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Autore: Rose Du Rembrandt    05/08/2015    2 recensioni
Questo non è il solito Hellsing, qui Alucard non è quello che siamo abituati a vedere in azione, questo Alucard ha dei sentimenti, una coscienza, un cuore. Benvenuti nel mio Hellsing
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alucard, Integra Farburke Wingates Hellsing, Seras Victoria, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Anderson tirò fuori dalle macerie l'ennesima donna ferita, almeno questa non era grave, solo qualche taglio poco profondo, la prese in braccio e la portò nell'infermeria da campo che Seras e Rip avevano messo su con travi e massi, probabilmente l'unico edificio sicuro dopo il Colosseo che in quel momento stava per essere barricato e trasformato in una fortezza, Pip e i suoi si occupavano di disporre le mitraiette fisse in modo da incercettare il più velocemente possibile le bordate, Integra organizzava le truppe di di difesa. Quando tornò al campo accettò con gratitudine l'acqua e si buttò su una sedia, Rip adesso luci dava il moschetto, nel suo sguardo solo rabbia e dolore. << Non puoi combattere in queste condizioni cacciatrice, meglio se ti riposi e rimargini le ultime ferite >> << Mio padre ha sacrificato la sua vita per salvarmi, sarei un'infame se non combatessi >> << Già, non hai tutti i torti >> la corvina sorrise e si sistemò i capelli dietro l'orecchio e posò gli occhiali per scrutare il sole, da li dentro poteva ammirarlo senza pericolo, la luce illuminò il suo volto e Anderson trattenne il respiro, pareva seriamente un'angelo candido << Dov'è il crocefisso che tieni sempre al collo? >> << Me ne sono sbarazzato, non credo più che esista un dio, altrimenti......altrimenti non avrei perso un fratello >> e si allontanò per prestare soccorso ad altri bisognosi, non gli importava più se erano cattolici, musulmani, buddisti o eretici, per lui erano tutte persone che hanno bisogno di aiuto, rispose al sorriso di gratitudine di un rabbino e gli diede una pacca sulla spalla, sentendosi, una volta, sereno con se stesso.


La cartina stesa davanti a loro presentava numerosissime zone nere e una sola rossa, la proporzione di forze era a dir poco schiacciante, ma avrebbero combattuto, un'ultima volta. << Allora, come militare cercherò di esprimermi nel modo più semplice e comprensibile possibile, siamo nella merda, senza Alucard le nostre possibilità di vittoria sono pari a zero, e se restiamo barricati in quest'arena saranno ancora meno >> Integra si pulì gli occhiali con un panno e si sporse dalla poltrona, tossicchiando per attirare l'attenzione << Quand'ero piccola Alucard mi raccontava spesso, di come con poche decine di uomini riusciva a sbaragliare eserciti assai più numerosi? >> << E come - domandò Anderson cercando di distogliere lo sguardo dagli occhi di Rip, accidenti, poteva essere sua figlia, eppure... - qui non si tratta di spade o scudi, ma di M16, Thompson, granate, AK 47, hammer armati con cannoni da 67 mm >> << Appunto, si aspettano un trinceramento fatto apposta per resistere alle loro armi, ciò che non si aspettano è un attacco >> Anderson scoppiò in una risata di sarcasmo ma smise subito notando l'occhiattaccia di Rip. << Scusami ma sembra una follia >> << La follia è non cogliere l'opportunità, Integra ha ragione, non possiamo star qui a farci massacrare >> Anderson passò il pollice sul filo di una delle baionette, sorrise come era suo solito << Citando un film che ho visto qualche tempo fa....... " Il corno di Helm Manidimartello suonerà nel fosso, un'ultima volta " non abbiamo corni, ma le armi andranno bene lo stesso, la domanda è......quando? >> << Domani al tramonto, Seras guiderà i Crociati, la ammirano e lei sa combattere meglio di molti di noi, è la scelta giusta >> << Allora io e il Millennium porte remo con noi le forze militari dell'Inghilterra >> affermò Pip mentre si accendeva una sigaretta e sorridendo, probabilmente il loro destino sarebbe stato quello di contorcersi per terra con le budella di fuori, va bhè, almeno ne sarebbe valsa la pena, per la gattina questo e altro.


