Prologo.  
or: when Teresa notices her brother is a shucking oblivious.
 
Il treno delle 6.25 per Denver arrivava sempre in ritardo di dieci minuti buoni e Teresa lo sapeva bene, visto che abitava proprio vicino alla ferrovia. La sua sveglia suonava tutti i giorni alle 7.03 del mattino, anche di Domenica, durante le vacanze e quando non andava a scuola a causa dell'influenza e solo perché la sera prima si dimenticava di toglierla. Sebbene l'oggetto maledetto suonasse solo trentotto minuti dopo l'arrivo del treno (in realtà ventotto minuti, poiché il treno era sempre in ritardo) Teresa aveva l'abitudine di svegliarsi prima dell'orario prestabilito. Solitamente oziava, rigirandosi tra le lenzuola e controllando ogni due secondi l'orario, ma quella mattina aveva aperto gli occhi proprio durante il sogno più vivido della sua vita e non riusciva a togliersi dalla mente quelle scene.  
Insomma, aveva appena sognato suo fratello che baciava il suo migliore amico e, cavolo, sembrava proprio stesse succedendo davanti ai suoi occhi. Probabilmente la sera prima aveva bevuto qualcosa di strano e comunque ricordava vagamente di aver visto Thomas e Newt seduti sul divano a ridacchiare come delle ragazzine innamorate.
La realtà, alla fine, non era troppo diversa. Scommise che Thomas non si era neanche accorto dei suoi sentimenti, o di quelli di Newt.
Controllò l'orologio e, proprio mentre la lancetta si spostava sulle dodici, sentì distrattamente la porta principale chiudersi con un tonfo.
Tre minuti dopo la sveglia suonò e Teresa si accorse che il treno delle 6.25 per Denver non era ancora passato.
 
Dopo aver accompagnato Chuck, il loro fratellino, a scuola, Thomas guidò verso la loro scuola. Quel giorno Teresa era fin troppo silenziosa, decise, e si voltò verso di lei. La sorella lo stava guardando, mentre muoveva la testa avanti e indietro, seguendo il ritmo della canzone che proveniva dalla radio.
"Cosa vuoi?" borbottò, trovandola piuttosto inquietante.
"Non posso guardare mio fratello?" chiese lei, sorridendo. Thomas spostò lo sguardo verso la strada, ma capì comunque che Teresa lo stava ancora fissando.
"Tess, sei inquietante, finiscila"
Lei rise. "Però a Newt non lo dici, quando ti guarda così"
Thomas inarcò le sopracciglia. "Newt non mi guarda in quel modo" disse. "Anzi, Newt non mi guarda in nessun modo"
Teresa scrollò le spalle, nascondendo un sorrisino. Allora ci aveva azzeccato. Oltre ad essere un idiota, suo fratello era anche cieco. Davvero non aveva notato gli sguardi di Newt? Davvero non si accorgeva di arrossire, ogni volta che il biondo lo guardava o lo chiamava 'Tommy'? E tutte le volte che Newt parlava con l'accento inglese e lui sorrideva come un idiota?
Doveva assolutamente fare qualcosa. Doveva aprire gli occhi a suo fratello o altrimenti sarebbe impazzito. Ne avrebbe parlato con Minho, Gally e Brenda, loro sarebbero stati sicuramente d'accordo con lei.
Quindi era fatta. La missione "far capire a Thomas di essere innamorato" era ufficialmente iniziata.



Hooola guyssss,
dopo 6 mesi ecco che torno, con una storia che è l'opposto della prima che ho postato in questa sezione.
Approfitto per ringraziare chiunque abbia messo tra i preferiti, seguiti e ricordati e soprattutto chi ha recensito. Porca vacca, siete stati tantissimi e io sono molto contenta che vi sia piaciuta!!
Passando alla storia... lo so, lo so, questo capitolo è  corto, ma prometto che gli altri saranno molto più lunghi e soprattutto vedremo la reazione di tutti a questo piano di Teresa.
Posterò più o meno un capitolo ogni settimana, sperando che riesca e scrivere in tempo. Posterò il primo capitolo lunedì prossimo, sempre che questa storia piaccia.
Eeeeee niente, spero vi sia piaciuto questo prologo e che vogliate lasciare una recensione piccola piccola
Ci vediamo la settimana prossima ♥
Un bacio,
hemwings