Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: SaintPotter    02/08/2015    1 recensioni
Tra due minuti scatterà la mezzanotte e non sarà più San Lorenzo. Con questa giornata morirà la mia speranza di vedere una stella cadente. Non ci spero quasi più ad esprimere il mio desiderio. So che, in ogni caso, non si realizzerà. Il profumo di James, sdraiato sul telo accanto a me, non alimenta la mia speranza. La sua vicinanza mi fa solo male. Detesto il fatto che la sua testa sia estremamente vicina alla mia, che i miei capelli siano in parte distesi sopra i suoi. Detesto il fatto che a lui questo non faccia venire i brividi. [ ... ] Detesto il fatto che io stia permettendo a qualcuno di prendere il mio cuore, giocarci e restituirmelo a pezzi. [ ... ] ‹‹ Guarda, una stella cadente! ›› sento dire a mio cugino, mentre vedo il suo braccio alzarsi ed il dito indice indicare un punto per me indistinto del cielo. Cerco la stella che cade, ma non vedo nulla. Vedo solo qualche puntino bianco fermo sullo sfondo blu scuro. Sarò stata troppo lenta, mi dico. Non ho espresso il mio desiderio. James Sirius Potter non sarà mai capace di amarmi. Stella o non stella.
[ Serie in corso. ]
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dominique Weasley, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Teddy Lupin | Coppie: James Sirius/Dominique, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Illusion.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Illusion
 



 




Secondo capitolo.

 
Non ho mai visto l'alba, d'estate. Tendo a svegliarmi verso le nove, quando il sole è già alto, seppure non allo zenit, e le tende celesti coprono i vetri di tutte le finestre di Villa Conchiglia.
La mia sveglia, tuttavia, oggi è suonata alle sei. Avrei potuto ammirare il cielo, come ha fatto mia sorella, invece ho deciso di imitare Louis e fare colazione come un morto vivente. Sono ancora seduta sulla mia vecchia e cara sedia, anche se ho finito di bere il succo all'albicocca da cinque minuti. Davanti a me vedo solo un paio di tazze, una zuccheriera, un cartone di latte quasi vuoto e del cacao. I miei occhi vogliono chiudersi, non arrivano neanche a vedere il resto degli oggetti posati sulla tavola. Mi sono accorta solo trenta secondi fa della presenza di mio padre, quando l'ho sentito spostare la sedia per alzarsi e andare a lavare la sua tazza. O meglio, a posarla nel lavello; è mamma che lava, in famiglia. Papà finge di voler dare una mano, ma per sua fortuna mia madre lo liquida dicendo che non deve preoccuparsi, poiché è più che felice di occuparsi lei della cucina. So bene, invece, che anche lei odia le faccende domestiche. Se non fosse una maniaca dell'ordine e del pulito, Fleur Weasley se ne starebbe tutto il giorno sul divano a guardare una vecchia serie babbana chiamata Beautiful.
‹‹ Andatevi a lavare i denti ›› sento dire alla donna a cui sono rivolti i miei pensieri. ‹‹ Tra una decina di minuti si parte. ››
Il mio cervello sembra non voler collaborare. Ho il gomito posato sul tavolo ed il mento poggiato sulla mano. Se non conoscessi l'educazione, adesso me ne starei sdraiata sull'intera tavola, ancora apparecchiata. Lo stesso credo valga per Louis, che si trova nella mia medesima posizione e sta persino russando. Ha gli occhi chiusi, ci scommetto tutti i miei Galeoni. Credo che continuerò anche io a dormir... yawn.
‹‹ IN PIEDI! ››
Alzo la testa con una velocità che mai ho avuto, alle elementari, nelle prove di educazione fisica. Mi rendo conto che non avevo più il mento poggiato sulla mano, ma la testa era stesa sul tavolo ed avevo chiuso gli occhi. Sbatto due volte le palpebre, strizzo gli occhi e me li sfrego con i dorsi delle mani. Okay, sono sveglia. Sbadiglio. Adesso sono ufficialmente sveglia.
Alla mia sinistra, Louis è in piedi. Deve essere scattato quando mamma ha urlato.
Guardo dietro di me e mamma non c'è più, ha già cambiato stanza. Non ci sono nemmeno papà e Victoire. Fermo il mio sguardo su Louis e vedo che il suo è fisso su un punto in alto sul muro. Lo cerco e mi ritrovo a guardare il grosso orologio appeso al chiodo. Metto l'immagine a fuoco e dieci secondi dopo vedo che sono le sette meno un quarto. Alle sette si va tutti insieme al campeggio. Non ho chiaro se a imprecare sia stato mio fratello oppure se sia stata io, so solo che devo fiondarmi in bagno per prepararmi, o non farò in tempo.
 