La notte prima della tempesta giunse in fretta e tutti si ritirarono nelle loro tende o case, stranamente non c'era tensione o paura nell'aria, ma solo una leggera irrequietudine, come se l'essere massacrati dal primo all'ultimo non fosse altro che una passeggiata. Seras era fra i pochissimi che ancora si aggirava fra le tende insieme a Rip, si diressero nel punto in cui il padre era scomparso, tacquero a lungo.


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La luce era accecante, chiuse gli occhi ma gli sembrava di avere le palpebre trasparenti perché la percepiva lo stesso, la cosa strana era che non si sentiva indebolito da essa, anzi, era come rinvigorito, sentiva le forze fluire dentro di lui, s'impuntò sui gomiti e osservò dove si trovava, poi si accorse che il pavimento, se così poteva essere chiamato, era ricoperto da un sottilissimo strato d'acqua, non c'erano altri elementi caratterizzanti che gli consentissero di dare un nome a quel posto, ma una cosa era certa, non era l'oltretomba, nè tantomeno il Paradiso, ammesso che posti del genere esistessero davvero, assai poco probabile. Mettendosi in piedi si accorse di avere addosso soltanto la tuta nera che indossava quando si era risvegliato, anni e anni prima, si guardò nuovamente intorno, ma dove diavolo si trovava? Che ci faceva li, secondo i suoi calcoli doveva essere un mucchietto di polvere, ma era vivo, se così si può dire. Poi si sentì chiamare. Voltarsi e ammutolire furono una cosa sola, le lacrime non si fecero attendere. << Ciao Vlad >>


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Finirono di pregare per il padre e alzarono il capo, sapevano come rendergli omaggio. << Papà mi ha ricordata con le lacrime e le azioni, io lo farò nel medesimo modo, non possiamo lasciar vivere quel bastardo nazista di Vrëssner >> << Allora combattiamo. Domani notte, sorellona, marcieremo contro di loro, muovendogli guerra >> Si abbracciarono e separarono, ognuna andò dove glielo diceva il cuore, dove si sentiva al sicuro, entrambe non avevano dubbi in merito.


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La tenda di Bernadotte non era molto grande, giusto quanto bastava per ospitare un letto, un tavolo e un fornello da campo, il francese era chino su un pentolino che si preparava del caffè, doveva essere più preoccupato di quanto non desse a vedere, le occhiaie gli segnavano il viso, le cicatrici il petto, riusciva distintamente a vedere i battiti del suo cuore, veloci e irregolari. Lui vedendola alzò lo sguardo suo suoi occhi rossi e dolci, lei fece qualche timido passo in avanti e subito si ritrovò tra le braccia del mercenario. Sentendo il calore del suo tocco si lasciò andare a quel l'abbraccio, come se non avesse più una volontà sua, ma a che gli serviva una libertà quando Bernadotte la stringeva dolcemente per la vita accarezzandogli l'attaccatura dei capelli, a cosa gli serviva quando la divisa gli scivolò di dosso e finiva per terra, a cosa gli serviva quando lui, prendendola in braccio, la baciò con foga e passione, posandola sul letto, a cosa gli serviva quando lo sentì entare in lei? A nulla, lasciò che a guidarla fosse l'istinto, quelle emozioni erano da sempre state dentro di lei, doveva soltanto lasciarsi andare. Soffocò i gemiti sul collo dell'amante e sulla sua bocca, stringendolo per le spalle e donandosi a lui. Le sue forti mani indugiarono sulle sue curve, sulle gambe, la baciava senza stancarsi mai, sentiva i suoi dolci e miti sospiri sul collo, poi fremettero entrambi e si coricarono sotto le leggere coperte, attendendo l'alba per addormentarsi.


