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Autore: _unintended    05/08/2015    1 recensioni
I My Chemical Romance, due anni dopo la fine. Nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbero ritrovati, in un assurdo scherzo del destino, nel posto più impensabile al mondo.
Separati. Soli. Alla ricerca di una via d'uscita nel caos più totale.
Un labirinto impossibile, un gioco mortale, in una corsa contro il tempo, contro il mondo intero e contro le loro stesse scelte passate.
E no, non è proprio la situazione giusta per pensare a vecchi amori e rancori, ma c'è Gerard e c'è Frank... e sappiamo tutti come va sempre a finire.
Genere: Sentimentale, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 12
 
 
GERARD
 
 
Guardo attonito Bob. È ovvio che sta scherzando. Realizzo improvvisamente il tipo di situazione in cui mi trovo, e devo trattenere una risata isterica per l’assurdità delle sue parole.
-Tic tac, tic tac. Il tempo scorre, Gee caro. Tra meno di cinque minuti uno di loro rimarrà intrappolato nel sogno per sempre, e di conseguenza morirà. Chi decidi di salvare?
Mi inumidisco le labbra. È completamente fuori di testa, e tentare di farlo ragionare non servirà a nulla. Non posso neanche cercare di prendere tempo, perché il tempo è l’unica cosa che scarseggia qui.
Devo fare in fretta. Devo pensare in fretta, trovare una soluzione, fare qualcosa.
Per un attimo, un attimo di confusione totale, mi sfiora la mente il pensiero che potrei scegliere davvero. Il pensiero che uno di loro potrebbe morire, che sarei disposto a vedere Frank o mia moglie morire, pur di scappare da qui e portare sana e salva a casa almeno una delle due persone che amo di più al mondo.
Ma no. Scuoto piano la testa. Non succederà, non permetterò che accada.
-Bob, ascolta…
-Non c’è più tempo per ascoltare, Gerard. Quello che ti dovevo dire te l’ho detto. Questa è la mia vendetta, e sai che c’è? – Fa un sorriso sadico, maligno, e sembra quasi che gli brillino gli occhi per l’eccitazione –Me la sto godendo tantissimo.
-Cristo Bob, eravamo amici… eravamo…
-Esatto. “Eravamo”. Il passato è passato. L’unica cosa certa che ho imparato in questi anni, è che il passato sopravvive soltanto nella vendetta. Per il resto, è tutto da buttare.
-Non…
-Quattro minuti.
-Sai che non posso scegliere.
-No, non lo so. So soltanto che devi scegliere. O moriranno entrambi.
Sospiro. –Credi che sarà più semplice, poi? Dopo che tutto questo sarà finito, dopo che io avrò scelto, e tu avrai ottenuto ciò che volevi… credi davvero che la tua vita migliorerà soltanto perché avrai avuto la tua vendetta?
Bob smette di sorridere, e mi fissa. Non l’ho mai visto così serio. –Sì. – esala in un respiro mozzato, ed è la cosa più triste che io abbia mai sentito in vita mia.
-No, non è vero.
-Non immagini cosa fa l’odio alla gente, Gerard. Non lo immagini neanche lontanamente. Vivi nella tua bolla, fai le tue scelte egoiste del cazzo, e ignori tutto il resto. Hai mai pensato a Mikey, e a come deve essersi sentito di merda perché tu hai sciolto la band per colpa sua? Hai mai pensato a Ray, e a cosa ne è stato della sua vita dopo lo scioglimento? Hai mai pensato a Frank, e a cosa ha passato, a tutto ciò che ha sopportato, e come alla fine si è rialzato e ha tirato avanti, provando a dimenticarti? Ci pensi mai alle persone a cui hai fatto del male, Gerard?
