Libri > Divergent
Segui la storia  |       
Autore: Silvi_MeiTerumi    06/08/2015    3 recensioni
L'unico modo affinché la società sopravviva è che ognuno occupi il posto che gli spetta.
Il futuro appartiene a coloro che sanno qual'è il loro posto.
Ma bisogna stare attenti, non ci si può fidare di nessuno, sopratutto negli Intrepidi.
*
"Non dovresti essere qui, non è il tuo posto" scandisce bene quelle parole, affilate come coltelli, prima di spingermi contro il muro.
"E tu? Sei sicuro che questo sia il tuo posto?" gli pongo quella domanda che lo fa immobilizzare. Non avevo mai visto insicurezza nei suoi occhi. Pensavo che non sapesse nemmeno cosa fosse.
*
Cosa succede quando una guerra comincia?
Cosa può accadere se si decide di stare dalla parte sbagliata?
(Eric x Nuovo Personaggio)
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Break Free
 
Capitolo 9
 
Pettino accuratamente i capelli che ora mi arrivano sotto le spalle, mi sono incantata troppe volte guardandomi allo specchio.
Vedo due occhi verdi contornati da occhiaie profonde, il naso rosso per via dei troppi fazzoletti usati e le labbra screpolate. Non ho la forza di stare in piedi e cerco costantemente un appiglio dove poggiarmi.
Chris mi richiama e a braccetto ci dirigiamo alla base del Pozzo, dove la gente che non molto tempo prima era sparsa confusionariamente ora è vicino alla ringhiera.
L’odore di alcool è presente in grandi quantità nell’aria.
I ragazzi davanti a me si spostano barcollando e alcuni cadono rovinosamente a terra ridendo, ma non dico niente.
Trovo Will, Uriah e Tris in mezzo agli iniziati. Tris è più pallida del solito, Uriah mi offre una bottiglia, ma io scuto la testa.
“Silenzio tutti quanti!” grida Eric.
Il rumore di un gong si espande tra le mura del Pozzo richiamando il silenzio e l’attenzione.
“Grazie” continua Eric. “Come sapete, siamo qui perché la scorsa notte Albert, un iniziato, si è gettato nello strapiombo”.
Il silenzio ora  è padrone, l’unico rumore è lo scorrere dell’acqua sulle rocce.
“Non sappiamo perché” dice Eric “e sarebbe facile piangere la sua perdita, stasera. Ma noi non abbiamo scelto una vita facile quando siamo diventati Intrepidi. E la verità è…” Eric sorride.  Il suo sorriso non è genuino. “La verità è che Albert ora sta esplorando un luogo ignoto, incerto. E’ saltato nell’acqua impetuosa per raggiungerlo. Chi tra noi è così coraggioso da avventurarsi in quella oscurità senza sapere che cosa nasconde? Albert non era ancora un membro effettivo, ma possiamo essere sicuri che sarebbe stato uno dei più coraggiosi!”.
Grida e applausi si levano dalla folla. Le acclamazioni man mano si alzano.
Christina prende la bottiglia di Uriah e beve. Will le cinge le spalle con le braccia e la stringe a sé.
“Noi lo celebriamo ora e lo ricorderemo sempre!” grida Eric. Qualcuno gli passa una bottiglia e lui la solleva.
“Ad Albert il coraggioso!”
“Ad Albert!” strepita la folla. Ripetono il suo nome all’infinito e io sento le orecchi esplodermi.
Mi giro, incapace di sopportare oltre.
“Guardale” squittisce Molly appena mi volto “ piangono come delle pappamolle” grugnisce picchiando dentro a Peter.
“Una Rigida e una Pacifica non possono fare altro” risponde quest’ultimo .
