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Autore: Silvi_MeiTerumi    03/08/2015    2 recensioni
L'unico modo affinché la società sopravviva è che ognuno occupi il posto che gli spetta.
Il futuro appartiene a coloro che sanno qual'è il loro posto.
Ma bisogna stare attenti, non ci si può fidare di nessuno, sopratutto negli Intrepidi.
*
"Non dovresti essere qui, non è il tuo posto" scandisce bene quelle parole, affilate come coltelli, prima di spingermi contro il muro.
"E tu? Sei sicuro che questo sia il tuo posto?" gli pongo quella domanda che lo fa immobilizzare. Non avevo mai visto insicurezza nei suoi occhi. Pensavo che non sapesse nemmeno cosa fosse.
*
Cosa succede quando una guerra comincia?
Cosa può accadere se si decide di stare dalla parte sbagliata?
(Eric x Nuovo Personaggio)
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Break Free


Capitolo 6
 
La squadra si è divisa in coppie da due. Io e Al. Sento lo scricchiolare dei sassolini sotto le mie scarpe e prego che nessuno della squadra di Eric sia nei paraggi.
Anche se i proiettili sono di vernice, l’idea di sparare a qualcuno non mi entusiasma.
Passiamo in un vicolo stretto tra due edifici grigi e decidiamo di fermarci un attimo, qui siamo al sicuro.
“Però, l’dea di Tris è stata fantastica” cominciò il mio compagno sedendosi di fronte a me, a gambe stese.
Io invece sono rannicchiata su me stessa, come per proteggermi dalla notte.
“Già, è stata grande a pensare di arrampicarsi sulla ruota panoramica” sorrisi rilassandomi un po’.
“Tra poco tocca a noi, entriamo in azione” gioisce facendo leva sui palmi delle mani per alzarsi, si avvicina al muro e spia se c’è qualcuno vicino a noi.
A breve dovremmo uscire allo scoperto e attaccare l’altra squadra da lati diversi, così li sorprenderemo.
Ma non sono sicura di farcela, spero con tutto il cuore che questa esercitazione si concluda presto.
“Io vado a destra e tu a sinistra?” e non posso fare altro che annuire, anche se in disaccordo. Non  voglio stare sola.
Ma prima di andare Al mi richiama e sorridendo mi sussurra qualcosa che mi infonde sicurezza “ andrà tutto bene, io sarò a pochi passi da te”.
Dopo averlo lasciato procedo a grandi passi e mi avvicino sempre più alla base nemica, tremando appena.
Ma mi blocco di colpo quando lo vedo.
Ha gli occhi rivolti al cielo, non c’è traccia di stelle stanotte. Solo della luna che illumina il grande prato dove mi trovo.
E’ rilassato, i suoi muscoli non sono tesi come al solito. Sembra quasi a sua agio con il fucile in spalla.
Il cuore mi batte forte nel petto. Dovrei attaccarlo mentre è assorto nei suoi pensieri. Ma voglio davvero sparargli ora?
Cerco di prendere la mira nascosta tra l’erba alta, devo regolarizzare il respiro o mi sentirà.
Sto per premere il grilletto quando arriva qualcuno e si avvicina ad Eric, riesco solo a sentire l’imprecazione del Capofazione.
I miei compagni staranno attaccando, così decido di raggiungerli, devo essere coraggiosa.
Prendo la direzione opposta da dove ero arrivata, seguendo quella di Al.
Posso sentire il sibilo dei proiettili nell’aria, quasi gattonando raggiungo uno dei tanti container rossi e mi ci riparo subito.
