Arrivai a casa,portai la bicicletta dentro e l'appogiai alla ringhiera del parcheggio del condominio. Salii le scale,entrai e mi diressi subito in camera da letto. Mi sdraiai su di esso e cominciai a pensare alla mia famiglia,che non avrebbe dovuto sapere che avevo preso una multa e soprattutto perché ero ubriaco. Mia madre non accettava ancora l'idea che fossi maggiorenne e perciò era estremamente protettiva,mentre mio padre era l'esatto contrario. Per uno che non lo conosceva si poteva presentare come un uomo scorbutico e chiuso,mentre in fondo,aveva un cuore d'oro. Avevo poi una sorellina di dieci anni,rompi palle e invadente. Bene,diciamo...una famiglia alquanto strana o meglio...unica nel suo genere. Accesi un po la TV, ma non c'erano programmi decenti, sapete,i soliti reality e le noiosissime serie televisive. Allora mi alzai dal letto e mi diressi in cucina,dove feci colazione. Mangiai un po di latte e cereali al cacao e quando ebbi finito di "cibarmi",mi sedetti sul divano. Indossai le cuffiette e ascoltai un po di musica. Entrai nella mia playlist e scelsi la canzone "Beauty and a beat" di Justin Bieber. Quella canzone mi metteva un po di buon umore e mi faceva iniziare bene la giornata. Cominciai a canticchiare ascoltando anche tutte le altre canzoni di Bieber: Believe, As love as you love me ecc...ecc...

Poi mi alzai e mi diressi nuovamente in camera da letto,mi sedetti su di esso e cominciai a preparare la valigia. Si avete capito bene,la valigia. Misi dentro vestiti,qualcosa da leggere,un po di cose per l'igene personale e qualche disco di musica. Chiusi tutto,misi la giacca e mi diressi alla stazione di Edimburgo, la mia città. Li presi un biglietto per andare a Londra e aspettai l'arrivo del treno. Stavo andando a Londra per assistere al concerto di Justin Bieber ed ero piuttosto emozionato,siccome era uno dei miei sogni nel cassetto. Il treno sarebbe arrivato tra mezz'ora e in quell'arco di tempo dovrebbe essere arrivata anche Veronica,la mia migliore amica. Era una tipa alquanto strana,ma che,nella sua stranezza, era simpaticissima e unica. Passarono i minuti,ma di Veronica nessuna traccia. Mancavano cinque minuti e per il nervoso mi stavo torturando la mano con un sassolino trovato li vicino. Per fortuna dopo un po,vidi una ragazza che si stava avvicinando a me,con due lecca lecca in bocca,un panino in mano e una bibita in tasca. Era sicuramente Veronica. Mentre si stava avvicinando, buttò in un cestino i bastoncini dei lecca lecca e in un attimo divorò il panino. Poi bevve tutto d'un fiato la coca e buttò anche la bottiglietta. Quando fu davanti a me esclamò

"Hei ,come va scimmietta?"

"Ciao, bene e te come stai coccoloso panda?" 

"Benino"

Ci furono degli attimi di silenzio poi lei aggiunse

"Ho mal di pancia"

"Beh,ti credo! Hai mangiato come una Trebbia!"

"Hei...se ho fame ho fame"

Ci furono ancora dei secondi di silenzio,poi ci mettemmo a ridere. 

"Comunque sai che a me Justin Bieber fa schifo e che perciò non assisterò al concerto"

"Ok,fa come vuoi"

Nel frattempo arrivo il treno. Ci mettemmo in fila e quando fu il nostro turno mettemmo il biglietto nel "computerino",come lo chiamo io,e fatto questo prendemmo posto sul treno. Ci sedemmo e Veronica non tardò a reinserire nella sua bocca una brioche.

"Ma non la smetti mai di ingozzarti?"

"HO FAMEEE!!"

A quelle parole mi girai dalla parte opposta e iniziai a dormire.