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Autore: SumoNessuno    23/07/2015    2 recensioni
Hawke, sei sicuro di volere questo?
Merrill, voglio stare con te.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anders, Hawke, Merrill, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Salve Guardiana.
-Da’len, hai sconfitto il varterrall, a quanto pare…
-sì, e ora voglio l’Aulin’horn. Mi spetta di diritto.
-*sospira* Lo so, ma l’Eluvian è pericoloso, e temo che potresti risentirne, oltre che metterci tutti in grave pericolo.
-Mi dia l’Aulin’horn, e poi non dovrà più rivedermi.
-Tieni Merrill. Ma sappi che non è un favore quello che ti sto facendo. Ascoltami: pensaci su.
-Ho preso la mia scelta, e voi la vostra. Addio Guardiana.
-Che il temibile lupo non fiuti mai le tue tracce, Da’len. Addio.
Merrill se ne andò con un’espressione furiosa in viso, ma dentro di sé si sentiva felice. Forse ora la guardiana aveva capito che Merrill sapeva cosa faceva, oppure semplicemente non le importava più nulla. Ora che aveva l’aulin’horn, poteva riparare l’Eluvian, e scoprire gli antichi segreti elfici. L’idea la eccitava, ma qualcosa la bloccava nel profondo del suo animo. Hawke; lui la aveva sempre aiutata, la aveva sempre sostenuta, e era disposto a morire per renderla felice. Ma se lui fosse morto, di sicuro lei non si sarebbe mai più sentita felice. Era l’unico che la faceva sentire così, e lei lo aveva messo in pericolo.
Corse a casa, prese due pietre focaie e accese un fuocherello nel centro della stanza, circondandolo di erbe e strani segni che ricordavano dei viticci. Poi prese un coltellino, lo guardò per un attimo, girandoselo tra le mani, insicura. Poi chiuse gli occhi, prese il coltello con la mano destra e velocemente passò la lama sul palmo della mano sinistra. Il sangue cominciò a uscire, caldo e vermiglio, sgorgava come una sorgente montana, macchiando il pavimento e tingendo la pelle di rosso. Merrill si mise a recitare una formula in antico elfico, e il sangue cominciò a fluttuare in piccole bollicine attorno a lei. Quando ebbe finito la litania, il fluido rosso si gettò all’improvviso nel fuoco, rendendolo di un sinistro colore violaceo, poi si spense. Dai tizzoni, cominciò a uscire una leggera nebbiolina viola, che saliva senza espandersi, con lenti movimenti a spirale. Poi si fermò, restando una nuvola viola che da terra saliva superando di poco Merrill. Poi il fumo cominciò a stringersi, formando una figura umana, e poi iniziò a solidificarsi, trasformandosi in lunghe vesti viola, indossate da una signora di mezza età. Aveva lunghi capelli neri, che scendevano dietro le spalle fino ad arrivare a terra; i marroni occhi gentili sembravano appesantiti da molti anni di conoscenza, e il viso infondeva sicurezza.
-Mi hai evocata ancora, Merrill. Ti serve il mio aiuto?
-Sì Conoscenza, ho bisogno di alcuni tuoi consigli.
-Chiedi pure. Devi chiedermi qualcosa sull’eluvian?
-Anche, ma prima… avrei un problema… sentimentale.
-Merrill, non sono uno spirito dell’amore, ma cercherò di aiutarti come posso.
-Grazie. Da quando sto cercando di riparare l’eluvian, tutte le persone a cui tengo sono morte o mi hanno abbandonata. Ho capito che sono innamorata di Hawke, ma temo che potrei perderlo se continuassi la mia ricerca...
-Allora lascia stare l’eluvian.
-No non posso! Con l’eluvian potrò salvare il mio popolo!
-Sei sicura che è ciò che vuoi veramente?
-Io…
-Merrill, vuoi salvare il tuo popolo, ma ormai loro ti hanno cacciata! Anzi tu te ne sei andata, e loro probabilmente non vogliono il tuo aiuto!
