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Autore: ciaramy93    05/08/2015    2 recensioni
Elena è la principessa del regno di Mystic Falls. Ragazza di sani principi morali e molto dedita al dovere verso la sua nazione.
Damon è un giovane nobile dello stesso regno.
Costretti ad un matrimonio combinato per il bene della loro nazione,scopriranno che doversi innamorare per forza di una persona non è affatto semplice.
Piccoli avvertimenti:ho modificato qualche rapporto personale e anche qualche aspetto fisico dei personaggi(es. Elena e Katherine si assomigliano ma non sono uguali),inoltre i nostri personaggi non vivono in un mondo dove esiste il soprannaturale e il contesto è ottocentesco. Userò il corsivo per esprimere i pensieri dei personaggi e le cose tra parentesi sono dei piccoli appunti di chiarimento. Detto questo,spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: Non-con, Violenza
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Una volta finto il periodo delle vacanze natalizie, Damon ricominciò a lavorare duramente alla preparazione dell’esercito per le prossime dispute; Elena invece si stava preparando psicologicamente all'arrivo di Stefan.
Si vedeva ad occhio che era eccitata per qualcosa, e Damon che non aveva avuto la faccia tosta di chiederglielo, nella sua beata ignoranza si chiedeva cosa rendesse sua moglie così felice. Elena dal canto suo non gli aveva detto niente perché era convinta di fargli una sorpresa. In fondo Damon non avrebbe avuto motivo di preoccuparsi. Per Elena Stefan era un fratello, quindi lei era convinta che Damon l'avrebbe accolto come si conviene ad un cognato e molto probabilmente sarebbe stato così se non fosse stato per Rebekah che fece la sua comparsa nel Palazzo Reale proprio il giorno in cui sarebbe arrivato Stefan.
 
Quel giorno Damon aveva il giorno libero dai suoi impegni con l’esercito e stava per dirigersi insieme ad Elena in giardino, quando entrambi videro arrivare la carrozza del Marchese Donovan. Quando videro scendere dal veicolo Rebebekah, subito Elena commentò sottovoce:«Che ci fa lei qui?», guardando Damon di sbieco con un'occhiata minacciosa e lui stupito quanto lei rispose:«Non ne ho idea!»
Rebekah salì le scale fino a raggiungerli e si inchinò come si doveva ad una del suo attuale rango, poi li salutò con un consueto:«Vostre Altezze!»
Elena non era troppo felice dell'improvvisa visita di Rebekah, ma da ragazza educata e composta quale era, decise di mettere da parte il suo risentimento e chiedere molto gentilmente:«Qual buon vento vi porta qui, Signora Marchesa?»
«So che molto probabilmente sono l'ultima persona che volete vedere, ma sono venuta per mettere pace. Voglio farvi sapere che sono estasiata che insieme abbiate trovato la felicità e che non provo il ben che minimo risentimento verso di voi per il benservito di Damon!». Disse tutto questo con uno dei suoi più falsi sorrisi e con il tono gentile più falso del mondo, ma lei era una maestra dell'inganno, per cui la sua dichiarazione seppur falsa fu sufficiente per rabbonire Damon ed Elena. La giovane principessa, da che aveva un umore piuttosto cupo da quando l'aveva vista scendere dalla carrozza, dopo la dichiarazione subito si rasserenò. Come noi ben sappiamo, l'animo di Elena è talmente puro che lei pensa sempre che ci possa essere sempre del buono negli altri, cosa che non sempre è vera, specie per elementi come Rebekah. Ciò nonostante, Elena credette fermamente alle parole di Rebekah, così rispose:«Questo ci conforta molto! Io e mio marito saremo ben felici di accettare la tua amicizia, vero Damon?».
Il nostro caro principe non era così disposto a vedere la luce laddove non c'era, ma per evitare di dare un dispiacere alla sua diletta sposa rispose un po' titubante: «Certo, mia cara!»
 
All'improvviso un'altra carrozza giunse davanti alla struttura del Palazzo Reale e sulle portiere Elena riconobbe lo stemma del ducato delle Terre del Sud, così accesa di entusiasmo esclamò:«Vi prego di scusarmi!», prima di correre contro ogni indicazione dell'etichetta verso il veicolo appena giunto.
 