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Al tramonto del giorno dopo l'atmosfera non poteva essere più differente, lance venivano lucidate e affilate, rastrelliere di armi armi venivano poste ad ogni angolo delle strade, i crociati marciavano in gruppi compatti verso l'uscita dalla città, gli elicotteri venivano stipati con munizioni e mitragliatrici, ai volontari venivano distribuite le armature dei caduti e armi da corpo a corpo, Anderson rivedeva un'ultima volta la strategia con Integra e Seras, bisognava impegnare fin da subito il nemico in uno scontro serrato si nza lasciargli ampi margini di manovra, l'unica possibilità di vivere una notte in più. Quando il sole calò per far spazio alla luna e le stelle iniziarono a rischiarare il cielo notturno si misero in marci.


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Lo schieramento era più ampio di quanto si aspettassero, i cittadini di Roma erano accorsi a centinaia alla chiamata alle armi e ora marciavano con quasi 5.000 uomini pronti a battersi, quella mossa Vrëssner non se l'aspettava di certo, convinto com'era di dover affrontare un pugno di soldati. Seras osservava i soldati, non leggeva paura o preoccupazione, semmai una grande determinazione, tuttavia non le sembrava giusto obbligarli ad un attacco suicida << Se qualcuno di voi vuole tirarsi indietro, lo faccia, in questo momento forse, le vostre famiglie hanno bisogno di voi più di me >> << Noi non abbandoneremo i bisognosi, abbiamo prestato giuramenti, ora li onorereno tutti >> la draculina sorrise, stranamente l'idea di affrontare migliaia di vampiri non la preoccupava, anzi, la prospettiva di una tale battaglia la eccitava, pensò alle ultime parole che si erano detti lei e Bernadotte. " Accada quel che accada, restiamo insieme fino alla fine " " Non c'è fine, solo un altro inizio, se la morte ponesse davvero fine, come avrebbe fatto Alucard a riportare in vita tua sorella? " sorrise ancora e arrestò la marcia, l'accampamento era a pochi metri davanti a loro, era ora. Sfoderò la spada del padre donatagli da Integra e prese mano a Jakall, nella fondina teneva Casull, e si preparò.


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Alucard restò fermo, nella sua mente presero vita innumerevoli emozioni, rabbia, dolore, gioia, tristezza, il suo cuore accelerò i battiti, lo sentiva contro la cassa toracica, come se volesse schizzare fuori dal petto. Si avvicinò alla donna e protese tremanti mani verso il suo viso, come per accertarsi che fosse vera e quando con la punta delle dita poté sfiorarle i capelli, si sentì mancare, cadde in ginocchio e le cinse le gambe con le braccia, invocando perdono, lei gli accarezzò la testa e lo fece rialzare, il suo sguardo era dolce e deciso al contempo << Vlad, un tempo mai ti saresti inginocchiato davanti a me, sei cambiato così tanto in un mellennio? >> lui rispose al suo sguardo, anche gli costava molta fatica non distoglierlo per guardare altrove, i suoi sensi lavorarono veloci, i ricordi tornarono con la potenza di un uragano, doveva tornare, quello non era reale. << So cosa stai pensando Vlad, lascia che ti consoli, è tutto reale, ogni cosa che vedi lo è >> ma il nosferatu scosse il capo e si allontanò, doveva essere una tentazione, per forza, doveva andarsene e tornare, il tutto premeva contro di lui. << Io non so chi tu sia, ma non sei mia moglie, non sei Marie, lei è morta e la sua anima pura non sarebbe mai stata imprigionata in questo posto >> << Vlad, sono io, immagino quanto possa sembrarti impossibile ma è così, ti ho atteso per secoli, e alla fine eccoti qui, con un'opportunità che devi cogliere >> << Quale? >>. Dal nulla comparvero due spade, una nera e l'altra d'argento che andarono a posarsi su un altare dorato dove c'era incisa una scritta " a Devil or a Angel " << Un Demone o un Angelo >> << Esatto Vlad, ma penso che la scelta sia semplice. Pensa, tutti hanno sempre creduto che tu fossi un demone sputato fuori dall'angolo più oscuro dell'Inferno, adesso puoi dimostrarlo. Marcia con i tuoi famigli sulla terra, ambientali tutti, diventa ciò che sei, il No - Life - King ti attende. Già due volte il Conte è tornato, la tua potenza era illimitata, con questo dono, perfino il diavolo in persona ti tenera, allunga la mano e stringi quel l'elsa, ma attento, una volta scelto, non potrai cambiare. Tubalcain te lo chiese, e te lo chiedo anch'io, tu chi sei? >>
https://m.youtube.com/watch?v=Pmj3fHezXGw
<< Dovresti conoscermi, non cambio idea facilmente >> e la strinse, però, prima che qualcosa accadesse, affondò la lama nel petto della donna e mollo la presa, la nera spada si dissolse come fumo e la donna prese le sue vere sembianze, un famiglio dell'Inferno, un l'ultimo tentativo di corromperlo. << IO SONO ALUCARDDDD, e sarò ciò che è meglio per loro >> e afferrò la lama d'argento.


