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Autore: _Marlee_    21/07/2015    3 recensioni
Una storia con la fine gia scritta molto bene. Tutti sapevano come sarebbe andata a finire. E' cio che sta nel mezzo che conta. E quello che successe in quel lasso di tempo tra l'inizio e la fine che diede significato alle loro vite.
#Calzona
Genere: Avventura, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Callie posò gli occhi sul cerca persone che suonava. Indicava la stanza della piccola Rose, non disse niente ad Arizona “Amelia mi cerca per un consulto” disse con calma per non destare preoccupazione alla bionda. Appena uscì dalla stanza e appena svoltato l'angolo cominciò a correre come se non ci fosse un domani “Amelia non dirmi che..” disse appena arrivò, ma la vide sulla barella impegnata nelle compressioni sul petto della piccola “E' andata in arresto” disse Amelia, Callie prese il coraggio che aveva dentro di se, ripensò a cio che Arizona le aveva appena detto e cominciò le manovre per recuperare il battito regolare della bambina “Non sei qui da piu di 20 minuti?” chiese Callie, fortunatamente Amelia le disse di no “Carica a 200” disse Callie, diede in tempo all'altra di scendere dalla barella e di allontanarsi da Rose “Libera” disse, ma niente, il cuoricino della bimba non si riprendeva “Carica a 300. Libera” disse Callie mettendo in quelle piastre tutta la forza che aveva dentro di se, dopo aver liberato la scossa chiuse gli occhi e alzò il viso verso il soffitto, pregava.

 

Pregava che quel muscolo riprendesse a contrarsi, riprendesse a pulsare sangue in tutto il corpo. Pregava. Non sapeva se c'era qualcuno ad ascoltarla, ma qualcosa successe. Il cuore cominciò a battere di nuovo “Piccola sei tornata” disse Callie lasciandosi sfuggire una lacrima “Qualcuno mi ricordi di non prendermi piu impegni con pediatria. Con i bambini è molto piu difficile, non li vorresti mai lasciar andare” disse Callie esausta “Callie guarda” disse Amelia indicando la piccola che iniziò a strizzare gli occhi. Tossì “Togliamole in tubo, vuole respirare” disse Callie, la bambina pochi secondi dopo aprì gli occhioni azzurri, in un istante gli si riempirono di lacrime “Dov'è la mia mamma?” chiese Rose iniziando a piangere, Callie avrebbe voluto prenderla in braccio per cullarla, come faceva con Sofia quando era spaventata, ma Rose aveva entrambe le gambe ingessate “Ora la vado a prendere, con te resta la dottoressa Shepherd” disse Callie, Amelia conosceva bene la piccola e fortunatamente riuscì a trovare un argomento per distrarla.

 

Callie corse nella stanza di Arizona, aveva il sorriso a 32 denti, non vedeva l'ora di dire alla donna che amava che la sua bambina stava bene, appena aprì la porta però il suo sorriso sparì, con Arizona c'era Lauren seduta sul letto accanto a lei “Dottoressa Torres” disse alzandosi come per fare da scudo ad Arizona, per dividerla da Callie “Ci sono problemi con Rose?” chiese Arizona spaventata cercando di evitare che Lauren si comportasse cosi, perche faceva solo peggio “No, al contrario, ero venuta ad avvisarti che si è svegliata e che ha chiesto di te” disse Callie accennando un sorriso che Arizona ricambiò all'istante e questo diede molto fastidio alla sua attuale fidanzata “Grazie dottoressa, la porterò io dalla piccola” disse Lauren, Callie annuì e indietreggiò.

 

Avrebbe voluto essere lei a sollevarla, aiutarla a sistemarsi nella sedia a rotelle, ma soprattutto avrebbe voluto essere la prima a vedere l'espressione della piccola Rose alla vista della madre e viceversa. Ma dovette rinunciare, ma non era l'unica a desiderare queste cose.

