Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: shana8998    20/07/2015    2 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ancora faticavo a stare dentro casa mia. Erano passati altri giorni , altre settimane , mesi dalla notte della notizia della morte di Drey.
Non mi ero mai ripresa del tutto. Anzi non mi ero ripresa affatto. 
Lui mi mancava costantemente senza motivo. Incominciai a credere di essere diventata pazza. Insomma io e lui quanto tempo ci eravamo "frequentati"? Tre mesi? Quattro? E , in tutto quel tempo, non c'erano stati particolari avvenimenti che mi avessero potuto legare a lui così visceralmente.
Si ci eravamo baciati , ma alla fine anche quel bacio faceva parte della serie di "torture" che lui amava costringermi a sopportare, ed io questo lo sapevo perfettamente.
Il demone minore ,aveva detto che la colpa era stata mia, perchè lui stava risvegliando la sua parte umana, ma veramente io ne ero la causa?Perchè questo cambiava tutto. Se fosse stato realmente così, allora quelle che per gioco , lui mi faceva , non erano torture ma distinte dimostrazioni di affetto...Ma si dimostra veramente così l'affetto ed il bene per qualcuno?
Soffocai un respiro , ancora sdraiata sul mio letto a fissare il vuoto. Erano ore che cercavo di formulare ipotesi che potessero in qualche modo annullare quanto sapevo della morte di Drey , in cerca di un pò di pace.
Il display dell'orologio analogico sul comodino segnava le sette e mezza. Ero per giunta in ritardo per la prima lezione a scuola.
Si , mi ero riscritta a scuola. Dopo un lungo anno di assenza,aimè la mia carriera scolastica doveva pur terminare , nonostante fossi un demone!
Perciò mi alzai contro voglia trascinandomi nel bagno e proiettandomi subito dopo sotto il getto freddo dell doccia.
Odiavo farmi la doccia con l'acqua gelida , ma in quel momento era l'unico modo per darmi una cazzo di svegliata e riprendere la mia vita in mano.
Restai sotto l'acqua per qualche minuto che parve interminabile. La testa vuota , stranamente, libera da ogni pensiero ed io che riprendevo la calma.
Dieci minuti dopo era già fuori , e mentre con una mano infilavo i jeans , con l'altra impugnavo il fon accesso al massimo.
-Merda! Merda! Sono in stra-mega ritardo!-. Corsi fuori dalla stanza da bagno ed artigliata la borsa colma di libri corsi all'esterno della casa in cerca della mia bici.
Da quando mia madre era sparita senza lasciare traccia , abitualmente , usavo salutare la casa con un cenno della mano , come se lei fosse ancora li. Qualche vicino , probabilmente avrà pensato fossi pazza, tutti sapevano della sua pseudo-scomparsa.
Eppure , io ne sentivo il bisogno di far finta che lei fosse ancora li. In fin dei conti le volevo bene, era la donna che mi ha cresciuto e che mi ha voluto bene in qualche modo..Forse...
Salii in sella alla mia vettura e percorsi velocemente la discesa al massimo della velocità, piombando in strada e tagliando per ogni sorta di vicolo, viuzza e ruetta che sapevo accorciare il tragitto.
Mi persi, come al mio solito, negli odori della città. Fumo , li dove le auto stavano facendo file interminabili in strada, cibo, vicino alle decine di pub ,ristoranti e ogni sorta di locali che producevano mangiare, fiori, vicino al parco poco prima dell'istituto...Tutti quegli odori li riconobbi perfettamente...Erano quelli della mia vecchia vita , ma anche della nuova che mi ero riproposta di vivere.
Niente più crisi di astinenza per le anime , ora le ignoravo del tutto, ne più caccia ai demoni minori, loro erano sempre li a saltellare per le strade di Manhattan, ma ai miei occhi nemmeno parvero più esseri infernali. Loro c'erano ed io ci avevo fatto l'abitudine.
Mi ero persino abituata ad essere sola, a vivere sola. Niente mi avrebbe fermato , dal riprendermi ciò che mi apparteneva. Io volevo la mia vecchia vita , volevo tornare ad essere la Clair di sempre , quella ragazza un pò strana con pochi amici ma veri, che ama uscire quanto lo stare rintanati a casa , che scherza e ride con tutti , io volevo tornare ad essere una semplice persona.
