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Autore: Altair4    23/07/2015    2 recensioni
Astrid è la prescelta numero 3, è giunta sulla Terra per una missione di vitale importanza, ha calcolato tutto meno che avrebbe incontrato dei terrestri molto particolari e dotati di guscio...
…mettetevi nei panni di un essere che non conosce a pieno le emozioni dei terrestri, non sa cosa sia una famiglia, l’amicizia e l’amore…
Anche le tartarughe si troveranno ad affrontare situazioni e sentimenti mai conosciuti prima...
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIASSUNTO PUNTATE PRECEDENTI: Astrid e Donnie hanno fatto la sfusione totale (cap 25). Beal, il controllore, viene trovato solo il giorno del rendezvous e con l’aiuto di Rel cerca di fare fuori tutti, ma il tentativo fallisce grazie anche all’intervento delle nostre Trutles. Adesso resta un problema, Rel è scappato e nessuno sa cosa combinerà, intanto tartarughe e Niani ritornano con il prigioniero al rifugio.
 
 
 
Lasciarono la grande navetta di Beal nel fondo della baia e Mikey, suo malgrado, dovette trasportare il Niano nella sua
 
perché era quella più spaziosa. Arrivati al rifugio trovarono le capsule di Rel e Mead, ma di loro nessuna traccia.
 
            -Astrid per favore assicuriamoci che quel grosso Niano non si liberi…è un classico dei film, gli eroi si distraggono, non hanno legato bene i cattivi e qualcuno dei buoni muore sempre!- disse Mikey.
 
            -Non preoccuparti lo sistemo subito-
 
Si avvicinò a Beal e posizionò le sue mani intorno alla grossa testa e fu subito dentro.
 
Il numero 11 era stato cresciuto come Lisad  se non peggio, aveva conosciuto solo violenza, era stato allenato alla vecchia
 
maniera ed era preparato anche ad uccidere. Ma notò che l’educazione violenta non era bastata. Per prepararlo era stato
 
condizionato, Redol lo aveva fatto varie volte negli anni. Astrid si staccò subito.
 
            - E’ un  grosso guaio, non sono in grado di togliere il condizionamento di Redol-
            -Vuoi dire che dovremo tenerlo prigioniero e sperare che mandino un altro controllore?- disse Frel tremando.
            -Non sono d’accordo, tu puoi farcela Astrid, devi solo esercitarti, sono sicura che puoi, non ho mai visto tanto potenziale psichico come in te- disse Nied.
           
            -Ma Redol è molto più forte di me…-
            -No! Non è così! Lui ha solo esperienza di secoli, tu puoi farcela, dovrai provarci varie volte, so che ce la puoi fare.
 
Per ora troveremo un posto dove tenerlo e perché no, anche parlargli. E’ un Niano come noi, sono sicura che capirà-
 
aggiunse Nied.
 
Decisero di portare il grosso Niano nel rifugio delle tartarughe, ci avrebbero pensato loro a tenerlo d’occhio fino a che non
 
fosse stata pronta una cella dove tenerlo.
 
In quel preciso momento entrò Rel, puntò un’arma laser verso Donnie e gridò:
 
            -Muori sporco terrestre!- sparò un colpo, ma il ninja in viola lo schivò come fosse niente. Rel però lo teneva ancora sotto tiro.
 
            -Fermati Rel, perché?- Astrid gli si parò davanti.
            -Lui sostituisce Nil…lui deve morire- Rel sembrava in preda ad una possessione demoniaca.
            -Rel lui non è Nil…tu dovevi uccidere Nil non Donnie…e Nil è morto…il tuo compito è finito- insisteva Astrid.
 
Le tartarughe, Nied, Frel e Lisad purtroppo erano proprio di fronte a lui, se Rel avesse sparato avrebbe colpito qualcuno di loro di sicuro.
 
