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Autore: MuchLoveNoah    20/07/2015    2 recensioni
Noah Regan si trasferisce all'estero per portare avanti i suoi studi. Incontrerà quattro ragazzi un pò strani, ma tutto sommato simpatici, durante il suo soggiorno. Non può immaginare a cosa la porterà questo incontro.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Capitolo 6

 
Avete presente quando siete mezzi svegli e mezzi addormentati, ancora troppo stanchi per aprire gli occhi, ma abbastanza coscienti da poter ragionare? Era quello il mio stato in quel momento, e già mi sentivo felice: Brad e Tris finalmente erano tornati alla normalità, finalmente potevo dire che i miei amici- tutti quanti- stessero bene, perché andava proprio a gonfie vele, e quando succede non puoi fare altro che sentirti sereno.
La serata era andata bene, falò, chiacchiere, tante risate, ero sicura che sarebbe diventato nel tempo uno tra i ricordi più vividi che avrei avuto per quell’anno di college. Certo, qualche piccolo inconveniente c’era stato: a mezzanotte mi ero recata alla mia tenda, ma Ariana era già in compagnia di James. E le uniche persone che mi avevano ‘ospitato’ nella loro tenda erano state proprio Brad e Tristan, erano stati gentili dato che ero piombata dal nulla, si erano sdraiati vicino alle estremità della tenda in modo da lasciarmi il centro, e non erano tenuti a farlo. Aprii lentamente gli occhi, quando capii la situazione mi mossi leggermente: avevo la testa tra il collo e la spalla di Tristan, il suo mento era sopra la mia testa, Brad invece aveva la testa tra il mio collo e la mia spalla, ed entrambi avevano il braccio sul mio fianco. Evidentemente, si erano sdraiati ai lati ma non ci erano rimasti durante la notte. Per quanto cercassi un modo di non disturbarli eppure andarmene, i miei movimenti avevano svegliato Tristan. Vidi i suoi occhi azzurri andare in giro, e cambiarono espressione quando si accorse di tutto.
-“Scusa, non volevo”- disse bisbigliando e voltandosi. Se Tristan aveva sentito qualcosa, Brad non sembrava dare segni di vita. Lo scossi leggermente, lui aprì gli occhi, e mi rivolse un leggero sorriso.
-“Buongiorno”- sospirò
-“Brad, devo andarmene adesso che è ancora buio, se beccano me e James non sapremo come spiegarlo”- dissi seria. Me ne andai dalla loro tenda mentre Brad mi guardava uscirne.
Il viaggio di ritorno fu piuttosto tranquillo, James e Ariana lo passarono insieme e Connor era sempre più inserito nel suo gruppo di calcio. Tris e Brad mi avevano chiesto se volevo mettermi nel posto a tre con loro, ma decisi di passare il viaggio solo con le mie cuffiette. Tutto sommato vedevo che tra di loro andava bene, e non potevo essere più felice.
Finalmente arrivammo in college, pioveva a dirotto ma la cosa non avrebbe scombinato i piani della giornata: anche quel pomeriggio, nonostante l’uscita, avremmo avuto lezione. Sarebbe stata la mia prima assenza, ma il direttore ci aveva caldamente consigliato di prendervi parte dato che era l’ultima prima degli esami, quindi dovevo andarci. La mia prima sessione arrivata in un batter d’occhio, e a dirla tutta tra una cosa ed un’altra non era stata in cima ai miei pensieri. Tris, Connor e James dovevano consegnare dei lavori alla Berklee e avevano bisogno di modificarli ancora, quindi non sarebbero venuti: tutto sommato potevano permetterselo dato che avrebbero preso certamente 100 al test di grammatica e dunque anche nei peggiori dei casi avrebbero passato la sessione, in fin dei conti la media non gli interessava più di tanto. Ariana aveva bisogno di studiare ma voleva assolutamente accompagnare James e vederlo ‘a lavoro ’, quindi si sarebbe messa sui libri nel tardo pomeriggio. Brad invece, a mia sorpresa, aveva detto che era abbastanza avanti con il suo progetto alla Berklee e quindi sarebbe venuto a lezione con me.
Entrai in camera e finalmente mi feci una doccia, poi mi vestii a caso come sempre: jeans chiari strappati, felpa oversized grigia con scritte bianche e anfibi neri. Brad invece ci mise molto di più, per qualche motivo, alla fine uscì dalla stanza con un paio di pantaloni neri ed il maglione che gli avevo fatto comprare, sorrisi nel vederlo e lui ricambiò. Purtroppo per quanto avessimo corso avevamo ugualmente perso la metro, fortunatamente ce n’era una subito dopo; tuttavia arrivammo con un leggero ritardo in sede e fummo gli ultimi due ad entrare in classe: per questo Brad si sedette in quarta fila vicino al solito ragazzo asiatico ed io trovai posto in tre file più dietro. Vicino a me c’era una ragazza di nome Lauren Fernandez, veniva dal Messico e ci avevo scambiato quattro chiacchiere qualche volte a mensa. 
La lezione cominciò, notavo che Brad qualche volta si girava verso di me per farmi facce stupide e per prendere in giro il professore. Non mi pentii di essere andata a lezione dato che la trovai molto utile, per questo dopo poco cominciai ad ignorare Brad e mi concentrai più sull’argomento del giorno.
-“Signor Simpson?”- disse il professore nel bel mezzo della lezione fermandosi davanti alla cattedra –“è qui per prendere crediti, non per fissare la signorina Fernandez”- disse seriamente. Brad scosse la testa e sorrise, mentre tutti si girarono verso Lauren che avvampò. L’episodio mi fece ridere, e appena si girò gli mimai uno ‘scemo’ seguito da un sorriso che ricambiò.
Tra appunti e cose varie la lezione finì e io e Brad ci trovammo all’uscita dell’aula, nel frattempo una responsabile mi aveva detto di passare in segreteria: l’ultima cosa di cui avevo bisogno era perdere tempo in segreteria il giorno prima degli esami. Io e Brad ci stavamo dirigendo verso la segreteria quando improvvisamente da dietro sbucò Lauren, appoggiò il block notes sul petto di Brad, scrisse qualcosa, poi staccò il pezzo di carta e dopo averlo accartocciato lo mise nella mano di Brad; si allontanò con disinvoltura. Brad mi guardò confuso ed io risi per la sua faccia. Mentre ci dirigevamo in segreteria notai che Brad buttò la palla di carta in un bidone.