Posteggiai affianco al muro sul retro della struttura. Per un attimo il mio sguardo si fermò sulla porta del sotterraneo, lo stesso posto puzzolente e diroccato dove avevo visto morire il mio secondo demone minore. La porta era stata rimessa. Nuova e di un forte colore grigio che rendeva la scuola meno rovinata di quello che realmente fosse.
Immaginai che anche al suo interno avevano dovuto fare degli accomodi , e chissà perchè un velo di malinconia mi solleticò in petto seguito da un :"E' come se tutto fosse cambiato dopo la tua morte , anche le cose più sciocche, è come se il tuo ricordo si fosse vanificato del tutto..."
Faceva male, ma mi resi conto che quel "male" era del tutto assurdo. Non potevo star male per la porta dello scantinato, ne entrando in casa mia o passando per il suo quartiere..Non potevo soffrire !
Nel cortile principale , gremiti , alunni ed insegnati attendevano l'ingresso nelle aule dopo una lunga estate passata a far cose stupide come gite e viaggi, nulla a che vedere con l'anno che avevo passato io.
Mi avvicinai alla folla, e poco dopo mi resi conto che stavo disperatamente cercando qualcuno con lo sguardo...Stacy!
Era un anno o poco più che non la vedevo . 
Le avrei dovuto spiegare troppe cose , chiedere scusa , poi,sarebbe stata la parte più complicata di tutte.
Non avevo mai chiesto scusa a nessuno prima d'ora , ed il solo pensiero che le avrei dovute fare e anche nel migliore dei modi , mi annodava lo stomaco.
Però la cercavo comunque, solo per vedere se stesse bene, se sorridesse e le fosse passata la delusione nei miei confronti. Lei per me , era la sorella mai avuta , e le volevo un bene dell'anima, per questo il solo saper di averla fatta stare in pensiero mi mortificava tantissimo.
Non la vedevo , non riuscivo a scorgere il suo volto da nessuna parte. Confusa da tutte quelle facce conosciute e sconosciute mi alzai sulle punte , con la speranza di riuscire ad intravedere una testa con cerchietto di perle bianche. Quello era il suo cerchietto preferito, non lo aveva mai tolto da quando glielo avevo regalato, ed era per questo che speravo di vedere una testa che lo indossasse.
-Ehy!..-. Il tono di voce femminile che raggiunse le mie orecchie, non era dei migliori. Era severo , come se mi fossi cacciata in un guaio e qualcuno me la stesse per far pagare. 
Mi voltai. Nei miei occhi , quelli della giovane mora a sfidarli. Era arrabbiata , a tratti infuriata. Mi fissava gelidamente con i pugni stretti , e pensai che a breve me la sarei ritrovata addosso a sferrarmi qualche pugno mal dato.
Il mio sguardo salì sul suo capo. Lui era ancora la. Il mio regalo , quel cerchietto che in realtà era veramente orrendo , ma che lei amava così tanto.
Sentii venirmi agli occhi lacrime accecanti.
-Stacy...-. 
Era cambiata , eravamo cambiate ,entrambe ed io me ne accorsi dal primo istante che le sue iridi folgorarono le mie.
Rilassò i muscoli, e poi sospirando socchiuse per un attimo gli occhi come a riprendere il controllo di se stessa.
Quando tornò a schiudere le palpebre i suoi piedi stavano già compiendo passi lenti verso me. Mi raggiunse e per un attimo trattenni il respiro. Non l'avrei mai immaginato , nemmeno pensato, che lei potesse abbracciarmi , come mai aveva fatto , come mai io avrei fatto.
-Non so cosa tu abbia potuto combinare in questo anno, ma sono sicura che se sei sparita così è perchè avevi le tue buone ragioni. Io ero sicura che prima o poi saresti tornata , perchè ...Insomma noi l'abbiamo promesso che saremo state "sister" per sempre no?!..-. Le veniva da piangere . Lei mi voleva veramente bene, lei non mi aveva mai tradita 
nonostante io fossi sparita , nonostante quando per un anno intero l'avevo esiliata dalla mia vita .
Sister per sempre. Ancora quella frase mi ronzava nelle orecchie. Ricordai subito quando all'età di otto anni durante una festa di compleanno di una nostra amica ci promettemmo di restare insieme per sempre stringendoci i mignoli come fanno i bambini di quell'età, inventandoci addirittura una storia sulle nostre origini che diceva , secondo Stacy ,  che noi eravamo state divise alla nascita ed il fato , che a quell'età si chiamava Yok,chiamato da noi  come se fosse  un amico immaginario, avesse voluto farci rincontrare da bambine.
