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Autore: ilaria8    23/01/2009    2 recensioni
E se uno strano congegno potesse cambiare le cose?......
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre diverse squadre SG partivano per varie missioni, io mi sedetti in sala controllo a fissare lo Stargate

Mentre diverse squadre SG partivano per varie missioni, io mi sedetti in sala controllo a fissare lo Stargate.

La mia mente era colma di pensieri, ma ad un tratto decisi di andare a trovare Sam, anche se avrei trovato quella, come si chiama…….Tari, al suo posto.

 

In infermeria:

Tari: sono felice che lei sia qui

Jack: io invece non posso dire lo stesso

Tari: la mia ospite ci tiene molto a lei

Jack: lei tiene molto anche a Teal’c e a Daniel

Tari: questo è vero. Loro sono importanti per Samantha, ma sembra provare qualcosa di diverso per lei

Jack: può abbandonare il suo corpo senza ucciderla?

Tari: è possibile, ma dovrete trovarmi un altro corpo che mi possa ospitare, altrimenti morirò

Jack: oh, non vorrei mai che accada una cosa simile!

Tari: faccio finta di non aver sentito, del resto dai ricordi di Samantha ho potuto notare il suo strano senso dell’umorismo

Jack: devo andare a riferirlo a Generale

Tari: spero di non aver causato problemi, cercavo solo di salvarmi

Jack: non è questo il modo di chiedere aiuto, spero che abbia imparato

Uscì dalla stanza e mi diressi dal Generale.

 

Bussai alla porta e appena passai la soglia vidi Daniel seduto sulla poltrona di fronte a Hammond.

Hammond: Colonnello, si sieda

Jack: cos’è successo?

Daniel: stavo mostrando le scoperte che abbiamo fatto io e Teal’c interrogando Tari

Jack: davvero? Anche io ho scoperto qualcosa

Daniel: cos’hai scoperto?

Jack: ho scoperto che Tari può abbandonare il corpo di Carter senza ucciderla, basterebbe trovarle un ospite

Hammond: e dove troviamo un nuovo ospite?

Jack: non lo so, chiederemo ai Tok’ra, in fondo ci devono un favore, e poi sono certo che Jacob li convincerà

Daniel: non possiamo!

Jack: e perché non possiamo?

Daniel: perché consegneremo ai Tok’ra l’unica superstite di un’intera razza aliena

Jack: e allora?

Daniel: noi saremo di nuovo a mani vuote

Jack: a mani vuote? Daniel dannazione quella è Sam, perché non vuoi capirlo?

Daniel: lo so Jack, ma……

Jack: non me ne frega niente se è l’ultima della sua specie, noi le tireremo fuori quella cosa e riavremo di nuovo la nostra Sam, ti è chiaro questo Daniel?

Daniel abbassò lo sguardo quasi a cercare una via di fuga, poi quando mi guardò di nuovo negli occhi riprese a parlare.

Daniel: hai ragione Jack, dobbiamo liberarla

Hammond: contatteremo i Tok’ra appena tutte le squadre SG saranno rientrate

Jack: bene Signore!

Uscì dall’ufficio soddisfatto della risposta ricevuta e mi diressi verso l’infermeria; appena arrivai trovai Tari seduta sul letto.

Tari: ha riferito al suo capo?

Jack: sì, e presto troveremo un nuovo ospite

Tari: sapevo di potermi fidare di lei. I ricordi di Samantha mi hanno aiutato molto a capire la vostra cultura e il vostro modo di vivere

Jack: sono contento

Tari: ho capito anche molto sui sentimenti dei terrestri, ma questo senza l’aiuto di Samantha, lei non voleva mostrarmi i suoi sentimenti, ma per capire meglio ho dovuto scoprirlo da sola. Quello che prova verso di lei è un sentimento particolare

Jack: e che tipo di sentimento è?

Tari: credo che di questo debba parlare con Samantha, non dovevo neanche accedere ai suoi sentimenti

Jack: già, ha ragione

Vedendo il mio volto incupirsi riprese a parlare

Tari: non si preoccupi, Samantha sta bene

Jack: fantastico, però ora devo andare a parlare con i Tok’ra

Dopo due ore di trattative arrivammo ad un accordo.

Jacob aveva trovato un ospite per Sam, ora bastava aspettare il trasferimento di Tari dal corpo di Sam all’ospite Tok’ra.

L’operazione era molto delicata, ma ebbe successo.

Tari poteva unirsi ai Tok’ra, mentre noi avevamo di nuovo la nostra Samantha Carter.

Passò qualche giorno prima che Sam riaprisse gli occhi, e quando incrociai il suo sguardo non riuscì a nascondere un sorriso. Era la mia Sam.

Tentò di parlarmi, ma la sua voce usciva come un sussurro.

Sam: salve Signore

Jack: ciao Sam, come ti senti?

Sam: sono stata meglio

Jack: Janet dice che devi riposare ancora un po’

Sam: ma cosa è successo?

Jack: ti spiegheremo tutto quando starai meglio. Ora non ti preoccupare, riposati

Sam: non ci riesco, ho degli incubi terribili

Jack: che tipo di incubi?

Sam: sogno di essere una ragazza che viene catturata dai Goa’uld insieme al suo popolo

Jack: non ti preoccupare. Ci sono io qui. Non me ne vado

La guardai negli occhi mentre lei mi sorrise, poco prima di addormentarsi.

Le rimasi accanto fino a che non si risvegliò.

Si era ripresa perfettamente.

Le spiegammo l’accaduto e lei rimase colpita dal racconto.

Io avrei voluto raccontarle i miei sentimenti in quelle situazioni. Temevo di perderla ma per fortuna era ancora lì accanto a me. Purtroppo non potevo rivelarle i miei sentimenti, ma sapevo che un giorno quel regolamento non ci avrebbe impedito di stare insieme.

Sam mi vide pensieroso e finito il briefing si avvicinò a me.

Sam: tutto bene Colonnello?

Jack: sì, splendidamente

Sam: è ora di pranzo, che ne dice di andare a mangiare qualcosa?

Jack: sono d’accordo

Ci dirigemmo insieme verso la mensa mentre una domanda mi assillava: chissà se anche lei prova quello che provo io!!

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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