            -Levati Astrid, non voglio ucciderti, tu non sei il numero 1-
            -Neanche Donnie è il numero 1, quando ucciderai lui dopo dovrai uccidere anche me, perché sarò io a sostituire Nil-
            -No! Non mi confondere…devo uccidere chi costruirà i macchinari su Marte-
            -Dov’è Mead? Non l’avrai uccisa?- disse Nied preoccupata.
            -No, è viva ha cercato di fermarmi…l’ho legata. Io devo uccidere solo Nil-
            -Esatto! E Nil è morto, tu non devi fare altro- diceva Astrid che cercava di avvicinarsi lentamente per toccarlo e fare una fusione.
 
            -No, stai lontana! Non voglio ucciderti-
 
La numero 3 continuò a camminare, gli afferrò la mano, ma partì un colpo. Raph e Leo furono subito su Rel, Donnie soccorse Astrid.
           
            -Dove ti ha colpito?! Parlami!-
 
La Niana era riversa a terra e sanguinava. Donnie la prese tra le sue braccia.         
 
            -Amore parlami…-
            -Donnie…la spalla …mi fa male…ma sto bene…sto bene- e svenne dal dolore.
            -Leo! Se muore sarai contento…l’ha fatto per salvarci- disse Donnie che ancora non aveva perdonato il fratello per aver minacciato Astrid con la sua katana.
 
            -Non voglio questo Donnie…tu non capisci- disse Leo dispiaciuto.
 
Portò subito Astrid in laboratorio, cercò di fermare l’emorragia, era stata colpita vicino al cuore e sanguinava
 
copiosamente. Essendo un colpo di laser non doveva estrarre il proiettile, ma oltre alle lacerazioni c’erano anche delle
 
bruciature, poteva solo ripulire la ferita ed usare la cintura prima possibile, anche a costo di usare tutta l’energia di cui
 
disponevano. Ma sembrava che la tecnologia Niana non bastasse. Nied arrivò subito al suo fianco.
 
            -Donnie, ci penso io, adesso vai-
 
Ma lui non si mosse di lì.
 
Era di nuovo in quel prato dai mille colori su Ni, il cielo era rigato da nuvolette plumbee, tutto intorno uno strano colore
 
violetto, un sole rosso sangue stava tramontando, non aveva nulla di terrestre.
 
            - Nipote mia! Sono Leiad, sono tua nonna. Non li puoi abbandonare, ora hanno bisogno di te-
 
Astrid era sdraiata a terra e la nonna le teneva la testa sulle gambe.
 
            -Sono tanto stanca, vorrei dormire…-
            -No amore non puoi, cosa farà Donnie senza di te? E tutto il popolo? Diventerà una razza di conquistatori crudeli, non vuoi che accada vero?-
 
            -Nonna…non sono abbastanza forte, non ce la faccio…Redol è troppo per me-
            -Non è vero, tu sei forte quanto lui, anzi forse di più, non mi ha mai battuto nella forza psichica, è per questo che mi ha fatto uccidere-
 
            -Redol…ti ha ucciso-
            -Non ti chiedo vendetta, ti chiedo di fermarlo, di farlo curare, la sua anima è ammalata. Nessuno è veramente cattivo, è solo mancanza d’amore-
 
            -Nonna…cosa pensi di Donnie?-
            -E’ un essere stupendo, tutti loro lo sono, fallo per loro, torna, ti aspettano, avete bisogno l’uno dell’altro. Puoi vincere il condizionamento di Redol, la mente è potente, tu puoi tutto. I tuoi sentimenti sono la tua forza. Io sarò sempre con te-
 
All’inizio vedeva una macchia verde, poi distinse anche un po’ di viola.
 
            -D-Donnie-
            -Sì sono qui!- le prese la mano- come ti senti?-
            -Cosa è successo?-
            -Rel ti ha colpito. Ti aveva leso un’arteria, credo quella che noi chiamiamo aorta, hai rischiato di morire dissanguata. Nied è un chirurgo incredibile ti ha salvato lei…non avrei potuto fare molto da solo…non bastava la cintura-
 
            -Dov’è Rel?-
            -E’ legato vicino a Beal…ma è sconvolto, non capisce perché si è comportato così, non ci crede di essere stato condizionato-
 
            -Devo andare da lui, devo liberarlo…mia nonna dice che posso farlo-
            -Hai sognato tua nonna di nuovo?-
            -Sì …lei aveva una forza psichica maggiore di Redol…e lui l’ha fatta ammazzare-
 
Astrid cominciò a piangere, la fusione con la madre le aveva lasciato dei sentimenti reali di nipote anche se non aveva mai
 
conosciuto nessuna delle due.
 
