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Autore: MuchLoveNoah    18/07/2015    2 recensioni
Noah Regan si trasferisce all'estero per portare avanti i suoi studi. Incontrerà quattro ragazzi un pò strani, ma tutto sommato simpatici, durante il suo soggiorno. Non può immaginare a cosa la porterà questo incontro.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Capitolo 5


 
Il cielo era grigio e minacciava pioggia da un momento all’altro; adoravo le giornate come quelle, ma non quando dovevo andare da qualche parte. Anche quella mattina mi svegliai prima, decisi di alzarmi dal letto e vedere se qualcuno fosse nelle mie stesse condizioni.
Aprii lentamente la porta che fece il solito cigolio: calma piatta. All’improvviso dal divano spuntò la testa di Ariana, le sorrisi e lei si mise l’indice sulla bocca per dirmi di non fare rumore; mi avvicinai: lei era esattamente sdraiata su James, ed erano stati così per tutta la notte: lo sostenevo prima, ma quella era la conferma che dovessero stare insieme. Andammo in camera e lei chiuse la porta, con un sorriso a 32 denti.
-“E’ successo qualcosa?”- chiesi ridendo. Lei si fece più seria.
-“Bè, non qualcosa-qualcosa… ma ci stiamo avvicinando”- mi disse emozionata.
-“Ti piace?”- le chiesi altrettanto emozionata. Lei annuì.
-“All’inizio pensavo che fosse carino, ma niente in più. Adesso però è tutto diverso”- disse sospirando. Io risi.
-“L’amore ti sta rintontendo”- dissi ridendo
-“Vedrai che mi capirai, succederà pure a te molto presto”- disse.
-“Nah, io sto bene così”- dissi
-“Stiamo tutti bene così, fino a quando non dobbiamo prendere delle decisioni, o scegliere”- disse lei guardandomi, io ricambiai con uno sguardo confuso- “Basta, nonono, ho anche parlato troppo”- disse come rimprovero a sé stessa. Avevo capito che tentava di dirmi qualcosa, ma non avevo colto onestamente, perciò lasciai stare.
Io e Ariana ci preparammo silenziosamente e decidemmo di lasciare la stanza, i ragazzi sembravano dormire. In effetti eravamo in largo anticipo; avevamo molto tempo prima di trovarci al punto di raccolta, così io e Ariana ci dirigemmo allo Starbucks dietro la scuola, e rimanemmo lì a chiacchierare, in particolare di un argomento: James.
Finalmente l’ora arrivò e arrivammo al punto di ritrovo, c’era ancora poca gente e nessuno dei ragazzi in giro. Io e Ariana chiacchieravamo ancora, lei però perse il filo del discorso quando dalla porta uscirono James, che si diresse verso di lei, e Connor.
-“Brad e Tris?”- chiesi
-“Erano svegli, ma sono rimasti in camera perché discutevano riguardo qualcosa”- disse lui vago. Di sicuro riguardava quel progetto alla Berklee che avevano portato avanti l’altro giorno.
Tristan uscì dalla porta visibilmente infuriato, seguito da Brad che non era da meno.
-“Ehi Tris, ti hanno fatto incazzare già di prima mattina?”-disse James.
-“Chiedi a Brad, è molto bravo in questo gioco”- disse duramente, salendo sull’autobus. Il resto del gruppo lo seguì ed io mi misi in coda quasi per ultima. James ed Ariana sedevano vicini, Connor era con il suo gruppo di calcio, Tristan e Brad sedevano a due sedili di distanza entrambi con un posto al loro fianco, e mi guardavano. Io decisi di mettermi nei sedili finali dell’autobus, tra l’altro tutti vuoti, tirai su il cappuccio della felpa, misi le cuffiette e passai così circa due ore.
Finalmente arrivammo alle famose isole, la vista della città e dei grattaceli sembrava ormai lontanissima, tutto ciò che avevamo era una spiaggia, un ristorante chiuso, montagne e natura. Il vento era tanto perciò sembrava ancora più freddo nonostante fossimo solo a settembre. La nostra insegnante ci chiese di formare delle coppie. Mi ritrovai a guardarmi intorno e ad avere sia Tris che Brad parati di fronte a me; Connor corse verso di loro.
-“Uno di voi due sta in coppia con me?”- chiese Connor
-“No”- dissero entrambi voltandosi verso di lui e tornando a posare lo sguardo su di me. La nostra insegnante si avvicinò dicendoci che eravamo gli unici quattro a non aver formato le coppie.
-“Connor, sto io con te”- dissi rivolgendogli un sorriso ed ignorando gli altri due
-“Bene, allora Simpson ed Evans, voi sarete insieme”- disse l’insegnante, mentre Tris e Brad sbuffavano. Ci venne spiegato cosa dovevamo fare: avevamo una cartina e dovevamo raggiungere una meta ben definita, potevamo arrivarci attraverso il bosco, la montagna, o il giro più lungo della costa; l’importante era prendere le decisioni di comune accordo con il proprio partner e arrivare alla meta.
Il cammino fu abbastanza piacevole, io non avevo grande voglia e neanche Connor, oltre ad essere entrambi molto tranquilli e difficilmente attaccabrighe. Ci eravamo anche divertiti mentre chiacchieravamo e dopo aver deciso di prendere la strada del bosco non avevamo avuto grandi problemi, mi chiedevo se per Tris e Brad fosse stato lo stesso. Il punto di incontro consisteva in una spiaggia assolutamente pulita e libera, scoprimmo che avremmo dovuto montare le tende e avremmo passato lì la notte, inoltre la sera ci sarebbe stato un falò in tipico stile americano, insomma: marshmellow, biscotti, coperte; roba del genere. Io e Ariana decidemmo di condividere la tenda, e piano piano durante il pomeriggio riuscimmo a montarla tutta da sole, il che fu una grande soddisfazione dato che James e Connor non ci riuscirono: alcuni ragazzi del club di calcio li aiutarono.
Finalmente il falò arrivò: l’atmosfera era davvero bellissima, mangiavamo, James suonava la chitarra, si scherzava e si condividevano coperte. Erano tutti così felici, ed anche io stavo bene: Ariana e James ridevano insieme, dopo l’intervento di Connor alla partita i ragazzi del club lo avevano accettato definitivamente, Tristan chiacchierava con alcuni ragazzi dell’ultimo anno. Purtroppo però lui e Brad si ignoravano, e a dirla tutta Brad non era nemmeno nei paraggi. Mi guardai intorno, finalmente notai che era seduto su uno scoglio; decisi di raggiungerlo.
-“Ciao”- dissi. Ricambiò il mio saluto con un sorriso. Notai che evitava il mio sguardo.
-“Brad, che succede?”- avevamo intavolato il discorso mille volte e non eravamo mai arrivati ad una conclusione, dovevo approfittare di questa situazione.
-“Nulla”- disse vago.
-“Non è vero”- dissi io secca, lui mi guardò-“ cosa succede? Io e te sembravamo andare bene, poi hai cambiato atteggiamento, addirittura quella scenata in classe; adesso a malapena ci salutiamo la mattina. E cosa peggiore: litighi con Tristan, e sento che è colpa mia perché ho fatto qualcosa di sbagliato. In entrambi i casi c’è qualcosa che non funziona, ed io non voglio che vada avanti. Se c’è qualcosa, dobbiamo risolverlo”- dissi. Lui rimase in silenzio- “Allora?”- lo incalzai. Prese un respiro profondo.
-“E’ che mi piace avere un rapporto con te, tranne i ragazzi non ho mai avuto qualcuno fuori da quel tipo di vita, e poi quando sei arrivata mi sembrava del tutto perfetto. Sei praticamente la copia al femminile di Tris e sapevo vi sareste trovati bene, ma quando ho visto come eravate in sintonia, come scherzavate e quanto tempo e cose condividevate ho cambiato visione. Il fatto di avervi visti a Prudential insieme non ha fatto altro che contribuire.”- disse.
-“Come ci hai visti a Prudential?”- chiesi confusa.
-“Ero lì per caso, insomma… ci vanno le coppiette appena formate”
-“Brad, io e Tris siamo solo amici, eravamo lì perché i biglietti erano gratis ma si erano ritirati tutti. Non cambia niente in tutto questo, non dovete litigare, mai, avete troppa amicizia alle spalle per rovinarvi tutto”- dissi.
-“’solo amici’ uh?”- sorrise tristemente- “però su una cosa ti do ragione: siamo amici, spesso non è una motivazione sufficiente, ma forse ultimamente lo abbiamo un po’ dimenticato”- disse. Ci fu del silenzio.
-“Allora tutto come prima?”- chiesi.
-“Diciamo di sì”- disse. Poi mi rivolse un sorriso dei suoi, quelli che non avevo visto in tanti giorni, e capii che eravamo davvero ad un nuovo inizio.
Brad prese parte alla festa e lo vidi parlare con Tris come sempre era stato, la cosa mi rendeva felice. Arrivò il momento di andare a dormire, ero stanca come tutti. Mi diressi alla mia tenda, aprii la cerniera, ma con gran sorpresa: James era nella tenda con Ariana, entrambi dormivano. Mi diressi alla tenda di Connor, lo chiamai due volte prima che mi sentisse, purtroppo però la sua tenda era già strapiena. L’unica cosa che mi rimaneva da fare era andare a chiedere  Brad e Tris; e così feci.
-“Ehi”- sussurrai vicino alla loro tenda.
 