Dalla carrozza scese un ragazzo con i capelli castano-chiaro, gli occhi verdi,di media statura, che dimostrava circa 20 anni, snello, muscoloso e ben proporzionato. Era molto affascinante, ma niente a che vedere con la sconfinata bellezza di Damon.
«Stefan!». Gridò Elena piena di gioia, continuando a correre verso di lui e il tizio con lo stesso calore esclamò: «Elena!», per poi accoglierla calorosamente tra le sue braccia. Mentre Stefan ed Elena si abbracciavano stretti, il cielo nell'umore di Damon diventò improvvisamente nero e uno sconosciuto sentimento che non aveva mai provato prima cominciò a farsi strada dentro di lui. Rebekah notò l'inquietudine sul viso del suo ex amante e si concesse un sorrisetto compiaciuto sapendo che stava andando tutto secondo i piani di Kai, poi,con un finto tono innocente chiese a Damon: «Qualcosa non va?». Lo sguardo di Damon, da che normalmente sembra un mare azzurro, calmo, tranquillo e incontaminato, in quel momento era un minaccioso oceano in tempesta e disse pieno di rabbia e gelosia:«Chi cazzo è questo figlio di puttana?»
«Ho sentito dire da mio marito che in questi giorni sarebbe tornato dopo un lungo viaggio nella Terra al di là del Mare il duca StefanVincent delle Terre del Sud. Magari quello è lui!», rispose Rebekah fingendo sempre innocenza e indifferenza. Damon dal canto suo cominciò a calmarsi per riflettere sull'informazione che gli aveva dato Rebekah, poi notò lo stemma sulle portiere della carrozza e disse:«Si è lui!»
«Tu lo conosci?». Lo incalzò Rebekah guardando verso Stefan ed Elena, così fu libera di continuare a sogghignare indisturbata. Damon,con un tono più calmo ma sempre alterato rispose:«No, però sembra che Elena lo conosca bene!»
«Ho sentito dire in giro che prima della sua partenza il duca era molto amico di Elena e i due erano molto.....intimi!». Rebekah incalzò sull'ultima parola proprio per suscitare ancora di più il tumulto interiore di Damon e ci riuscì piuttosto bene, dato che la risposta di lui fu:«E si vede! Anzi noto che la lontananza non ha sfumato affatto questa…intimità!».
Il suo tono era tornato ad un volume molto aspro e Rebekah decise di sfruttare quel momento per portare Damon alla fase successiva del piano che aveva complottato insieme a Kai, così si voltò verso Damon e gli gettò le braccia al collo, poi con aria corrucciata disse:«Adesso non ti inquietare! Non ne vale la pena!». Damon guardò gli occhi di Rebekah di un azzurro smorto, quasi grigio e sotto il loro incantesimo lasciò che la sua ex amante gli accarezzasse il viso, ma non ricambiò il suo abbraccio. Era un ragazzo sveglio dopotutto e sebbene quella ragazza gli facesse ancora un certo effetto intuì che poteva esserci qualcosa sotto quest'improvvisa ondata di gentilezza, così le chiese sospettoso:«Cosa c'è sotto, Rebekah? Cosa stai complottando?»
 
In quel momento Rebekah cominciò a temere che Damon l'avesse scoperta, ma seppe riprendersi subito dato che lui non reagiva fisicamente e per convincerlo disse:«Oh ma niente, Damon! Sto solo cercando di affievolire le tue pene in un momento poco piacevole per te! Faccio questo perché ti amo, ti ho sempre amato, fin dal primo momento in cui hai messo piede nel mio bordello! E so che tu non provi lo stesso per me, ma neanche tua moglie ti ama!». Nell'ultima parte del discorso Rebekah si girò sprezzante verso Stefan ed Elena,e Francis fece eco al suo sguardo, ma si affrettò a smentire Rebekah, ma lo fece forse più per convincere se stesso che per una costatazione della realtà: «Questo non è vero!»
«Dici di no?». Rebekah aveva colto l'incertezza nel tono di Damon e decise di accentuare ancora di più quell'incertezza dicendo:«Non è per gettare sale sulle ferite Damon, ma guarda come tua moglie parla al suo “amico”, come lo stringe a sé, come lo guarda. Secondo me lei è innamorata di lui e lui senz'altro la ricambia, perché tu senz'altro saprai meglio di me che Elena risveglia la fantasia sessuale anche ai morti. Magari stavano insieme prima che lui partisse e molto probabilmente lei avrebbe sposato lui molto volentieri se non l'avessero costretta a sposare te. E adesso niente esclude la possibilità che possano diventare amanti! Niente ti impedisce di ricambiarla con la stessa moneta ed io sono ancora disponibile!». A quel punto Rebekah si avvicinò a Damon e gli diede un bacio a stampo, poi continuò: «La mia porta è sempre aperta! Tu pensaci!»
 
