Libri > Divergent
Segui la storia  |       
Autore: Silvi_MeiTerumi    04/08/2015    2 recensioni
L'unico modo affinché la società sopravviva è che ognuno occupi il posto che gli spetta.
Il futuro appartiene a coloro che sanno qual'è il loro posto.
Ma bisogna stare attenti, non ci si può fidare di nessuno, sopratutto negli Intrepidi.
*
"Non dovresti essere qui, non è il tuo posto" scandisce bene quelle parole, affilate come coltelli, prima di spingermi contro il muro.
"E tu? Sei sicuro che questo sia il tuo posto?" gli pongo quella domanda che lo fa immobilizzare. Non avevo mai visto insicurezza nei suoi occhi. Pensavo che non sapesse nemmeno cosa fosse.
*
Cosa succede quando una guerra comincia?
Cosa può accadere se si decide di stare dalla parte sbagliata?
(Eric x Nuovo Personaggio)
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Break Free
 
Capitolo 7
 
Il giorno dell’esito finale arrivò in fretta.
Siamo già tutti radunati nella palestra, pronti a combattere.
I primi incontri sembrano annoiare sia Quattro che Eric che sono intenti a sbadigliare.
Al è contro Christina, e dopo pochi colpi il ragazzo cade a terra e non si rialza più, lo ha fatto apposta, sa che oramai è salvo.
Poi è il turno di Edward e Peter, ovviamente il mio tifo va per il biondo e spero che possa mandare il suo avversario in infermeria per giorni interi, tanto da non farlo più continuare l’allenamento.
Dopo dieci minuti buoni Peter cade a terra e l’incontro lo vince Edward, felice di vederlo sconfitto ridacchio del moro che dolorante si appoggia a una panchina.
E’ il mio turno e sono pronta a lasciar uscire la mia rabbia, guardo Tris ai piedi del ring e le sorrido.
Drew di fronte a me fa la prima mossa e carica con tutto il suo peso nella mia direzione, riesco a schiavarlo e a sferragli un pugno nello stomaco. Prima che riesca ad afferrarmi, gli scivolo vicino, coprendomi con le mani il viso.
Schivo i suoi colpi per un po’ e poi riesco a colpirlo ancora allo stomaco, si piega su se stesso e riprende fiato. Ne approfitto per lanciare un’occhiata a che mi sta intorno, sembrano increduli.
In poco tempo Drew è già su di me, digrigna i denti e con un verso di frustrazione mi colpisce di poco sotto le costole, ma questo gli costa lo sbilanciamento, così ne approfitto per darli una gomitata sul naso.
Barcolla appena e ripunta i piedi in terra, mi guarda in animalesco, ma non ho timore.
Mi ributto su di lui e riesco a farlo cadere a terra, continuo a colpirlo con dei calci sul petto. Gli sto mozzando il respiro, non riesco a fermarmi. Voglio solo fargli capire che non deve più toccare chi mi è caro. Chi se la prende con i più deboli è solo un codardo.
Sono pronta a sferrargliene un altro ma le mani di Eric si stringono intorno alle mie spalle e mi allontana da Drew. Sento la sua presa stringersi sempre di più ogni passo che fa.
Il mio avversario è ricoperto dal sangue e tossisce a fatica.
“Hai vinto” mi dice quasi orgoglioso “ basta così”.
Mi libero dalla sua presa e vado verso i miei amici, Tris è sbigottita e Chris anche. Non dicono niente, guardo Al che sembra deluso, ma mi domanda lo stesso come sto.
“Bene” dico solo, convincendo me stessa.
 