 

---Rubo solo un angolino!---

Buonasera a tutti
Prima di tutto vorrei ringraziare quelle persone che hanno recensito, stanno seguendo o semplicemente leggendo questa ff. Ho visto che molte ragazze si stanno appassionando e sono contentissima per questo. Diciamo che questa ff mi è venuta in mente da meno di una settimana, la sto scrivendo con molto piacere, e mi dà soddisfazione. Tuttavia, ecco il discorso:
io il giorno tra studio, impegni e cose varie sto pochissimo al computer, scrivo solo la sera, cioè quando ho tempo e mi sento maggiormente ispirata, infatti ho finito di scrivere ora il capitolo che sono mezzanotte e un quarto, e lo faccio con il sorriso sulla faccia perché lo trovo un buon lavoro.
Non so se mi seguivate già prima, ma la ff che avevo l’ho conclusa senza finale dato che aveva scarsissimo seguito ed era un lavoro buttato lì.

IL PUNTO E’:  ho molte idee per la storia, ma pubblicherò i capitoli fino a che qualcuno li leggerà. Se non lo farà mai nessuno, terrò semplicemente questa storia nella testa come mia ‘idea’. Inizialmente ho avuto riscontri iperpositivi, ma ultimamente nessuno si fa avanti, non so se sia un caso o perchè la storia vi stia deludendo o sia noiosa.
Per queste ragioni,
ho deciso che caricherò il prossimo capitolo quando e se riceverò qualche recensione. La storia mi piace molto, quindi non chiuderà qui, ma di certo se non avessi riscontri caricherei solo ogni tanto.
Il punto è che questa storia è un lavoro soddisfacente per me, e non voglio rovinarla solo perché mi sembra che gli altri non la apprezzino.
Spero capiate,
ci vediamo presto!

  
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