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Autore: _Nancy_    30/07/2015    0 recensioni
[Dal primo capitolo]
Tutti i Mangiamorte sono riuniti presso Villa Malfoy.
Tilly, l’elfo di famiglia è stato mandato via bruscamente dalla stanza.
Voldemort si alza, percorre la lunga tavola, osservando i suoi numerosi amici, che si sono sempre più moltiplicati nel corso di questi due anni.
Si sofferma a guardare il giovane Malfoy, che resta immobile e privo di pensieri di fronte a lui. Sembra non essere impaurito, quasi lo ammira. E’ una maschera priva di emozioni o è semplicemente a suo agio?
-Draco, dimmi… sei riuscito a trovare ciò che ti ho chiesto?- Si avvicina ancora di più, guardandolo negli occhi.
-Si, mio Signore. Ho trovato altri Purosangue disposti a elevare il suo potere.-
Genere: Azione, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Rimangono bloccati ad osservarlo.
Una lacrima le solca il viso, mentre distoglie lo sguardo dal corpo privo di vita.
Fanno qualche passo, indecisi se tornare ad Hogwarts o meno.
E’ vicino all’uomo, non azzarda il minimo movimento di spostarsi.
Ripone la fiala nella tasca della giacca.
Sa bene di cosa si tratta.
Un ricordo di Severus Piton. Dev’essere importante se gli ha permesso di prenderlo.
Si inginocchia, e poggia una mano sulla spalla del moro.
Sta per dire qualcosa quando viene interrotta.
Raggela sul posto.
E’ la sua voce.
*-Avete combattuto valorosamente. Lord Voldemort sa apprezzare il coraggio. Ma avete subito pesanti perdite. Se continuerete a resistermi, morirete tutti, uno per uno. Io non desidero che ciò accada. Ogni goccia di sangue magico versata è una perdita e uno spreco.
Lord Voldemort è misericordioso. Ordino alle mie forze di ritirarsi, immediatamente. Avete un'ora. Disponete dei vostri morti con dignità. Curate i vostri feriti.
Ora, Harry Potter, mi rivolgo direttamente a te. Tu hai consentito che i tuoi amici morissero per te piuttosto che affrontarmi di persona. Io ti aspetterò nella Foresta Proibita. Se entro un'ora non ti sarai consegnato a me, la battaglia riprenderà. E questa volta vi prenderò parte io stesso, Harry Potter, e ti troverò e punirò fino all'ultimo uomo, donna o bambino che abbia cercato di nasconderti a me. Un'ora.-
-Non ascoltarlo.- Lo consola, Ron.
-Andrà tutto bene.- Prova a convincere sé stessa con quelle parole.*
Ritornano indietro, timorosi di vedere cosa realmente gli aspetta.
Nessuno tenta di dire una parola.
Ron le rimane accanto, perso nei suoi pensieri.
E’ una fortuna che Lavanda sia rimasta al rifugio con i più deboli e con Teddy.
Almeno, non ha da temere che qualcuno possa fargli del male. Nonostante conoscano l’abitazione, sa per certo che i Mangiamorte non si muoverebbero dal castello.
La Battaglia è dove l’ultima volta si sono scontrati, non altrove.
Un lieve rantolo di dolore attira la sua attenzione.
I sei draghi sono distesi a pancia in giù, pieni di ferite, uno di loro è in fin di vita.
Li raggiunge a lunghi passi, tira fuori una scatolina contenente un intruglio pastoso. Lo applica sul petto del drago, vedendo gli occhietti ridursi a due fessure mano a mano che la massaggia intorno ai punti colpiti.
Sta soffrendo.
-Hermione?-
Rimette l’unguento nella borsetta con gran dispiacere e si avvia dentro.
La Sala Grande è gremita di morti e numerosa gente.
I primi corpi vengono trasportati da una parte, posati a terra con cura.
Un colpo al cuore quando individuano un viso ben conosciuto: Tonks.
Accanto a lei, Remus.
Così rilassati in quella posizione.
