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Autore: Strange_Guy99    28/07/2015    3 recensioni
C'è Hunter, un cacciatore di mostri orgoglioso di sé e di ciò che fa, le cui certezze verranno demolite dopo un fatale incontro.
C'è Soraya, una strega chiusa in sé stessa che non teme niente e nessuno mentre, in realtà, vuole solamente essere amata.
E poi gli immancabili angeli caduti, portatori di sventura, che cambieranno per sempre la vita dei nostri carissimi amici.
Genere: Avventura, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Jinxx, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Il grido mi ha paralizzato, completamente.
Il sangue si è congelato nelle vene e il mio cuore sembra come morto. 
Non ho più controllo del mio corpo; vorrei correre, fuggire, gridare. Ma non posso.
Il panico si è impossessato di me.
Cazzo, era da molto che non succedeva ma in fondo cosa posso farci? Rimango pur sempre un essere umano.
Le parole di quell'urlo di sangue rimbombano incessantemente nella mia testa, preparandomi al peggio.
L'aria si sta facendo assai pesante mentre i miei sensi scattano ad ogni minimo rumore.
Qualcosa sta arrivando. Qualcosa di grosso.
Impugno la falce, assumendo una posizione d'attacco.
Non c'è tempo di avere paura. 
Se non reagisco è finita.
Mi guardo intorno, cercando di analizzare la situazione e trovare qualcosa che mi favorisca nell'imminente battaglia ma non ho la lucidità mentale necessaria per farlo.
Non sono molte le creature che sono in grado di articolare una frase così complessa e, le poche che sono in grado di farlo, sono dannatamente pericolose, come le Megere.
Un gruppo di risate, se possibile, ancora più malate divampa in un punto non così lontano da me e, dopo un instante di puro panico, tre creature mai viste in vita mia si materializzano a pochi metri di distanza.
Un unico pensiero adesso pulsa con violenza nella mia testa: cosa cazzo sono queste aberrazioni?!
Uomini, o perlomeno un tempo lo sono stati, in una via di mezzo tra l'etereo ed il materiale. Il loro “corpo” è coperto da squarci e ferite dalle quali fuoriesce una specie di nebbiolina azzurra.
Gusci vuoti. Mi ricordano tremendamente dei gusci vuoti.
«Sparisci, cacciatore.»
Non riesco a capire se quelle parole sono state pronunciate veramente o se sono entrate nella mia testa.
Possono parlarmi telepaticamente? Me lo sto solamente immaginando?
Sto diventando pazzo?
«Noi vogliamo solamente gli angeli.»la voce sibilante si fa sentire nuovamente.
Sembra quasi un sussurro. Un sussurro che si diffonde nel mio cervello, espandendosi lentamente.
«Voi siete mostri.»rispondo io, con tutta la calma del mondo. La cosa più importante di questo "mestiere" è il non apparire spaventato. 
Urla e muori.
«Ed il mio compito è uccidervi tutti, indistintamente.»
Ed in una frazione di secondo un grido disumano fuoriesce dalle loro bocche vuote; senza denti, lingua o gengive.
Scattano. Scattano verso di me con una velocità impressionante, spaventosa.
Uno dei tre balza in avanti, per sovrastarmi ed attaccarmi.
Errore fatale. 
Per quanto possano essere spaventose queste creature non sembrano piuttosto intelligenti.
Un sorriso compare sul mio volto mentre le mie braccia descrivono un ampio arco, tenendo saldamente la falce.
In un attimo la mia arma argentata trapassa il corpo di una di quelle aberrazioni, trinciandola in due.
Niente sangue o alcun genere di interiora.
Gli occhi della creatura si sgranano poco prima di sparire in quell'inquietante nebbia azzurra.
Nessuna traccia lasciata da quell'essere. Questo esclude la probabilità che si tratti di un qualsiasi genere di spettro.
Non riesco veramente a capire a quale categoria dell'Enciclopedia possano appartenere questi mostri.
Sono esseri mai visti, completamente nuovi.
Mi concentro sui due rimasti. Non mi sembra il momento più opportuno per ripassare per l'ennesima volta l'Enciclopedia.
Camminano in due sensi opposti, cacciando rantoli disumani, in posizione d'attacco.
Vogliono disorientarmi; confondermi per poi distruggermi senza pietà.
Necessita una tattica. 
Se mi concentro su uno l'altro mi attaccherà.
Un'arma a doppio taglio.
Indietreggio lentamente, mantenendo una posizione di difesa mentre mi scervello sul da farsi.
Non ho rune. Non ho la concentrazione per un incantesimo. Non posso attaccare.
Credo di essere un po' fottuto.
Si stanno avvicinando, lenti ed inesorabili.
Devo agire, non importa in quale modo. 
Devo fare qualcosa.
Avverto un lieve rumore dietro di me, rendendomi conto solamente ora che ci sono altri quattro ragazzi-alati svenuti.
Vogliono loro? Sono loro gli angeli di cui parlano queste bestie?
La tentazione di consegnarli si insinua per un attimo nella mia testa per poi essere espulsa fuori con una violenza inaudita.
Prima di tutto il dovere.
E poi sarebbe una cosa moralmente scorretta. 
Un vento totalmente fuori luogo inizia ad alzarsi con forza, quasi come se un elicottero stesse decollando.
Gli occhi vuoti dei due esseri si sgranano, conferendo loro un'espressione terrorizzata.
C'è qualcosa dietro di me. Qualcosa di pericoloso a giudicare dalle loro facce.