-Però…
-Non posso dirti di continuare a ripararlo o di lasciarlo perdere. Però chiediti: cosa tu vuoi veramente? Passare la tua vita con l’uomo che ami e dimenticarti di coloro a cui non interessi, oppure cercare antiche tradizioni e riportare alla luce i Dalish, perdendo ciò che ti è più caro?
-Io… Non lo so…
-Pensaci su Merrill. Se ti servirà, sai come evocarmi. Ora ti lascio.
-Arrivederci, Conoscenza.
Los spirito si dileguò in un attimo, evaporando in un fumo violaceo. Merrill si stava bendando la ferita, e intanto era assorta nei suoi pensieri.
“Sia lo spirito della saggezza che la guardiana mi hanno detto di pensarci su. Ma io non so che pensare. Non ci può essere un modo per salvare l’Eluvian e Hawke? Se provassi …”
Anders aveva istituito dei turni di un paio di ore per curare Hawke. Durante il giorno, si susseguivano: Varric, Isabela, Anders, Fenris, Aveline e la sera Bodhan dormiva sul pavimento della camera del campione. Ogni ora bisognava spalmare l’unguento che Anders aveva creato, e ogni giorno Hawke si svegliava sempre per più tempo, ma poi si riaddormentava sotto i consigli degli amici. Anders volle tenere lontana Merrill per un po’, era troppo debole per curare un infermo. Poi lei non si fece più vedere. Un giorno, dopo quasi due mesi dall’incidente, mentre Fenris si stava lucidando l’armatura in camera di Hawke, il campione si svegliò di soprassalto.
-Merrill!!!
-Hawke sono Fenris.
-Dov’è Merrill?
-Non lo so. Il Mago dice che era troppo debole per curarti. Ma cosa ti prende?
-Ho un brutto presentimento. Mentre dormivo, uno… spirito, credo, mi ha detto che Merrill era impazzita.
-E se fosse un demone?
-Mi sembra strano, non mi ha fatto alcuna proposta o non mi ha chiesto nessun patto.
-Anche se è strano, non puoi uscire.
-Fenris, temo che Merrill stia usando ancora la magia del sangue.
-Hawke, riposa.
-Fenris!
-Informerò gli altri, ora riposa.
-Sono due mesi che riposo, ora devo agire.
-non riuscirò a fermarti. Ma devo venire con te.
-Va bene, ora prendimi l’armatura e aiutami.
Hawke indossò la sua armatura da seduto, poi con l’aiuto del suo bastone si alzò in piedi. Era debole per reggersi sulle sue gambe, così provò con un incantesimo della pelle di pietra, indirizzandolo solo sulle gambe. Una strana luce grigia avvolse gli arti inferiori del campione, poi si assorbì nella sua pelle. Ora riusciva a camminare, ma l’incantesimo dura solo quindici minuti, quindi andava rinnovato di continuo.
-Anche se detesto la magia, questo è strabiliante.
-Tu non detesti la magia. Tu la temi, no?
-Il tuo senso del umorismo non cala mai.
-Rido per non piangere. Circa.
-Andiamo a fermare quella maga.
I due si diressero di corsa a casa di Merrill, ma la trovarono chiusa. Allora provarono all’impiccato, ma neanche lì c’era. Varric venne informato dell’accaduto, e decise di seguire Hawke e Fenris.
Si diressero a monte spezzato, ma vennero fermati dai cacciatori Dalish, non potevano entrare finché la guardiana non faceva ritorno. Sebbene Fenris volesse entrare con la forza, Hawke lo convinse ad aspettare
Merrill era entrata nella caverna, era una sola ampia stanza, a pianta circolare, completamente in roccia nera, divisa in due parti: l’entrata era rialzata da terra di un paio di metri, e li dividevano un paio di alti scalini in pietra. Sulla parete erano appese delle torce che emettevano una sinistra luce bluastra, che illuminavano la grotta. Scese la piccola scalinata, e nello spiazzo in cui si trovava c’era una statua di una strana creatura contro la parete, e sui lati c’erano delle lapidi con delle grosse torce accese, sempre blu. Lì era iniziato tutto. Merrill aveva trovato lì l’eluvian e lo spirito che l’aveva aiutata. E ora, era di nuovo lì, pronta a finire ciò che era cominciato. Si avvicinò alla statua, mise la mano ferita sopra di essa e ricominciò con la sua litania. Stavolta però, non successe nulla.