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https://m.youtube.com/watch?v=NiuHu-KqhH4
Non persero tempo, invasi dall'adrenalina e carichi di energia, urlarono per squarciare il silenzio e caricorono, le sentinelle finirono impalate all'istante, i colpi delle baionette andarono a vuoto, colpendo gli scudi, ruppero la formazione e diedero vita ad un'unica linea di acciaio e avanzarono, urlando sempre più forte. Il risultato fu quello desiderato, sfondarono le disorganizzate linee nemiche e si spinsero all'interno dell'avamposto, seguiti dal resto dell'esercito, l'ultima battaglia era veramente iniziata.

https://m.youtube.com/watch?v=RQGdV6g16XA

Quando vide che le forze di terra riuscirono a forzare e a farsi strada, Pip diede il segnale per l'assalto dall'alto e stormi di elicotteri da guerra volarono verso l'inferno, lui era in testa, affiancato dal Maggiore e gli altri, si scambiarono un tacito saluto e iniziarono a bombardare le torrette anti aeree. Ma se la fanteria era allo sbaraglio, per la flotta di Zeppelin valeva il discorso opposto, la voce di Maxwell si udì forte e chiara << CHE IL SIGNORE CI ASSISTA NELL'ANNIENTAMENTO, VOLIAMO AMICI MIEI, PORTIAMO IL SUO VEEBO SU COLORO CHE OSANO ATTACCARCI >> e così il cielo vide lo scontrarsi di due grandi forze. I missili volavano in ogni dove, carcasse di elicotteri e dirigibili in fiamme cadevano sul campo di battaglia, dove Seras si faceva largo tra i nemici con la spada del padre in pugno, la Jakall abbatteva nemici in continuazione, lasciando alle sue spalle una scia di polvere e corpi mutilati e numerosi passaggi per i crociati che ancora non avevano trovato resistenza, l'effetto sorpresa fu efficace.