 
*
 

La "Tedtoire" (bleah) si scambia un bacio veloce e si Materializza con i propri bagagli. Papà prende la valigia di Louis e con l'altra mano afferra lui per un braccio e gli chiede se è pronto a partire; mio fratello non si è mai Materializzato prima d'ora (naturalmente si parla di Materializzazione Congiunta, poiché è, come me, minorenne) e non ha la minima idea di cosa si provi a farlo. Non sembra spaventato, ma io sono sicura che lo è. Almeno un po'. Vedo che annuisce ed alcuni secondi dopo sparisce insieme a William Weasley.
È arrivato il mio turno e, anche se ho ancora i piedi per terra, già mi viene da vomitare. Non sopporto questo mezzo di trasporto, sento sempre un forte mal di stomaco. Se non rimetto, una volta a terra, mi sdraio finché il dolore non passa. Rose dice che dovrei solo abituarmi, ma non penso affatto che abbia ragione; mi sono Materializzata tantissime volte con mia madre e mia sorella, ma mi sono sempre sentita malissimo! Non sono psicologicamente pronta a Materializzarmi, perciò, e tuttavia non faccio neanche in tempo a provarci, poiché improvvisamente mi viene la nausea e sento i nervi pulsare in testa. Maledetta mia madre che non avvisa prima di usare la magia! Questo pensiero, naturalmente, mi viene in mente solo due minuti dopo, mentre mi reggo con fatica alla mia valigia nel giardino della Tana.
Hugo e Lily ridono di me, poco lontano. Per una volta, non ho la vista offuscata e distinguo perfettamente le figure dei miei parenti che, fuori la porta di casa dei nonni, si scambiano le ultime chiacchiere prima di partire per i boschi. O cercano di chiudere le valige troppo piene. O mi prendono in giro per il mio tragico arrivo.
Mi metto dritta in piedi e, trascinandomi dietro il bagaglio, raggiungo gli altri. Me ne sto un po' in disparte, alle spalle di mia madre che ha già trovato una scusa per bisticciare con zia Ginny. Scommetto che tutto è iniziato con la critica al colore "interessante" della sciarpa della zia. Poi è proceduto come al solito.
Solo Molly e Lily mi salutano, l'ultima delle due raggiungendomi e dandomi due grossi baci sulle guance. Ricambio, anche se non intendo sorriderle perché lei era quella che rideva di me insieme a Hugo, poco prima. Noto che Victoire è con Teddy e mi chiedo ironicamente chi se lo sarebbe mai aspettato. Con loro ci sono Fred, Roxanne e James, i più casinari della famiglia. Lei sta cercando di salire sulle spalle dell’ultimo cugino citato, ma è troppo bassa. Mi volto immediatamente dall'altra parte e trovo Lucy che mi sorride e mi saluta con un cenno della mano. Ruoto di poco il capo e faccio un saltino indietro quando a pochi centimetri dalla mia faccia vedo Louis che mi dice, entusiasta, che Materializzarsi è stato fantastico; poi si ricorda che io ho sempre reagito alla maniera opposta e mi chiede come sto. Sto meglio, credo. Non ne sono sicura. Apro la bocca per rispondere semplicemente che "sto", ma delle dita toccano la mia spalla.
‹‹ Rose! ››
‹‹ 'Minique, ciao! Come stai? ›› mi chiede mia cugina. Sento le mie labbra distendersi in un lieve sorriso; mi piace Rose, è una delle Weasley che preferisco. Probabilmente è proprio quella che più preferisco. Apprezzo il fatto che lei sia venuta a chiedermi come io stia, è davvero gentile da parte sua. La cosa che mi rende più soddisfatta è il fatto che lei non lo abbia fatto neanche per gentilezza, ma perché le importa davvero.
‹‹ Bene, penso. Ma... sai, non mi piace Materializzarmi! ›› dico io. So già che lei si era aspettata questa risposta.
‹‹ Sì, abbiamo notato. È una fortuna che per raggiungere la meta James abbia deciso di usare una Passaporta! Lui e Fred hanno preparato tutto un paio di giorni fa, ho sentito che hanno organizzato un sacco di attività per il campeggio! ››
Lei sembra così entusiasta di questa settimana da passare insieme. Io non lo sono affatto, quindi le labbra adesso prendono una piega differente e vanno a formare una piccola smorfia. "Meraviglioso", penso ironicamente ma senza vivacità. Rose inarca le sopracciglia e comprendo che non l'ho solo pensato, ma l'ho detto. Sappiamo tutti come continuerà la conversazione: mia cugina mi farà domande su domande per capire cosa non vada con me e alla fine mi convincerà che ci divertiremo. O meglio, tenterà di convincermi, senza riuscirci.
 