Adoravo sentirle ripetere quella storia , adoravo sapere che nella mia vita ci fosse qualcuno che teneva veramente a me.
-Scusa..Mi dispiace così tanto di averti lasciata sola.-. Piansi singhiozzando e mi venne spontaneo come le scuse, che stranamente pensavo più difficili da esser fatte.
Mi strinse a se ancora un'ultima volta , poi con un sorriso smagliate mi rasserenò dicendomi che non era successo nulla e che lei non ce l'aveva con me. Pensai con sollievo che tutta quella storiaccia fosse finita li..Ed invece ad attendermi c'era il peggio: "voglio sapere la verità".
Ecco..Ora, come cazzo gli spiegavo che durante la mia assenza avevo scoperto di essere un demone , ne avevo frequentato uno , che avevo però anche scoperto di essere per metà un angelo e ne avevo anche frequentato uno per un anno sbattendomelo ripetutamente mentre ero rimasta a vivere in un villaggio sull'autostrada ?! No..Non glielo potevo dire..
-I miei si sono separati...-. Fu la prima scusa che parve plausibile.
-Oddio.....Mi dispiace..E tu? Dove sei stata? Con tua mamma?..-.
Si, mia mamma era sparita!
-Sono stata in europa con mio padre...Ecco perchè non mi sono potuta far viva..-.
Il suo sguardo era visibilmente triste , ma per quanto la conoscessi bene , sapevo quale domanda le dovevo porre in risposta..
-E tu?..-. Non lo avessi mai fatto! 
-Allora, io ..-. Incominciò a parlare come un uragano , e sembrò riprendersi alla grande, in fin dei conti ogni volta che si parlava di lei , si riprendeva alla grande...
-Ed in fine..Ho conosciuto un ragazzo...-. Il modo in cui incluse "lui" nel discorso , mi parve alquanto strano. Non era solita pronunciare "ho conosciuto un ragazzo" con quella lentezza nelle parole e poi fermarsi un attimo alla fine della frase come se l'avesse voluta rimangiare.
-Hai conosciuto un ragazzo e...?-.
-Be ecco , lui è bello, bellissimo , ed anche simpatico, ma non so certe volte.. sono spaventata da lui...Specie da come mi guarda..Sembra che mi entri dentro...-.
Trasalii internamente. Fosse che stesse "intrallazzando" con un demone?!
-Dove l'hai conosciuto?..-.
-Oh be , qui a scuola! E' nuovo.. E si è iscritto nella stessa classe mia..A proposito..Tu sei stata bocciata vero?..Quindi non starai in classe con me..-.
-Mi sono iscritta come auditrice dell'ultimo anno , perciò non risulto alunna a tutti gli effetti ma posso lo stesso stare in classe con te...-. 
-Veramente!?-. Mi saltò al collo gioiosamente.
-Eddai ora smettila!..-.
-Sono troppo felice! Siamo ancora insieme!-. Esclamò concitatamente , finchè la campanella non stroncò quel tenero momento da "squinzette" delle medie.
-Lo vedrai..E' bellissimo!-. Continuò dicendo, riferendosi alla sua nuova fiamma. Ed io incominciai ad immaginarmi come potesse essere questo tipo. Secondo i gusti di Stacy , doveva almeno avere la stazza di un Body-bulder, e tanto di abbronzatura ambrata già solo per essere guardato da lei , perciò nella mia mente venne fuori l'immagine di un tizio che fa parecchio sport , abbronzato con il sorriso sgargiante ed un pozzo di soldi.
Sogghignai a quel pensiero mentre quasi vicine alla nostra aula terminavamo di percorrere il corridoio.
Poi all'improvviso quel sorrisetto venne spazzato via. Di nuovo quel profumo ed imponenti brividi mi solcarono la spina dorsale. Di fronte a me nessuno che potesse nemmeno assomigliare a Drey.
Che diavolo! Ma tutti lo stesso profumo dovevano indossare!?
Scacciai quel pensiero fiondandomi in aula, come al solito da 6 anni a quella parte ormai , l'ultimo banco era il nostro. Poco dopo esseri tutti accomodati parlò la voce tuonante della Gray, la nuova professoressa..