Vedo da lontano Tris con Quattro, Chris li segue proteggendoli alle spalle.
Decido di andare verso l’esterno e correre fino alla torre, dove la bandiera luccica d’oro.
Ma la mia corsa viene interrotta quando Peter si posiziona di fronte a me e comincia a sparare. Agilmente mi riparo e penso a come toglierlo di mezzo, non posso dargliela vinta. Non dopo le sue cattiverie.
Aggirandolo riuscirò a prenderlo alla sprovvista.
Sfortunatamente si volta nel momento esatto in cui gli sono dietro e con tutta la forza si scaraventa contro di me.
Il fucile mi cade e io con lui. Peter comincia a colpirmi dall’alto, ma non mi spara.
Gli afferro un piede facendogli perdere l’equilibrio e mi metto su di lui, cercando di strappargli il fucile dalle mani.
Dopo uno sforzo immane riesco nel mio intento e lo butto lontano da noi, almeno non può eliminarmi dal gioco.
Il dolore allo zigomo dal pugno appena sferratomi mi fa chiudere gli occhi e cadere con la schiena sul pavimento.
“Cosa credevi da fare?” sbraita Peter colpendomi con un calcio sul fianco e facendomi perdere il respiro per un paio di secondi.
Trattengo il lamento di dolore tra i denti , prendo coraggio e afferro il mio fucile a poco distanza di me prima di puntaglielo contro, proprio al centro del petto.
In un secondo premo il grilletto e la vernice blu  gli macchia la divisa.
Lo guardo incredula mentre lui sgrana gli occhi, forse non si aspettava questo da me.
Mi alzo da terra soddisfatta e lo guardo vittoriosa.
Ma il mio attimo dura poco, infatti la qualcosa preme sulla mia schiena, è la canna di un fucile.
Deglutisco e lentamente mi volto. Non avrei mai dovuto farlo. Eric con il suo solito sorrisetto è dietro di me.
“Avresti dovuto spararmi prima, almeno ora non mi avresti visto” sussurra appena puntandomi allo stomaco.
E così prima sapeva di essere osservato e non aveva fatto niente, forse era convinto che non gli avrei mai sparato.
Socchiudo gli occhi e cerco di pensare che questa è solo un’esercitazione e che non può farmi del male, presto tutto finirà.
Poi però ricordo le sue parole durante il nostro primo allenamento.
“Cosa farai quando sarai in pericolo?! Ti lascerai uccidere?” e allora mi muovo velocemente prendendo la sua canna del fucile puntandola verso il basso.
Cercai di fare come con Peter e rubarglielo dalle mani, ma sebbene ci misi tutta la mia forza lui era indubbiamente più potente.
Con una spinta mi stese a terra e per la seconda volta nel giro di cinque minuti mi ritrovai qualcuno addosso.
Mi blocca entrambi i polsi con una mano,  ero davvero spacciata.
Mi dimenai per liberarmi ma non riuscivo nemmeno a muovere le gambe, schiacciate sotto il suo peso.
“Almeno questa volta ti sei voluta difendere” non sapevo se prenderlo come un complimento o una presa in giro, con lui non si poteva sapere.
Mi guardò intensamente negli occhi, tanto che cercai di sfuggirgli con lo sguardo. Se lo guardavo potevo perdermi e non volevo questo.
Delle urla di vittoria si levarono più in là e non potei fare a meno di sorridere.
“Anche se avete vinto, tu sei ancora debole” mi liberò alzandosi e riafferrando il fucile mettendoselo in spalla.
Vidi Al e Chris venire verso di me ed aiutarmi ad alzarmi, entrambi felici, io un po’ di meno.
 