 

Mamma” sorrise la bambina appena vide Arizona che si avvicinava, era talmente felice di vedere la sua mamma che non si accorse neanche della zia Lauren, come la chiamava lei e questo probabilmente turbò la dottoressa Boswell, ma non poteva farci niente e tanto meno arrabbiarsi con una bambina miracolata, riuscita a sopravvivere ad un terribile incidente, per fortuna suonò il cerca persone e dovette scappare, entrambe la salutarono in modo distratto erano troppo occupate a coccolarsi e a chiacchierare, in quel momento entrò Callie che era sempre stata poco lontana dalla stanza per vedere se la Boswell usciva “Callie” sussurrò Arizona “Scusa per prima ma Lauren non ha mezze misure, o se ne frega o si comporta come hai visto prima. Le ho detto di noi e lei se n'è fregata altamente, ma poi forse ha visto qualcosa che l'ha spaventata” disse guardandosi le mani, era davvero imbarazzata, sapeva benissimo cosa aveva spaventato Lauren

 

Non sono tornata per rovinarti la vita, ma non posso voltare le spalle a ciò che provo Arizona” disse Callie sedendosi ai piedi del letto “Lo so che non puoi, perche neanche io posso” disse Arizona lasciandosi sfuggire una lacrima che per fortuna la bimba non notò perche era troppo impegnata ad osservare Callie “Dottoressa lei è la mamma di Sofia?” chiese la bimba dopo aver studiato un po i lineamenti della latina “Si piccola, Sofia mi parla spesso di te” disse sorridendo, sapeva che erano amiche e sapeva anche il perche, in qualche modo i loro cuori erano legati “Non vedo l'ora di poter giocare di nuovo” disse Rose riprendendosi velocemente dal risveglio “Avverrà molto presto” disse Arizona accarezzandole i capelli, ma a Callie venne un idea ancora migliore “Ragazze io adesso devo scappare, ma prometto che passerò piu tardi, Arizona vuoi che ti porti nella tua stanza?” la donna fece di no con la testa cosi Callie sorrise e uscì dalla stanza e andò all'asilo, ormai erano le 2 del pomeriggio tutti i bambini erano li, si avvicinò a Sofia che stava giocando con Zola e Bailey

 

Vi va se per oggi vi porto a casa prima, solo per oggi però” disse Callie sottovoce, tutti e tre i bambini erano entusiasti, avvisò la maestra, firmò l'autorizzazione e si portò Sofia Zola e Bailey con lei “Ma mamma dove stiamo andando?” chiese Sofi anon riconoscendo la strada che di solito le portava alla macchina “Dobbiamo andare in un posto” disse Callie e dopo due piani in ascensore e un corridoio arrivarono davanti alla stanzetta della piccola Rose “Aveva bisogno dei suoi amici” disse ai bimbi prima di entrare e in quel momento loro capirono tutto, sorrisero e aprirono la porta sorprendendo sia Rose che Arizona “Callie ma..” balbettò Arizona senza parole “Voleva tornare a giocare ma lei non può andare dai suoi amici quindi ho portato i suoi amici qui” disse posando una mano sulla spalla alla bionda trasmettendole un centinaio di brividi, i bimbi salirono tutti sul letto della piccola Rose, Zola e Sofia chiacchieravano mentre Bailey era concentrato nel mostrare a Rose il suo nuovo trattore

 

Quando tornerai all'asilo?” chiese Zola “Presto piccola” rispose Arizona e Callie annuì “Che ne dite di 30 secondi di festa da ballo?” disse Zola che aveva presto quest'aspetto dalla madre, tutti sorrisero “Tre..due.. uno” disse Callie e in quell'istante si scatenarono in trenta secondi di danza sfrenata, tutti sorridevano, tutti felici e nessuno aveva cattivi pensieri.

Ora sarebbe meglio che Rose riposasse, che ne dite? Magari torniamo domani” disse Callie aiutando a scendere tutti i bambini “Ma tornate, perche da sola mi annoio” disse Rose salutandoli “Si domani torniamo” rispose Bailey che da un po aveva una cotta per lei “Buona notte piccoletta, Arizona dovresti tornare anche tu in camera, sai come funzionano le cose qui” disse Callie, l'altra annuì ma non se ne andò. Callie fece finta di niente e uscì per portare Zola e Bailey da Meredith “Oggi li ho presi un po prima dall'asilo per portarli da Rose, lei si sentiva un po sola, si sono divertiti” disse Callie consegnando i piccoletti “Grazie Callie ora andiamo a casa piccoli” disse Meredith prendendo in braccio Bailey e prendendo per mano Zola, Sofia tornò con Callie nella stanza degli strutturati

