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Autore: Huilen4victory    25/07/2015    1 recensioni
Storie nate da prompt suggeriti dai lettori per il seungri one shot contest (G-ri/nyontory).
-1 a.m., a volte, basta un attimo;
-Never stop dreaming, perchè nei sogni;
-Dirty Cash", anche l'amore ha un'etichetta del prezzo;
-Loser, spesso l'amore non basta;
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: G-Dragon, Seungri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2. Non smettere mai di sognare

 

Paring: g-ri

genere: drammatico

prompt: Seungri sogna Jiyong

 

 

Era iniziato tutto quando aveva compiuto nove anni. L'intera famiglia si era trasferita a Seul da Gwanjiu quell'anno, e Seungri stava facendo fatica ad adattarsi al nuovo ambiente. In Gwanjiu lui era il ragazzo d'oro, un talento, a scuola tutti gli volevano bene. A Seul invece lui era solo il ragazzo campagnolo che non aveva nulla di speciale a parte dei buffi occhi che ricordavano un panda, per i quali veniva spesso stuzzicato e preso in giro dai suoi compagni di classe.

Seungri aveva sempre preferito non ricordare nel dettaglio quei momenti della sua infanzia, però ricordava la sensazione in generale di solitudine e di inadeguatezza, e la fatica, soprattutto la fatica, di tenerlo segreto ai suoi genitori. Seungri non era arrabbiato con loro e tuttavia non riusciva a rendergli partecipi di quel che stava passando. Sapeva che le cose non potevano tornare come prima, ma se davvero il tempo non si poteva riavvolgere voleva perlomeno un compagno di sventura. Un amico. Tuttavia non importava quanto Seungri lo desiderasse ma questo amico speciale non venne e nessuno dei suoi stupidi compagni di classe sembrava un candidato degno. Le sue giornate in generale erano così noiose che persino i sogni erano di gran lunga piu eccitanti. Seungri iniziò a cercare rifugio nei sogni. Nei sogni spesso si vedeva tornare a Gwanjiu e poteva correre leggero come una piuma per i campi e arrampicarsi negli alberi più alti senza difficoltà. Si svegliava sempre dopo quel genere di sogni, al punto che ben presto incominciò ad aspettare con anticipazione l'ora di andare a dormire. I sogni si possono avverare nei sogni? Se in sogno lui poteva essere leggero come il vento non poteva anche trovare un amico nei sogni?

Era iniziato come uno dei suoi soliti sogni; come al solito si era arrampicato su un albero, saltellando da un ramo all'altro con onirica destrezza, per poter osservare dall'alto tutto quanto e sentire la brezza nei capelli. Una volta seduto, aveva chiuso gli occhi e inspirato a fondo. Ma quando gli aveva riaperti qualcosa era cambiato. Il cielo non era più azzurro ma di un bellissimo color lilla. Eccitato si era guardato intorno per vedere cos'altro fosse cambiato. E li, i mezzo ai fiori di campo e alle spighe c'era un bambino. Non era mai sceso così in fretta e incurante dei graffi nelle gambe era corso nella sua direzione. Quando si svegliò non riuscì a ricordare altro se non il sorriso che questi gli aveva rivolto eppure aveva la sensazione il sogno fosse durato molto di più e si ricordava vagamente la sensazione di correre insieme per i prati.