“È strano. Dovrebbe comparire Conoscenza dalla statua, ma sembra… vuota.”
Dall’entrata della caverna, la Guardiana Marethari comparve, con lo stupore di Merrill.
-Cosa ci fa qui, Guardiana?
-Da’len, sapevi che la tua magia del sangue aveva un prezzo da pagare.
-Lo sapevo benissimo, e lo sto pagando…
-No Merrill. Da quando ti sei presa l’incarico di riparare l’Eluvian, le persone attorno a te sono morte o ti hanno abbandonata. Ma sai il motivo?
-No. Credo che sia il prezzo da pagare in cambio della saggezza…
-La saggezza non ha prezzo. Hai stretto un patto con un demone, e lui ha ucciso le persone che ti distraevano da questo incarico che ti sei presa. Chi ti ha abbandonato, lo ha fatto perché io ho detto loro di faro. Per evitare che tu li vedessi morire.
-Ma quindi Hawke morirà?!
-No. Ti ho detto che la tua magia aveva un prezzo, e ho deciso io di pagarla al posto tuo.
-Cosa!?
-Da quando il varterrall ci ha attaccato, sapevo che era colpa di un demone. Quello che tu hai evocato. Voleva allontanarti da Hawke, così sono venuta qui e ho offerto il mio corpo al demone al posto del tuo.
-Guardiana…
-Mi dispiace Da’len. Ma non potevo vederti soffrire ancora.
Le guance della guardiana erano solcate da grosse lacrime, e Merrill stava anche lei cominciando a piangere.
-Io non volevo questo! Volevo riportare il nostro popolo agli antichi splendori!
-Lo so Merrill, ma ora non ha più importanza. Rispondi alla mia ultima domanda: perché sei tornata qui?
-Ero venuta qui per sciogliere il patto con la magia del sangue. Voglio riparare l’eluvian, ma voglio stare con Hawke. Se dovrò, lo riparerò con le mie mani, senza l’aiuto di nessuno.
-Ho capito. Ora, Merrill, devi uccidermi.
-No Guardiana!
-Devi farlo. Oppure il demone prenderà la sua forma naturale, qui che il velo è sottile. Uccidimi, e lui tornerà nell’oblio. Ti prego, Merrill!
-io… non posso farlo.
-Allora… Ne pagherai le conseguenze ahahaahah
La Guardiana si accasciò a terra, e un denso fumo viola cominciò a uscire dal suo corpo formando una grossa figura minacciosa. Cominciò a solidificarsi, e Merrill si preparò al combattimento.
-Pensavi di potermi ingannare?! Ho preso le sembianze di uno spirito della saggezza per convincerti a riparare l’Eluvian, così il nostro signore ci porterà fuori dall’oblio. E noi demoni comanderemo il mondo! Ahahaahaha
-Il vostro signore chi?
-ormai non ha importanza. Volevi riparare quello specchio, pensavi di poter fare tutto da sola, e ora io, Superbia, prenderò il tuo corpo per continuare e finire questo compito. Volevi disfarti di me? Un patto con un demone è eterno, ti segue anche dopo la morte!
-Maledetto!!!
Merrill lanciò una raffica di fulmini contro il demone, ma lui sembrò non risentirne.
-Cosa pensi di fare, sciocca?!
Il demone la afferrò con una delle sue enormi mani e la scaraventò contro una parete. Merrill cadde al suolo, tentò di rialzarsi, ma Superbia la riprese e la gettò dall’altro lato della stanza.
