Libri > Divergent
Segui la storia  |       
Autore: Hollister    05/08/2015    1 recensioni
Sequel di “Sangue di Divergente”.
La lotta contro i Divergenti continua.
Lexis è rimasta da sola, ad affrontare tutte le sue paure e la guerra.
Le speranze di vincere sono pochissime, soprattutto dopo la scomparsa di Eric.
Ce la farà Lex a sopportare tutte le avversità, a ritrovare Eric e sconfiggere finalmente gli Eruditi, creando un mondo di pace e serenità?
-
I guess I never found the right time did I to
tell you I'm sorry I gave up
but until you're broken
you don't know what you're made of.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Max, Nuovo personaggio, Tori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lexis si alzò dal tavolo su cui era stesa. Aveva i vestiti fradici e i capelli pieni di polvere, il viso ancora pallidissimo e la ferita sporca di sangue rappreso.
Davanti a lei, si ergeva Jeanine in tutta la sua austerità, con uno sguardo folle e un sorriso dipingerle il visetto da Erudita.
Lex la fissò senza apparenti emozioni, gli occhi che sembravano spropositati tant’erano diventati scuri e vuoti. Allungò un braccio verso l’Erudita, la prese per la spalla e si appoggiò a lei, come due vecchie amiche che si incontravano dopo tanto tempo.
 
“Sai qual è il tuo nome?”, chiese Jeanine, guardando la creatura davanti a sé.
Lexis scosse la testa.
“Non ce l’hai un nome. Sei una persona senza identità. Ti chiami 01”.
“01”, ripeté l’Intrepida, guardando nel vuoto.
 
Entrò una guardia nella stanza, portando tra le mani abiti puliti.
Una tuta blu, simile a quella che portavano gli Intrepidi, solo che il colore era diverso. Quando 01 la indossò, non assomigliava più alla Divergente che per tanto tempo aveva creato scompiglio tra le Fazioni.
Era solo il burattino più importante che Jeanine avesse mai avuto.
Entrambe uscirono dalla stanza, 01 legata per i polsi con delle manette, mentre l’Erudita la conduceva in una piccola stanza bianca, con solo un tavolo e due sedie. Si sedettero; Jeanine guardò attentamente l’oggetto che le stava davanti, perché 01 non era più una persona, ma una pedina da manovrare a proprio piacimento.
 
“Ora, mi dirai chi sono i tuoi compagni e soprattutto dove vi nascondete”.
01 non rispose, guardava ancora il vuoto.
“Quando ti faccio una domanda, devi rispondermi”, sibilò l’Erudita.
La ragazza alzò lo sguardo. “Non lo so. Non so di cosa tu stia parlando”.
“Ti sei appena svegliata dalla morte, grazie a me. Se non mi dirai le informazioni che mi servono, morirai ancora”.
01 chiuse gli occhi. “Era un piccolo edificio abbandonato dagli Esclusi molto tempo prima. Vivevamo lì. C’era una piccola mensa, dei dormitori, addirittura prigioni. Eravamo trecento o forse di più”, disse tutto in un colpo, mentre stringeva gli occhi per ricordare meglio.
Jeanine sorrise. “I vostri piani quali erano?”.
“Distruggere gli Eruditi”. Un sorriso sinistro si dipinse sul viso della ragazza, mentre una risata le usciva dalla gola.
L’Erudita la fissò per molto tempo, poi si alzò dalla sedia.
“Ora tu, sei la mia guerriera, mi hai capito bene? Tu dovrai ucciderli tutti, dovrai ucciderli per me”, disse, sfiorando i capelli della ragazza.
“Datemi delle armi”, rispose 01. “Datemi delle armi, e sarò tutta vostra”.
 
 
-
 
 
Eric pov.
 
 
Dai Candidi era tutto tranquillo.
Non c’erano guerre, rivolte, niente armi. Eravamo vestiti come loro, quasi mi stavo abituando alla bambagia in cui vivevano. Le pareti dell’edificio in cui stavamo erano rigorosamente bianche, tutto era bianco e nero in quel posto. Non c’erano mezze misure, solo verità, tra quelle pareti.
Quattro si avvicinò a me, ancora con un po’ di timore.
 
“Quando partiremo? E’ da giorni che stiamo fermi, Eric”, disse calmo.
Lo guardai per un attimo con durezza. “Lascia che i nostri Intrepidi riposino per un po’. Abbiamo perso tanti dei nostri per venire qui. Tra cui Tori, Edward e…”.
Non mi lasciò finire la frase. “Lei non è morta. Non ci farebbe mai questo. Io lo so che non è morta”.
Nei suoi occhi vidi la speranza, cosa che per tanto tempo mi era mancata.
“Tra due giorni, partiremo. Attaccheremo in piena notte, quando loro dormono e quando le guardie saranno più stanche”.
Quattro annuì, per poi andarsene.
 