-Buongiorno a tutti, io sono la Gray, la nuova professoressa d'italiano e storia non che vostra coordinatrice di classe.-.
Una signora ne grassa ne magra , con la crocchia castana artigliata alla testa ed un tajer grigio aderente addosso abbellito da tacchi rossi come il fuoco , si apprestava a scandagliare ogni viso presente nell'aula , con lo sguardo severo ed autoritario ed i lineamenti che ne descrivevano perfettamente quel lato di carattere che la donna possedeva .
-Io non pretendo che..Rispetto, per orari , compagni e professori, puntualità ed ordine , sia per i test sia per la stessa divisa che indossate e...-. Proprio mentre si immedesimava nella parte della Hitler del duemila , la porta si spalancò di colpo.
Lui nemmeno la guardò in faccia. Nemmeno le chiese scusa ne le disse un semplice "buongiorno". Appoggiata con il viso sul banco potei risalire la sua immagine con sguardo , dal basso in alto.
Jeans nero pece dal cavallo sceso a metà coscia con due file di bottoni paralleli, tre per ogni fila.
La camicia, slacciata dei primi due bottoncini sotto il collo , maniche accorciate sui gomiti ed una vistosa catenella con una lunga croce argentata che faceva capolino nello scollo, senza dire che ...Cazzarola portata senza canottiera , ovviamente tutto il contrario di ciò che diceva il regolamento, era veramente troppo trasparente e a lui..Donava in modo particolare tutta quella trasparenza avendo un fisico che avrebbe fatto sbavare anche a 50° di temperatura con la gola secca e l'aridità nell'aria.
Quando l'occhio cadde sulle braccia nell'arco di mezzo secondo, incominciai ad avvertire il cuore perdermi qualche battito..
Gli stessi tatuaggi, gli stessi anelli neri ed argento, lo stesso braccialetto simile ad una catena...
Corsi al suo viso e d'istinto mi alzai in piedi sotto gli occhi increduli di tutta la classe..
Era lui..Ci avrei giurato , sentivo anche quel maledetto profumo..Eppure gli occhi, no, non erano i suoi..
A tratti , come i miei, grigi  ,malvagi , tristi come una distesa di ghiaccio , a tratti azzurri , vivi , abbaglianti.
No Drey non li aveva così...Ebbi subito un flash , io quel ragazzo lo avevo già visto ,al centro di quella strada mentre ero alle prese con l'essere "angelo"..Quando il mio cervello connesse le due cose , presa da un impeto inspiegabile corsi fuori dall'aula lasciandomi alle spalle tutti quei visi allibiti.
Mi fiondai nel primo bagno che trovai sul corridoio , piombando sul lavabo presa da un forte senso di nausea.
Guardai il bianco del lavandino per minuti lunghi come anni , nella speranza di tornare calma.
Ma il mio cervello non potè far a meno di viaggiare.. Come se colpita da amnesia e poi rinsavita di colpo estrapolai tutte le informazioni sui demoni che Eleonor mi aveva fornito , maledicendo la mia mente ogni volta che ripeteva "Eleonor mi disse che.." già solo per il suono atono del suo nome nella mia testa.
Questa volta però , mi era stato stranamente d'aiuto.
Mi aveva parlato di una cosa chiamata reincarnazione.. Ovvero la pratica usata dai demoni defunti per possedere umani.
E si, probabile che Drey l'avesse potuta mettere in atto svalvolato com'era. Ma le sembianze tra demone ed umano , nel caso di quel giovane erano troppo simili, mentre nella reincarnazione , a detta dell'angelo , il corpo del posseduto non muta le sue fattezze , perciò era un'ipotesi che si reggeva in piedi attaccata al suolo da uno sputo.
Allora come cazzo aveva fatto quel ragazzo ad assomigliare a quel demone così impressionantemente?! E se fosse stato proprio Drey? Ma gli occhi??
Pensai a quelli degli angeli ed un enorme timore attanagliò la mia gola..Se fosse passato dalla parte degli angeli?!
Ma allora anche la sua pelle chiara sarebbe dovuta diventare del colore dell'ambra ,no?Dio! avevo una miriade di opzioni ma nessuna sembrava combaciare alla situazione!
Mi strinsi le mani sulla testa e gridai isterica tanto che poco dopo mi ci venne quasi da ridere vedendo il mio riflesso da pazza psicopatica , sullo specchio .