 
*
 
 
La conversazione con Rose è andata come chiunque si sarebbe aspettato. Quello che invece mai mi sarei aspettata è che ad un certo punto si è aggiunto Albus a noi. È stato davvero carino a dirmi che, in caso di noia, a me ci avrebbe pensato lui. Non sa che la notte precedente ho architettato il mio piano per fuggire dal campeggio. Cioè, più o meno.
Non lo sa neanche Lily, con cui adesso sto parlando (lei mi racconta della misteriosa creatura magica meravigliosa che ha avvistato ed io fingo di ascoltare), o Hugo, che è accanto a me e fissa il suo baule come se avesse la vista a raggi X e potesse vederci attraverso. Scommetto che abbia dimenticato di infilarci dentro qualcosa e il suo sguardo mi dice che lo pensa anche lui.
‹‹ Non mente, l'ho visto anche io! ›› sento dire a una voce troppo familiare. Quella voce. La sua.
James appare dal nulla e mi sta di fronte, poggia un gomito su una spalla della sorella, ma lei lo allontana tirandosi su un lato e facendogli una pernacchia mentre questo perde l’equilibrio. A lui sembra non importare poi tanto, quindi si avvicina a me e prima che io possa anche solo dirgli "ciao", mi saluta lasciandomi un bacio veloce sulla guancia, quella destra. Devo lavarmela immediatamente, o credo che non lo farò mai più. Non arrossisco, non mi muovo, mi limito a ricambiare il saluto a voce. Anche Fred si aggiunge a noi e si degna finalmente di farmi notare che si è accorto di me. Fa una battuta sul mio arrivo tramite Materializzazione (inutile dire che è per questo che io sbuffo e tutti gli altri ridono) e tenta di abbracciarmi. Fred non è mai stato bravo con le ragazze, o con i gesti d’affetto in generale, quindi non ha idea di come toccarmi, mentre l'esperto in amore è considerato James. E ti pare, James, James, James. Lui c'è sempre e ovunque.
Saluto gli zii e comprendo, dal modo in cui i due organizzatori (ossia Fred e James) cercano di allontanare gli adulti, che sono le sette in punto ed è arrivato il momento di partire.
 

 
*

 
Non ho mai usato una Passaporta. Conosco alla perfezione la teoria che la riguarda, ma ho il terrore che possa provare le stesse sensazioni che provo con la Materializzazione. Non vorrei arrivare nei boschi e vomitare in mezzo alle piante. Su qualche fungo, magari. Velenoso.
Cerco di farmi spazio nella folla di Weasley e Potter che stanno attorno ad un oggetto che ancora non ho visto e ricevo una gomitata da Albus.
‹‹ Scusa! ›› dice subito lui. Non rispondo. Riesco ad infilarmi tra lui e Rose e avvisto, al centro di un cerchio che cerchio non è, un vecchio scarpone, probabilmente di nonno Arthur. Sembra messo piuttosto male, ormai è da buttare. Deve essere questa la Passaporta, rifletto. Non devo sforzare ulteriormente il mio cervello, comunque, 'ché le mie teorie vengono confermate e Teddy, accanto a mia sorella, ordina al resto del gruppo di toccare lo scarpone. Faccio come dice e mi pento per sempre di averlo ascoltato. Il mal di stomaco torna e credo che stavolta potrei davvero vomitare, magari sui capelli di qualcuno.
Per fortuna la tortura termina quando una voce che non riesco a riconoscere dice a tutti di mollare la presa. So che me ne pentirò ancora, ma faccio di nuovo come mi viene ordinato. Urlo, sino a che non tocco terra, bruscamente. Di sicuro non mi sono rotta niente, però mi fa male la schiena. Se fossi caduta di faccia, sarei messa peggio, quindi non mi lamento e, dopo essermi messa in piedi, mi limito a grattare un po' il punto colpito. Noto che anche gli altri sono caduti, tranne Victoire e Teddy, maledetti! Il loro pare un atterraggio perfetto. Nessuno sembra essersi ferito gravemente, anche se Lucy è atterrata vicino un grosso masso e avrebbe potuto farsi male per davvero. Ci sono altri grandi sassi, qua e là, ma il colore che salta più all'occhio non è il grigio, bensì il verde. Ci sono piante ovunque. Anche il marrone non scherza, con tutti i tronchi degli alberi. Alberi, sassi, pochi fiori giallastri ed erba; foglie, foglie e foglie! Dovrò passare in questo postaccio un'intera settimana? Se lo scordano, appena posso io scappo!
Vengo allontanata dai miei pensieri quando sento Lily urlare. James si precipita al suo fianco e la manda a quel paese quando vede che si tratta solo di una cavalletta. La piccoletta gli dà un pugno sullo stomaco, dicendo che non è "solo una cavalletta", ma un "animale feroce che voleva saltarle addosso". Lui la ignora ed alza gli occhi al cielo. Trovo sia bellissimo anche quando fa così. No, non dovrei pensare a lui.
‹‹ Dov'è Hugo? ›› chiede Roxanne, visibilmente prossima ad una crisi di panico. Il suo sguardo si sposta freneticamente prima a destra e poi a sinistra, dopo ancora a destra e infine a sinistra. ‹‹ Non ha mollato la presa? ››
Per un momento sento che il cuore mi si sta strozzando in gola. Trattengo il respiro come una bambina di due anni, senza neanche accorgermene.
‹‹ Sono dietro di te, demente ›› dice lui con voce statica e lei bisbiglia un sorpreso ed imbarazzato ‹‹ oh ››. Adesso tutto il fiato che avevo trattenuto esce dalle mie labbra. Scopro essere tanto, tantissimo.
Fred annuncia che innanzitutto bisogna montare le tende (alla maniera babbana, si intende; solo mia sorella e il fidanzato sono maggiorenni e possono usare la magia) e tutti fanno come dice. Fortunatamente Louis è un gentiluomo e vuole montare lui la tenda per entrambi.
Mentre gli altri si danno da fare, vado a cercare un bagno che non sia un cespuglio. Ho la vescica piccola, io.
Si dice che chi parte senza speranze torna a mani vuote.
 

