Crossover
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Autore: Crybaby    25/01/2009    1 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Un Bacio Prima Della Lotta

Al piano intermedio della sua navicella, Vegeta si stava sottoponendo ad una sfiancante sessione di allenamento composta di flessioni, sollevamento di pesi, calci e pugni all’aria e dosaggio della propria energia spirituale. La sua mente era concentrata sull’aura di Li Shenron, sempre più vicina col proseguire del viaggio, ma i suoi pensieri andavano tutti per Goku. Da quando aveva saputo che il suo eterno rivale era stato posseduto da Chaos, l’orgoglio del principe dei saiyan si era incrinato in maniera insanabile. Di solito era lui a venire sfruttato dai suoi avversari, come lo tsufuru Baby o il mago Babidi; certo, questo non gli era mai piaciuto, ma il sapere che in molti lo volevano al proprio fianco riempiva il cuore di Vegeta di fiducia, dandogli anche la convinzione di essere LUI il più forte dell’universo. Ora che Goku era passato alle forze del male, però, tutte le sue certezze erano andate a farsi benedire. Ora che Kakaroth, com’era sempre solito chiamarlo, era il nemico numero uno, Vegeta non era più tanto sicuro di poter competere con lui alla pari. Nemmeno dopo gli incessanti allenamenti degli ultimi sei mesi. A dimostrazione di questo, abbandonata in un angolo della stanza stava l’ultima delle invenzioni di sua moglie Bulma: un’arma, simile ad un bazooka, in grado di emettere le onde Bluz, grazie alle quali Vegeta poteva raggiungere senza sforzi la potenza di un super saiyan di quarto livello.
L’uomo interruppe i suoi esercizi e si concentrò sull’arma, simbolo del divario tra lui e Kakaroth: il fatto di non essere ancora riuscito a raggiungere quel livello di potenza con le sue sole forze era un’onta che non poteva sopportare. Vegeta avrebbe voluto distruggerla quell’arma, tanta era la rabbia che stava salendo, ma in cuor suo sapeva di non poterne fare a meno, una volta che si sarebbe trovato faccia a faccia con Chaos Goku.
Contro Li Shenron, invece, era certo che non ne avrebbe avuto bisogno: negli ultimi sei mesi il saiyan si era tanto allenato duramente da raggiungere se non superare il livello di potenza di quel drago malvagio; inoltre, senza l’ausilio delle altre sei sfere del drago, avrebbe sicuramente avuto vita più facile. Rinfrancato da questi pensieri, Vegeta si asciugò il sudore dalla fronte con un asciugamano e salì alla cabina del computer, per annunciare alla moglie Bulma che l’aura di Li era più vicina che mai.

-Tra poco scendiamo, Bulma. Su che tipo di pianeta s’è andato a nascondere il nostro drago?
-Ecco… mi dispiace, ma non posso dirtelo.
-Come sarebbe a dire, donna?
-Stai calmo! Non posso dirtelo perché non lo so, e nemmeno il computer: secondo le mappe spaziali, di fronte a noi non ci sono pianeti per oltre un milione di anni luce! Sei sicuro che Li Shenron si trova nei paraggi?
-Sei sicura che il tuo computer non sia infettato da qualche virus?
Senza aspettare la risposta di una moglie sul punto di scoppiare dall’ira, Vegeta guardò per un attimo fuori da uno degli oblò, scoprendo subito di aver ragione.
-Come pensavo. Un pianeta di fronte a noi c’è, anche se molto difficile da vedere perché tutto nero.
-Ah.
A testa bassa, Bulma inserì i dati relativi nel computer, ordinandogli di iniziare le manovre di atterraggio.
-Ascolta, Vegeta- riprese la donna -alla Capsule Corporation, mentre io e mio padre stavamo costruendo le sette navicelle, ho saputo da Haruka che volevi parlarmi al telefono, poi però quando hai scoperto cosa stavo facendo hai cambiato argomento. Cosa mi volevi dire? Magari hai avuto anche tu la stessa mia idea?
-Ecco…- il saiyan arrossì impercettibilmente -in realtà… ero preoccupato per il tuo stato d’animo…
-Davvero?
-Beh… ti ricordi quando Baby Bulma ha annunciato all’universo intero il ritorno dei sette draghi malvagi? Ecco, pensavo che “vedendoti” in quello stato fossi rimasta shockata…
-Così hai telefonato perché volevi rassicurarmi, non è così?
Vegeta annuì.
-Non era necessario! Ma figurati se mi lascio spaventare da una cosa del genere! Sai bene che non ho paura di trovarmi faccia a faccia con i cattivi! Pensa che il mio rammarico più grande è quello di non aver mai conosciuto Freezer di persona!
-Ah, beh… in questo caso…
Vegeta fece per uscire dalla cabina, ma Bulma lo trattenne.
-Comunque, grazie per il pensiero…
Detto questo, gli stampò un bacio sulle labbra.
-Di… di nulla…
Dapprima interdetto, il saiyan rispose con un suo bacio molto più appassionato. Vegeta non era solito lasciarsi andare a certe effusioni con la moglie, se non nei momenti in cui i due erano completamente da soli. E quello faceva parte della lista…
-CHE CAZZO CI FA LUI QUI?!?
Forse. Vegeta interruppe bruscamente il bacio e indicò a Bulma il monitor del computer, da dove faceva capolino la figura del figlio Trunks.
-Mi avevi detto che non c’erano videotelefoni a bordo!
-Infatti, quello non è il vero Trunks- tentò di spiegare la donna, col marito che quasi emetteva zolfo dalle narici -tutti i computer delle navicelle hanno la faccia di uno dei membri della nostra famiglia: ci siamo io, tu, i miei genitori, i nostri figli e persino il gattino di mio padre. È stata una mia idea, che te ne pare?
-Oh, gran bell’idea… e allora non potevamo prendere la navicella con la MIA faccia nel computer? Ma guarda un po’ se non posso avere un attimo di privacy con mia moglie! E per colpa delle sue trovate, per giunta! In che situazione sono capitato…
Sempre borbottando, il principe dei saiyan scese al piano inferiore e attese scalpitando il momento dell’atterraggio. Di sopra, Bulma non la smetteva più di ridere.

Una volta spenti i motori e aperto il portellone, i due scesero su un pianeta a dir poco strano. Non c’era assolutamente niente: solo un’immensa distesa d’asfalto nero e una fitta nebbia.
-M-ma che posto è questo?- chiese Bulma -non è certo il tipo di pianeta che i tiranni galattici vengono a conquistare! Perché mai Li Shenron dovrebbe trovarsi qui?
-Per un semplice motivo. Rifletti: un luogo dove non c’è nulla che possa costituire ostacoli, è l’ideale per combattere.
-C-c-combattere? Questo vuol dire che…
A rispondere una voce rauca, molto conosciuta dai due.
-Esatto. Ero certo che prima o poi qualcuno sarebbe venuto a sfidarmi. Così, mi sono installato su questo bel pianetino e ho atteso l’arrivo di questo “qualcuno”.
Dalla nebbia, emerse la figura imponente di Li Shenron: bianco, muscoloso, enormi spuntoni neri sulla schiena, artigli su mani e piedi, e la sfera del drago con una stella incastonata nella fronte.
-Non avrei mai immaginato che questo qualcuno potessi essere tu, Vegeta.

  
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