La giornata a scuola trascorse lenta e noiosa e Seungri fece fatica a concentrarsi durante lezione mentre si chiedeva se ciò che aveva sognato fosse stato un sogno come tutti gli altri o se ciò significasse qualcosa di più. Per una settimana non fece sogni del genere e Seungri si era ormai convinto che niente di così eccitante sarebbe mai accaduto a lui e cominciava già a darsi dello scemo per esserci cascato. Ma quella notte accade di nuovo. Questa volta stava tirando sassolini lunga la superficie di una lago infinito quando il cielo da blu si tinse lentamente di viola fino a giungere a una gradevole gradazione di lilla. Seungri si volto: di fronte a lui il ragazzino dell'altra volta che gli sorrideva. La gente raccontava di sognare di volare, di castelli principeschi e di avventure da dei. Lui sognava di un bambino. Dopo quella notte non smise di sognarlo e anche quando alcune notti non lo faceva, Seungri sapeva che non sarebbero passate più di due notti prima di rivederlo. Anche se non si ricordava i dettagli, Seungri aveva nel corpo la sensazione di aver compiuto imprese straordinarie e visto luoghi straordinari fianco fianco al suo nuovo amico. E se aveva qualche preoccupazione, il giorno seguente si sarebbe svegliato più rilassato e con una soluzione in testa che prima non c'era. Era frustrante per il bambino Seugnri non riuscire a ricordarsi di più delle loro avventure ma forse era meglio così, rendeva l'idea di andare a dormire più eccitante. Eppure molte volte Seungri si trovò a fissare il vuoto e a concentrarsi di ricordare l'aspetto del suo amico. Sapeva che aveva occhi castani e uno sguardo birichino e che quando sorrideva metteva in mostra anche le gengive. Seungri, di cui i genitori erano segretamente preoccupati per il suo fare taciturno, sperimentò una fioritura. Era un portento, una luce di positività e tutti, dai genitori, alle maestre e ai suoi compagni di scuola iniziarono a notare il cambiamento. I suoi compagni smisero di considerarlo un bersaglio. Era un inizio. Seungri era contento, aveva un amico speciale, la sua personale formula di buon umore, il suo più bel segreto. E non era finita, Seungri ebbe il piacere di ricevere dal suo amico la cosa più bella che una persona potesse desiderare: la passione per qualcosa. Non ne era certissimo perché non si ricordava -come sempre- i dettagli, ma il fervore con cui il suo amico parlava della musica aveva incuriosito Seungri al punto da interessarsi a sua volta. Un mese dopo si era iscritto alla prima lezione di danza moderna e hip hop. Iniziò ad amare anche lui la musica anche se invece di esprimerla su spartiti, Seungri preferiva viverla col corpo. Fu grazie a questa sua nuova passione che Seungri infine trovò il suo il primo amico in carne d'ossa, Youngbae, anche se a Seungri piaceva pensare che il suo primo vero fosse quello dei suoi sogni. In tutti i sensi.

 

 

Trascorsero parecchi anni da quel primo incontro con l'amico nei sogni e ormai Youngbae e Seungri erano alle scuole superiori, anche se tecnicamente Youngbae, più grande di lui di un anno, le stava finendo. Durante quegli anni la loro amicizia si era fatta più forte e i due ragazzi si consideravano più fratelli che amici. Seungri non era più il bambino di 9 anni solo e spaventato e anzi la sua bravura nel ballo lo aveva fatto diventare addirittura popolare. Non si scordò mai dell'inizio comunque.

“ Quindi come va con l'uomo dei tuoi sogni?”

Erano seduti nella mensa della scuola, mangiando come se non ci fosse un domani anche se il cibo non era un granché, ma ballare , sopratutto l'hiphop, richiedeva un sacco di energia. Ovviamente Youngbae doveva tornare li ogni volta che era annoiato e non sapeva su cosa scherzare. Qualche mese prima Seungri gli aveva confessato il suo più grande segreto e Youngbae gli aveva detto “Oh Gesù pensavo mi avresti detto che finalmente ammettevi la tua omosessualità latente” “ Eh, pensavo fosse storia vecchia quella”. Youngbae aveva detto un altro Gesù e quindi Seungri aveva finito col confessargli non uno ma due segreti. Per fortuna Youngbae dimostrando di essere l'amico prezioso di sempre, non si era scomposto di fronte a nessuno dei due. Ad ogni modo stava iniziando a pentirsi di avergli rivelato il primo, dato che Youngbae sembrava ricavare un sincero piacere nel tirare fuori la faccenda e gli piaceva chiamarlo l'uomo dei suoi sogni. Trovava il gioco di parole un' idea brillante. Seungri avrebbe voluto dirgli che era un totale deficiente.

“ Si chiama GD”

“ Oh ha un nome adesso?”

“ Te l'avevo già detto l'ultima volta ma tu preferisci chiamarlo l'uomo dei miei sogni, chiunque ti sentisse penserebbe che sto sbavando dietro a qualche modello dell'ultima pubblicità della schiuma da barba”.

“ Ma tu stai sbavando dietro a, beh non è un modello, ma è comunque qualcuno, nella tua testa!”

“ Così mi fai sembrare pazzo! E' nei miei sogni ok? E sono convinto che ci sia qualcosa di vero! Magari uno di questi giorni sognerò di prenderti a calci e al mattino ti sveglierai tutto indolenzito!”

“ Sto morendo di paura” lo canzono l'altro.

Seungri sferrò un calcio sotto il tavolo fallendo miseramente e andando a sbattere col piede -piuttosto dolorosamente- sulla gamba del tavolo.