Reprime un singhiozzo.
Si volta, in cerca di un appoggio. Lascia cadere la testa su quella di Ron, che le mette un braccio dietro le spalle.
Passa lo sguardo alla sua sinistra. Harry non c’è.
-Dov’è finito?-
Boccheggia. E si guarda intorno.
-Non lo so. Era qua fino a un minuto fa.-
-Si è consegnato.- Si tappa la bocca. –E’ andato a morire, non siamo in grado di sconfiggerlo senza il suo aiuto.-
-Stiamo calmi.- La scuote appena. –Dobbiamo uccidere la sua amica. Indeboliamolo, troviamo la Spada di Grifondoro.-
-Sai benissimo, che non c’è traccia di quella maledetta! E’ andata perduta!-
-E se fosse nella Camera dei Segreti?-
-La Camera dei Segreti?- Alza un sopracciglio. –Hai ragione! Sei un genio! Non possiamo avere la spada, ma abbiamo i denti di basilisco! Te ne eri dimenticato?-
-A quanto pare.- Si gratta la nuca. –Due anni fanno dimenticare le piccole cose.-
***
E’ ancora rinchiuso in quella dannata stanza.
“Ecco, questo è l’ordine. Nessuno ti troverà, io devo raggiungere il Signore Oscuro.”
Si siede a terra, stringendo la bacchetta tra le mani. La rigira, senza degnare di un’occhiata i prigionieri, che si stanno svegliando proprio in quel momento.
Jean, legata al marito, apre lentamente gli occhi, reprimendo un grido di terrore.
Poi, capisce e ricorda.
Si muove, svegliando Robert, che a sua volta tenta di fare lo stesso per liberarsi dalle funi strette.
-E’ inutile, è impossibile slegarle senza il contro incantesimo.- Sbuffa, passandosi una mano tra i capelli rossi, più scomposti del solito.
-Cosa ti abbiamo fatto, ragazzo?- Sussurra la donna, sull’orlo delle lacrime.
-Devo metterti a tacere con la madre della Metamorfomagus o smetti di parlare?-
Sente il nervosismo a pelle. Non sopporta quel posto, chiuso, abbandonato, privo di una buona compagnia.
Perché Narcissa se ne è andata e l’ha lasciato con questi stolti?
Batte un pugno contro il primo mobile che ha davanti, ignorando il dolore sulle nocche piene di sangue.
***
La Foresta Probita è cupa, immersa di Mangiamorte pronti ad attaccare nuovamente.
Sussurrano tra loro, le voci arrivano lontano e non pienamente connesse tra esse. Riesce a individuare un pezzo di frase “Potter” e “non verrà”, susseguirsi insieme ad altre come “non sarà contento”.
Socchiude gli occhi, è la sua ora.
Qualche passo, e sarà tutto finito.
Nagini morirà, e Voldemort cesserà di esistere insieme a lui.
Si ferma, arrivando faccia a faccia con il nemico.
A ogni lato ci sono gli uomini marchiati, nessuna ombra di Draco Malfoy.
Magari, è riuscito a rimanere al sicuro. E allora, perché Narcissa Malfoy è qua?
-Harry Potter.- Una pausa. -Il Ragazzo Che È Sopravvissuto.-
Un lampo di luce verde, e poi il buio.
***
La porta si apre con un lieve cigolio di sottofondo, mentre gli oggetti ancora intatti e bruciacchiati decorano l’immenso posto.
Le braccia lungo i fianchi, completamente sola e senza protezione.
Ron è con Neville, in cerca di quel maledetto Horcrux e dell’oggetto per distruggerlo.
Ha dovuto minacciarlo per proseguire, è pur sempre la sua più cara amica. Lei non può farci niente, deve farlo, deve trovarlo.
Gira l’angolo, ritrovandosi davanti lo spettacolo che mai si sarebbe aspetta.
Calde lacrime le rigano il volto, le asciuga di fretta, lanciandosi contro l’amata famiglia. Singhiozza, quando sente quel calore diffondersi per tutto il corpo, quando i SUOI genitori sono lì con LEI.
-Adesso, vi libero.- Prende la bacchetta dalla tasca, e scioglie l’incantesimo.
Fa lo stesso con Luna e Andromeda, che si affrettano a ricomporsi al meglio.
