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Autore: Luce_Della_Sera    20/07/2015    2 recensioni
Dal primo capitolo:
“La rosa blu in natura non esiste: è solo una rosa bianca colorata. Anche io dovrò essere così: d’ora in poi, nessuno dei miei coetanei dovrà mai sapere come sono fatta in realtà!”.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14: piani di conquista

Nelle tre settimane che seguirono, Letizia cercò di bilanciare quanto più possibile lo studio con le uscite, anche se sua madre la rimproverava spesso dicendole che da quando si era fidanzata non stava mai a casa a fare i compiti. Aveva già avuto modo di conoscere meglio i genitori di Ilan, ma ancora non si decideva a contraccambiare, e gli aveva detto che si sarebbe sentita più pronta dopo il loro primo mese di fidanzamento; in realtà voleva solo prendere tempo, e sapeva già che dopo avrebbe tergiversato ancora, ma non glielo avrebbe mai confessato! Quindi, per il momento si accontentava di fare in modo che le sue sorelline, che si erano mostrate un po’ gelose quando lei aveva comunicato loro di essersi fidanzata, si abituassero all’idea… e tra un libro di scuola e l’altro, trovava anche il tempo per la sua più grande passione, ossia la pittura.
Durante le ricreazioni a scuola e in qualche pomeriggio in cui non usciva con Ilan, invece, si incontrava con Micol e Ambra, che la aggiornavano sui piani di conquista di Masashi e di Akemi.
“Allora, come va?”, chiese un giorno, mentre erano sedute in un locale a bere una cioccolata calda e ripararsi dal freddo.
“Credo di essere a buon punto”, fece Micol, dopo aver bevuto. “Come sai, mi sono iscritta in palestra per stargli vicino, con la scusa che dovevo mantenermi in forma… e all’inizio mi sono spaventata vedendo quante altre ragazze più belle e più interessanti di me ci fossero là dentro! Ma poi dopo qualche tempo abbiamo iniziato a parlare, e abbiamo scoperto di avere più di qualcosa in comune nonostante lui abbia 19 anni e io solo 16… ultimamente credo di aver captato qualche segnale di interesse, ma vedremo come andrà prossimamente”.
“Ah, bene! E tu, Ambra?”.
“Beh, io come sai mi sono fatta trovare spesso nella fumetteria che frequenta anche Akemi, e dopo un po’ siamo diventate amiche e siamo anche uscite insieme. Avevo già notato, per quanto lei avesse provato a nasconderli, che legge spesso degli yuri, ma non volevo prendere il discorso in modo troppo brusco e diretto, quindi ho iniziato a girarci intorno… una volta le ho chiesto se ne aveva mai letti, e al suo diniego le ho detto che io invece non ci vedevo niente di male nel farlo…poi la volta dopo le ho chiesto cosa pensava dell’omosessualità, e le ho parlato della teoria, in cui sinceramente non credo molto, secondo la quale siamo tutti bisessuali … e lei dopo un sacco di esitazioni mi ha confessato di aver provato interesse sia per gli uomini che per le donne!”. La ragazza sembrava costernata, e le altre due se ne chiesero la ragione: alla fine, fu Micol a parlare.
“E allora? Poi le hai detto che provi qualcosa per lei?”.
“Certo che no!”.
“Come sarebbe a dire ‘certo che no’?”. Letizia versò inavvertitamente un po’ della sua cioccolata sul tavolo a quella rivelazione, ma se ne accorse a malapena.
“Non posso”.
“Certo che puoi! Non è etero, è bisessuale!”.
“Appunto”.
“Non capisco”, fece Micol. “Che intendi dire esattamente? Non ti piace più?”.
“Certo che mi piace. E’ la ragazza più dolce, simpatica, spiritosa e sensuale che io abbia mai visto … ma il suo orientamento mi crea qualche problema. Prima di tutto, in realtà non so ancora bene se le piaccio davvero, quindi dovrei appurare innanzitutto se è così o no prima di muovermi; ma se anche fosse davvero interessata, cosa succederebbe se se ci mettessimo insieme e poi una volta stancatasi di me mi tradisse con un ragazzo? O peggio, e se un giorno decidesse di stare con me e con un lui contemporaneamente?”.