Sento le gambe cedermi. Mi trema il mento quando sussurro: -Questo non c’entra…
-C’entra eccome. Credi che sia stato un caso che tu sia sopravvissuto, che tu sia arrivato alla fine? Sei quello che se ne frega di più, quello che continua nonostante tutto, quello che si chiude a riccio nella sua bolla di fantasie e sogni ad occhi aperti e spezza il cuore di coloro che tengono a lui, senza neanche accorgersene, senza neanche guardarsi indietro ad ammirare ciò che ha combinato.
Voglio scappare via da qui. Voglio andarmene, seppellirmi, sparire dalla faccia della terra.
Perché tutto ciò che sta dicendo è la verità.
-Una volta ti ammiravo, Gerard. Ora no, non penso che meriteresti di morire. Penso che meriteresti di veder morire tutti coloro che ami. E guarda un po’, sta accadendo proprio ora.
-Dove sono Ray e mio fratello? – chiedo per farlo tacere, per sviare questo assurdo discorso.
-Sono al sicuro, tranquillo. Non ho alcun interesse per loro. Chi mi interessa sei tu. Prometto che appena sarà tutto finito, Ray e Mikey torneranno alle loro vite, e non ricorderanno nulla di tutto ciò, se non come un vago ricordo di uno strano sogno. E non lo ricorderà nemmeno chi deciderai di salvare. Tornerà tutto come prima. Tutto finito. Puff. Lo giuro sulla mia stessa vita.
-Perché ho come la vaga sensazione che non dovrei crederti?
Bob spalanca le braccia e fa un mezzo sorriso. –Hai altra scelta? Del resto, non ti sei mai fidato di me, e non vedo perché dovresti farlo ora. Solo che una volta eri il leader, mentre adesso chi comanda qui sono io. E io detto le regole. Io stabilisco il tempo, il gioco, il vincitore. Io. Soltanto io.
Chiudo gli occhi per un istante, sentendo tutta la paura e il terrore e l’angoscia assalirmi nello stesso momento.
So che non andrà a finire così. So di non poter scegliere. Lo so e basta.
-Credo siano passati altri due minuti, ops.
Scuoto la testa, ignorando le sue parole e l’ansia che mi provocano. Mia moglie e il mio migliore amico (o amante?) stanno morendo davanti ai miei occhi, e io non posso fare nulla per salvarli, se non scegliere uno dei due e far morire l’altro.
-Avanti, Gee. Sappiamo entrambi chi sceglierai.
Sarebbe come ammazzare uno dei due con le mie mani. Non potrei vivere con questa consapevolezza, e lo so benissimo.
No, non posso e non devo scegliere. Devo trovare un’alternativa. C’è sempre un’alternativa. C’è sempre una via d’uscita.
Guardo Bob dritto negli occhi. Lui mi fa un sorriso sadico e fa dondolare la boccetta tra le dita.
Perché sta facendo tutto questo? So che non è soltanto vendetta. Cosa spera di ottenere? È davvero soltanto per il gusto di vedermi soffrire?
Sappiamo entrambi chi sceglierai.
Spalanco gli occhi.
E all’improvviso so cosa devo fare.
E sorrido anche io.
Bob aggrotta la fronte.
-Lynz.
Lo vedo sbiancare.
-…Cosa?
-Ho detto “Lynz”. Scelgo Lynz. Scelgo mia moglie.
La reazione è immediata. Bob fa un passo indietro, completamente confuso, come se avessi appena detto la più grande cazzata del secolo. –L...Lyn…z?
-Sì. Avanti, dalle l’antidoto o quel che diavolo è.
Bob si volta verso i due corpi stesi sulle lastre. Guarda Frank. Guarda Lynz. Si volta di nuovo verso di me, cercando di riacquistare un po’ di contegno. –Ne sei… sicuro?
Oh, lo sapevo. Lo sapevo lo sapevo lo sapevo. –Perché non dovrei? – replico, fingendo sicurezza. –Credevi che avrei scelto Frank? Credevi che avrei ucciso la madre di mia figlia per salvare lui?
