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Autore: SerenaTheGentle    26/07/2015    2 recensioni
Amanda è una ragazza semplice e riservata, che concede difficilmente qualcosa a se stessa, ma convinta dalla sua migliore amica decide di fare un viaggio e di andare a trovare sua zia in montagna.
Proprio lì, nel posto più improbabile del mondo e nel modo più strano possibile incontra la persona che mai si sarebbe aspettata di trovare e che mai si sarebbe aspettata di imparare ad amare.
Edmund è un ragazzo di origini nobili e di famiglia molto ricca. Se ne frega dei suoi genitori e grazie ai soldi che i suoi nonni gli elargiscono fa spesso come gli pare. Ma arriva un punto in cui la vita lo mette di fronte a fatto compiuto e il signorino dovrà imparare a sostenersi con le proprie gambe. Lassù in una piccola casa sperduta in mezzo alle montagne avrà ciò di cui ha davvero bisogno e scoprirà di non sapere quanto una cosa sia importante quando non ce l'hai più.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 16

Pov Edmund

-Sono stato in molti posti, a dodici anni sono stato per la prima volta a New York, poi con Honor ho visto la Francia e la Grecia e infine l’Irlanda e l’Inghilterra per studio.- dissi e osservai la bocca di Amanda aprirsi in un enorme “O”. Risi e lei arrossì, mi piaceva troppo quando arrossiva e così ripresi il contatto tra le nostre mani che avevo precedentemente interrotto.
-Scusa è che... Insomma... Hai viaggiato davvero molto e scommetto che è stato molto bello.- mi disse infine abbassando lo sguardo. Sentivo sempre un tuffo al cuore quando mi guardava negli occhi e volevo che lo facesse ancora e ancora e ancora.
-Tu dove sei stata?- chiesi infine e una ciocca dei suoi capelli le finì sugli occhi e istintivamente gliela rimisi apposto. Cavolo! Quanto avrei voluto baciarla in questo momento!

Lo so tesoro, ma devi andarci piano!
E tu cosa vuoi?
Io sono la tua Coscienza che ti dice cosa fare.
Era retorica come domanda!
Fa niente.

-Io...-si fermò un attimo per guardarmi le labbra e poi arrossire. Sapeva che lo avevo notato e credo che se avesse potuto si sarebbe scavata una tomba seduta stante tanta era la vergogna.
–Io sono stata in Africa, nelle colonie francesi e in Francia. Con i miei genitori e i miei fratelli l’abbiamo vista tutta!- mi disse poi con un sorrisone stampato in viso. Adoravo il suo sorriso.

Edmund la pianti?
No!

-Tu non ricordi se per caso Matteo avesse una ragazza?- okay, questa domanda è strana e Amanda doveva aver notato la mia espressione confusa perché mi spiegò cosa intendesse.
–So di averti detto che non lo conoscevo, ma in realtà lo conosco molto bene e questa domanda mi torturava da tanto tempo: voglio sapere se lui ha mai parlato di una ragazza in particolare che gli piacesse o se ne aveva una.-
Presi tempo prima di parlare, avevo come l’impressione che lei fosse stata una delle sue fiamme e la cosa mi faceva stare male.

Ma perché?
Ahh ma allora sei duro di comprendonio!
Taci!

