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Autore: Lu_15_TVD    27/07/2015    0 recensioni
Sorriso perfetto. Occhi senza un velo di tristezza. Corpo in ottima forma. Gentilezza che non smette mai di sorprendere. Testardaggine ancora più evidente. Questa è Sarah, una ragazza dolce e gentile, che fino ai suoi diciotto anni ha sempre creduto di sapere chi era e cosa voleva.
Peccato che il giorno del suo compleanno, che aveva atteso così a lungo, si è trasformato nel giorno più brutto della sua vita, un giorno in cui tutte le verità più terribili vengono a galla, come un corpo che riemerge senza più vita dopo essere stato privato di forza, energia e sentimenti.
Questa è la storia di una ragazza che è cresciuta nella menzogna, e che non è la persona che credeva di essere, ma che forse, un giorno potrebbe diventarlo.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo  1 

Si stava facendo buio ormai. Paige sarebbe dovuta passare a prendermi intorno alle sette e trenta, ma come al solito era in ritardo. E pensare che adesso aveva anche una macchina tutta sua. Un tempo era sempre lei a venire da me, aspettavamo Mike, mio fratello, per farci dare un passaggio con la sua auto, e poi uscivamo. Non era un granché, soprattutto per me che dovevo aspettare quei due. Alla fine mi ero anche abituata, ma adesso credevo che sarebbe cambiato. Potevo capire che Paige facesse tardi quando era a piedi, perché in fondo non abitavamo proprio così vicine, ma ora non aveva più alcuna giustificazione.
Se solo avessi saputo allora il vero motivo del suo ritardo... Beh, forse in quel caso sarebbe stato anche peggio.
Appena sentii il rombo tanto conosciuto della sua Audi una strano brivido mi colse impreparata. Senza nemmeno sbirciare dalla finestra della mia camera per constatare che fosse veramente lei, cominciai a radunare velocemente le mie cose, e a infilarle dentro la borsa beige che avevo già tirato fuori dall’armadio. Diedi un’ultima occhiata allo specchio accanto al mio letto e mi vidi interamente. Indossavo un vestitino di pizzo bianco, corto, che lasciava le spalle scoperte, vi era poi un’ampia scollatura davanti e una ancora maggiore sulla schiena. Ricordai per un attimo il giorno in cui ero andata con Paige per fare shopping in vista di questa serata. Appena lo avevo visto non ero più riuscita a trovare nulla di più bello, un amore a prima vista, e le lusinghe della mi amica che continuava a ripetermi che stava perfetto con la mia abbronzatura non fecero che velocizzare il tutto. Poi non dovetti far altro che trovare un paio di zeppe beige da abbinare alla borsa che già avevo e il gioco era fatto.
I capelli castani mi cadevano dolci sulle spalle, una parte erano invece acconciati in qualche modo complicato sulla testa. Era stata ovviamente mia madre a pensare a quello, io non avevo fatto altro che scegliere il trucco adatto all’occasione.
Percepii la presenza della mia amica prima ancora che irrompesse nella mia stanza. Spalancò la porta, e come al solito entrò nella mia camera come un tornado. Nemmeno i tacchi vertiginosi che portava potevano rallentarla, per non parlare del vestitino aderente che aveva scelto. Le sue gambe infinite si mossero velocemente verso di me, per permetterle di abbracciarmi con decisione, prima che ci incamminassimo verso la sua auto. Non mi sarei mai aspettata una dimostrazione di affetto in quel momento, non da lei almeno. Conoscendola, e considerando che non sopportava rovinarsi il trucco prima di uscire, non me lo sarei mai immaginato.
Ricambiai l’abbraccio con la tenerezza di sempre prima di staccarmi e andare verso la porta.
-Aspetta Sarah,- così dicendo mi fermò la mia amica sulla soglia della porta. -Non penserai di uscire così?-
Io la guardai dubbiosa, non riuscivo proprio a capire. -Cosa intendi dire?-
-Fuori fa un freddo cane, e dalle nuvole pare proprio che potrebbe mettersi a piovere, quindi ti consiglio di prendere la tua giacca di jeans.- Me lo disse con la sua voce da mammina, quella tutta preoccupata che ti prenda un malanno. La prendevo sempre in giro quando parlava così, ma in questo caso preferii evitare, per paura di perdere ancora troppo tempo.
Presi la giacca che mi aveva detto dall’armadio. -Perfetto. Tu, invece? Ne vuoi un anche tu?-
-No, tranquilla. La mia l’ho lasciata in macchina. Adesso andiamo, sto proprio morendo di fame.-
Tipico di Paige, prima perdeva un sacco di tempo a prepararsi e poi si comportava come se fosse stata mia la causa di quel ritardo. La conoscevo così bene, o almeno ero convita di ciò.
Salimmo in auto e partimmo dritte per la pizzeria più vicina. Ci sedemmo al primo tavolo libero che trovammo e così cominciammo a festeggiare la fine del liceo.
Passammo due ore piacevoli, chiacchierando del più e del meno come nostro solito, ma la serata non era ancora terminata, tutt’altro, quello era solo l’inizio. Dopo aver pagato il conto che erano quasi le dieci, tornammo verso l’auto per poterci finalmente dirigere al pub che Paige aveva prenotato per chiudere l’anno in bellezza.
Quella, sarebbe stata l’ultima occasione in cui li avrei visti, insomma, l’ultima chance per poter dire addio agli amici che mi avevano accompagnato per tutti quegli anni, sia a scuola che le sere quando ci riunivamo a bere qualcosa o semplicemente a ingannare il tempo. Se solo lo avessi saputo prima, magari li avrei salutati per bene.
Paige essendo la presidentessa aveva organizzato tutto, e come in ogni occasione che si deve, lei arrivava per ultima. Quando arrivammo il locale era talmente pieno che quasi non c’era posto per lasciare le nostre giacche. La borsa la portai con me ovviamente, primo perché non mi fidavo, e secondo perché anche se avevamo prenotato il posto, l’alcool non era gratis, quindi non ci sarebbe stato altro modo di bere. A Paige, invece, bastava infilare le banconote nel reggiseno.
La serata era solo all’inizio, ma già c’era qualcuno che ubriaco saliva sul palco a fare una performance, chi cantando con il karaoke, chi spinto da un’insolita ebbrezza si metteva a fare battute stupide alle quali rideva solo lui stesso.
Io e la mia amica andammo dritte al bancone, a ordinare due tequile. Quale miglior modo per cominciare una serata?
Lo bevemmo tutto d’un sorso e ne ordinammo subito altri due.
  
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