-Ma lui è Frank Iero…
-E allora? – mormoro, ignorando la crudeltà delle mie parole –è soltanto un amico. Ma io amo Lindsey.
-Non è vero. Questo non è vero. Vi ho visti, vi ho seguiti per tutto questo tempo, vi ho osservati, vi ho…
-Cosa c’è, Bob? Ti fai forse scrupoli ad ammazzarlo?
Lo vedo esitare.
Faccio un piccolo sorriso. –O forse ne eri certo, ne eri sicuro al cento per cento, sapevi perfettamente che avrei scelto Frank, e ora ho deluso le tue aspettative? Perché forse ti conveniva, vero? Ammazzare Lynz, levare di mezzo l’unico ostacolo che impediva a me e Frank di stare insieme, così che la band potesse riunirsi e il tuo sogno segreto che coltivi da tempo potesse realizzarsi, e magari saresti anche tornato a suonare con noi?
Bob socchiude gli occhi in un espressione quasi feroce. –Stai sparando cagate, Gerard.
-Delle cagate mai state più vere. Tu non vuoi uccidere Frank. Tu non puoi. Non ci riusciresti mai, non è vero? Frank, che ti è sempre stato accanto, Frank che è stato il primo a presentarti a noi, Frank che mi ha convinto a farti entrare nella band, Frank che era il tuo migliore amico, l’unica persona in tutto il mondo che potesse capirti. Frank che non sei riuscito ad odiare, nemmeno allora, nemmeno quando non ha fatto nulla per impedirmi di cacciarti. Come potresti mai? No, la tua sete di vendetta non si spingerebbe mai a questo punto.
Bob arretra lentamente, passo dopo passo, man mano che le parole fuoriescono dalla mia bocca.
-E poi non è nemmeno vendetta, giusto? No, non è soltanto questo. È che tu sei stato e sei ancora il primo vero e proprio Killjoy, vero? Il nostro primo fan, quello più accanito, quello che sarebbe disposto a tutto pur di vedere la band che ama riunita di nuovo, come una volta, tutti insieme.
E ti ha fatto arrabbiare. Ti ha fatto arrabbiare vedere che dopo averti cacciato, alla fine, ci siamo sciolti comunque. Ti eri rassegnato, credevi che senza di te avremmo potuto continuare, ancora più potenti di prima, e invece ti abbiamo deluso. Ti abbiamo deluso e questa cosa ti ha fatto incazzare. E se i My Chemical Romance non tornavano insieme con le buone, allora lo avrebbero fatto con le cattive.
Bob arretra ancora fino a sbattere contro la lastra su cui è sdraiato Frank. Lo vedo impallidire, vedo le sue pupille dilatarsi, e la sua espressione farsi man mano quasi orripilata, disgustata e angosciata.
Non c’è più traccia del pazzo sadico di poco fa. Adesso c’è un Bob che non ho mai conosciuto, un Bob fragile, indifeso, sensibile e ferito.
E improvvisamente vedo le lacrime solcare il suo viso.
Mi si scioglie il cuore. –Bob, guardami.
Lui scuote la testa.
-Bob.
Chiude gli occhi, stringendo tra le mani la boccetta, poi la guarda, quasi indeciso, e noto che lancia uno sguardo con la coda dell’occhio a Frank dietro di lui.
No, no devo impedirglielo.
C’è un’alternativa. C’è sempre un’alternativa.
-C’è sempre un’alternativa, Bob. Possiamo riparare le cose, tu ed io. Possiamo uscirne assieme, da qui. tornerà tutto come prima, te lo prometto.
Lui scuote ancora la testa, singhiozzando. –Io volevo soltanto… volevo soltanto essere accettato… come ai vecchi tempi… insieme…
-E accadrà, Bob, accadrà davvero, ma devi darmi quella boccetta. Dammela e si sistemerà tutto. Tornerà tutto come ai vecchi tempi, come ai bei vecchi tempi, amico mio.