Intercettò un missile con la mitragliatrice a recuperò quota, rendendo il colpo e facendo esplodere quel pallone, godendosi la vista dei nazisti che bruciavano insieme al loro perverso sogno, come si poteva partorire un progetto del genere non lo sapeva proprio, bisognava essere completamente pazzi, ma molto. Accendendosi una sigaretta puntò verso il suolo, linci andò un nutrito gruppo di Ghoul che aveva accerchiato Seras << Gattina fai più attenzione, non mi va di perderti >> gli disse usando la ricetrasmittente << Preoccupati dei dirigibili francese, e non chiamarmi più gattina >> << Va bene. HEI, ti amo >> << Ti amo anch'io >> affermò la bionda prima di spingere la punta della spada nella bocca aperta di un vampiro e far scattare il braccio verso l'alto, tagliandogli in due il cranio, le parole del padre ora le capiva davvero, aveva superato il suo passato e le sue paure, era diventata un'autentica regina della notte.
Zorin colpì più e più volte, il sangue la coprì come un'onda; leccando le gocce finite sulle labbra continuò la strage, assistita dall'alto da Schrödinger che fin dall'inizio dello scontro non l'aveva persa di vista un attimo.
Dal bel mezzo dello schieramento dei vampiri sinerse una colonna di sangue e i nemici caddero al suolo, ricoperti di tagli e profondi graffi, Walter e il Capitano combattevano schiena contro schiena, oh si, sembrava di essere tornati ai tempi dello sbarco in Normandia. I fili del maggiordomo non perdonavano, come le spire di Alucard seguivano ogni pensiero del padrone, raggiungendo chiunque. Il lupo mannaro dal canto suo non si risparmiava di certo, con la suo abilità per il corpo a corpo teneva quei bastardi a distanza, i.più sciocchi formavano un folto cerchio di cadaveri intorno ai due, a lungo quella notte furono il terrore del nemico.
Maxwell rideva senza ritegno, tutta quella violenza era in nome di Dio, esultava più e più volte, agitando le braccia come in direttore d'orchestra, Vrëssner aveva ragione, la guerra era arte e poesia e musica, e lui la dirigeva, inconscio che Anderson e Rip si stavano facendo largo verso di lui uccidendo di slancio chiunque li intralciasse, le baionette mietevano decine di vittime << E in nome del signore muovere mo guerra agli impuri che osano ancora marciare innanzi ai nostri occhi, li crociffigeremo e renderemo omaggio ai nostri caduti con il loro sangue >> gli iscarioti intanto, non essendo pio legati alla Chiesa, si davano alla pazza gioia saltando in ogni dove e sparando come posseduti, la guerra senza regole, la vera guerra, la vera vita di un soldato, ma non di dio, ma della terra, e in nome della terra mietevano vittime << Siamo apostoli e allo stesso tempo non lo siamo, siamo credenti e allo stesso tempo non lo siamo, siamo ribelli e allo stesso tempo non lo siamo, siamo soldati e allo stesso tempo non lo siamo. Noi siamo i guerrieri della terra, e in suo nome combattiamo per un radioso futuro >> e ancora si combatteva, gli scontri aumentavano d'intensità e Vrëssner assisteva estasiato, piangendo e ridendo, una guerra a dir poco epica, il Paradiso degli assassini, e ne era lui l'arteficie, a dir la verità, era sempre stato solo quello il suo obbiettivo, dar vita a qualcosa di grandioso e indimenticabile, non gli interessava la vittoria, voleva solo godersi appieno il piacere della guerra e senza Alucard questo era finalmente possibile, con lui non c'era partita, la sua potenza era indescrivibile ma adesso, adesso la sconfitta sarebbe stata un piatto prelibato da gustare a poco a poco << Miei vampiri, avete fatto un ottimo.lavoro, la nostra disfatta sarà epica >> << D...disfatta mio signore? >> << Ma certo, non petenderete davvero di poterli sconfiggere no? Ricordate, i vampiri non possono sconfiggere gli umani >> e sparò a tutti i presenti, uccidendoli.
Ormai la flotta di Zeppelin contava un pugno di dirigibili, la maggior parte in fiamme, Enrico nel suo gustava del caffè godendosi lo spettacolo dell'Apocalisse, il signore sarebbe stato fiero di lui, la Chiesa conoscere un periodo di grandezza senza eguali.
Passano le ore, la luna inizia la fase calante e all'orizzonte si leva un tenue bagliore, il più pallido di tutti, ma basta a far cessare i combattimenti, i guerrieri volsero lo sguardo verso la luce, che aumentò d'intensità, fino a non rivelarsi per ciò che era davvero, una muraglia di luce alta fino al cielo, un'aurora boreale che nasceva dalla terra, uno spettacolo sublime, qualcosa di superbo, le armi vennero abbassate.
https://m.youtube.com/watch?v=k0gsduLrfSU
Il fragore della guerra lasciò posto al silenzio più totale. Poi incominciò a piovere, goccie di pioggia sottili come aghi, come quelle che caddero per il funerale di Rip, poi da quella luce si distinse un'ombra che l'attraversò, fino a uscirne, si vedevano due grandi ali argentate come la spada che l'uomo stringeva, qualcuno fra gli umani iniziò a sussurrare il suo nome, ma i più restavano fermi, i vampiri però, senza capirne l'esatto motivo, iniziarono ad indietreggiare.
https://m.youtube.com/watch?v=zd2ieQ9EyMA
Alle spalle della figura emersero altre figure, migliaia, decine di migliaia, esseri d'argento e d'oro, armati allo stesso modo, imponenti scudi e lance e spade, venivano anche di cavalieri, i sussurri si fanno più sicuri.
Rip afferrò Anderson per l'orlo del cappotto e lo costrinse a voltarsi, le sue labbra scandito no quel nome << Alucard >>
