Nel frattempo, dall'altra parte della stanza, Tris si batteva coraggiosamente contro dei soldati oscuri. Caleb, poco lontano, osservava preoccupato la sorella. Lei era forte, era un'intrepida, ma le guardie oscure erano molte, anzi, moltissime! All'improvviso vide che un combattente si stava lentamente portando dietro alla sua schiena, mentre lei era occupata a combattere contro altre due davanti. L'ultimo raggio di sole del pomeriggio inlotrato, fece brillare minacciosamente qualcosa nella mano dell'uomo. Uno strano oggeto, che assomigliava un po' ad un coltello ed un po' ad una pistola. Non sapeva che cos'era, e in quel momento non gli importava. Sapeva solo una cosa: doveva aiutarla. Cercò con lo sguardo Tobias nella folla, ma non lo trovò. Stava per tirarsi indietro, sapeva benissimo che da solo non sarebbe riuscito a batterli..."No, non posso comportarmi come un vigliacco di nuovo, non posso perderla di nuovo"! pensò tra sè e sè, mentre correva a perdifiato verso di lei. Ormai era troppo tardi, il combattente aveva alzato l'arma verso la schiena di Beatrice. L'avrebbe uccisa, e questa volta non avrebbe potuto riaverla indietro. Si era arreso, non poteva fare più nulla. Tris si girò all'improvviso, e i suoi occhi si spalancarono appena vide l'arma che lentamente scendeva su di lei. Fu quello sguardo che causò un brivido a Caleb, che come spinto da una strana forza fece uno scatto, mettendosi tra Tris e la specie di coltello pistola, la quale creò un profondo squarcio nella sua spalla. "Caleb"! urlò la ragazza dai capelli biondo cenere. Si precipitò subito accanto a lui. "S..Stai bene"? gli chiese lei. Dall'enorme ferita scendevano fiumi di sangue, non aveva mai visto una cosa del genere. "Mai stato meglio" le rispose lui con un fil di voce "Perchè l'hai fatto, sciocco"? chiese lei preoccupata, ma con dolcezza nella voce "Perchè aveva un debito con te...." Il viso di Tris si incupì " E perchè ti voglio bene, sorellina ". Lei sorrise, mentre lo stringeva in un dleicato abbraccio, per non fargli male. Finalmente, dopo tanto tempo, sentiva di aver riavuto il fratello che credeva perso per sempre
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Simon e Izzy, fianco a fianco, combattevano contro i demoni che invece di diminuire, continuavano solo ad aumentare. "Non so se ce la faremo, Simon" disse lei, mentre tagliava la testa ad un demone che stava per graffiarla con i suoi artigli affilati. Lei, l'invincibile, forte e testarda Isabelle Laitwud si stava scoraggiando, stava perdendo la sua grinta, stava appasendo, come un fiore appena reciso (scusa come mai sei così poeetica all'improvviso? nda Alex Zitta e continua a cercare! nda Sam) " Su Izzy! loro sono dei semplici demoni, tu sei una Shadowhunters"! le disse il ragazzo per incoraggiarla "E poi non sei una Shadowhunter qulaunque! Tu sei Isabelle il teerore dei demoni!" disse lui, mentre con la spada angelica parava il colpo di un demone particolarmente duro a morire. Lei sorrise debolmente "Hai ragione, non  possiamo arrenderci"! E pensando soltanto positivo, continuò a combattere...Ogni minuto che passava, però, i demoni e i mostri non facevano altro che aumentare, mentre le loro forze non facevano altro che diminuire. "Non possiamo più resistere a lungo"! esclamò Simon debolmente. Forse, per la prima volta nella sua vita, Izzy temeva di non farcela "Moriremo tutti" sussurò piano, mentre nei suoi occhi si leggeva terrore. Ad un certo punto sentì un urlo, e il tonfo di un corpo che cade vicino a lei. Era Simon, steso a terra, colpito probabilmente alla testa dal vampiro che ora era chino sopra di lui. "NO"! urlò lei, mentre raccogliendo tutte le sue ultime forze lanciava la sua spada verso il vampiro. L'arma colpì il bersaglio in pieno, ma ora la shadowhunters era esausta e disarmata. Un mostro dalla forma bizzara si avvicnò lentamente a lei, con un ghigno malefico sul volto. L'essere alzò le sue mani con unghie lunghe e ingiallite, ma forti e ricoperte da un potente veleno, pronto a colpirla, ma non ci arrivò, perchè un fascio di luce lo trapassò da lato a lato, facendolo svanire nel nulla. Isabelle non riuscì a scoprire chi era il suo/la sua salvatrice, perchè cadde a terra svenuta, vicino a Simon, mentre intorno a loro infuriava la lotta. 

Eccomi arrivata alla fine (sì come se avessi scritto molto nda Alex). Siccome momentaneamente Alex non può resuscitare nessuno io sto massacrando tutti (sorriso diabolico) non vi preoccupate moriranno soltanto poche persone...Se volete scoprire chi, leggete il prossimo capitolo! Grazie e alla prossima ;)
da Sam e Alex