l'altro gli era venuta benissimo, ma si c'e l'avevo ancora con lui, insomma come fa a non ricordarsi del mio compleanno? Sono la sua migliore amica, anzi forse anche di più visto che voleva provare a far funzionare le cose tra noi per scoprire cosa provava, quindi ci ero rimasta piuttosto male. -ciao sono tornato- Ero talmente persa nei miei pensieri, che non avevo nemmeno sentito qualcuno entrare in casa -ciao come sono andate le tue commissioni?- -più che bene grazie- -mi fa piacere, comunque la colazione era davvero buona- -beh per forza l'ho fatta io- -ah si hai ragione colpa mia, potrai mai perdonare la mia svista?- dissi in un tono scherzoso -solo se tu ora ti vesti- -perché? Dove dobbiamo andare?- -ho una cena con degli amici e ho chiesto se potevi venire anche tu, così almeno non passerai la serata chiusa in casa- -no tranquillo non c'è problema, vai pure e divertiti- -ormai sanno che ci sarai anche tu, quindi non ti puoi rifiutare- -ok- -perfetto- Una volta pronta lo raggiunsi in macchina e andammo al ristorante. L'idea di questa cena non mi entusiasmava affatto, però lui ci teneva perciò decisi di fare uno sforzo Quando arrivammo ci fecero accomodare quasi subito a uno dei tavoli più eleganti che avevano, io mi guardai intorno per vedere se i suoi amici eravamo già arrivati, ma non vidi nessuno, così gli chiesi il perché -scusa ma i tuoi amici non dovevano essere già qui?- -in realtà Elena non avevo nessuna cena l'ho detto solo per farti uscire con me, perché sapevo che sennò avresti detto di no- -beh potevi sempre chiederlo a una delle tante ragazze che ti sbavano dietro- -piccola non sarai mica gelosa?- -io? Gelosa di quelle oche? Ma figurati- -mmh qualcosa mi dice che tu non sia sincera e poi come facevo a chiederlo a loro, la serata non avrebbe avuto più senso così- -e sentiamo che cosa ha di così speciale questa serata per non poter invitare altra gente, se non me?- -perché non sono loro che oggi compiono gli anni- -cosa? Vuol dire che lo sapevi? -fin dall'inizio mia piccola Elena- -ecco perché stamattina mi sono ritrovata la colazione a letto, ecco perché mi avevi lasciato un biglietto, dove dicevi che avevi delle commissioni da fare, stavi organizzando questa serata- -esatto- -ma se lo sapevi, perché quando io ti ho detto che ci sarebbe stato un giorno importante, tu hai fatto finta di non sapere nulla?- -beh devo ammetterlo in quel caso mi stavo solo divertendo a farti arrabbiare- -allora lascia che ti dica che sei un vero idiota, ti odio- -sisi tu dici di odiarmi, ma infondo lo so che mi adori- -no non è vero- -ah no?- -no perché io non ti adoro io ti amo- -giusto, me stavo quasi per dimenticare, grazie per avermi rinfrescato la memoria- -ti divertiti proprio tanto a provocarmi eh?- -si direi di si, ora però possiamo sederci? È da mezz'ora che siamo qui in piedi a stuzzicarci, non che la cosa non mi diverta, ma mi è venuta fame- -si hai ragione, anche a me- La serata procedette in modo più che tranquillo, avevamo mangiato dei piatti davvero buoni e adesso stavamo parlando del più e del meno, ma devo dire che non era una cosa molto eccitante e per fortuna se ne accorse andando subito a pagare, stavo per tirare fuori i soldi quando lui mi fermo: -tranquilla piccola pago io, è il tuo compleanno dopotutto no?- e si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia, a quel contatto mi sentì avvampare -gra...zie- balbettai- -di nulla- Usciti dal ristorante andammo verso la macchina e io ero già pronta per tornare a casa, ma mi accorsi che lui aveva preso un'altra strada. -dove stiamo andando?