-Sei una benedizione, Hermione. Merlino, è una fortuna che esistano ragazze come te!-
Si morde le labbra.
Come può dirle della morte di sua figlia e del marito? Non è il momento adatto, proprio no.
-Sei arrivata, finalmente.-
Si volta.
La stava aspettando, impaziente.
-Nascondetevi, raggiungete la Sala Grande. Vi daranno le bacchette, io ho un conto in sospeso.- Resta in guardia, pur di non lasciarsi sfuggire qualcosa. –Andate!-
Annuiscono, e dopo essersi chiusi l’uscita alle spalle, rimangono in silenzio.
Una lieve scintilla invade i suoi occhi verdi, quelli che ha sempre amato.
Un ricordo prova a trascinarla via, riportandola alla triste realtà.
-Perché?-
-Stupeficium!-
E’ disarmata.
Indietreggia, andando a sbattere contro un mobiletto basso e rovesciandosi all’indietro. Rialza lo sguardo, puntandolo su quello di lui.
Le lacrime minacciano di uscire, stringe i denti e si mette in piedi.
-Fred, perché fai questo?-
Le punta la bacchetta sul collo, deciso a colpire.
-Hai dimenticato tutto?-
Rimane a bocca aperta, mentre fa un passo per allontanarsi.
-Guardami! Sono io, Hermione!- Gli prende il viso tra le mani, costringendolo a non muoversi. –La Prefetto Perfetto che ti rompeva ogni volta che vendevi merendine ai ragazzini del primo anno, l’ex ragazza di tuo fratello, la ragazza che ha partecipato a rimettere su Radio Potter, quella che hai baciato un’infinità di volta e … -
Manda giù il groppo che in gola.
Non riesce a dire altro.
E’ diverso.
Sospira.
Alla fine prende la decisione più insensata e stupida del mondo.
Lo attira verso di sé, ma non per baciarlo, non stavolta.
Si punta la bacchetta addosso.
-Fred!-
Il colore degli occhi cambia, diventa più chiaro e meno intenso.
La fronte corruga e la smorfia sul viso si dissolvono, lasciando spazio al vero ragazzo. Apre e chiude la bocca, non ha la forza di mettere su una frase di senso compiuto.
Lascia cadere l’arma sul pavimento. Non la guarda nemmeno, troppo preso a fissare la compagna che ha di fronte.
-Hermione.- Ha la gola secca, non sa cosa dire.
Sembra un sogno impossibile.
L’unica cosa che vorrebbe fare è …
Hermione, abbassa lo sguardo, imbarazzata e un po’ impaurita.
La trascina fino al suo petto, facendola scontrare su di esso. Non le lascia tempo di ribattere, e si avventa sulle labbra.
La bacia, per davvero.
Pone una mano dietro la schiena, deciso a non lasciare andare. Con quella libera, scorre ad accarezzare la guancia umida di lacrime, e si perde.
-Sei tu?- Si stacca appena dalla sua bocca, pur di sussurrargli quelle parole.
-Ne dubiti?- Un altro bacio, più corto, però. –Non ti avrei mai ucciso.-
-Lo so.-
-Sono felice sei qui.- La guarda, spostandole una ciocca di capelli da parte. –Sarebbe molto romantico ballare, insomma.-
-Tra tutti questi resti?- Ride, divertita. –Preferisco andare a combattere per la mia libertà.- Si stacca, lasciando che Fred le faccia fare un giretto su sé stessa tenendola per mano. –Ci aspettano. Harry è andato via.-

 
 
 
 
 
 
Spiegazioni eventuali
La Spada di Grifondoro non sappiamo esattamente dov'è, l'unico modo sensato per uccidere Nagini è recarsi alla Camera dei Segreti come due anni fa, con l'aiuto di Ron. Ben presto, capirete.
La pozione che Fred è stato costretto a bere non ha un vero antidoto, ma vedere Hermione e riconoscerla proprio nel momento in cui lei cerca di uccidersi, gli fa "aprire gli occhi", portandolo alla realtà. Non lo definirei come la soluzione, ma un semplice dettaglio non previsto.
  
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