-“Lauren è carina, pure intelligente”- dissi seriamente. Lui mi guardò divertito
-“Forse, ma non è il mio tipo”- disse con un sorriso in faccia.
-“E da quando avresti un ‘tipo’?”- dissi ridendo.
-“Da qualche settimana”- rispose vago ma divertito. Ci fu una pausa di silenzio, attraversammo la grande porta a vetri con lo stemma della scuola, e ci ritrovammo davanti ad un bancone ad aspettare che qualcuno arrivasse.
-“Ciò non toglie che stavi fissando Lauren, ti ci sei messo d’impegno per confonderle le idee”- dissi ironica. Lui scoppiò a ridere.
-“Guardavo te”- disse ridendo. In effetti da un certo punto in poi lo avevo ignorato, ma lui non si era arreso evidentemente.
-“Hai fatto un errore, Lauren è carina! E se poi volessi invitarla, se cambiassi idea riguardo al tuo ‘tipo’, o se volessi semplicemente invitare un’altra tua fiamma?”- dissi.
-“Semplice, non le invito”- disse serio- “voglio passare il mio tempo solo con questa persona, cioè il ‘mio tipo’”- disse facendo un passo verso di me e guardandomi negli occhi. Eravamo davvero vicini, stavo per fare qualcosa ma ci pensò qualcuno al mio posto.
-“Allora ragazzi, ditemi”- disse allegra la segretaria. Spiegai che mi avevano convocato e dopo aver fornito dei dati mi diede un modulo da compilare; Brad era dietro di me. Fortunatamente tutto si concluse nel giro di un quarto d’ora e riuscimmo così a prendere la metro in tempo.
-“Quando avevi intenzione di dire che domani è il tuo compleanno?”-disse. Io guardai altrove, evidentemente aveva sbriciato sul modulo –“ dopodomani è quello di Ariana, insomma, possiamo fare qualcosa per voi due”- disse.
-“Non do molto peso al mio compleanno, perciò non ci pensare”- dissi con un lieve sorriso.
Dopo un pezzo di strada a piedi arrivammo finalmente in camera, solo io e Brad; l’ansia cominciò a salire dato che avrei avuto gli esami in meno di dodici ore e non sapevo assolutamente nulla di letteratura. In poco tempo il pavimento si riempì di fogli, quaderni, appunti e qualsiasi altra cosa inerente allo studio, fortunatamente avevo Brad che mi stava aiutando.
-“ Dunque in “An Ideal Husband” di Wilde, chi è la persona che più ha difficoltà nell’accettare il passato di Robert?”- chiese Brad serio con il mio libro tra le ginocchia.
-“La moglie, Lady…”- non riuscivo proprio a ricordarmi i nomi, spostai il mio sguardo dal pavimento alla faccia di Brad, dal mio sorriso Brad aveva capito che non riuscivo a concentrarmi. Mi mimò una ‘G’ per farmi capire.
-“Ginevra?”- dissi incerta. Brad mi guardò male
-“Gertrude!”- disse serio, poi bloccò lo sguardo su di me –“forse non sono abbastanza severo con te”- disse.
-“Tutti bravi con il libro davanti, non le sai neanche tu ‘ste cose”- dissi io scherzando
-“Signorina, sono qui per i crediti io, so già che passerò la sessione grazie a grammatica, poi letteratura può anche andare a farsi benedire”- disse ridendo, cosa che feci anche io.
-“Chi aiuta più di tutti Robert e Gertrude a rimettersi insieme?”- riprese Brad.
-“Lord…”- ecco un altro nome che mi sfuggiva. Guardai Brad, sulla sua faccia si stava disegnando un sorriso.
-“Te l’avevo detto!”- disse ridendo. Non feci in tempo a capire che mi ritrovai stesa sul pavimento tra i miei fogli e libri con Brad sopra che mi stava torturando con il solletico. La prima volta riuscii a ribaltare la situazione, successivamente però Brad riprese il comando e ritornò sopra di me. Ridevamo come matti, e per qualche secondo riuscii a non pensare gli esami. Poi Brad si fermò, mi guardò dritto negli occhi e si lasciò cadere sui gomiti. Risultato? La mia faccia e la sua a pochi centimetri di distanza, e nessuno dei due sembrava riuscirsi a muovere.
-“…Brad?”- dissi piano. Lui sembrava non sentirmi.
-“ti stai avvicinando un po’ troppo”- dissi con un sorriso sulla faccia. Lui chiuse gli occhi e si lasciò cadere alla mia sinistra. Ci fu del silenzio. Forse ci era rimasto male, e la cosa mi dispiaceva: a quest’ora poteva essere da qualsiasi altra parte, con chiunque altro e fare qualcosa di certamente più divertente che studiare; eppure era sdraiato su un pavimento pieno di fogli con me che non ricordavo un’informazione per più di dieci secondi.
-“Brad, volevo ringraziarti per l’aiuto che mi stai dando”- dissi.
-“Ma figurati”- rispose dopo un po’ assolutamente scocciato.
Erano già arrivate le otto e mezza di sera e le pagine da studiare non sembravano diminuire mai; James ed Ariana erano finalmente tornati e con loro avevano portato anche quantità industriali di caffè da Starbucks e panini. Circa un’ora dopo arrivarono anche Tris e Connor e si aggiunsero al nostro gruppo di studio. Alle 23.40 ero finalmente arrivata a fine capitolo ed ero esausta; mi guardai intorno: Tris e Connor dormivano circondati da libri, James era vicino a loro ed aveva Ariana sulla spalla, Brad occupava una parte del divano; sorrisi nel vedere tutti in quello stato. Chiusi finalmente il mio libro e cercai di mettere apposto i miei appunti, tra i fogli riconobbi la grafia di Brad: “
vedrai che andrà tutto bene, soprattutto grazie ai miei metodi d’insegnamento. Brad x”. Sorrisi nel vedere il bigliettino, mi girai verso Brad. Quanto era stato gentile? Mi aveva aiutato tantissimo e mi era stato vicino più di chiunque altro. Si era preoccupato per me quando non mi vedeva mangiare, mi aveva raccomandato di non andare a dormire tardi e adesso mi aveva lasciato anche un bigliettino pre-esame. Il fatto che si fosse così tanto preoccupato per me dimostrava non solo quanto fosse un ragazzo d’oro ma anche un grande amico, e non mi sentivo di aver fatto molto per ricambiare: lo avevo fatto litigare con Tris e non gli ero stata molto di aiuto nel resto del periodo.
Mi voltai verso di lui e lasciai un bacio sulla sua guancia, poi mi stesi sul letto in camera e mi addormentai pensando che solo poche ore mi separavano dalle vacanze post-esami.