-Non puoi sconfiggermi da sola! Pensi di essere abbastanza forte?! Questo è cibo per me…
Il demone venne interrotto da una palla di fuoco che lo colpì in pieno sulla nuca, facendolo barcollare.
-Che diamine…?
-Merrill allontanati da lì!!!
-Hawke!
La testa del demone prese fuoco, poi tutta l’area attorno a lui si incendiò. Il demone cadde a terra, in mezzo alle fiamme. Merrill riuscì appena in tempo a spostarsi, prima che una pioggia di frecce cadesse sul mostro e la zona intorno.
-Hawke! Varric! Fenris... Anders…
-Neanche io sono molto felice di vederti, maga.
-Eddai elfo piantala. Margheritina, stai bene?
-Sì, grazie. Dobbiamo ucciderlo e salvare la guardiana. Mi aiuterete?
-Certo Merrill. Sono disposto a combattere quel demone per te.
-Hawke…
-Parleremo bene dopo, ora rispediamo quel suo culo demoniaco nell’oblio.
-Così si parla Hawke! Bianca, preparati.
-Anche se Giustizia è un po’ contrario, ti aiuterò Merrill.
-Ormai sono qui. Tanto vale fargli assaporare la mia spada.
-Grazie ragazzi.
-Bene squadra, ALL’ATTACCO!!!
Fenris corse contro il demone e con un salto infilzò la sua spada nella ruvida schiena di Superbia. Il mostro si ricoprì di una aura elettrica e l’elfo si staccò prima di essere fulminato. Mentre Fenris colpiva con fendenti le gambe del demone, Varric lanciò una serie di frecce esplosive in faccia a Superbia. Hawke, Merrill e Anders lanciavano vari incantesimi elementali e debilitanti, a anche se non avevano molto effetto.
-Hawke, ci serve qualcosa di potente.
-Non provare a usare ancora la magia del sangue Hawke. Ha funzionato contro l’Arishok, ma non sappiamo che effetti collaterali può avere.
-Anders, senza non riusciremo a sconfiggerlo.
-E va bene. Voi due usatela, e io userò su di voi i miei incantesimi di cura. Ma fate presto, Fenris non resisterà a lungo contro le scosse di quel demone.
Mentre Fenris parava e affondava, e Varric schivava fulmini e contrattaccava con frecce sempre più insolite, Hawke e Merrill si prepararono a usare la magia del sangue. Serviva un incantesimo di imprigionamento potente, qualcosa di speciale, di intimo.
-Sei pronta Merrill? Farà molto male.
-Voglio salvare le persone a cui tengo. Non mi importa se soffrirò.
Prese il suo coltello, e senza esitazioni si passò la lama sulla lingua, poi lo prese Hawke e ripeté il gesto. Chiusero gli occhi, si avvicinarono l’uno all’altra e si baciarono. Le loro lingue che si incrociavano, esploravano una la bocca dell’altro, una danza di passione e tormento. Dopo poco, dai loro corpi cominciò a uscire del denso fumo rosso, che si dirigeva verso il demone. La nebbia lo avvolse, e lo trascinò verso la statua poi, tra urla e fulmini, Superbia venne risucchiato dentro l’effige mostruosa. Tutto si placò, e i due amanti caddero al suolo, esausti. I loro denti erano rossi, e dalla bocca continuava a uscire sangue. Anders utilizzò alcuni incantesimi di cicatrizzazione, e le ferite si chiusero, ma loro erano ancora inermi. Nella stanza, la guardiana Marethari giaceva al suolo, Fenris le si avvicinò, la voltò e le chiuse gli occhi. Prima che se ne andasse, l’Elfa disse le sue ultime parole.
-Da’len… Non soffrire per questo. Ti voglio bene. Che Mythal e Falohn’din possano proteggerti…
-Glielo dirò guardiana. Ora può riposare in pace.
-Grazie.
Appena fuori dalla caverna, il clan di elfi Dalish si era riunito, e sembravano parecchio furiosi.