Forse aveva ragione. Forse lei non era morta. Non era sotto terra a marcire. Ma sicuramente l’avrei trovata.
 
 
-
 
 
La notte era silenziosa, mentre ci muovevamo sui tetti degli edifici degli Eruditi. Quentin e Quattro erano a capo di due gruppi di Candidi, e procedevano senza intoppi.
Io guidavo gli altri Intrepidi verso il palazzo di vetro dei nemici. Tutto era perfettamente silenzioso, nessuna Ronda in vista e tutto andava per il meglio.
Il cielo notturno era senza stelle, coperto da nuvole che presto avrebbero portato pioggia. Si sentivano anche tuoni in lontananza. Dovevamo fare in fretta.
Scesi dal tetto, seguito dagli altri, mentre imbracciavo la mia arma. Corremmo rapidi lungo la strada, attraversando un incrocio deserto.
le strade erano illuminate solo dai lampioni, che a volte andavano a bizze. Sembrava una città fantasma.
Chicago era diventata quasi morta dopo la rivolta.
Si sentirono degli spari e delle urla.
 
“QUENTIN!”, urlò una voce di ragazza, forse era Amelie.
 
Qualche altro sparo e il rumore di persone che correvano. Quattro arrivò da me tutto trafelato, portandosi dietro il gruppo di Candidi.
 
“Hanno colpito l’altro gruppo, dobbiamo assolutamente raggiungere il palazzo degli Eruditi! ORA”.
“Calmati Quattro. Dov’è Quentin?”.
“Sta arrivando, dobbiamo muoverci separati o la Ronda ci raggiungerà presto”.
“Prendi i vicoli, lì non vi troveranno mai se sarete silenziosi. Non disperdetevi”.
Quattro annuì e corse via, seguito dal suo gruppo.
 
Io continuai a muovermi silenziosamente lungo la strada, fino a raggiungere un edificio abbastanza vicino al palazzo degli Eruditi.
Vidi il gruppo di Quentin raggiungere un vicolo non poco lontano con un gruppo di Candidi. Subito dopo, notai la Ronda salire in una Jeep nera.
 
“Ok, ora dovremmo puntare ai cancelli, eludere il codice di sicurezza ed entrare in fretta. Siete tutti pronti?”.
Gli Intrepidi annuirono, perciò cominciammo a correre verso il grande cancello bianco del palazzo degli Eruditi.
Non c’era nessuna guardia. Era fin troppo facile. Cominciammo ad arrampicarci, per poi passare dall’altra parte.
Sembrava che gli Eruditi ci avessero messo la vittoria su un piatto d’argento.
Ma non era ancora tempo di cantare vittoria.
Poi, all’improvviso, le porte del grande palazzo di aprirono, facendo uscire fuori una massa di guardie armate. Eravamo in netta minoranza.
Cominciarono a sparare senza sosta, ci nascondemmo dietro l’edificio e cercai di mirare contro le loro teste.
Ne colpii quattro o cinque, ma ancora eravamo in pochi per sconfiggerle.
 
“Voglio il loro capo. Vivo!”.
 
Una voce che conoscevo fin troppo bene echeggiò in tutto quel baccano, facendomi rabbrividire.
Alzai lo sguardo, e sulle scalinate del palazzo, c’era Lex.




**


Perdonate la mi riprovevole assenza, ma purtroppo ho avuto dei grandi problemi nel pubblicare il prossimo capitolo. Sono stata molto occupata nello studio, e per mia grandissima fortuna sono stata promossa.
Mi spiace se questo capitolo verrà trovato noioso e senza azione, ma dovevo assolutamente pubblicare, per dare un fine alla storia di Lexis ed Eric. Ma soprattutto, dovevo a voi il finale, che siete state sempre con me e mi avete supportato e consigliato di continuare, riempiendomi di complimenti e di grande interesse verso questa storia. 

Spero ancora che questa storia sia seguita ancora da qualcuno, e spero che non siate arrabbiate con me. 
Vi ringrazio davvero molto per tutto ciò che avete fatto per me, per essermi sempre state vicino e per aver recensito i miei capitoli.
Ancora una volta, vi chiedo di linkarmi le vostre storie che sono più che felice di leggere e recensire.
E ancora una volta, vi chiedo di non essere silenziose polpettine.
Vabbe', vi lascio. A breve pubblicherò di nuovo, quindi state pronte HEHEHEHE.
A presto polpettine.


La vostra,

lex.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Divergent / Vai alla pagina dell'autore: Hollister