Il Nosferatu osservò il campo di battaglia che aveva di fronte e fu colto da ceca rabbia, Vrëssner era riuscito nel suo intento, ma adesso lui l'avrebbe finita << Questa notte finirà, ogni cosa >> e spiccò il volo, seguito da terra dai suoi che corsero come vento, fondendosi con esso, i vampiri batterono in ritirata, ma la fuga venne loro negata, le armi dei soldati di Alucard li raggiunsero, scie dorate un ogni dove li trasformavano in polvere e gli umani ripresero a batterà in con maggior furore. << Vrëssner, poniamo fine a tutto, qui e ora >> << Sei uno sciocco Alucard, la guerra vince sempre >> la voce veniva dallo Zeppelin più lontano, quel verme non aveva neanche partecipato alla guerra << Dipende da chi la combatte >> e, tramutandosi in sciami dorati, lo raggiunse in pochi istanti.
Pip raggiunse il prete e la cacciatrice e diresse il mezzo verso il dirigibile di Maxwell, quel folle continuava a mandare soldati anche se la sconfitta era giunta. Anderson intanto scrutava quegli esseri misteriosi, senza riuscire a dare una spiegazione logica a quanto vedeva, possibile che Alucard fosse...... Una mano di Rip lo strinse nuovamente e si ritrovò fuori, per pochi istanti sotto di lui il vuoto, poi ruppero un vetro e finirono dritti nella cabina di Maxwell, che fece un salto indietro. << Anderson, aspetta, sto facendo tutto solo per nostro signore Dio Onnipotente, e lui mi ha risposto i suoi soldati marciano con noi umani adesso, non...non..c...capisci...i...io ho s.....sconfitto.........i....i...d...demoni.....c...con la forza della m...mia...f..fede hahahahahahaha, sei f......fiero di me v....vero? >> un pugno e perse vari denti << Prete bastardo, e io che ho convinto Vrëssner a non farti uccidere >> e porse una mano contro di lui, le dita si trasformarono in mastini infernali, Anderson schivò l'attacco e rispose con un campo di forza, così il traditore non sarebbe fuggito e gli lanciò addosso le baionette, che lo colpirono in pieno, ma Maxwell non fece una piega, anzi, sogghignò, << Allora non capisci, Vrëssner mi ha donato la potenza di un Vampiro Autentico, non puoi uccidermi >> << Un umano può uccidere un vampiro Maxwell, e io ti ucciderò >>
https://m.youtube.com/watch?v=6XxmZ3oDpcA&itct=CBQQpDAYBSITCIS-7Z-HkscCFUyIFgodqQIPQjIHcmVsYXRlZEj1vtGdjev2suUB
I due avversari si squadrato no, poi si scagliarono l'uno contro l'altro, colpendosi a vicenda più volte prima di separarsi, riprendere fiato e combattere ancora, le baionette di Anderson non fallirono una volta, ma neanche le spire di Maxwell che continuava a ridere sguaiatamente e a dire frasi sempre più sconnesse e senza senso, era completamente impazzito e questo fece infuriare Anderson ancor di più, non si dava tregua, combatteva come un leone, menando fendenti e parando affondi, Rip era troppo impegnata a battersi con i vampiri a bordo per aiutarlo ma in ogni caso lui non avrebbe voluto aiuto.
Non vide arrivare l'ultimo colpo e la spira lo trafisse allo stomaco, procurandogli una ferita tanto grave da impedirgli di rimarginarla << E e e e...a...adesso m...muori...p..prete >> Una raffica di colpi intercettarono le spire, disintagrandole, una granata gli esplose addosso, facendogli saltare metà del busto, perse moltissimo sangue e bocheggiò, un'uniforme massa scura prese posto della parte mancante e si girò verso Seras che, riposta la spada ora brandiva due mitragliatrici dei Tank tedeschi senza sentire minimamente il loro reale peso << Allontanati da loro, bastardo >>…gli corse incontro senza smettere di sparare e gli saltò intorno, riducendolo più volte a un colabrodo, ormai l'abitacolo era pieno di carne putrefatta e interiora del mostro che era stato Maxwell, tuttavia lui sembrava non risentire delle atroci ferite.
Tutti e tre si ritrovarono appesi per la gola, il fiato mancò loro quasi subito. << PE....pensava te d....davvero....d..di..p..pot...potermi sconfiggere....i...io...s....sono....i....il.....n...nuovo No Life King >>
Un colpo di spada a cadde a terra, urlando per l'atroce dolore infertogli dall'argento, ora sul suo volto si.leggeva solo terrore << Aspetta, siamo entrambi ...... >> la mano di Alucard gli strinse il cranio, varie ferite segnarono il corpo di Maxwell, sempre più profonde e moltissime ustioni si allargavano sulla pelle << HAHAHAHAHAHAHAH, HAHAHAHAHAH, HAHAHAHAH >> ed esplose in una gigantesca nube di cenere.
Due ore prima :
Vrëssner giaceva sul pavimento dello Zeppelin in fiamme, guardava Alucard con odio << QUESTA È LA MIA GUERRA, LA MIA STORIA, NON T'IMMISCHIARE OLTRE >> << Sei diventato grande solo grazie al sangue e al terrore, non hai esitato a sterminare il tuo stesso popolo per tutto questo, solo per un'armata di infimi vampiri, tu hai portato su di noi rovina e morte, i tuoi uomini hanno massacrato donne e bambini innocenti, e per cosa, PER COSA VRËSSNER? >> << Per la più grande guerra che il mondo abbia mai visto >>. La spada gli staccò di netto la testa dal collo << Merita i di molto peggio, ma io non sono un demone, non sono Il Conte, io sono Alucard, un Vampiro originale che anni fa mise la sua forza al servizio di una causa, continuerò a difenderla fino alla fine dei miei giorni >>. Sentì poi la presenza di un terribile potere, oscuro e perverso, vide nere spire in lontananza stringere tre persone, Seras, Rip, e Anderson, senza riflettere si buttò nel vuoto.
Ora :
https://m.youtube.com/watch?v=ALpr54N_8JY