            -Adesso devi riposare, ha detto Nied che ci vorranno almeno tre giorni perchè tu possa sperare di alzarti, starò qui con te-
 
Cominciò a carezzarle il viso a baciarla sulla fronte e lei si addormentò. Fuori intanto Lisad inveiva su un Rel molto confuso.
 
            -Stupido idiota! Se ti diciamo che ti hanno condizionato vuol dire che è vero, no? E poi altrimenti perché avresti sparato ad Astrid!-
 
            -Nessuno mi ha mai avvicinato, non ho mai fatto la fusione-
            -Possono averla fatta senza il tuo permesso, mentre dormivi- disse Nied- a quanto pare non sei l’unico, anche ad
 
Astrid è successo. Sua madre l’ha riconosciuta ed ha fatto la fusione durante il sonno. La nonna di Astrid è la leggendaria
 
Leiad…anche Astrid ha una forza psichica molto forte, può liberarti dal condizionamento di Redol, so che può!-
 
Anche Beal era sveglio, ascoltava attentamente ed intervenne dicendo:
 
            -Parli di Leiad? La più potente Niana che il Consiglio Scientifico abbia mai avuto? Dicevano che avesse una
 
forza psichica Sovra-niana! Non credo che quella svampita abbia le stesse capacità e poi con me sarebbe inutile!-
 
            -Anche tu sei stato condizionato, sgorbio!- disse Lisad.
            -Perché dovrei credervi? Voi siete quegli incoscienti che faranno morire il nostro popolo! Non possiamo più aspettare, dobbiamo venire su Terra!-
 
            -Questo non è il vostro pianeta- disse con un ghigno Raph- E’ il nostro!  Chi vi dà il diritto di venire qui a fare i vostri porci comodi-
 
            -Siete degli essere inferiori, ci saranno utili degli animali da compagnia- rispose sprezzante Beal.
 
Il grosso Niano non sarebbe stato facile da gestire, ma decisero che le tartarughe avrebbero fatto la guardia ed avrebbero
 
tenuto un occhio anche su Rel mentre costruivano un cella sicura dove poterli tenere nell’attesa che Astrid si fosse rimessa.
 
 
Il giorno dopo Astrid riaprì gli occhi, Donnie si era addormentato su una sedia vicino a lei.
 
            -Amore? perché non vai a riposare, sto bene-
            -Buongiorno principessa…ma io sto benissimo, ho dormito un po’…-
            -Dalle occhiaie non direi!  Ti prego chiama Nied, voglio fare il trattamento due volte al giorno, non possiamo perdere tempo-
 
            -Lo sai che rischi il cancro…-
            -La percentuale non è altissima e vorrà dire che dopo mi curerà per quello-
            -Smettila, non scherzare, ti atterrai a quello che ti dirà Nied, lei è il medico-
Donnie aveva alzato i toni, aveva rischiato di perderla e cosa ancora peggiore, non avrebbe potuto far nulla, se non ci fosse
 
stata Nied. Si era sentito inutile per la prima volta in vita sua.
 
            -Chiamami Nied, posso comunque fare un trattamento e voglio parlare con Rel-
 
La Niana chirurgo arrivò subito e mentre la curava commentò:
 
            -Rel non vuole crederci, gli ho detto pure di tua nonna Leiad…è molto confuso…mentre Mead è in camera sua, non vuole vedere nessuno, è rimasta sconvolta dalla violenza di Rel, dice che non lo riconosce più-
 
            -Ma la fusione non è così forte da sconfiggere tutto?-
            -No Astrid, come mi diceva tua madre…
            -Come ti diceva mia madre? Tu la conosci?-
 