Oggi è il giorno delle visite e sento l’eccitazione invadermi, potrò vedere Johanna e provare quell’affetto che per giorni mi è mancato.
Scosto le coperte e in fretta mi vesto, c’è solo Tris vicino a me, gli altri probabilmente sono già al Pozzo.
“Ascoltate!” esordisce, poggiandosi alla ringhiera “voglio darvi qualche consiglio su oggi. Se per miracolo i vostri parenti dovessero venire a farvi visita” dice sorridendo maligno “cosa di cui dubito, è meglio che non vi mostriate troppo affezionati. Sarà tutto più facile. Qui, prendiamo molto sul serio il motto la fazione prima del sangue. Ci siamo intesi?” conclude con la sua sorta di minaccia.
Mentre esco dal dormitorio, Eric mi ferma.
“Forse ti ho sottovalutata, te la sei cavata bene ieri” lo guardo, se lui mi apprezza per quello che ho fatto, vuol dire che ho fatto la cosa sbagliata.
Non faccio altro che ringraziarlo freddamente prima di lasciarmelo alle spalle e raggiungere il Pozzo, dove già intravedo parecchie famiglie.
Vedo Will con una ragazza poco più grande di lui, forse è sua sorella Cara. Avanzo tra la folla e noto Chris anche lei con la sua famiglia.
Ma il mio pensiero fisso è quello di trovare la mia di famiglia.
Un sorriso si fa spazio sul mio viso quando vedo quegli abiti troppo colorati spiccare nel grigio, quasi corro verso di lei che allarga le braccia, pronta ad accogliermi.
La stringo con tutta la forza che ho in corpo e cerco di non piangere.
“Sophie” sussurra passandomi una mano sulla schiena, profuma di granoturco e arancia, mi manca quell’odore che ero solita a trovare dappertutto.
“Ma guardati, sei ancora più bella di prima” si complimenta allontanandosi di poco e guardandomi.
Forse non sono nelle condizioni migliori, ho visto come guardava il livido sullo zigomo.
“Come ti trovi qui? Ti sei ambientata?” mi domanda premurosa, continuando a mantenere il contatto visivo, solo così capirà se c’è qualcosa che non va.
“E’ stato difficile all’’inizio” ammetto “ma ora va meglio, ho trovato degli amici e me la sto cavando” sono fiera di me, ma ho anche quella sensazione di rimorso per aver picchiato Drew.
“Ed Eric? Si comporta bene?”
Sgranai gli occhi e boccheggiai un paio di volte prima di guardarmi intorno, non sapendo che rispondergli.
Come mai vuole saperlo? E perché mi chiede proprio di Eric?
“Io mi comporto sempre bene, Johanna” quando si parla del diavolo, spuntano le corna.
“Nel tuo modo si” lo schernisce la donna vicino a me.
“Vi conoscete?” oso chiedere con il cuore che non cessa di rallentare, so che non avrei dovuto chiedere.
“Lei è un Capofazione, proprio come me. E’ logico che ci conosciamo” replica saccente Eric inchiodandomi con lo sguardo.
Sapevo che si erano già visti, avevo già notato Eric dai Pacifici per dei controlli, ma non pensavo che si potessero parlare così apertamente.
“E Sophie sta andando bene, anche se non me lo sarei mai aspettato” continua il biondo, sorridendo appena.
Non mi aspettavo che si complimentasse, quindi dire che ero sorpresa era poco.
“Mi fa piacere, l’importante è che tu esca intera. Già quel livido non mi piace” replicò Johanna, era preoccupata. Lo sapevo.
“Tranquilla, starò bene” la rassicurai guardando Eric che ricambiò lo sguardo, ma non disse niente.
Salutò con un cenno la donna e sparì tra la folla.
“Il tempo delle visite è finito, a malincuore devo lasciarti ancora” cercai di essere forte per entrambe.
“Quando sarò Intrepida verrò a trovarti” le promisi abbracciandola.
 
Nel pomeriggio torno al dormitorio e trovo Al seduto sul letto con la testa tra le mani, sta singhiozzando.
Mi avvicino cauta e si asciuga gli occhi di fretta, non vuole farsi vedere piangere.
“Non sei andato a trovare i tuoi?” domando dolcemente prendendogli  una mano e stringerla nella mia, tentando di confortarlo.
“Non volevo che mi chiedessero come stessi andando” ammette con voce roca.
“Non stai andando male” replico sconcertata dalla sua risposta. Non è in cima alla classifica, ma non è nemmeno in fondo.
Non dice più niente e posso solo che appoggiare la testa sulla sua spalla, il silenzio può parlare fin troppo.
Passiamo dieci minuti buoni così, fermi a far niente.
Ma il momento viene interrotto da Will e Christina. Quest’ultima ha un’aria strana, sembra arrabbiata.
“Tris non c’è?” domando appena siedono vicino a noi.
“Ha fatto amicizia con gli Intrepidi” sbotta Chris infuriata.
“Ed è un male?” chiedo indagando. Ma dall’espressione corrucciata della mora capisco che la risposta è un sì. Però non capisco il perché, fare amicizia non è così strano.
Ma non oso porre altre domande, non vorrei litigare, quindi lascio scorrere.
“Dovremmo andare a vedere se hanno esposto la classifica” suggerisce poi Al.
La classifica. Me ne ero scordata.
Arrivati al Pozzo vedo Tris vicino a un tipo abbastanza alto, si stanno parlano e si sorridono.
Poi l’ex-Abnegante mi nota e mi fa cenno di raggiungerla, e così faccio. Mi avvicino e riconosco il ragazzo in questione, Uriah se non sbaglio. Era con me nella sfida a squadre.
Quattro fa la sua comparsa con la lavagna e la poggia sul piedistallo, e in un momento tutti si riversano su questa.
Non essendo particolarmente alta non riesco a vedere nessun nome. Sbuffo infastidita, dovrò aspettare che si spostino, non posso mica passare e spintonare tutti.
Tris è della mia stessa idea, quindi attendiamo che gli altri dopo aver visto il loro risultato ci lasciano passare.
Con il cuore in gola riesco a vedere i primi nomi scritti con il gesso bianco.