Il mattino seguente entro in palestra dolorante e assonnata. Siamo tornati tardi e avrò dormito si e no cinque ore.
Vedo Eric vicino alla lavagna e sembra arrabbiato, probabilmente per aver perso la scorsa notte contro Quattro.  E’ rigido nei movimenti e quando si volta verso di me sento l’aria diventare pesante, quasi da schiacciarmi.
“Domani sarà l’ultimo giorno del primo modulo” esordisce “ allineatevi!” ordina imperterrito.
“E’ di cattivo umore, oggi” mi sussurra Chris.
“E quando non lo è?” bisbiglio appena per non farmi sentire.
Ora il suo orgoglio da Intrepido sarà a pezzi, non credo sopporti la sconfitta.
“Vi batterete domani, mentre adesso e oggi pomeriggio vi allenerete. Ah e nessuno si arrenderà” è un chiaro richiamo all’episodio tra Christina e Molly. Di certo non mi arrenderò, manca poco. Sono appena sotto la linea, se oggi vinco dovrei passare.
“E’ proprio necessario?” interviene Quattro quando scruta la lavagnetta con i nomi delle coppie. Questa sua domanda non ha fatto altro che far alterare Eric.
Lo fissa in silenzio e “comando io qui, ricordi?” dice infine sostenendo lo sguardo “qui, e da ogni altra parte” lo dice così piano che a stento riesco a sentirlo.
Leggo il mio nome di fianco a quello di Drew, ex-Candido, non sarà facile batterlo, ma nemmeno impossibile.
“Ti va di allenarti con me?” mi chiede dolcemente Al alle mie spalle, sorridendomi appena.
Accetto volentieri e capisco che lui si sta trattenendo durante il combattimento, se avesse voluto mi avrebbe steso a terra in men che non si dica.
Il massimo che mi fa è schiavarmi e ridere in modo amichevole di me, infatti mi solleva sulle spalle e gira su se stesso facendomi ridacchiare. Noi stiamo solo giocando.
“Vado a prendere dell’acqua” gli dico e velocemente lasciando il ring e raggiungendo il tavolino.
“Non siamo qui a oziare” mi stringe una spalla. Ha le dita fredde, e l’occhiata che mi scocca mi fa capire che ci stava osservando sin dall’inizio. “Dovrei tenerti d’occhio” sussurra e sento la paura impossessarsi di me.
Domani è anche il giorno delle visite e sono in ansia per questo.
So per certo che Johanna sarebbe venuta a trovarmi, ma avrei preferito che ci ripensasse, vedermi in questo stato l’avrebbe solo allarmata.
Poi certo, dovevo prima passare il modulo.
 
Dopo pranzo abbiamo circa due orette di pausa e decido di andare al Pozzo per comprare qualche vestito, quelli che ho sono tutto rovinati, la vernice non viene via e tanto meno non ho il tempo per cucire quelli rotti.
Vedo in lontananza Tris ed è in gonna?! Qui qualcosa non va.
Percorro i metri che ci dividono e mi piazzo di fronte a lei, fermando la sua camminata.
“Ehi” sussurro appena, vedo nei suoi occhi un senso di disagio e dolore.
“Che cosa hai?” le domando appena poggiandole una mano sulla spalla, ma la risposta che ricevo è solo una lacrima.
 Così l’ho presa per mano e l’ho costretta a raccontarmi cosa aveva, non per curiosità, ma perché io ci tenevo a lei.
Siamo ritornate al dormitorio, oramai vuoto.
“Avevo appena finito la doccia e quando sono uscita Peter, Molly e Drew hanno cominciato ad importunarmi. Poi Peter mi ha strattonato per l’asciugamano e me l’ha strappato di dosso. E’ durato un secondo, ma quel secondo è stato il peggiore della mia vita” mi confessa con le lacrime agli occhi.
Sento la rabbia montarmi nel petto e cerco di mantenere la calma respirando a fondo. Come si può essere così vili? Non trovo la risposta.
“La pagheranno, fidati di me” una Pacifica non l’avrebbe detto mai.
 
Rieccomi! :)
Inizio subito con il ringraziare chi segue e recensisce la mia storia, spero continui a interessarvi. Ho già scritto altri capitoli e non vedo l’ora di pubblicarli.
Mi è piaciuto scrivere la parte dell’esercitazione perché immaginavo Eric, con il fucile in spalla sotto il chiaro di luna. Stupendo.
Comunque non voglio dilungarmi troppo. Alla prossima <3
  
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