 
*

 
In questo dannato bosco ci sono solo piante e piante. E, se sono sfortunata (e lo sono), anche schifosi animaletti volanti, saltellanti e striscianti. Ovviamente, non c'è nessun bagno. Neanche un buco nella terra per farla dentro. Non che avrei mai potuto farla sul terreno, in mezzo al bosco.
Impreco a bassa voce, mentre torno nel luogo dove ho lasciato gli altri a faticare per poter sopravvivere per l'intera settimana. Noto che il numero di persone si è ridotto parecchio e trai pochi presenti non vedo né mio fratello, né James.
‹‹ Dove sono tutti gli altri? ›› domando a Molly, che dista meno passi da me rispetto agli altri.
‹‹ Al lago! ›› risponde lei, ma vedendomi confusa mi spiega meglio: ‹‹ stiamo andando a pescare, Fred e James hanno portato le canne ed i retini! Non vieni? ››
A quanto pare le attività sono già iniziate. Be'... sembra il momento esatto per scappare, ora che nessuno mi vede!
‹‹ No ›› dico allora scuotendo il capo. ‹‹ Devo sistemarmi, prima. Magari vi raggiungo più tardi. ››
Molly sembra credermi, poiché annuisce, allora prende Lily a braccetto e si avvia con gli altri pochi verso il laghetto vicino. Sulla sinistra, per essere precisi. Non sapevo, comunque, ci fosse un lago.

 
*

 
Sto per perdere la pazienza. Non trovo nessun modo per fuggire. Non c'è nessun sentiero, non un mezzo magico, non... nulla! Zero!
Cammino avanti e indietro negli stessi tre metri da almeno dieci minuti e non mi è ancora venuta in mente nessuna idea brillante. Non uso un linguaggio scorretto o volgare di solito, ma sto seriamente per mandare a fanculo tutti quanti, James per primo!
Deve esserci un modo, anche perché prima o poi anche loro dovranno andarsene, no? Magari con un'altra Passaporta! Siamo arrivati con uno scarpone e magari ce ne andremo con un altro! Il problema è che non potrebbe mai funzionare, questi oggetti magici non fungono di certo a casaccio. Potrebbe funzionare, invece... una scopa! Sì, certo, una scopa, proprio come quella che spunta fuori dalla tenda di Teddy.
‹‹ Ahia, fa male! ››
‹‹ Sei un imbranato, Al! E non è niente! ››
‹‹ Però fa male! ››
‹‹ Se ti lamenti ancora, ti faccio davvero male io! ››
Fantastico. Fred e Albus si stanno avvicinando, e chissà se c'è qualcun altro con loro. Se mi sbrigo a scappare, non mi vedono! Però, io vedo loro camminare in fretta, in mezzo agli alberi che mi sono poco lontani e che in parte mi nascondono. In realtà, nascondono loro, ma sono dettagli. Corro a prendere la scopa, poi la mia valigia ancora chiusa e mi metto a cavalcioni sul manico di legno. La valigia è pesante e sarà difficile volare con questa, ma potrei anche farcela! Cerco di capire dove posizionarla, quando la voce di Fred non pare più provenire da lontano.
‹‹ A quanto pare abbiamo una fuggitiva! ››
Merda. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SaintPotter