Dovrei ignorarli, dovrei fregarmene di quello che pensano.
Ma le loro risate mi  infastidiscono e fanno aumentare il fuoco dentro di me.
Mi volto e il mio pugno finisce contro la mascella di Molly , le nocche mi bruciano a contatto con la sua pelle.
Ma dopo la sorpasso, me ne vado da quel posto. Afferro la prima bottiglia che trovo su un tavolo e scappo.
Corro tra gli Intrepidi, non so dove andrò ma devo trovare un posto tranquillo.
Le lacrime cominciano a scendere di nuovo, non posso più contenerle.
Mi appoggio a una parete rocciosa e mi lascio scivolare su di essa. I brividi di freddo mi attraversano la spina dorsale facendomi rabbrividire.
“Sophie”.
Mi volto, trasalendo. Eric è di fronte a me.
“Che cosa ci fai qui?” chiedo “ Non dovresti essere nel Pozzo a rendere omaggio?” lo dico in modo cattivo di proposito.
“E tu?” dice lui. Fa pochi passi verso di me e vedo i suoi occhi brillare.
“Al non è stato coraggioso” sussurro portandomi alla bocca l’alcool che scendendo in gola me la brucia.
Eric non dice niente, incrocia solo le braccia al petto, aspettando che io continui.
“E’ ridicolo. Sarebbe stato più coraggioso se avesse riconosciuto la sua debolezza e se ne fosse andato dagli Intrepidi, infischiandosene della vergogna!” quasi urlo e fatico a dirlo senza singhiozzare.
“E’ stato l’orgoglio che ha ucciso il mio amico, è un difetto che hanno tutti gli Intrepidi” dico lasciando che altro alcool venga inghiottito.
“Il coraggio qui è questo” dichiara Eric facendo incontrare i nostri sguardi, e li non resisto più.
Mi alzo di scatto e mi piazzo di fronte a lui. “ Al era depresso e un vigliacco quando ha cercato di buttare Tris nello strapiombo! Sono queste le cose coraggiose?” lo sfido avvicinandomi così tanto che posso sentire il suo respiro addosso.
“Cosa vuoi che faccia? Che lo condanni? E’ già morto” mi provoca facendomi solo sentire piccola.
“Lui non era un eroe, tra i Pacifici questo non sarebbe mai successo!” grido “ niente di tutto questo! Questo posto lo ha stravolto, l’ha rovinato, e non me ne frega niente se mi consideri debole!” ammetto.
Gli occhi di Eric si spostano sopra la mia testa prima di afferrarmi e condurmi in un corridoio a me sconosciuto.
Mi sta facendo male ma non sono abbastanza forte per liberarmi dalla sua presa ferrea.
Mi spinge dentro a una stanza e si richiude la porta alle spalle provocando un tonfo.
“Se l’avessi aiutato ora non sarebbe in una bara” mormoro stancamente nel centro della stanza.
“Non devi nemmeno dirlo né pensarlo!” mi sbraita contro Eric scuotendomi dalle spalle.
“Ho pensato più a me stessa e non ai miei amici! Non sono un’Intrepida e nemmeno una Pacifica!” quasi urlo accasciandomi al suo petto muscoloso.
“Ha fatto la sua scelta e tu non potevi sapere quale sarebbe stata” mi rassicura Eric stringendomi a se, portando le mani sui miei fianchi.
Posso vedere i buchi dei suoi piercing dalla troppa vicinanza.
Rimango incantata a guardarlo mentre mi scosta un ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Avrei dovuto perdonarlo”
“Ora riposa, domani è un nuovo giorno” sussurra conducendomi al letto e facendomi stendere.
L’alcool e la tristezza mi colgono debole e mi fanno cadere in un sonno profondo.
 