 

-Rubo il solito angolino-

Buonasera a tutti!
Ci tenevo a ringraziare per tutte le recensioni arrivate dopo il messaggio dell’ultimo capitolo, super positive, mi fa molto piacere vedere che apprezzate questo lavoro! Altra cosa, penso che questo capitolo sarà online circa alle 18, ve lo dico a titolo informativo: è un’eccezione perché come dicevo scrivo la sera/notte e pubblico quindi in una fascia oraria che va
dalle 21 a 00.30 (ahahh), mi fa piacere sappiate quando potreste più o meno trovare un nuovo capitolo:)
Per quanto riguarda questo, mi sembra un po’ un capitolo di intramezzo, non succedono grandi cose, più che altro avrei voluto inserirci altri avvenimenti in 24 ore ma ho deciso di metterli nel capitolo 7 perché ci avrei messo davvero troppo per scrivere solo questo capitolo, e mi sembra di non aggiornare già da una vita e mezza.
Nei prossimi capitoli ci saranno diversi sviluppi, perciò preparatevi!
Per il solito discorso
aggiornerò quando e se riceverò qualche recensione, in modo da avere pure un po’ di tempo perché scrivere un capitolo ogni sera cominciava ad essere piuttosto difficile da gestire, in ogni caso parliamo di aggiornamento a giorni alterni e (tranne casi rari) non di più.
Penso sia tutto,
a presto!
 
 
 

  
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