-Sha’mlen, dov’è la Guardiana Marethari?
-Lei è morta- rispose Fenris –lo ha fatto per proteggerci tutti.
-è colpa di Merrill se è morta! Datecela e noi la giustizieremo!
-No! - Intervenne Varric- Capisco che voi orecchie a punta mistici sarete infuriati per la perdita della vostra guardiana, ma Merrill è riuscita a sigillare il demone che aveva causato tanti problemi! 
-Ve ne prenderete la responsabilità?
-Sì, non verrà mai a cercarvi lo prometto.
-Bene. Allora nano, ora sarai tu a occuparti che lei non nuoccia più al nostro clan. Noi ce ne andiamo.
Gli elfi presero le loro cose e si incamminarono verso l’Orlais, cercando un nuovo posto dove accamparsi.
Fenris aiutò Anders a portare i corpi dei loro amici a casa di Hawke, dove poi il mago li avrebbe curati. Aveva lasciato all’ospedale un paio di maghi del circolo, che venivano pagati con il poco cibo che la gente portava.
Arrivarono alla tenuta Amlenn che era ormai buio, misero Merrill e Hawke sul letto e Anders poté cominciare con gli incantesimi. Nell’atrio di sotto, tutti gli amici e lo zio Gamlen si erano riuniti per sapere come stavano i due innamorati. Bodhan e Sandal procurarono le sedie per tutti e distribuirono zuppa calda di verdure come cena. Dopo un paio di ore, Anders uscì dalla camera da letto, si affacciò dal balconcino e si mise a spiegare la situazione.
-Per ora sono deboli, hanno usato tutta la loro energia in quell’incantesimo. Ho fatto tutto quel che potevo, e dovrebbero rimettersi in una settimana. Starò qui a curarli, e vi chiedo se potreste non disturbarli nei giorni a venire.
-Anders- intervenne Aveline- Come mai anche voi eravate a monte spezzato? Sapevo che con il campione c’erano solo Fenris e Varric.
-Stavo uscendo a raccogliere erbe, e Giustizia mi ha riferito di un punto in una caverna in cui il velo era molto sottile, e stava per essere evocato un demone. Mi sono precipitato subito lì, per vedere cosa stava accadendo. Ma perché me lo chiedete?
-Due cittadini di Kirkwall sono quasi morti, vi hanno visto portare in giro due corpi esanimi, e devo dare una spiegazione al nuovo Visconte e ai cittadini. Ovviamente non dirò che Merrill ha evocato un demone della superbia, o la farebbero giustiziare.
-Almeno imparerebbe la lezione.
-Fenris! Sarai anche carino, avrai la voce più profonda che abbia mai sentito ma hai un concetto di merda rispetto all’amicizia.
-Mpf, e tu Isabela dovresti sapere cos’è l’amicizia? Hai quasi abbandonato Hawke contro l’’Arishok, se non sbaglio.
-è per questo che mi piaci. Ti salterei addosso e ti strapperei via quell’armatura se non ci fossero così tante persone.
-Potreste smetterla? –li interruppe Gamlen
-Ora vi chiedo di andarvene, tutto questo rumore potrebbe svegliare Hawke e Merrill. Buona serata.
Tutti uscirono dalla tenuta, e Anders tornò nella camera a continuare con gli incantesimi.
-Lo sai cosa penso. Entrambi sono una futile distrazione. Poi questa maga del sangue è troppo pericolosa Anders.
-Lasciami lavorare Giustizia! Appena Hawke starà bene, andremo a prendere ciò che ci serve.
-il tempo sta finendo Anders. Tra poco ci ritroveremo sul bordo di un burrone, e dovremo essere pronti.
Anders ignorò i discorsi di Giustizia, concentrandosi sui suoi incantesimi. Dopo un’ora, era esausto e dovette riposarsi. Prese una stuoia e un lenzuolo, li mise per terra e ci si addormentò sopra. Durante la notte, Hawke si svegliò, sentendo la sua bocca intorpidita e il corpo dolorante. Si sforzò di girare la testa per cercare Merrill, e la vide al suo fianco, esausta. Cercò di allungare il collo e le diede un dolce bacio sulla fronte.