La battaglia era finita, tutti i vampiri erano caduti caduti, i misteriosi esseri che Alucard aveva portato seco spariti nel nulla, così come le ali e l'armatura del vampiro che adesso vestiva il classico cappotto rosso e l'ampio cappello, le persone si divisero in due ali per lasciarlo passare, dietro di lui Anderson si poggiava a Rip e Bernadotte a Seras, Integra si buttò fra le braccia del conte che la sollevò da terra prima di baciarla sulle labbra << Non lasciarmi più >> << Fossi matto >>
https://m.youtube.com/watch?v=pICAha0nsb0
I soldati esultarono, piangevano e lanciavano in aria armi ed elmi, la guerra era finalmente finita. Dalla folla si fecero largo gli altri membri del Millennium, tutti sani e salvi, più o meno, Doc aveva riportato molte ferite ma lievi, Il Maggiore perdeva sangue dal naso e nient'altro, sorti decano tutti, la pace finalmente. Alucard rivolse a tutti un radioso sorriso, l'alba salutò un giorno felice, fatto di festeggiamenti e allegria.
In infermeria Seras fasciava Pip con cura e dedizione << Senti Seras, prima che si scateni un altro casino infernale come questo >> e gli porse un anello interamente d'oro << Sai com'è, l'argento non è proprio il massimo di questi tempi e cosi... >> fu travolto da una nuvoletta bionda e tacque, prendendo la ragazza che amava.
Anderson e Rip invece ridevano come scemi, senza motivo, erano solo felici, Alucard si prendeva cura dei feriti, che lo ringraziarono un'infinità di volte, Il Capitano invece parve troppo impegnato a stare attorno a una ragazza romana per curarsi di se stesso, Doc curava i più gravi insieme a Walter e Il Maggiore allietava i bambini con aneddoti divertenti e barzellette, dopotutto prima di entrare nel Millenniummon era un Insegnante di storia e tutti lo apprezzavano per la sua natura gioviale e giocosa. Infine Schrödinger e Zorin osservavano da un posto sicuro l'alba, tenendosi per mano, il ragazzo scrutò per un attimo gli umani, felice di aver contribuito a salvare le loro innocenti vite << Non posate dimenticare ciò che è successo qui >>