La testa mi pulsa ed è come se mi avessero tirato parecchi pugni sul volto.
Apro lentamente gli occhi e mi guardo in giro, non so dove sono, ma ricordo che è stato Eric a portarmi qui la scorsa notte.
Ma di  lui nessuna traccia, decido quindi di andarmene, non voglio finire nei guai.
Percorro velocemente i corridoi e fortunatamente trovo la mensa, dove Will e Christina sono seduti a colazione.
“Ehi” li saluto debolmente. Non fanno domande, sanno che avevo bisogno di stare sola.
Mi giro a destra e sinistra per vedere se trovo Eric, devo per lo meno ringraziarlo.
Non mangio niente e non ha senso stare qui tutta la mattinata.
“Vado a fare un giro” li avverto alzandomi.
Decido di andare alla fontanella di ieri, non passa mai nessuno di li.
Ma mi fermo quando sento delle voci, cerco di capire cosa dicono avvicinandomi di soppiatto.
“Finora non abbiamo riscontrato nessun segno”. La voce di Eric. Di cosa stanno parlando?
“Non potresti averne trovati molti comunque” risponde qualcuno. Una voce femminile, fredda e già sentita.
“Durante l’addestramento ai combattimenti non emerge niente. E’ dalle simulazioni, invece, che si possono identificare i ribelli Divergenti, se ce ne sono. Dobbiamo esaminare le registrazioni più volte per esserne sicuri”.
Stanno cercando di nuovo i Divergenti, mi sporgo ancora un po’. Voglio vedere chi è la donna.
“Non dimenticarti il motivo per cui ho chiesto a Max di nominare te” sta dicendo. “La tua prima priorità è sempre scovarli. Sempre.”
“Non me ne dimenticherò” dice Eric a lei. Jeanine. Dovevo sospettarlo.
“E quando li trovi, uccidili.” Ordina per poi voltarsi.
Allora è lei la responsabile della posizione di Eric, è lei che muove le fila anche qui.
 
Sto ritornando nel dormitorio quando vedo Tris discutere con Quattro, quei due si erano avvicinati parecchio.
Faccio finta di non averli visti per non sembrare una curiosona, ma dalla bocca di Quattro una frase mi blocca nel bel mezzo del corridoio.
“Sei una Divergente! Ti uccideranno” si sta indubbiamente riferendo a Tris.
Poi sembrano accorgersi della mia presenza, sbiancano e si guardano un attimo negli occhi sul da farsi.
“Non dirò niente, ti aiuterò a uscire viva da qui Tris” le prometto avvicinandomi a lei e porgendole la mano.
“Rischieresti la vita?” domanda sbigottita.
“Ho già perso un amico, non ne perderò un altro” dico decisa. Tris non è pericolosa.
Scocco un’occhiata a Quattro e lo vedo annuire.
“Prima Eric ne parlava con Jeanine” continuo poi.
“Dobbiamo scoprire cosa hanno in mente” afferma Quattro guardandoci “ ma non so come” sospira affranto.
“Io sì”
 
Vedo il Capofazione vicino allo strapiombo solo, sta guardando l’acqua battere sulla roccia, ma si volta appena mi sente dietro di lui.
Mi scruta tentando di capire se voglio parlare con lui o se sto solamente passando di li.
“Volevo ringraziarti per ieri” dico sorridendogli.
“Non ho fatto niente” risponde distaccato non togliendomi gli occhi di dosso.
Mi appoggio alla ringhiera guardando il vuoto. 
“Avrà sofferto?” sa a chi mi riferisco.
“Non lo so”
“Quanti corpi ha ospitato questo posto?” continuo sporgendomi sempre più.
“Tanti” dice allungando la mano e prendendomi per il polso “e ora potrebbe ospitarne un altro se ti sporgi ancora un po’” mi schernisce tirandomi indietro.
Rimaniamo in silenzio per diversi minuti, ma devo farmi coraggio e chiederglielo.
“Come faccio a migliorare nel secondo modulo?”
“E secondo te perché dovrei dirtelo?” grugnisce incuriosito voltandosi completamente verso di me.
“Perché non dovresti?” gli rispondo sfacciatamente assottigliando gli occhi e accennando un sorriso.
Scuote impercettibilmente la testa e sospira appena. “Così però goderesti di favoritismo” mi informa ridacchiando.
“Io voglio solo allenarmi con te, come prima” ribatto sincera, lasciandolo sorpreso.
 
 
 
 
Buonaseraaaa :)
Allora che dire, questo capitolo mi è piaciuto davvero tanto scriverlo. Cominciano ad emergere i primi segni di avvicinamento tra i due :) Poi ora si alleneranno insieme di nuovo!
E colpo di scena, Sophie d’ora in poi correrà il rischio di aiutare una Divergente.
Non ho molto da dire, quindi lascio a voi ;)
Spero continui a piacervi, alla prossima <3
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Divergent / Vai alla pagina dell'autore: Silvi_MeiTerumi