“Alt, aspetta, frena un attimo. Chi te lo ha detto che ti tradirà con un uomo? Potrebbe succedere, è vero, ma che differenza fa? Con un lui o con una lei, sempre tradimento sarebbe! E poi, non credo proprio che essere bisessuale vuol dire poter scegliere di stare con persone dei due sessi in contemporanea. Da quel poco che so, chi è bisessuale si innamora della persona, non del suo sesso”.
“E tu che ne sai?”.
Letizia arrossì, sentendo su di sé gli sguardi delle coetanee: non avrebbe mai ammesso che aveva fatto qualche ricerca sia sull’omosessualità che sulla bisessualità, da quando Ambra aveva fatto coming out. L’aveva fatto per poterla proteggere meglio da eventuali attacchi di Clara e Rosalba, che però da dopo le vacanze natalizie sembravano essersi un po’ calmate… ma ovviamente, non l’avrebbe ammesso neanche sotto tortura! Sarebbe stato come ammettere che iniziava a tenere moltissimo a lei, e temeva che non fosse la cosa giusta.
“Lo so e basta”.
“Se lo dici tu … comunque, ragazze, ora devo andare. Mia madre e mio padre mi hanno chiesto di tornare il prima possibile, perché prima di cena loro devono uscire e vorrebbero che io stessi a casa con Mattia”.
“D’accordo. Ciao!” fece Letizia, chiedendosi se quella di Ambra fosse solo una scusa, oppure se avesse detto il vero.
“Ci vediamo. E ricordati che ti vorrei come cognata, quindi sbrigati a farti avanti!”.
Micol fece una linguaccia alla compagna, e per poco alzandosi non rovesciò tutte e tre le tazze vuote.
Rimaste sole, le due ragazze riportarono le tazze al bancone, dopodiché pagarono e uscirono, per evitare di fare altri disastri; continuarono a parlare del più e del meno, e quando venne il momento di separarsi, ad entrambe sembrò che il tempo fosse volato; mentre tornava a casa in autobus, Letizia si fermò a riflettere su quante cose fossero cambiate in quelle ultime settimane, e quanto fossero cambiati sia lei che gli altri che aveva intorno. Laura e Livia ormai sapevano leggere e fare di conto, e sembrava che sua madre si trovasse molto meglio nella banca dove lavorava; lei invece era diventata leggermente meno sospettosa, anche se era ancora convinta di avere qualcosa di sbagliato e che presto, se non avesse continuato a tenere per sé i pochi segreti che le rimanevano, si sarebbe di nuovo ritrovata sola. Poi c’erano Micol e Ambra: la prima era diventata un po’ più coraggiosa, e l’altra più chiacchierona, anche se per certi versi era ancora un po’ timida ed aveva qualche timore infondato in merito all’amore…
“Tutti cambiamo”, si disse qualche minuto più tardi, mentre si affrettava a scendere alla sua fermata. “Ma io, invece, devo solo nascondermi. Se mi nascondo, allora tutto andrà bene, e non correrò rischi. Devo solo fare in modo che nessuno venga a sapere come è la vera Letizia, e allora sarò totalmente felice!”.
Saltò a terra con un piccolo balzo, nonostante il peso della cartella: e in una macchina parcheggiata poco distante, colse il suo riflesso. Quella che le restituiva lo sguardo, era una ragazza con gli occhi blu… le sue lenti, in un certo senso, oltre ad essere il simbolo del suo cambiamento nel fisico e nel carattere erano anche la rappresentazione di ciò che voleva essere e che purtroppo non era. Erano un altro modo per ricordare a se stessa che doveva camuffare il suo vero essere, un po’ come facevano coloro che, per puro piacere o per un particolare senso estetico, facevano diventare blu le rose bianche.

  
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