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Epilogo:
<< È a Roma dove pare si sia combattuta la più grande battaglia della storia, secondo migliaia di testimoni la guerra ha visto avversari Umani e Vampiri capitanati da un Ex Nazista, Vrëssner Furshkeïn, e sembra che nel conflitto siano stati coinvolti anche La Germania e la Francia, che tuttavia ne uscirono anche loro vincitori - altro canale - E il professor Doc si è guadagnato a pieno titolo il nobel per la medicina in seguito alle sue scoperte che hanno dato una considerevole spinta verso la scoperta alla cura per malattia come il cancro e i tumori e altre che da sempre flagellano il mondo - altro canale ancora - Stamattina le associazioni conosciute come Helsing e Millennium sono state riconosciute da tutti i governi del mondo come Servizi Inglesi Indipendenti e sono ufficialmente entrati a far parte della Lega per la Sicurezza Internazionale - altro canale - L'individuo noto come Il Maggiore, in merito ai suo in sforzi volti a far cessare pacificamente le guerre ancora in corso, e per esserci riuscito pacificamente, è stato insignito del nobel per la pace, invece, tutti gli altri membri sono stati decorati con decine di medaglie al valore e.. >> il telefono si spegne, Alucard si volta e vede l'impazienza di Seras, << Ho capito, arrivo >> prendendola a braccieto la accompagna fuori dalla stanza e si dirigono verso la chiesa, Anderson sta aspettando e solo grazie a Rip non rompe il naso al fratello per il ritardo << Ma vedi questo >> dice quando lo vede entrare << Ma dai, nemmeno l'accortezza di cambiare abito >> << Alex, smettila per favore, questo è un giorno felice >> << Scusa tesoro >> entra poi lo sposo, vestito con i panni che indossava la notte della battaglia << Ma è uno...... OK, la smetto >>…finalmente la coppia è davanti al prete che, alzando gli occhi al cielo, prega per la pazienza, esattamente come era.sita fare Integra che adesso è impegnata a sussurrare rimproveri ad Alucard per il vestito << È il matrimonio di tua figlia e tu come ti presenti >> ma un bacio la fa tacere e suscita il riso da parte della figlia che li osserva dalla culla, prendendola in braccio Alucard sorride dolcemente e la coccola, guardando le lacrime della figlia mentre si mettevano le fedi, adesso si, che è tutto finito.




Ed eccoci qui, l'avventura è finita, la guerra si è conclusa, vorrei parlarvi però sono stanchissima, godetevi la canzone per i titoli di coda, alla prossima.
https://m.youtube.com/watch?v=24fGmWG6kpg&itct=CA8QpDAYByITCKGzwsaWkscCFZKPFgodZwoD3DIHcmVsYXRlZEjBm8St6buOkmQ%3D
   
 
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