Youngbae rise. Stupido cretino.

“Hai mai pensato di provare a cercarlo?” chiese quando ebbe finito di ridere. “ Di capire se esiste nella vita reale?”

“ Mai” il che invece era una balla grande come una casa. Seungri aveva trascorso ore cercando di ricordare ogni particolare utile su GD. Con grande sforzo ora aveva più chiaro il suo aspetto, un ragazzo alto e magro dai capelli tinti di biondo. Ma non sapeva il suo vero nome e ogni sera si riprometteva di chiederglielo e ogni volta nel sogno se ne dimenticava oppure non gli uscivano le parole giuste. Era come se la dimensione stessa del sogno impedisse loro di farsi domande a riguardo o gliele facesse dimenticare. Aveva solo una sigla GD, ma potevano stare per qualsiasi cosa, perchè chi mai si sarebbe chiamato GD. Solo l'uomo dei suoi sogni. Poteva quasi sentire la risata argentina di Gd echeggiarli nelle orecchie. Stupido GD.

Ad ogni modo la conversazione si concluse in fretta. Youngbae poteva essere un comandino e un pignolo ma era un buon amico e quando vide che l'argomento lo rabbuiava, cambiò discorso e inizio a parlare della nuova coreografia.

 

Stava camminando in mezzo a un parco immenso, poteva vedere le paperelle nuotare nel lago che fiancheggiava il sentiero, in sottofondo le urla di bambini che giocavano. Sulla sua testa il famigliare cielo liliaceo. Dove diamine erano questa volta?

“ Siamo a S. James Park se lo vuoi sapere”disse una voce dietro di lui. Seungri si votò alla velocità della luce, il sorriso scintillante di GD ad accoglierlo, era vestito casual, jeans strappati e maglietta, e capelli color...

“ Che cosa hai fatto ai capelli?”

GD rise della sua espressione scioccata: aveva i capelli rosa shocking.

“ Si è trattato di un incidente, volevo farli viola ma in qualche modo sono diventati così.”

“ Perchè viola sarebbe stato invece un colore normale?” GD rise ancora.

“ Come stai??”

Camminarono fianco a fianco lungo il sentiero parlando del più e del meno. Parlarono dell'Università, dell'incertezza di Seungri in merito. Ballerino professionista o economia come i suoi genitori premevano? E anche di come l'ultima storia fosse andata male.

“ Mi dispiace” GD disse in tono sincero.

“ Non eravamo fatti l'uno per l'altro” GD sapeva delle sue preferenze sessuali anche se non aveva mai rivelato a Seungri se lui le condividesse.

“Ri sei sicuro che vada bene così?”

“ Assolutamente. Ho troppo di cui preoccuparmi, gli esami d'ingresso e l'audizione! “

“ Ce la farai, ne sono sicuro”. E gli scompiglio i capelli

“ Non sono più un bambino, ho diciott'anni” disse Seungri che odiava che gli scompigliassero i capelli.

“ Quindi ancora un moccioso”

“Tu ne hai venti e non è che tu sia chissà quale uomo navigato. A meno che il tuo tentativo di tingerti i capelli di viola sia stato per nascondere i capelli bianchi? “ GD gli diede un schiaffo sulla collottola

“Ouch, fa male”

GD rise. Continuarono a camminare finchè Seungri sentì un brivido lungo il corpo, segno che la sua coscienza si stava risvegliando.

“Sembra che il nostro tempo stia finendo prima del solito” GD sospiro. Di già? Seungri era triste. Da un anno a quella parte i loro sogni si stavano facendo sempre più brevi e meno frequenti.

“GD ho paura”

“Anche io”

“Questo è reale? Mi sono sempre chiesto se lo fosse. Deve esserlo, come potremmo altrimenti provare quel che proviamo. Eppure non è normale, non è qualcosa che capita a tutti, perciò quanto può durare?”

“Ri sono reale. Lo sai che lo sono.”

“ Si ma qual è lo scopo di tutto ciò. Perché ci è capitato qualcosa di così speciale se non possiamo neanche...”

il cielo sopra di loro si colorò di azzurro mentre i contorni dei loro corpo si fecero sempre più vaghi.

“ GD!”

La visione si fece confusa.

Seungri si sveglio di soprassalto.

Aveva gli occhi pieni di lacrime. Cosa accidenti stava succedendo.

E in qualche modo, con la mente confusa e senza un valido motivo perché non se lo ricordava, Seungri avrebbe voluto prendere il primo volo per Londra.