In un primo momento ho quasi paura di voltarmi.
Che cosa può esserci di così spaventoso alle mie spalle?
Afferro la mia arma, voltandomi di scatto, pronto al peggio.
All'inizio l'unica cosa che vedo è una nuvola indistinta di piume nere.
Ma successivamente mi rendo conto che quella non è affatto una nuvola.
È uno di quegli angeli. Sta volando rasoterra con una velocità a dir poco sconvolgente, puntando dritto verso di noi.
Ma non ho paura. 
Sono solamente sconvolto.
Ho notato un unico dettaglio in quel ragazzo che mi ha fatto raggelare.
I suoi occhi.
I suoi occhi glaciali. Occhi profondi, in grado di scrutarti gli angoli più remoti dell'anima.
Giuro che il mio respiro si è fermato alla vista di quegli occhi.
L'angelo mi supera, creando una corrente d'aria simile a quella che potrebbe scatenare un camion, per poi afferrare una di quelle aberrazioni per le spalle.
E va sù, sù, sempre più sù, portandosi quella creatura che inizia a divincolarsi con forza.
Mi ricorda dannatamente Icaro che si avvicina troppo al sole.
Accade in un attimo.
L'angelo lascia andare la creatura che cade nel vuoto, andandosi a schiantare chissà dove.
Successivamente il ragazzo misterioso inverte la direzione, tornando indietro.
Un grido soffocato mi ricorda che un'altra creatura è lì con me e non si è fatta distrarre dalla visione dell'angelo.
Corre verso di me, prendendo il manico della mia falce con una mano scheletrica mentre l'altra sferra un pugno deciso sul mio zigomo.
Barcollo all'indietro mentre il sapore metallico del sangue si insinua nella mia bocca.
Mi ha fregato. Una creatura inferiore mi ha fregato.
Non me lo perdonerò mai, mi sono lasciato distrarre da quell'assurdo spettacolo.
Adesso l'aberrazione ha la mia falce e sembrerebbe molto esperto nell'usarla.
Sferra un fendente ed un dolore lancinante esplode nel mio stomaco.
Un taglio non profondo, certo, ma non significa che non faccia male.
Caccio un gemito di dolore quando finalmente la lucidità mentale mi colpisce con la violenza di un proiettile.
La paura se n'è andata. Sparita.
Questi sono mostri come tanti.
Non hanno un cazzo più degli altri.
Vedrò pure il loro sangue scorrere -anche se non ne scorre nemmeno una goccia nel loro corpo-.
Potrei combattere a mani nude ma, infondo, sarebbe un suicidio.
Potrei carbonizzarlo con un incantesimo ma che gusto ci sarebbe?! Lui deve soffrire.
Mi ha sfidato e adesso pagherà.
I coltellini da lancio.
La soluzione era così semplice! Non avrò la mia saccoccia ma ho dei letali pugnali.
Non esito minimamente, estraendo tre coltelli.
Saranno sufficienti.
Io non sbaglio un colpo.
Afferro il primo, prendo la mira e...dritto nella cassa toracica.
La creatura caccia un verso di dolore, guardandomi con un certo terrore.
È musica per le mie orecchie.
Secondo coltello. Prendo la mira.
Nella clavicola.
A questo punto la creatura abbandona la falce, inginocchiandosi con fare quasi supplicante.
Vuole pietà? 
Non so che cosa sia la pietà.
Terzo coltello.
Non ho nemmeno bisogno di prendere la mira.
È come se sapessero già dove andare.
Dritto in mezzo agli occhi.
L'essere cade all'indietro, esanime, per poi sparire in quell'inquietante nebbia.
«Dio, sono fantastico!»grido io, carico di adrenalina mentre riprendo la mia amatissima falce.
«Abbiamo un piccolo superbo qui, eh?»una voce divertita si fa sentire da dietro di me.
Gli angeli. Quasi dimenticavo.
Che razza di idiota.
Mi volto, cercando di mostrarmi sicuro di me mentre l'unico risultato che ottengo è quello di sembrare tremendamente un idiota.
Ci sono due ragazzi in piedi dietro di me, uno è "tizio tremante", il primo che si è svegliato e mi ha avvertito dell'imminente arrivo di quell'inquietante corteo, mentre l'altro è "occhi di ghiaccio", quello che si è portato via uno di quegli essere.
E, cazzo, non posso minimamente reggere un confronto con una bellezza del genere.
Pelle pallida, capelli corvini, fisico dannatamente magro.
Mi sento praticamente nudo di fronte a loro.
«Credo che mi dobbiate qualche spiegazione.»annuncio io con tono duro, guardando i due con sguardo fisso.
«Lo crediamo anche noi.»risponde "occhi di ghiaccio".«E le avrai, ma questo non è un posto al sicuro. Dobbiamo svegliare gli altri.»
«D'accordo.»replico io seccamente. Voglio sentire che cosa hanno da dirmi, ho molti dubbi per la testa e loro possono essere la soluzione.«Vi farò contatterò in modo sicuro non appena arriverò a casa.»
«Ottimo.»"occhi di ghiaccio" mi rivolge un sorriso candido per poi rivolgersi all'altro.«Jeremy, dammi una mano a svegliare questi qua.»
Quello che deve essere Jeremy annuisce prontamente ed i due iniziano a scuotere gli altri angeli, ancora svenuti.
Non avevo veramente intenzione di conciarli così male ma è stato inevitabile.
Decido di aiutare gli angeli, sembra che ne abbiamo passate fin troppe a giudicare dal loro aspetto.
Tutto questo è così assurdo.
 
 
 
 
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Buh, non è il massimo, lo so. Spero di riuscire a fare di meglio andando avanti :3 .
Spero che non vi dispiaccia TwT
  
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