La notte era buia e aveva iniziato a fare freddo. Il vento soffiava scompigliando leggermente i capelli dei due ragazzi. Gabriella rabbrividì e cercò di raggomitolarsi il più possibile tra le braccia di Troy. “Piccolina hai freddo, vero?” Lei arrossì e annuì un po’ timida. Lui si alzò e prese la coperta. Poi aprì lo zaino e prese un pacchettino. Si sedette al fianco di Gabriella, che era ancora sdraiata, mise il pacchettino sulla sabbia e le appoggiò la coperta sopra, coprendola su tutto il corpo e appoggiandole la mano sull’addome, ascoltandole il respiro. Le accarezzò i capelli e iniziò a giocherellare con il suo ciuffo. “Sei un ragazzo dolcissimo…”disse lei a Troy. Lui sorrise e si sdraiò nuovamente accanto a lei. “Dammi la mano…”disse lui. “Perché?”rispose Gabriella un po’ timida. “Dammi la mano e lo capirai…!” Troy le porse la mano e Gabriella appoggiò dolcemente la sua su quella di Troy. Lui gliela teneva dolcemente e con l’altra mano prese il pacchettino. Ne estrasse un piccolo anello con un diamantino rosa che risplendeva alla flebile luce della luna. Allargò le dita di Gabriella e glielo infilò al dito medio. Lei si guardò la mano e rimase senza parole, riuscì a sospirare solo: “Oh mio dio…” Troy stava facendo davvero troppo per lei quella sera. E lei era sorpresa. Ma infondo erano gli ultimi giorni in cui potevano stare insieme, poi avrebbero preso strade diverse. “Ti piace?”disse lui guardandola. Lei era ancora intenta a guardarsi le dita ma riuscì lo stesso a rispondere. “È…è…”lei era talmente emozionata che non riusciva nemmeno a parlare “è bellissimo Troy…grazie…” “Sono contento che ti piaccia…”disse lui sorridendole. Lei lo baciò sulle labbra, con il cuore che le batteva all’impazzata. Mentre si baciavano iniziarono ad abbracciarsi, e Gabriella si sdraiò su Troy. Si staccarono e si guardarono negli occhi. Lui iniziò a baciarla sul collo. Poi sulle tempie, sulle guance, vicino alle labbra e poi sulle labbra. “Sai…tra pochi giorni sarà tutto finito…”Troy si fermò e sospirò “poi prenderemo strade diverse e chissà se ci rivedremo mai più…anche con Chad e Taylor e con tutti gli altri…ma quella che mi mancherà di più sarai tu,mia dolce piccolina…hai lasciato un posto nel mio cuore, che non sarà occupato più da nessun altro…” “Gia…tu sei molto importante per me…non ti dimenticherò mai…ma noi continueremo a stare insieme,vero?” “Certo cucciola…ti amo da morire…” Per il resto della serata Troy e Gabriella non parlarono molto, sapevano dirsi tutto con gli sguardi. Ogni tanto Troy si voltava a guardarla e le sussurrava dolci parole alle orecchie. Lei arrossiva timidamente e lo baciava sulla guancia. Erano contenti di stare insieme sulla spiaggia e in quel momento non avrebbero voluto trovarsi da nessun altra parte. Gabriella era stanchissima e aveva iniziato a tremare leggermente per il vento che le sfiorava il viso. Troy la stringeva a se per scaldarla e la teneva avvolta nelle sue braccia. Aveva iniziato a farsi tardi. Troy si girò a guardare la ragazza. Era sdraiata accanto a lui con gli occhi chiusi, si era addormentata teneramente tra le braccia del ragazzo. Lui sorrise, poi le diede un leggero bacio sulla fronte. Continuava a pensare a quanto Gabriella fosse bellissima, e a quanto le sarebbe mancata da quando si sarebbero divisi. Poi si voltò a guardare il mare e si perse nei suoi pensieri. Dopo circa mezz’ora anche lui si stava per addormentare. “Non lasciarmi Troy…no…tienimi stretta a te…” Gabriella aveva iniziato a parlare nel sonno. Le sue parole erano confuse, sussurrate, alternate a leggeri sospiri. Troy aprì lentamente le palpebre, un po’ a fatica. La guardò e sorrise dolcemente. Pensava che si fosse svegliata, ma poi si accorse che stava solo sognando. Avvicinò le labbra al suo viso, la baciò sulle tempie e le sussurrò delle dolci parole all’orecchio. “Non ti lascerò mai tesoro mio…stai tranquilla…” Gabriella piegò lentamente le labbra in un piccolo sorriso e sembrava già essere più tranquilla. Lui non sapeva cosa stesse sognando Gabriella, ma gli sarebbe piaciuto tanto saperlo. Poi le strinse il braccio intorno alle spalle per tenerla al caldo. Le diede un altro bacino sulle tempie e le sussurrò un “Ti amo”. Poco dopo erano tutti e due addormentati, l’uno accanto all’altra. Abbracciati, per tenersi caldi a vicenda. Tutta la notte abbracciati stretti.