- -è una sorpresa, ma sappi che la serata non è ancora finita- -non puoi darmi un indizio?- -no, aspetta e vedrai- -uffaaa!- Mi stavo quasi per addormentare, quando una botta mi fece sussultare, mi sistemai sul sedile e guardai Damon che rideva, sicuramente l'aveva fatto apposta. La macchina si fermò e prima che riuscissi a capire dove fossimo, Damon mi prese per un braccio e mi fece voltare verso di lui -devi mettere questa- e indicò una benda che teneva nella mano destra -è proprio necessario?- -si perché tu sbirceresti, quindi tieni- -ok- -bene ora possiamo scendere- si avvicinò di nuovo a me e mi prese per mano -Damon mi vuoi dire dove mi stai portando?- -tra pochi minuti lo vedrai con i tuoi occhi, resisti ancora un po- Ci stavamo avvicinando sempre di più e io non vedevo l'ora di potermi togliere questa benda, all'improvviso senti della musica e capii che eravamo arrivati. -adesso ti toglierò la benda e conterò fino a tre, dopodiché potrai aprire gli occhi ok?- -ok- affermai curiosa -pronta? Uno due e tre- Quando aprì gli occhi mi ritrovai davanti una pista di pattinaggio, solo che questa volta era molto diversa, c'erano un sacco di luci colorate, addobbi di ogni tipo e musica. -mi hai riportato alla pista, grazie, grazie, grazie, è ancora più bella dell'ultima volta- -sono felice che ti piaccia, vuol dire che sono stato bravo nel mio lavoro- -l'hai preparata tu?- -certo- -è davvero stupenda- -grazie, ti va di fare un giro?- -si ma...- -lo so, tranquilla ti aiuterò io e prometto che questa volta non ti farò cadere- -in questo caso allora non mi resta che accettare- -eh si purtroppo si- Mi porse il suo braccio e mi accompagnò fino dentro alla pista, all'inizio mi sentivo terribilmente fuori posto, ma poi decisi di lasciarmi andare completamente. Continuammo a girare e girare, fino a quando non partì un lento, allora lui mise le sue mani su i miei fianchi e mi abbracciò, a quel tocco per me non contava più nulla, mi sentivo benissimo Passarono circa cinque minuti poi lui alzò lo sguardo verso di me e mi sussurrò: -ti devo ancora dare il mio regalo di compleanno- -davvero? Io pensavo fosse questa serata il regalo- -questa era la parte iniziale, adesso io ti darò la parte finale- -e cioè?- -chiudi gli occhi- -va bene- -pronta?- -si- E in quel momento accadde una cosa che non mi sarei mai aspettata di ricevere, mi diede un bacio. Un bacio passionale, dolce, carico di speranze e maledettamente perfetto. Ero a settimo cielo non riuscivo a credere che fosse successo li, in quel momento, in quel posto bellissimo, ero talmente incredula che avevo quasi paura a riaprire gli occhi, perché credevo che se l'avessi fatto tutto sarebbe sparito in meno di un secondo. Ma alla fine decisi di farlo gli aprì e me lo ritrovai li davanti che mi guardava con quei suoi bellissimi occhi blu e mi disse una cosa ancora più sconvolgente: -ti amo Elena- Mi senti svenire però poi trovai la forza di rispondere -il miglior regalo di compleanno di sempre, grazie, ti amo anch'io tantissimo- -lo so piccola lo so e non sai quanto questa cosa mi renda felice, soprattutto in questo momento- -e invece credo di saperlo perché è la stessa cosa che sto provando io- Il resto della serata la passammo abbracciati l'uno all'alta e di una sola cosa ero assolutamente certa, non avrei mai smesso di amare Damon Salvatore. Il resto della serata la passammo abbracciati l'uno all'altra e di una sola cosa ero assolutamente certo, anche se ci avevo messo un po a capirlo non avrei mai smesso di amare Elena Gilbert.
   
 
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