 

 

 

Le cose tuttavia andarono diversamente. Prima di poter partire per la sua destinazione a settembre, fu contemporaneamente accettato nella casa discografica in cui aveva sempre sognato di entrare. Non poteva partire ora che aveva una concreta possibilità di debuttare. La compagnia era la stessa in cui era entrato il suo amico Youngbae l'anno prima. Perciò avrebbe dovuto essere felice di non perdere il suo miglior amico.

“ E io che pensavo di essermi finalmente liberato di te” disse Youngbae dal pavimento su cui erano entrambi spaparanzati. Youngbae aveva accettato di rivedere assieme la coreografia che gli avevano insegnato quel giorno e ormai erano ore che si allenavano.

“Come no, sono sicuro che ti sarei mancato”

“ Vero”. Youngbae sorrise gli occhi a diventare due adorabili mezzalune.

Seungri sorrise a sua volta eppure la contentezza non era reale. Si supponeva lui stesse vivendo il sogno ma la verità era che Seungri aveva smesso di sognare. Non aveva più sognato Gd da quella volta e Seungri dopo un primo mese di panico si era deciso a pazientare ma l'estate era passata e nulla era cambiato. Lui sapeva che l'ultimo sogno era stato un segnale. Era la prima volta che si ricordava dove fosse stato in sogno. Avrebbe dovuto prendere quel volo per Londra. Certo non era come se sapesse dove GD viveva ma sarebbe andato a S. James per tutti i giorni necessari fino a trovarlo. E comunque aveva la sensazione che una volta la, tutto avrebbe avuto senso.

Sospirò.

“Smettila di sospirare non abbiamo ancora finito”

“Lo so”

“Stai ancora sospirando per la tua mancata vacanza a Londra.”

“ Hey volevo veramente andarci!

Youngbae sospiro. A volte non capiva Seungri. Non davvero, del resto lui non aveva mai sognato così, i suoi sogni non avevano cieli color lilla e nessun legame con la vita reale.

“ Senti quando avremo un po' di riposo ci andremo ok? Ho un cugino che vive li che può ospitarci.”

“ Sul serio? Come mai non me l'avevi mai detto?”

“ Perchè la mia famiglia non ha più contatti con quel ramo per via dei modi troppo eccentrici di mia zia, quindi non mi hanno mai incoraggiato a tenere rapporti con mio cugino anche se non centravamo niente tra le loro beghe. Ho mantenuto qualche contatto comunque, non è così eccentrico anzi è forte. Da quel che ne so è un genio della musica e già compone canzoni freelance per una grossa etichetta a Londra.”

Youngbae bevve un sorso d'acqua.

“ Wow! Perciò tu sei il cugino scemo!” lo prese in giro Seungri.

“Sto per buttarti questa bottiglia in faccia””

“ hey stavo scherzando, neanche lo conosco potrebbe essere più scemo di te nella vita reale.” Youngbae lo guardò di sbieco ma sembrò accantonare l'idea di buttargli qualcosa in testa e perciò Seungri prosegui. “Comunque come si chiama questo prodigio della musica?”

il quel moemnto altri ballerini entrarono nella loro sala fino a quel momento deserta e i due raccolsero le lro cose per spostarsi in un'altra.

“Jiyong. Si chiama Jiyong, lo scemo” disse poi Youngbae chiudendo il discorso. In qualche modo quel nome gli rimase stampato in mente.

 

 

 

Dopo un po' i sogni ripresero anche se in modo frammentario e casuale.

 

Seungri temeva che fosse perchè la notte era così stanco dall'allenamento che la sua mente si spegneva non appena il suo corpo toccava il materasso, cadendo in un sonno senza sogni. La verità è che si stavano perdendo a vicenda e Seungri si sentiva di avere 9 anni ancora una volta senza aver conosciuto GD. Lui era diventato importante, era la costante della sua vita, quando aveva una preoccupazione o un problema parlandone con lui si sentiva meglio.

“ Sei biondo di nuovo” Seungri disse non appena vide GD.

“ E' passato un sacco di tempo dall'ultima volta e la prima cosa che dici è che sono tornato biondo?”

Seungri gli diede un colpetto sulla schiena prima di abbracciarlo. Di recente il contatto fisico era diventato più frequente quasi volessero assicurarsi che ci fossero ancora. Scrutò GD in volto quasi a voler memorizzare ogni suo particolare. Non avrebbe voluto dimenticarsi del taglio dei suoi occhi, del modo in cui le labbra si incurvavano scoprendo i denti, il suono delle sue risate.