Nel frattempo Stefan ed Elena discutevano di tutto quello che era successo in quegli anni che non si erano visti e alla fine del racconto della sua amica, Stefan commentò:«E così ti sei sposata, eh?»
«Oh dai, è l'unica cosa che sai dire dopo tutto quello che ti ho detto?». Chiese Elena con ironia ed entusiasmo e Stefan per tutta risposta disse:«Beh, l'ultima volta che ti ho vista eri solo una ragazzina che sognava il principe azzurro!»
«Sai, credo di averlo trovato per davvero! Non l'ho capito da subito, ma adesso ne sono indiscutibilmente certa. Io amo Damon! Farei qualsiasi cosa per lui!». Elena disse tutto quello con aria trasognata e con quella luce negli occhi che solo una ragazza innamorata possiede, e Stefan con un sorriso raggiante stampato in faccia disse: «Bene, sono così felice per te! Ti meriti davvero qualcuno che ti renda così felice! Ma ora dato che sono praticamente tuo fratello, perché non mi presenti mio cognato?»
«Oh ma certo! Vieni è sulle scale!». I due si girarono verso il Palazzo e il destino volle che assistettero proprio alla scena in cui Rebekah stampava un casto bacio sulla bocca di Damon. Sia Elena che Stefan rimasero scioccati dalla scena soprattutto perché subito dopo videro Rebekah scendere le scale con un'espressione da cherubino sul viso e dirigersi verso la carrozza. Quando la carrozza ripartì, i suoi tre spettatori rimasero un po' nelle loro posizioni, poi Stefan capendo che quella era una situazione che Elena doveva affrontare da sola con Damon, disse:«Magari me lo presenti un'altra volta. Ora vedo che siete entrambi tesi. Sarà meglio che vada!»
«Si, forse è la cosa migliore per il momento. Ciao Stefan!». Rispose Elena ancora talmente scossa che non era capace di muovere un muscolo.
 