Attimi dopo la porta si aprì nuovamente. 
-Clair , tutto bene?...-. La voce preoccupata di Stacy mi fece rinsavire per un attimo.
L'espressione sul suo viso era alquanto triste e sgomenta, non l'avevo mai vista così , e io di quelle scenate da malata ne avevo fatte tante in passato in sua presenza.
-Si, sto bene...-. Risposi inaridita.
Solo ora faceva l'amica amabile e comprensiva ,perdonatemi!?
-Perchè sei scappata quando lo hai visto? Saresti dovuta essere felice sapendo che un bel ragazzo come lui stesse con me...-.
Non riuscivo a credere alle mie orecchie! Primo perchè quella frase mi sapeva terribilmente di mocciosa , secondo perchè ..Quel tizio che forse era Drey stava con lei!???
La mia faccia sbigottita svelò tutto ...Male..
-Che c'è , te lo sei ripassato prima tu?! ti piace?!-. Nel giro di mezzo secondo, la gattina mansueta era divenuta una leonessa incazzata nera. Stacy mi lasciava sempre più a bocca aperta!
-Ti interessa?..-. Purtroppo oh, non ci potevo fare niente , il mio terribile carattere gelido e "perculigno" era sempre li. 
E di fatti la mia risposta la raggiunse come un beffeggiamento che preannunciava una sfida tra noi due.
Tutto il contrario , ovviamente , di ciò che lei avrebbe dovuto capire , ma..Be infondo era di Stacy che si stava parlando.
Sbuffai. -No tranquilla non te lo voglio rubare , anzi sono felice che stai con lui , ma ecco preferirei che facessi la preoccupata per me e non perchè ho visto il tuo ragazzo e sono sbiancata , grazie!..-.
Distolse lo sguardo.
-Va bene , la prossima volta nemmeno ti vengo a cercare allora..-. Uscì sbattendo la porta.
Dio, non era cambiata affatto! Bambina immatura era e bambina immatura l'avevo ritrovata.
Stanca delle sue scenate , la lasciai perdere per quella volta , avevo ben altro da mettere in chiaro nella mia testa.
Così attesi che la giornata di scuola terminasse ed una volta che anche l'ultima campanella dell'istituto suonò l'ultima ora pedinai il tizio .
Aveva riaccompagnato la mia amica fin sotto casa , e poi aveva preso la strada opposta. 
"Sicuramente sta per raggiungere il quartiere dove è risaputo girovaghino soli demoni!" 
Mi dissi quasi pronta allo smascheramento ed invece ..Lui raggiunse una villetta a pochi isolati da casa di Stacy.
Suonò ed alla porta accorse una donna sulla quarantina se non di più.
-Ciao ma'!..-. Sbiancai un'ennesima volta. Avevo fatto un buco nell'acqua profondo come l'oceano.
Se aveva una madre , allora non poteva essere il demone. Lui era solo e sua madre era morta , l'aveva uccisa lui!
Accucciata dietro una siepe finii per ritrovarmi seduta con le gambe distese e lo sguardo avvilito perso nel nulla.
La delusione di quella figuraccia basata su idee stupide mi aveva lasciata di merda , ma mai quanto il fatto di aver perso la speranza di rincontrare Drey definitivamente...
-Ehy..Tutto bene?..-. Rabbrividii alzando di colpo lo sguardo sopra me.
Lui, il ragazzo di Stacy era li, che mi fissava.Aspetta! Ma come cazzo ci era arrivato!? E poi perchè mi guardava strano? Era perplesso? O avevo visto bene e quella nei suoi occhi era una parvenza di divertimento?
-Sto bene..-. Tornai in un battito di ciglia in piedi pulendomi con entrambe le mani la gonna della divisa dalla polvere.
-Se sei acida , figlia!... Ti ho solo chiesto come stai non c'è bisogno che ringhi..-. Esclamò ironico , lasciandomi di stucco.
-Ti chiedo scusa..-. Pacai la voce istintivamente.
-Pff, sta tranquilla..Esistono le persone scoffici purtroppo.-. Insomma non ero l'unica che amava il sarcasmo pungente , a quanto pare!
Portò entrambe le braccia dietro alla nuca e per un attimo mi incantai come un ebete.
