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Autore: Cest97    23/07/2015    1 recensioni
In molte storie i protagonisti se ne stanno zitti, di certo non parlano se non vengono interpellati. sfortunatamente, il mio protagonista non è d'accordo con me sulle mie scelte stilistiche; e non si astiene dal farmelo notare. Doveva essere una storia di avventura, mi chiedo dove andremo a finire
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Iniziamo il primo capitolo della saga Vecchia Fantasia!
“Che dovrebbe significare?”
Che ho voglia di scrivere una storia di orchi, folletti, elfi, e di un viaggio tra terre incantate.
Tipo quei filmetti di serie B che facevano la domenica pomeriggio anni fa, con orribili effetti speciali ma che parlavano di storie fantasiose e del bene che vince sul male… cose così.
“Li guardavi solo tu”
E li adoravo.
Comunque hai capito, un viaggio fantastico stile Signore degli…
“NO”
Che c’è?
“Non puoi nominare altre opere in questo modo”
E perché? “Perché poi ti dicono che plagi”
Ma che senso ha? “Te non farlo”
Ok, scusa.
 
PREMESSA
“PERCHÈ PREMESSA? E PERCHÉ STO URLANDO?”
Mi ero dimenticato il blocco maiuscolo.
Premessa perché voglio solo mettere le basi della storia, molto rapidamente, senza concentrarmi troppo sul tuo passato. È sostanzialmente un capitolo inutile.
“Ok, dovremmo evitare di perdere troppo tempo. Rifai da capo”
 
PREMESSA
La storia inizia in un piccolo villaggio tra le montagne, un insieme di umili abitazioni di legno abitate da contadini e allevatori. Le persone sono poche, e si conoscono tutte tra di loro.
L’evento più atteso qui consiste in una semplice fiera che ogni mese viene fatta in corrispondenza della luna piena, ed esclusi i gruppi rock degli anni ottanta che si esibiscono nei loro pezzi più famosi, tra grida di approvazione, cori, pugni alzati al cielo che battono al ritmo della gran cassa, e qualche torcia tenuta in alto durante lo spettacolo, le persone non provano nessuna particolare emozione.
“Gruppi rock degli anni 80?”
Dire Straits tutta la notte.
“Non dovresti essere tu quello serio?”
Stavo scherzando…
“Stai ridendo”
Non posso farci a meno, immaginati questi contadinotti… “Stop” Scusa.
Comunque ci saresti stato anche tu ai concerti.
In ogni caso...
… Un tranquillo villaggio all’ombra di alberi centenari con grandi chiome.
Gli alberi per appunto rappresentano una fonte di sostentamento per tutti gli abitanti, i loro frutti dopo essere caduti in gran quantità vengono periodicamente raccolti e rappresentano la maggiore sorgente di cibo, e tralasciando gli innumerevoli morti per trauma cranico o sfondamento della testa causa caduta…
“Che diavolo hai stasera?”
Sono stanco, ho voglia di svagarmi. Pensa che quello che provi tu ora è ciò che…
“Chi se ne frega”
Tutti vivevano felici escluso un povero, “No” insignificante, “Esagerato” stupido bambino senza genitori.
“Morti?” Ti hanno abbandonato appena sei nato.
Ma da allora vivi su una casa di legno costruita sui rami più alti dell’albero che cresce esattamente al centro del villaggio.
“…Tarzan”
Cosa?? No, non è Tarzan.
“Si invece, e non ho ancora visto gli elementi fantastici che tanto volevi mettere”
Un giorno, mentre il ragazzo veniva ricoperto di immondizia lanciata da manifestanti, partecipanti ad una protesta che voleva portare alla sua cacciata dalla città…
“Che gli ho fatto?”
Quando hai costruito casa tua, non hai pensato a dove finissero le fognature.
“Oh” Già. “Allora hanno un ottimo motivo. Anche perché mangio parecchio”
Comunque sia, mentre venivi ricoperto di pomodori marci, fango, carne andata a male, libri osé per adulti nel cui titolo è presente sia un numero che un colore… insomma, mentre ti gettavano addosso la peggiore spazzatura, qualcuno ha fermato la folla e ti ha salvato dal linciaggio.
Da allora siete migliori amici.
“Si, e combattiamo il male a colpi di karate. Sembra l’inizio di un cartone animato giapponese”
…si dice Anime.
“Non cambia nulla! È un cartone!”
Ti retrocedo a personaggio secondario.
“Eddai”
Anzi, ad aiutante.
“Non osare, è il ruolo peggiore di tutti: ehi guardate, c’è l’eroe! E assieme a lui il tizio che gli porta la spada, che si mette nei casini e alla fine viene salvato. Non voglio neanche sapere come si chiama”
Allora taci.
Il tuo migliore amico è un elfo.
“Ed è un arciere?” No, è un contabile.
Si chiama Regolas.
“Dio mio” Regola i conti con tutti “Voglio morire.
Potevo finire in qualunque libro o storia, e mi tocchi te”
Un giorno, il villaggio venne attaccato.
Un esercito di non morti distrusse le case, uccise le donne e i bambini, e prostituì gli uomini.
Dall’alto di casa tua, un nuovo sentimento ti colse mentre guardavi l’orrido spettacolo, e osservando i terribili avvenimenti che accadevano sotto i tuoi occhi, gridasti. Gridasti perché il mondo ti sentisse, perché tutti sapessero ciò che avresti fatto.
E le tue parole furono…
“Bruciate!”
Dovevano essere ‘Io vi vendicherò’.
“Puzzo ancora di pomodoro marcio e di inchiostro sprecato su storie scadenti”
Si ma in quel momento capisti quanto dolore fosse presente nel mondo e così decidesti di porvi fine.
“Regolas, tu che dici?”
“Il tempo necessario a ripulire il mondo da un male così grande è stimato di circa 22 anni, periodo nel quale potremmo vivere una vita molto agiate semplicemente allontanandoci. Facendo qualche stima, ritengo che cambiando continente potremmo arrivare alla morte senza più sentir parlare di questo pericolo, e una volta nella tomba non dovremmo più preoccuparcene”
“Mi piace”
Ma questa deve essere la storia di due eroi.
“Già viste, preferisco la storia di due codardi”
…Va bene, ma la gestisco io.
“Si parte per l’avventura!”
Da quel momento i due vigliacchi sono in cammino.
Chissà dove li porterà il destino.
   
 
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