Quando ripartì anche la carrozza di Stefan, Elena si fece coraggio e si avvicinò lentamente a Damon, che rimase impassibile nella sua posizione. Quando Elena gli si ritrovò davanti gli chiese a testa bassa, con un tono profondamente dispiaciuto:«Allora?»
«Allora cosa?». Chiese lui con un tono decisamente poco cordiale e lei,ancora più dispiaciuta, sentiva che si sarebbero presto affacciate le lacrime, ma cercò di trattenerle e con voce tremante chiese:«Beh mi vuoi spiegare cos'è successo qui poco fa?»
«Potrei farti la stessa domanda!»,rispose Damon mantenendo il suo tono duro. A quel punto Elena alzò la testa sconcertata e disse:«Come puoi dirmi questo? Non sono certo io quella che ha baciato l'ex amante sulle scale di casa nostra! A meno che sia ancora un'ex. Magari improvvisamente è tornata ad essere la tua amante ufficiosa!»
«È davvero questo che pensi di me, Elena?», anche Damon era sconcertato. Non poteva credere che dopo tutte le volte in cui l'aveva rassicurata del suo amore, Elena potesse anche solo considerare l'idea che lui la potesse tradire. Lei rispose con tono molto offeso: «Detto sinceramente io non so cosa pensare, Damon! Dato che ho visto te, mio marito che baciavi Rebekah!»
«Innanzitutto è stata lei che ha baciato me. Secondo poi tu non sei stata da meno, visto che sei corsa tra le braccia del primo sconosciuto che ha messo piede qui dentro!». Damon non mollava, continuava con il suo tono fermo e deciso ed Elena si affrettò con altrettanta decisione a rispondere:«Quello non è uno sconosciuto! Quello è il mio carissimo amico Stefan Vincent, duca delle  Terre del Sud! Per nascita aggiungerei e non rimediato come il titolo della tua prostituta! Se permetti, ora sono felice di rivederlo dopo che è stato via per anni! Ora non posso più avere amici, secondo te?». Dire che Elena per la prima volta in tutta la sua vita era arrabbiata era un eufemismo, era proprio imbestialita, altrimenti non avrebbe mai usato la parola “prostituta”. Evidentemente Damon se ne accorse perché cercò di abbassare il tono nella sua risposta:«Certo che puoi avere amici, ma se sono solo amici gradirei che tu me ne parlassi. Credevo che avessimo deciso di essere sinceri tra noi quando ci siamo conosciuti; e allora quando ancora ero uno sconosciuto mi hai addirittura parlato del tuo amante, perché di Stefan non mi hai detto niente?». A quel punto ritornò a farsi possedere dalla rabbia e disse quello che un principe non avrebbe mai dovuto dire:«Che cos'ha che non si può dire? Ce l'ha d'oro? Perché mi pare che il coraggio non è la sua migliore qualità, dato che se ne è andato senza nemmeno affrontarmi!». Elena era scandalizzata. Damon non si era mai rivolto a lei con toni così volgari e adesso vedeva un lato di lui che non conosceva e che nemmeno le piaceva. Non poteva neanche credere che fosse così indelicato nel parlare di Kai, sapendo che lui la violentava, così al massimo dell'indignazione disse:« Tu come puoi dire questo? Tu sai che lui mi minacciava e mi violentava, come puoi essere così insensibile?»
«Beh scusa, ma il fatto che tu l'abbia fatto sotto minaccia non esclude la possibilità che tu lo possa fare di tua volontà!». Elena allora per ripicca gli ricordò priva di tatto il suo passato turbolento:«Ha parlato quello che frequentava i bordelli e che mi ha costretto ad accogliere una delle sue prostitute come se fosse la mia migliore amica. Chissà con quante l'hai fatto di tua volontà! Cosa che mi fa sospettare che tu ti comporti così ancora adesso!»
«Se è così che la pensi, allora noi non dovremmo stare insieme!». Damon non voleva pronunciare quella frase, ma era molto arrabbiato e quando uno è sotto l'effetto della rabbia dice anche le cose più impensabili. Elena ovviamente lo prese sul serio e quell'ultima frase istruì ancora di più il suo fragile animo, ma decise che sarebbe stata una schiacciante sconfitta mostrarsi vulnerabile,così persistette e impassibile disse:«Bene! Aspetterò fino alla fine del torneo per il bene dell’esercito e per il bene della nazione, dopodiché chiederò, anzi supplicherò mio padre di proporre la legge sul divorzio al consiglio dei ministri e al Parlamento, così sarai libero!».
 
Alla possibilità che avrebbe potuto non essere più beato dalla presenza di Elena, Damon si rese conto che non pensava affatto quello che aveva detto, ma ora era troppo tardi per tornare indietro e completamente spiazzato da quella proposta, anche lui per motivi di orgoglio decise di mostrarsi impassibile; in fondo lui ed Elena erano più simili di quanto loro stessi pensassero; così disse:«Bene!»
«Bene!», replicò Elena e si ritirò in fretta nelle sue stanze per piangere tutte le sue lacrime

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Eccomi qui con il nuovo capitolo e spero vivamente che questo possa risvegliare il vostro interesse. Come potete vedere è entrato definitivamente in scena Stefan,ma a quanto pare Damon non l’ha presa molto bene. So che i suoi pensieri in questo capitolo si discostano davvero molto sul rapporto che hanno i fratelli Salvatore nella serie televisiva originale,ma vi accorgerete che tutto è importante ai fini della storia,proprio come questo litigio. Ovviamente Elena e Damon non sanno che litigando stanno facendo il gioco di Kai e Rebekah. Lo scopriranno? Riusciranno a chiarire e a fare pace prima che si arrivi all’irreparabile decisione di divorziare? Beh…restate con me e lo scoprirete! Come sempre ringrazio chi si ferma a leggere la storia,chi continua a mantenerla nelle varie categorie e un ringraziamento speciale a Horse_ che mi incoraggia con le sue belle parole! Un abbraccio!
-Greta
 
 
   
 
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