Si era cambiato d'abito , e quella T-shirt blu notte non molto aderente ma parecchio scollata gli donava tanto...Veramente tanto...Ok stavo sbavando e non andava bene!
Scossi la testa involontariamente. Stavo guardando il ragazzo di un altra...Stavo guardando un ragazzo che non fosse Drey o Eleonor!?
-Lo vedo...-. risposi con una frecciatina ma poi, priva d'interesse nel continuare a punzecchiarlo , cambiai discorso.
-Comunque io non ho fatto in tempo a presentarmi oggi...Piacere Clair..-. Tesi lui la mano senza perdere il campo visivo nei suoi occhi.
-Non mi sarei presentata se non fossi la migliore amica della tua ragazza..-. Aggiunsi subito dopo allentando "la presa" nei suoi occhi.
-Ah e così tu e Stacy siete migliori amiche...Strano lei non mi ha mai parlato di te...-.
Il respiro si bloccò nei polmoni ed il flash di lei che fuori dalla scuola mi giurava di avermi chiamata e cercata più volte apparve ai miei occhi.
-Sono stata via molto non mi stupisce..Le ho fatto del male andandomene..-. Tagliai corto ,secca.
-Caaapisco... be sempre che di una bella ragazza come te ...-. Si avvicinò sin troppo al mio orecchio.- Me ne avrebbe dovuto parlare..-. Per poi sussurrarci dentro, provocandomi uno strano fremito per tutto il corpo.
Lo spinsi via cercando di sembrare il meno sgarbata possibile.
-Non dovresti fare il cascamorto con le altre lo sai?..-. Lo ripresi cercando di mantenere la mia aria da ragazza scontrosa e diffidente.
-Ma tu ..Non sei le altre..-. Nella bocca di un altro ragazzo avrei considerato quella frase , come uno dei soliti messaggini su facebook , mandati da "morti di figa" che non vedono l'ora di trovare la pollastra che gli si conceda... 
Ma lui non era un ragazzo della chat di facebook ed io non vedevo nessun "sta scrivendo" per continuare a parlare di cose inutile per attaccare bottone sotto quella frase.
Era un messaggio ben chiaro , e non terminato . Quel genere di concetti che vuoi dire ma non puoi o non devi...
E quel modo di fare solo una persona lo aveva... 
-Smettila di fare il provolone...mh aspetta il tuo nome è?..-.
-Zac..-.
-Bene, allora smettila di fare il provolone Zac!..-. Rise vedendomi "scartellare" nevrotica.
Mi stoppai all'istante.
-Ti faccio tanto ridere?!..-.
-ahahaha si parecchio..-. Quando lo vidi sedersi a terra a gambe incrociate, non so su quale strana base di idee, non ebbi più dubbi quel ragazzo doveva per forza essere Drey...
Sorrisi senza accorgermene , e mi portai a sedere anche io come lui ,dietro quella siepe di fiori rosa e fucsia.
Parlammo e lo facemmo per due ore serrate . Chiacchierammo di tutto tranne che di noi.
Non avevo avuto il coraggio di chiedere lui le sue origini , ne di cercare di capire se fosse realmente il demone. Mi sentii come spaventata . Mi sentii come la volta in camera mia quando Drey, era piombato su di me e le sue iridi mi accoltellarono.
Alla fine lui si era alzato offrendosi di riaccompagnarmi a casa a bordo della Mercedes da corsa del padre . Una bella macchina rosso fuoco che all'accensione del motore , ricordava molto il rombo di un Harley.
Durante il tragitto poche battute scambiate , e qualche canzone a farci da sottofondo mentre i miei occhi si perdevano nel vuoto della strada.
-Voglio fermarmi un attimo...-. 
-Ti senti male Zac?..-. Il tono della sua voce non prometteva bene.
Senza rispondere scese all'auto fermandosi verso una ringhiera grigia che costeggiava un lago di carpe e cigni.
Mi avvicinai poco dopo anche io volgendo lo sguardo all'acqua.
-E' il mio posto preferito questo...-. Dissi senza accorgermene.
-Lo so...-. Non ebbi nemmeno il tempo di farmi gelare il sangue per quella risposta che un enorme boato a pochi metri di distanza dietro un grattacielo , ed una voluta plumbea di fumo nero mi distrassero.
Quando tornai a posare lo sguardo li dove sapevo esserci il ragazzo , lui era già sparito..
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: shana8998