“Lo stai facendo di nuovo”

“Cosa starei facendo?”

“ Mi stai guardando come se dovessi sparire da un momento all'altro come se, se questa fosse l'ultima volta.

Seungri si senti punto sul vivo. Perchè GD sembrava così seccato?

“ Come se non fosse vero. Per favore, ogni vola riusciamo a incontrarci sempre meno, e penso che questa volta non ci sarà un ritorno...”

“ Si è vero”

“ Come fai ad essere così rilassato?”

“ Perchè ho deciso di ricavare il meglio da quel poco che ci rimane” disse GD ma il suo sorriso fu mesto.

“ Non dire così”

GD rise piano. Continuarono a passeggiare per le vie di Londra e ormai era da un po' che questo paesaggio li accompagnava e Seungri era sempre più convinto che questo fosse il vero posto dove abitava GD.

D'impulso lo prese per mano.

“ Stiamo crescendo. Come siamo diventatati adulti siamo diventati allo stesso tempo più occupati e presi dalle nostre vite. Ironicamente ora che abbiamo realizzato i nostri sogni abbiamo meno tempo per sognare.”

GD sospirò ma non lasciò andare la sua mano. “ Si è vero siamo sempre più presi dalla realta, hm?

“ Prova a dirmi qualche informazione, dove abiti quale è il tuo nome..?”

“ Lo sai che non funziona così. Ho riconsciuto il fiume Han e tu sai che questa è Londra ma più di così...” era vero la loro dimensione oniriche aveva le proprie restrizioni. Il cielo liliaceo cominciò a tintinnare lasciando intravedere l'azzurro.

“ Gd” disse Seungri. Questi gli sorrise ma i contorni del sogno cominciarono a vibrare, il cielo si fece blu turchino.

Seungri si sveglio. Era di nuovo solo.

 

 

Fu l'ultima volta che sogno di lui. Trascorse un anno e non importava quante raccomandazioni Seungri si facesse prima di dormire, non capitò mai di sognarlo. Si sentiva solo e perso ma questa volta era un adulto e aveva una valvola di sfogo e così incanalo la sua frustrazione in ore di allenamento. Fu utile. La casa discografica si convinse lui fosse un lavoratore e di talento e quell'anno stabilirono che lui, Youngbae e altri due ragazzi sarebbero debuttati nel nuovo gruppo. Quando Seungri seppe le notizie fu felice e tuttavia non c'era nessun posto e nessuna persona al di la dei sogni. Quella sera lui e Youngbae andarono a festeggiare ed entrambi bevvero, Seungri forse esagerò al punto che Youngbae dovette trascinarlo di peso al loro dormitorio. Tra un singhiozzo e l'altro chiamava GD. Youngbae scosse la testa. Che moccioso, Seungri aveva 19 anni ma ancora si comportava come tale ed era strano forte, con la sua storia dell'uomo dei suoi sogni e tutto.. Era quasi più eccentrico di suo cugino cui essendo un giovane compositore di successo,andava in giro a farsi chiamare G- Dragon. Yonngbae sospiro di nuovo.

 

 

 

 

“GD”

“ Ri”

il sogno era vago e i contorni tremavano fortemente, nubi lilla e striate di viola, che minacciavano di diventare grigio plumbeo, annunciavano una tempesta. A malapena riusciva a distinguere GD .

“ Mi sei mancato” Seungri gli corse incontro e lo abbracciò rifiutandosi di lasciarlo andare. Gli era mancato tutto. I suoi occhi, le sue labbra, i suoi stupidi capelli: tutto. Non si era mai innamorato non per davvero, aveva avuto storie ragazze prima e ragazzi dopo, ed era anche stato felice ma l'amore? Non sapeva nulla dell'amore. Ma in quel momento con Gd addosso sapeva con questo suo uomo dei sogni aveva provato amore. Chiunque questa persona fosse, Seungri non voleva lasciarla andare.

Gd ricambiò l'abbraccio stingendolo forte. Entrambi sapevano non sarebbe durato a lungo, sentivano la realtà in loro svanire, il cielo sopra di loro quasi del tutto nero. Era l'ultima volta.

Voleva potergli dire addio.

“ batterò ogni singola casa di Camden town e ti troverò” promise Seungri.