            -Sì è stata il mio tutore, è un medico chirurgo eccezionale…so che è tua madre perché secondo me assomiglia
 
tantissimo a Leiad…ho visto delle immagini della tua nonna leggendaria…ho capito tutto solo quando ti sei messa davanti
 
a Rel, ho visto qualcosa di loro due in te, poi non poteva essere un caso che tu avessi questa forza psichica eccezionale, che
 
io sappia solo Redol è così potente-
 
            -Come si chiama mia madre? Non me l’ha detto-
            -Non lo so nemmeno io…non so perché diceva di essere “senza nome”-
            -Che cosa strana…-
 
Astrid fece per alzarsi, ma Nied la fermò.
 
            -Sarebbe meglio che tu restassi ancora sdraiata-
            -Devo parlare con Rel. E’ per facilitare il mio compito, credo che sia più semplice togliere il condizionamento se lo faccio ragionare-
 
            -Se lo portassi da te? Che ne dici Nied?- chiese Donnie.
            -Va bene, ma non ti alzare e non ti agitare. Se ti fa arrabbiare lo buttiamo fuori di qui-
 
Portarono Rel nel laboratorio, era legato, ma sicuramente era tornato in sé.
 
            -Mi dispiace Astrid…non ricordo assolutamente nulla…non so come sia possibile…e ora Mead mi odia…-
            -Perché non vuoi credere che ti abbiano condizionato?-
            -Ho una grande forza psichica, se avessi voluto ti avrei condizionato la prima volta!-
            -Ma davvero? E chi ti ha detto questo- commentò Nied.
            -Redol-
            -Che cosa? E tu credi a quel pazzo- continuò Nied.
            -Bè… è a capo del Consiglio Scientifico.-
 
            -Vallo a dire a Nil, Tianad, Miol e Tol! E’ un pazzo furioso che ti ha usato!- Nied era molto alterata anche se
 
manteneva la calma -me ne vado di qui altrimenti divento violenta anche io- e prima di uscire dal laboratorio disse a Rel
 
fissandolo seria nelle palle degli occhi- ecco perché sei così spocchioso! Mi dispiace dirtelo ma tu non ne hai proprio
 
motivo, ho letto la tua mente! Tu dovevi essere il numero 11- se ne uscì quasi sbattendo la porta.
 
            -Non è vero! Nied mente-
            -Rel, sono entrata nella tua testa ed ho visto un blocco ed un condizionamento di Redol. Ti ha usato, ti ha fatto credere di essere chi non eri, ti ha plagiato-
 
            -Anche tu stai mentendo…siete invidiose di me-
 
Donnie non fiatava perché aveva capito che bisognava mantenere la calma, ma lo avrebbe preso volentieri a calci, non solo
 
per quello che diceva, ma anche per quello che aveva fatto. Condizionato o no aveva quasi ucciso la sua Astrid.
 
            -Rel non voglio dire che tu dovresti essere il numero 11, ognuno di noi è un’eccellenza nel proprio campo. Quei
numeri ce li hanno dati per sottometterci, per farci credere cose non vere, sono sicura che è stata un’idea di Redol-
 
            -No! Non è stato lui, altrimenti io sarei stato il numero 1, lo diceva sempre-
            -Rel abbiamo le prove di quello che diciamo, tu hai nascosto le tracce di Beal e hai avuto una conversazione con lui-
            -Non è vero! Non l’ho mai fatto-
            -Donnie fagli sentire le registrazioni-
 
Sul pc comparvero tutti i dati recuperati dalla capsula di Rel e si sentiva chiaramente la voce sua e di Beal che discutevano.
 
            -No, non può essere vero…non posso essere io quello-
            -Riconosci che è la tua voce?-
            -Sì… ma è un falso-
            -Il condizionamento di Redol è davvero forte…- commentò Donnie.
            -E’ per questo che non sono riuscita a toglierlo, lo fa proprio sragionare!- rispose Astrid.
            -Rel, perché qualcuno dovrebbe volerti incastrare?-
            -Non lo so….-
            -Cosa ti ha detto Mead? A lei credi?-
            -Lei non mi ama più…siete stati voi, me l’avete ritorta contro-
 
Rel cominciò a barcollare perse l’equilibrio e svenne battendo un duro colpo a terra, Donnie avrebbe anche potuto
 
afferrarlo, ma non gli venne naturale. Lo prese di peso e lo riportò dove si trovava Beal. Quando tornò in laboratorio Astrid
 
gli disse:
 
            -Chiama Mead è fondamentale, devono rifare la fusione, deve vedere la verità anche attraverso di lei-
Arrivò Mead, aveva le lacrime agli occhi.
 