-Prima che andassi via non ci ha mai parlato di qualcuna che potesse anche solo lontanamente essere la sua ragazza. A dire la verità si faceva una ogni sera o comunque quasi tutte le sere e non ci ha mai detto che gli interessasse qualcuna in particolare.- notai i suoi occhi spegnersi e mi affrettai a chiederle cosa fosse successo.
-Non ti ha mai parlato di una scommessa?-
-Oh si! L’avevano fatto lui e Marco: dovevano rimorchiare una ragazza vergine e timida, sai le solite secchione, ma erano ubriachi quando l’hanno fatta e soprattutto avevano scommesso una cassa di birra.- a me era sembrata una cosa assolutamente ridicola e stupida infatti non vi presi parte anche se mi diedero del fifone. Non mi sembrava giusto nei confronti della povera sfortunata che si sarebbe trovata nelle grinfie di quei due.
-Ma tu sei sicuro che non avesse mai provato dei sentimenti per nessuna?- me lo chiese in un sussurro e la sua voce era leggermente incrinata e questa volta non voleva mascherarla.
-L’ho visto strano solo gli ultimi tempi e io allora avevo i miei problemi. Ma perché queste domande?-
-Non credo che sia pronta per raccontarlo. Non preoccuparti.-
-Ma io lo voglio sapere!- ero proprio un egoista, ma il solo pensiero che quel cretino avesse potuto farle del male mi rendeva pazzo.
-Okay, allora... Matteo è stato il mio primo e vero amore, o almeno per me era stato amore. Mi ha corteggiata, mi ha fatta sentire amata e io cadevo ai suoi piedi ogni volta che mi sussurrava cose dolci e quando mi diceva che mi amava. Io credo che almeno un po’ di bene me ne abbia voluto. Tuttavia una sera io ero a casa usa e i suoi non c’erano, aveva bevuto un po’ e mi aveva portata nella sua camera. Credevo di essere pronta per cedermi a lui con tutta me stessa.- delle lacrime incominciarono a solcarle il viso e io gliele catturai subito cercando di stabilire un contatto visivo tra di noi. Mi sentivo morire a vederla così.
-Cosa è successo?-
-Continuava a chiamarmi Giulia, mentre le sue mani mi toccavano e allora ebbi paura.- si calmò un po’ prima di continuare – Gli diedi uno schiaffo e cercai di uscire dalla stanza, ma lui mi afferrò per un polso e mi ributtò sul letto. Ero così shockata che non ricordo quasi nulla. Comunque dopo avergli tirato la lampada addosso me ne andai e i miei genitori lo denunciarono. Tu eri già andato via da un po’.-
-Stava per violentarti.- sussurrai per autoconvincere me stesso. La cosa mi fece ribollire il sangue e strinsi le mani a pugno. Come avrei voluto uccidere Matteo in quel momento.
-In tribunale raccontò della scommessa e io mi sono sentita morire dentro, quello è stato l’anno più bello e più brutto della mia vita. Io mi consideravo la sua ragazza, ma sapevo che in un certo senso si vergognava di me, ma la cosa che mi fa più male è che sono stata così ingenua da non accorgermi di nulla!- adesso anche la sua rabbia si poteva percepire attraverso il minimo contatto.
-Io... l’ho dimenticato. L’ho amato tanto e l’ho odiato tanto.-
-Mi dispiace, io non volevo che il tuo dolore tornasse!- che coglione!
-No Edmund! Più ne parlo più supero la cosa e credimi quando ti dico che Matteo è stato un capitolo della mia vita meraviglioso e credimi ancor di più quando ti dico che se me lo trovassi davanti non si accorgerebbe dell’innocente Amanda del liceo bensì dell’Amanda aggressiva che gli tirerebbe un sacco di calci!- detto ciò tirò un sospiro e mi guardò sorridendo e asciugando le ultime lacrime sfuggite ai suoi occhi.
-Mi vergogno per lui.- dissi poi ed era vero. Come aveva potuto fare una cosa del genere alla mia Amanda.

Stop! Stop! Stop! Frena un secondo! La TUA Amanda?
Si!

-Scusa la domanda, ma ho bisogno di saperlo: hai avuto altri ragazzi dopo Matteo?-
-No.- mi disse arrossendo.
-Quindi sei ancora vergine?- ero sbalordito! E quanti anni aveva? Ventiquattro no?
-SI! E anche se mia sorella è cresciuta prima da questo punto di vista a me non interessa, rimarrò vergine a vita se è necessario!- mi disse drizzando la schiena in tutta la sua altezza.
-Cosa aspetti?-
-Davvero questa è la cosa che più ti ha colpito del mio racconto? Ma voi ragazzi siete proprio tutti uguali!-
-Questo non è vero e poi non è la cosa che mi ha più colpito, o meglio è una delle cose che mi ha colpito!- insomma! Ventiquattro anni vergine! È un record!
-Comunque aspetto l’uomo giusto! Qualcuno che mi ami! Dopo Matteo non mi sono fidata di nessuno per molto tempo, dopo di lui non c’è mai stato nessun altro e nonostante le mie amiche cercassero di farmi frequentare qualcuno la cosa finiva dopo una sola serata.-
-Con me è diverso?- che??? Ma che cavolo dici???
-Cosa?- anche lei sembrava spiazzata.
-Voglio dire che non ti da fastidio stare con me no?-
-Beh... no.-
-Quindi con me è diverso.-
-Suppongo di si.-
-Cosa mi fa essere diverso ai tuoi occhi?-

Okay, ora lo sappiamo: il tuo cervello è andato a farsi friggere, forse tra qualche mese riusciamo a togliere la frittura e farti rinsavire!
Oh che cazzo! Ma ti stai zitta tu? Stai sempre a rompere!