 

Mamma ma tu conosci la mamma di Rose?” chiese la piccola piu curiosa di quanto avrebbe dovuto “Si, eravamo amiche quando eravamo piu giovani” rispose sinceramente Callie “ Quando abitavamo in Europa?” chiese, Callie fece di no con la testa e si tolse il camice “Andavate a scuola insieme?” chiese ancora la bambina, quella era l'età delle 1000 domande “Si amore, abbiamo fatto lo stesso liceo” disse Callie mettendosi la sua giacca “E poi?” continuò con le domande “E poi io ho viaggiato molto mentre lei penso sia stata qui” Callie aveva finito ora potevano andare a casa “Posso andare a salutare Rose?” chiese, Callie non avrebbe mai potuto dirle di no, ma non avrebbe neanche voluto che glie l'avesse chiesto “Si ma non possiamo rimanere molto, il papà cosa mangia stasera se non prepariamo la cena?” chiese facendo ridere la bambina, bussò alla porta e appena sentirono AVANTI entrarono. Ovviamente quando c'erano le occasioni per stare insieme Lauren le prendeva e andava da Arizona. Era li. E Callie si sentiva tremendamente fuori posto, non riusciva a sopportare il fatto che lei fosse sempre insieme a quella Boswell, ma la cosa che la faceva impazzire era che notava come Lauren non la rendesse felice al contrario di lei che probabilmente le avrebbe fatto tornare quel sorriso che amava

 

Sofia voleva salutare Rose, ha insistito tanto, ma ora è meglio andare” disse Callie richiamando la bimba accanto a se “Ora vado che dobbiamo preparare la cena al papà” disse lasciando la manina di Rose, a quella frase gli occhi di Arizona si precipitarono in quelli di Callie. Non poteva permettersi di provare qualche sentimento come la gelosia. Non poteva pretendere che Callie stesse a guardare lei e Lauren, da sola. Ma non poteva nascondere che il fatto che qualcuno la aspettasse a casa, o meglio che Mark la aspettasse a casa, le desse fastidio “Ci vediamo domani in giro” disse Callie guardando Lauren poi sorrise alla bambina senza posare piu lo sguardo su quei meravigliosi occhi azzurri.

 

Sembrava che in quell'ospedale le regole esistessero solo per me, mi giravo in qualsiasi posto di quell'ospedale e c'era qualcuno che si nascondeva da occhi indiscreti per baci e altro. Arizona e Lauren erano tranquille, nella stessa stanza e nessuno sembrava farsi domande. Come se Lauren potesse. E io no. Ero quella nuova per la maggior parte delle persone, quasi nessuno mi vedeva come un buon chirurgo ortopedico. Per un po di mesi ero solo quella che era capitata li. Arizona si riprese dopo un paio di giorni di riposo, e ovviamente lei voleva tornare a lavorare il prima possibile e lo volevo anche io, perche non vederla in caffetteria, per i corridoi o in sala operatoria era straziante. Mi sono domandata un centinaio di volte come feci a resistere senza di lei per ben 15 anni. Forse mi ero dimenticata di cosa significava averla tra i piedi, sempre attorno a me, forse mi ero dimenticata molte cose di lei. I forse erano davvero tanti, ma da primo momento che la rividi bhe, dentro di me si chiuse la voragine. Quella voragine che si era aperta quando scappai da casa mia, e solo in quel momento mi accorsi di non aver imparato a vivere senza di lei, ma di aver solo imparato a convivere con il dolore della sua assenza. La volevo in ospedale, ma da un lato volevo anche che lei non ci fosse, perche la sua fidanzata non perdeva nessuna occasione per marcare il territorio, se per caso Arizona si trovava da sola io non facevo ora ad avvicinarmi che Lauren compariva nei paraggi. Era davvero difficile ricostruire un rapporto civile quando quella donna sempre attorno a lei. Era davvero difficile amarla con Lauren in mezzo” 

**ED ECCO CHE SI SONO RIAVVICINATE, COME VI SEMBRA? LA PICCOLA SOFIA NON E' DOLCISSIMA? CON LE SUE 1000 DOMANDE AHHAHA:)

ALLA PROSSIMA:) 
M♥ 

  
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