            -Astrid come stai? Mi dispiace tantissimo…Rel mi ha legato…non pensavo potesse osare tanto…credevo che la nostra fusione mi proteggesse da tutto…ma non è vero-
 
            -Rel è stato condizionato, non potevi fare nulla. Aveva condizionato anche te, l’ho percepito chiaramente-
            -E’ stato quel giorno quando hai voluto vedere i miei sentimenti per Rel?-
            -Sì, scusami…ma quelle domande erano vere, avevo bisogno del tuo aiuto per capire come comportarmi con Donnie-
 
            -So che avete fatto la fusione totale…-
            -Adesso so cosa provi. Sei angosciata perché temi che il Niano a cui ti sei legata, non sia quello che credevi, ma non è così. Tu lo puoi aiutare-
 
            -Ma come?…ti ha quasi ucciso…-
            -Devi rifare la fusione con lui, non ti chiedo di fare quella totale. Ti aiuterò, sarò con te, lo faremo insieme così potrai vedere anche tu il blocco, lo liberemo insieme-
 
            -Può funzionare?-
            -Sì, non ci sono limiti alle nostre menti, me lo ha fatto capire mia nonna. E se riusciremo, allora credo che potrò liberare anche Beal, anche lui è fortemente condizionato, anche più di Rel-
 
            -Ma tutto questo avverrà tra due giorni, adesso non puoi Astrid- precisò Donnie, condusse Mead fuori dal laboratorio e tornò con un panino.
 
            -Ha detto Nied che puoi mangiare, tieni è il tuo preferito: prosciutto crudo, melanzane grigliate e mozzarella. Te lo ha preparato Mikey-
 
            -Come sta?-
            -Insomma, fa finta di nulla, ma è molto giù, in questo momento è nel dojo con Leo-
 
 
Intanto i due nominati erano l’uno di fronte all’altro, era tanto che non si sfidavano un po’.
 
            -Allora Mikey, come va con la tua fidanzata umana?-
 
Leo ovviamente non sapeva nulla di certo.
 
            -Non ce l’ho la fidanzata-
            -Si è già stufata di te?-
 
Mikey si fermò ed i nunchaku con lui.
 
            -Leo ma che ti prende? Non  ti riconosco…perché sei così cattivo con tutti?-
            -Sono realista-
            -No, non è vero…vuoi sapere cosa è successo tra me ed Isabel?-
            -Veramente non mi interessa…-
 
            -Non importa, devi ascoltarmi! Lei ora è guarita sta bene, ha nuove amiche, ha un lavoro, ma continuavo ad andare
 
da lei e se mancavo un giorno lei mi cercava. Ci siamo visti quasi tutte le sere per circa tre mesi. Ero così felice… non c’è
 
videogame che tenga, la realtà può essere molto più bella…-
 
            -Insomma Mikey!-
            -Ascoltami! Un giorno sono andato da lei, ma mentre parlavamo le è squillato il telefono…era il suo ex che la cercava…allora sono scappato via…lei ha continuato a chiamarmi tanto che ho buttato via la sim-
 
            -Tu sei scappato da lei…non è stata lei a mandarti via?- Leo era sorpreso.
            -Già!  Ed ora sono qui che soffro perché non saprò mai come sarebbe andata…non ho il coraggio di parlarle-
            -Non sei mai andato a vederla di nascosto?-
 
            -No, perché se la vedo non so come reagirei…e poi lo so che lei mi vuole solo come amico…questo io lo
 
capisco…però quello che volevo dirti è che…nonostante tutto…non punisco gli altri perché sono infelice come fai tu!-
 
Mikey stava dando una lezione di vita al fratello maggiore, quello responsabile, quello che doveva essere il più saggio.
 