So che manca poco. So che non ho più tempo per stare qui a tranquillizzarlo con parole gentili, ma è l’unico modo che ho per dissuaderlo da ciò che vuole fare.
-Bob, guardami. È questione di secondi. Solo tu puoi farlo, solo tu. Tu controlli il sogno, tu puoi fermarlo. Sai benissimo che non potrei mai scegliere. I My Chemical Romance non torneranno mai, se io perdo mia moglie, e lo sai benissimo.
Stringe la bottiglietta tra le mani.
Io allungo il braccio, ma lui l’allontana.
-Bob guardami dannazione!
Lui solleva finalmente lo sguardo, e vedo la morte nei suoi occhi. –Mi dispiace, Gerard.
Poi si volta verso il corpo di Frank.
E toglie il tappo della boccetta.
-NO!
Mi scaglio contro di lui, aggrappandomi alla sua schiena e trascinandolo indietro. Lui cerca di divincolarsi, e alla fine riesce a voltarsi e spintonarmi, cercando di tornare da Frank. Io non desisto e lo placco ancora, e allora decido di farlo.
Gli tiro il pugno più violento che io abbia mai dato in vita mia, e sì che non ne ho tirati molti.
Sento la mascella schioccare per l’impatto, e lui venire sbalzato all’indietro per il contraccolpo.
Bob si massaggia il mento, mentre un rivolo di sangue inizia a scendergli dalle labbra.
Mi lancio di nuovo contro di lui e cerco di levargli dalle mani la boccetta, ma lui riesce a sfuggire alla presa e mi spinge all’indietro, facendomi crollare a terra.
Lo afferro per la caviglia proprio mentre si volta e cerca di scappare, e lo tiro giù con me, ed è allora che succede.
La boccetta gli vola via dalle mani, e accade proprio come nei film, proprio a rallentatore, proprio come se in quella fottuta bottiglietta non fossero contenute davvero le sorti della mia vita.
Cade a terra e va in mille pezzi, e così anche il mio cuore.
Sento il gemito disperato di Bob, e mollo la presa sulla sua gamba. Lui si rialza a fatica e corre verso i cocci di vetro rotti, cercando di raccoglierli in un vano tentativo di riparare l’irreparabile. Lo vedo mentre mette le mani a coppa e cerca di recuperare il liquido sparso sul pavimento, ma invano.
Io lo osservo, e non posso fare più nulla. Non ho più nulla da fare. Non ho più nulla e basta.
È finita.
Davvero. E stavolta non è un sogno.
-No no no nonono non può essere oh no no Frank no Frank Frank Frank – mugola Bob, dondolandosi su sé stesso.
Chiudo gli occhi.
È tutta colpa mia, in fondo. Tutta questa situazione, dall’inizio alla fine. Maledetto il giorno in cui mandai via Bob. Maledetto il giorno in cui ho deciso di sciogliere i My Chemical Romance, maledetta la mia vita egoista e inutile.
Se non avessi fatto tutte queste scelte sbagliate, ora non saremmo qui, e le due persone che amo di più al mondo non sarebbero stese lì, esanimi, in punto di morte.
-Deve esserci un altro modo…. – sussurro infine alla schiena di Bob, ancora chino a piangere.
-Sì, c’è.
Alzo la testa di scatto. –Cosa?
Bob si gira e mi sorride tristemente, poi si alza e va verso i due corpi.
Credo sia questione di secondi prima che li perda per sempre. Non so cosa ancora ci resta da fare, ma mi alzo e lo raggiungo, affiancandolo.
Mi offre la mano.
Lo guardo, dubbioso.
-Non ne usciremo vivi, Gerard.
Deglutisco.
E afferro la sua mano.
 
Improvvisamente la stanza in cui siamo sparisce.