-Perderei la vita per te, mia piccola Dalish.
-Questo lo hai già detto, amore
-Dovrei forse cambiare repertorio?
-Ti bacerei se ci riuscissi.
-Non vorrei usare un incantesimo entropico del sonno, ma voi due piccioncini dovreste riposare. Avete perso molto sangue con quel maledetto incantesimo.
-Hai ragione Anders.
-Ti prenderai tu cura di me e Hawke?
-Sì. Tra qualche settimana dovreste rimettervi. Poi Hawke ti potrai divertire con il tuo bastone magico!
-Anders… ahaha
-ehehe. Ora dormite. Domani vi sentirete leggermente meglio. Vedrete che riuscirete a muovere le dita quasi come prima.
-Grazie Anders. Buona notte.
-Buona notte Anders.
-Buona notte “piccioncini”
I giorni passarono, Anders si prendeva cura dei due amanti, guarendo le loro ferite e portando loro il pranzo e la cena. Ogni giorno ridevano e scherzavano, Anders faceva le sue battutine sconce, Merrill non capiva e Hawke rideva. Dopo una settimana, Merrill poteva camminare e muoversi liberamente, così aiutò Anders con gli incantesimi su Hawke. Dopo altre 2 settimane, Hawke si era totalmente ripreso, e ora poteva camminare e lanciare incantesimi come prima.
Una sera, di ritorno dalla costa ferita, Hawke e Merrill erano in casa da soli. Cenarono davanti al camino e poi si ritirarono a dormire. In effetti fecero tutto tranne che dormire. Si sedettero sul bordo del letto, uno affianco all’altra, mano nella mano. Il camino scoppiettante tingeva le pareti di arancione e creava una dolce atmosfera romantica.
-Merrill, quel giorno, nella caverna…
-Sì?
-Come ti è sembrato quel bacio?
-è stata forse la cosa più bella e dolorosa che abbia mai provato. Faceva male, ma non potevo smettere di sentirti. Tu invece?
-Io stavo pensando solo a te. Quello spirito mi aveva detto che eri impazzita, che volevi uccidere Marethari e evocare un esercito di demoni. Credo che volesse ingannarmi per fermarti. Poi, ti ho vista e ho capito che dovevo salvare il mondo. Tu sei il mio mondo.
-oh Hawke…
-oh Merrill…
Lui le mise una mano sulla guancia, avvicinarono i loro visi e si baciarono con tutta la loro passione. Merrill cominciò a sbottonare la tunica di Hawke, lui le slacciò i cordini che reggevano la leggera armatura. Continuarono a baciarsi mentre si spogliavano, e alla fine si ritrovarono nudi sul letto del campione, a fare l’amore per la loro prima volta.
A notte fonda, si misero sotto le coperte, abbracciati per scaldarsi con i loro corpi nudi e ancora eccitati.
-Ti amo Hawke.
-Ti amo Merrill.
-Nessun demone o antico manufatto potrà dividermi da te.
-Nessun nemico potrà mai ferirti o separarmi da te.
E, con il fuocherello del camino che andava spegnendosi, si addormentarono. Pensando l’uno all’altra.
…………………………..
L’eluvian era stato rimesso al suo posto, dove era stato trovato. La guardiana Marethari era stata seppellita da Merrill e Hawke dove un tempo il clan dalish sostava. Merrill decise di non avere niente a che fare con la sua vecchia vita, ma decise di non distruggere lo specchio, sperando che qualcuno più saggio di lei potesse un giorno usarlo nella giusta maniera.
Dopo che Meredith venne uccisa, Hawke e Merrill andarono a vivere in una casetta vicino alle valli, nell’Orlais.
Ma qualcuno utilizzò l’Eluvian, e un’oscura presenza incombé sul Thedas.
Corypheus è stato risvegliato.
 
Fine.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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