GD rise e poi fece una cosa insolita, appoggio il dorso della sua mano su una sua guancia, in un carezza. Seungri davvero, sapeva cosa stava per venire e non si mosse. Non lo fermo quando labbra si posarono sulle sue. Seungri lo bacio come a voler imprimere indelebile nella memoria di Gd, questo bacio.

Un tuono echeggiò. Seungri si senti risucchiato da una forza invincibile mentre davanti la realtà die sogni svanivano.

Seungri si svegliò nel suo letto. Morse la coperta per non urlare.

 

Passarono altri sei mesi e ormai mancavano gli ultimi preparativi al loro debutto. I ragazzi del gruppo erano divertenti ma nulla neanche la loro canzone di debutto o la nuova coreografia erano abbastanza da alleggerire il dolore che provava ogni volta che ricordava il suo ultimo sogno.

“ Hey sorridi Seungri! Stiamo per debuttare non lo senti? “Urlò Youngbae eccitato

“ Eh già” replicò Seungri dopo una durissima sessione di registrazione.

“Sai ho delle novità!

“ Cioè? Avremo un componente femminile nel gruppo?”

“ Ma va! No! Mio cugino si trasferisce qui.”

“ Quel tuo cugino eccentrico?”

“ Si proprio lui”

“ Aspetta se si sta trasferendo in Corea come potrà ospitarci a Londra!”

“ Rilassati ci andremo in ogni caso! E poi sta venendo qui per lavoro, è stato la nostra casa discografica a volerlo, a quanto pare come compositore e più brillante di quel che pensavo”. Youngbae disse così ma in realtà la spiegazione sembrava insoddisfacente alle sue orecchie. Suo cugino di punto in bianco aveva deciso che ne aveva abbastanza del Regno unito anche se per tutta la sua vita non aveva fatto altro che vantarsi di Londra, e dopo averlo interrogato sulla sua compagnia, due settimane dopo gli aveva annunciato il suo trasloco.

“ Sapevo che era più brillante di te” Younngbae gli diede una gomitata.

“ Hey sta attento!”

“ Così impari a dire fesserie! Non mettermi sullo stesso piano di uno che non essendo un idol si tinge i capelli di rosa!” Seungri sorrise perchè lui uno così lo aveva conosciuto.

“ comunque lui ha casa li, quindi quando avremo tempo di andare a Londra potremo andarci senza problemi.”

“ Ah fantastico, hyung è il migliore!

“ Adesso sono il migliore?”Seungri ghignò e Youngbae scosse il capo. Questo moccioso.

 

 

 

Gli ultimi giorni furono così frenetici che si dimentico in fretta di quella conversazione. Stavano finendo di girare il video musicale e tutti erano ancora più sotto stress, perciò aveva avuto poco tempo di pensare al cugino di Youngbae. L'unica cosa che gli importava era che avesse una casa a Londra. Per il resto per lui era solo un compositore junior della sua immensa compagnia. L'unica cosa per cui sarebbe stato interessante conoscerlo era per trovare nuovi argomenti per prendere in giro Youngbae.

Passarono così i giorni, in cui a tutto il gruppo fu fatto ripetere le cose un milione di volte. Quel giorno senza eccezione, Seungri quindi stava camminando per i corridoi dello studio, dopo una meritata pausa dopo la decima prova di fila. Stava quindi pensando ad altro,a non morire di fatica magari, che quindi ciò che si trovò davanti lo colse completamente di sorpresa. Youngbae e un'altra persona stavano venendo verso di lui. Avrebbe voluto pizzicarsi un braccio per capire se stesse sognando. Ma no niente cielo lilla.

I capelli erano castani adesso ma era lo stesso identico taglio di occhi, le stese labbra che aveva baciato, lo stesso tono di voce. E quando la risata argentina echeggio, Seungri seppe.

Non corse ma lasciò che loro si avvicinassero e che Youngbae lo presentasse come “mio cugino Jiyong”; gli occhi di quest'ultimo si posarono su di lui. GD, no Jiyong, lo guardò con una tale adorazione da sembrare fuori posto tra sconosciuti. Ma loro non lo erano.

“ Piacere sono Seungri ma puoi chiamarmi Ri”

“ Piacere mio, sono Jiyong, ma puoi chiamarmi G-dragon, GD”.

Youngbae sembro aver capito solo in quel momento ma Seungri non si curò di lui ma solo dell'uomo di fronte a lui.

Perchè a volte i sogni diventano realtà.

 

 

 

 

   
 
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