1. Edward
2. Peter
3. Will
4. Christina
5. Molly
6. Tris
7. Sophie
8. Al
9. Drew
10. Myra 

 
Sospiro con sollievo nel vedere che ho superato la linea, non sono in pericolo.
“Che cosa?” esclama poi Molly indispettita indicando Christina. “Io l’ho battuta in pochi secondi e lei si ritrova sopra di me?”
“Già” replica piccata la diretta interessata, ma fortunatamente interviene Quattro a placare le acque.
“Se vuoi assicurarti una posizione alta, ti suggerisco di non prendere l’abitudine di perdere contro avversari che hanno punteggi bassi” di certo i riferisce all’incontro suo contro Tris, dove quest’ultima l’ha battuta.
Allora il suo sguardo punta verso la ragazza di fianco a me “Tu me la pagherai!” sibila.
 
Faccio fatica ad addormentarmi, non si sente volare una mosca. E’ appena udibile il leggero roncare di Will.
Cerco di coprirmi il più possibile, tirando le coperte fino al mento, accovacciandomi e portando le ginocchia al petto.
Sento però dei passi leggeri e poi un urlo che mi spaventa, tanto che mi si forma la pelle d’oca.
Scendo dal letto e sento gridare di accendere la luce. E quando questa si accende mi sento come se fossi in trance.
Edward è steso a terra, con le mani sul viso. Attorno alla sua testa c’è del sangue.
Tris gli si avvicina e con orrore vedo un coltello da burro, sicuramente quello della mensa, conficcato nell’occhio del biondo.
Questo urla e si dimena. Vuole che qualcuno gli tolga quel pezzo di metallo dall’occhio, ma è rischioso. Ci vuole un medico.
Gli siamo tutti attorno, ma c’è qualcuno che non osa guardare la scena raccapricciante.
“Calmati, sono andati a chiamare aiuto” gli sussurro carezzandogli  i capelli per rassicurarlo. So che probabilmente non serve a nulla, ma cerco comunque di tranquillizzarlo.
Nel giro di due minuti arrivano Quattro ed Eric con dietro due uomini.  Quest’ultimi  si avvicinano al malcapitato e decidono di portarlo via da lì, lo sollevano senza fatica e lo posano nella barella d’emergenza.
Ho le mani sporche di sangue e tento di reprimere il conato di vomito che si fa spazio nel mio stomaco.
Mi allontano un po’, devo andare in bagno a togliermi la sensazione di terrore di dosso.
Passo vicino a Peter e lo vedo sorridere. So chi è stato, così ora potrà essere in cima alla classifica.
Raggiungo il lavello e tento in tutti i modi possibili di lavarmi le mani, con le unghie mi gratto la pelle e singhiozzo appena.
“Cosa è successo?”  mi chiede Eric che mi ha raggiunto nel bagno.
“Mi sembra logico” rispondo adirata “Peter ha fatto in modo di arrivare primo!” grido fregandomene  di poter essere sentita. Se sfrego ancora un po’ le mani si macchieranno del mio sangue.
Eric mi osserva ogni movimento che faccio con le mani e all’ennesimo sfregamento sembra innervosirsi.
“Ne hai le prove?” mi vuole sfidare, lo so. Lo guardo con la rabbia che mi stringe il cuore.
“Quindi non farete niente, suppongo” mormoro sconsolata, poggiandomi mollemente alle mattonelle fredde.
La sua risposta non arriva, quindi lo prendo come un sì.
“Già, dimenticavo” comincio quando oramai sono sulla soglia del bagno “ un Intrepido farebbe di tutto pur di raggiungere il suo scopo” è questa la triste realtà.
 
Buonasera :)
Sono già qua ahaha e spero non vi dispiaccia che io aggiorni quasi ogni giorno, ma il fatto è che questa  long l’avevo in mente già da un po’ e quindi anche alcuni capitoli erano già stati scritti.
Allora, che ve ne pare?
Da questo capitolo emerge la crudeltà di Peter e non solo. Eric. E’ sempre il solito cattivo :(
Ma anche Sophie non scherza.  Infatti riduce Drew in polvere.
Poi che dire, si vedono i primi momenti di debolezza di Al, poverino.
E vi ricordo che la figura di Johanna ha la sua importanza in questa storia, poi si capirà il perché ;)
A domani (spero) <3
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Divergent / Vai alla pagina dell'autore: Silvi_MeiTerumi