Finalmente Leo capì cosa stava succedendo, quella rabbia repressa che non lo mollava da un po' era a causa di Donnie ed
 
Astrid, poi Isabel e Mikey ed infine Raph e Lisad. L’invidia era un sentimento talmente infantile e banale, non poteva
 
esserne anche lui preda come gli altri. Mikey lo aveva riportato alla ragione.
 
            -Scusami…ho bisogno di meditare…continuiamo un’altra volta…-
            -Bè, allora? Tutto qui? Non mi dai ragione? Perché lo so che ce l’ho!- gli gridò in faccia il fratello minore, parlare di
 
Isabel era stato doloroso, doveva essere servito a qualcosa.
 
            -Sì Mikey…hai ragione…non me ne rendevo conto…vi ho invidiato perché voi avete avuto più coraggio di me…e ora ti prego ho bisogno di stare solo-
 
Mikey usci dal dojo a pugni chiusi, aveva bisogno di aria, sarebbero bastate quelle due o tre ore a correre sopra i tetti e poi
 
forse si sarebbe calmato. Fuori pioveva, ma questo non lo fermò e senza volere si trovò nel quartiere di Isabel, quando se ne
 
rese conto arrestò la sua corsa e tornò indietro. Poi pensando di sognare vide un manifesto con il viso sorridente di lei, era
 
la pubblicità della sua mostra che ci sarebbe stata tra due giorni.
 
            - C’è riuscita…se lo merita…è così brava….-
 
Sorrise amaramente e tornò al rifugio, poteva scappare quanto voleva, il pensiero di lei l’avrebbe inseguito ovunque.
 
Quando rientrò al rifugiò incontrò Nied che era stata a trovare la sua paziente.
 
            -Mikey ti cercavano, tra poco è il tuo turno per badare a Beal e Rel….ma sei tutto bagnato cosa hai fatto?-
            -Correvo sotto la pioggia…mi piace molto in questa stagione…-
            -Ma se è inverno! Ah ho capito….sei stato da Isabel, le hai parlato?-
            -No non lo farò mai, non deve più vedermi…mi passerà…-
            -Mikey…ma perché non le dici la verità….tanto cosa cambia?-
            -Cambia che saprò per certo che non mi vuole…ecco cosa cambia…-
            -Non vuoi vederla più davvero?  Non ti manca? Credevo di aver capito le dinamiche dei sentimenti dei terrestri-
            -Da morire Nied….ma credo che sia meglio così-
            -Pensaci… tu non lo sai per certo cosa sarebbe successo…-
 
I discorsi di Nied lo lasciavano sempre un po’ confuso, lo incoraggiava sempre, ma lei non poteva capire, non era
 
nemmeno terrestre e non aveva mai avuto un fidanzato. Mikey si fece bastare quelle ragioni e cercò di dormire.
 
P.S. Ciao a tutti!
Tanto per complicare la situazione ho aggiunto altri due personaggi: la mamma di Astrid che apparentemente è “senza nome” e la leggendaria Leiad, la Niana con il più forte potere psichico mai conosciuto…entrambe la guideranno e forse riuscirà ad usare il suo potenziale per aiutare Beal e Rel.
Finalmente ora è chiaro cosa diavolo frulla in testa a Leo, è il leader, è il migliore dei quattro ma è il più infantile quando si tratta di sentimenti, perfino Mikey sembra più saggio di lui.
E Mikey cosa farà? Avrà il coraggio di parlare ad Isabel? Diciamo che lo sapremo presto…;-P
 
Grazie a HellenBach che continua a recensirmi anche in questi afosi giorni di luglio…ammetto che fa piacere leggere recensioni…però ringrazio anche voi che leggete e che mi avete seguito fino qui…questa storia è già scritta e quindi finchè leggerete pubblicherò e ci terrei tantissimo ad arrivare all’ultimo capitolo, mi rendereste felice!
:-)
Baci
Altair
 
   
 
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