Non è affatto come addormentarmi. È come se fossi ancora sveglio, come se l’ambiente attorno a me fosse cambiato d’un tratto e basta. Non noto nessun altro cambiamento.
Bob lascia la mia mano, e cammina lungo il corridoio bianco, uno dei tanti che ho attraversato quando ero nel labirinto con gli altri.
La mia visione è distorta. Cammino e vedo il pavimento ondeggiare, i muri farsi avanti e poi farsi indietro e il soffitto traballare pericolosamente e non riesco a capire più nulla, anche Bob si muove troppo velocemente e non riesco a stargli al passo.
Allungo la mano verso di lui, cercando di afferrare la sua camicia. –B… o … b…
La mia lingua è come se fosse incollata al palato. Mi riesce difficile parlare, mi riesce difficile anche soltanto pensare.
Vedo Bob voltarsi a rallentatore verso di me e aprire la bocca per pronunciare delle parole che all’inizio non comprendo.
-Il sogno… crollando… sbrigarci… dobbiamo… trovarli…
Annuisco e continuo a mettere un piede avanti all’altro, lentamente, e mi ci vuole tutta la fatica del mondo.
Non so più nemmeno perché mi trovo qui. E’ come se stessi perdendo il filo della mia vita, a poco a poco, man mano che mi avvicino di più alla fine del corridoio.
Questo posto è l’oblio.
Alla fine li vedo.
Sono lì, in fondo al corridoio, stretti l’uno accanto all’altro, impauriti, terrorizzati, stremati, rannicchiati contro il muro.
Provo a correre, ma non ce la faccio. Alla fine crollo in ginocchio accanto a loro, e allungo una mano tremante che ci mette tre secoli per raggiungere la faccia di Lynz e accarezzargliela.
Lei solleva lo sguardo e mi implora silenziosamente di salvarla, e quando guardo Frank anche lui mi sta implorando, e c’è Bob che annuisce verso di me e mi chiede di portarli in salvo, e non capisco.
Non capisco.
-Non… vieni…?
Scuote la testa. –Salvali. Io devo… restare qui…
No. No, non deve. Non può. Deve tornare con noi.
-E’ questo il prezzo, Gerard – e improvvisamente la sua voce non è più lenta e distorta.
Sbatto le palpebre. Il prezzo per cosa? Per portare in salvo Lynz e Frank? È sempre stato questo il prezzo, e lui lo sapeva?
Non posso lasciarlo qui. Non dopo tutto questo. Dovevamo uscirne insieme. Gliel’avevo promesso. Gliel’avevo….
Il soffitto inizia a crollare davvero. Pezzi di intonaco cadono dietro e di fronte e attorno a noi, e Lynz e Frank si stringono accanto a me per non venire colpiti in pieno.
Bob mi sorride.
E mi abbraccia.
Mi abbraccia sul serio, e quasi senza rendermene conto sto piangendo. Mi aggrappo alla sua camicia e piango sulla sua spalla, e per la prima volta in vita mia da quando lo conosco, non voglio che se ne vada.
Avvicina la bocca al mio orecchio, e sussurra due parole.
-Keep running.
Poi mi spinge all’indietro, e cado nell’oblio trascinandomi dietro le mie due uniche certezze della vita.
 
 
 
 
D’accordo, scusate per il ritardo as always e scusatemi se questo ultimo capitolo non è come vi aspettavate, o se è stato troppo affrettato, e troppo poco idk “colmo di sentimenti” o boh, fatemi tutte le critiche che volete, io ci ho messo tutto ciò che ho potuto e vbb, non sono mai soddisfatta di ciò che faccio ma dettagli.
L’epilogo lo troverete tra due giorni massimo, quindi non gioite, non è ancora tutto finito deheh
Detto questo vi lascio bc c’è alex che mi aspetta per darmi mazzate dopo aver letto il capitolo e nulla, vado a subire in silenzio, adieu
M.
   
 
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