-Io non lo so!- sbottò lei arrossendo come un pomodoro fino alla punta dei capelli e interruppe il contatto creatosi dalle nostre mani. No!
-Ti è piaciuto prima ballare con me?- mi chiese poi riavvicinando la sua mano alla mia e colsi l’occasione per riunire le nostre dita.
-Molto, peccato per la gamba.- risi e lei con me, poi dopo esserci guardati negli occhi le chiesi una cosa che fece arrossire me questa volta, ma sperai e pregai in silenzio che lei non se ne fosse accorta.
-La sera della festa se non fossi stato così scortese con te saresti rimasta a ballare con me?-
-Molto volentieri, e anche prima.- mi disse sorridendomi.
-Eri molto bella quella sera, il vestito ti stava molto bene.-
-Grazie, anche tu non eri così male.-
-Bene.- dissi guardandola negli occhi.

Io mi chiedo quanto tempo resisterai prima di baciarla!
Grrrrrr...

-Tu credi che io sia timida?-
-No, assolutamente.-
-Come fai a dirlo?-
-Da come parli con me e da come parli con Lucille e Clotaire, anche se mi da molto fastidio come ti guarda.-
-Sul serio?-
-SI, mi urta!-
Amanda rise di gusto buttando la testa all’indietro e poi sporgendosi verso di me continuando a ridere e io mi unii a lei.
-Cos’hai da ridere?-
-Sei così divertente e buffo!-
-Okay, questo non me lo aveva mai detto nessuna!-
-Mi fa piacere! Evidentemente erano troppo impegnate a fare altro!- disse continuando a ridacchiare. Ora ditemi voi se con una frase del genere una si può ritenere timida.
-C’è poco da prendere in giro!-
Dopo qualche minuto sparai lamia prossima domanda e lo feci per vendicarmi di quello che aveva detto.
-Quanto tempo ci metterai prima di renderti conto che non puoi resistere alla tentazione di baciarmi?-
-Magari sei tu che non puoi resistermi...- mi disse sensualmente e con una punta di malizia negli occhi e sono quasi sicuro che non fosse voluto, ma era bellissima in quel momento e io mi incantai a guardarla. Forse aveva ragione.
-Secondo te troverò mai qualcuno che mi ami?- continuò lei.
-Secondo me Matteo non sa cosa si è perso.-

Ma cosa cavolo ti sta accadendo? Questo non è l’Edmund che conosco! Il vecchio Edmund non si sarebbe certo emozionato per un bacio sulla fronte, non avrebbe certo perso la testa solo perché un vecchio signore parlava con una ragazza e di certo non avrebbe mai diviso il letto con una ragazza senza farci qualcosa!
Sai che ti dico Coscienza? Forse mi piace il nuovo Edmund! E poi c’è Amanda.

-Secondo te troverò io qualcuna che mi apprezzi non solo per i miei addominali?-
-Io credo che la troverai e che di sicuro i tuoi addominali non possono fare altro che aiutarti!- disse ridendo e poi stendendosi vicino a me.
-Ultima domanda: Credi nel destino?- mi guardò radiosa e potrò ripertemi, ma è semplicemente bellissima. Senza trucco e senza maschere.
-Assolutamente si.-
Il silenzio calò nella stanza dopo la mia risposta e  quello che successe dopo mi aveva del tutto destabilizzato.
Amanda si sporse verso di me per darmi un bacio sulla guancia all'angolo della bocca quasi e io come uno stupido arrossii insieme a lei, ma la cosa mi aveva reso più felice di qualsiasi altro contatto fisico con lei! Era stato quasi un bacio!
-Buonanotte Edmund.- mi disse prima di alzarsi, ma io la fermai per un polso e le chiesi di rimanere a dormire insieme a me.
-Si, sai... solo dormire.-

Che pezzo di idiota!
Concordo con te stavolta.

-Okay.- mi disse lei in un sussurro regalandomi un sorriso.
-Buonanotte Amanda.-
Lei si addormentò in pochi minuti o così mi sembrò e fu in quel momento che feci una cosa che non avrei dovuto fare, ma di cui non mi pentirò mai!



Angolo Autrice
Lo so, sono crudele... Molto creudele dato che non potrò scrivere per bene due settimane o addirittura tutto Agosto come avevo precedentemente scritto, tuttavia in qesto lungo lasso di tempo potrete immaginare cosa ha fatto Edmund e cosa potrebbe succedere in seguito!
Un bacio e buon proseguimento di vacanze a tutti!
Serena :*

PS Cosa ne pensate della Coscienza?
   
 
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