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Autore: mikyferro    07/08/2015    1 recensioni
Marco è molto contento di partire per il suo primo campo estivo scout. Ma qualcosa spaventa i ragazzi, un rumore proveniente dal catino di una delle tende dei ragazzi. Ma cosa può essere?
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
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Marco corse dalla persona che poteva rispondere a tutte le sue domande. Si trattava di una sua amica sensitiva a cui, grazie a lei, sono venute molti misteri a galla, un esempio successe quando nel campo precedente una ragazza non si trovo più, ma grazie a lei, fu ritrovata, ormai senza vita, sotto terra. Diciamo che per i ragazzi era come se fosse un jolly, approfitavano della sua bravura, senza in cambio né un ringraziamento né un regalo. Era una bambina asociale, si chiamava Benedetta Zante, aveva 14 anni e questa sua sensitività l'avuta all'età di 4 anni, dopo la morte di sua madre. Non è italiana, proviene dal Perù, dopo la morte di sua mamma fu adottata da una signora italiana molto gentile che disgraziatamente morì anche lei. Così fu affidata alla parocchia dove c'era anche la sede scout, e cosi si iscrisse, ed eccola qua, sola e triste, ma con tanta voglia di lavorare. Marco non vuole perdere tempo, vuole sapere cosa succede da quelle parti, mah... ma Benedetta non c'è nel suo angolo. Una ragazza disse a Marco di avere la febbre, ma nella sua tenda Benedetta non c'è, è scomparsa. -Tranquillo- disse la stessa ragazza a Marco- è solo andata in bagno per il forte mal di pancia, dovrebbe essere di ritorno- E così fu, Benedetta venne con molta fatica dai bagni ed entrò nella tenda senza esitare. Marco gli si avvicinò, ma Benedetta lo allontono con un VIA!. Essi usci dalla tenda, senza esitare, e ando triste nel suo angolo, con in mano un fiore raccolto da quelle parti. Marco non ritrovò ancora il suo braccialetto rosso che gli ricordava il suo amico Ivan e la sua famiglia, ma una notizia giunge a lui, cioè quella che Ivan è morto con un attacco cardiaco. Essi non poteva credere a quello che giunse alle sue orecchie, voleva le prove, e quindi le andò a chiedere hai capi. Ma non ottenne niente, solo che stava male o cose del genere. I capi chiamarono i ragazzi improvvisamente, per annunciare la notizia che Ivan è deceduto durante la notte. Marco non poteva credere alle sue orecchie, Ivan era morto, non potevano più ridere insieme, non potevano parlare mai più di Pokemon, non potevano mai più andare a casa di Ivan insieme come una volta e non potevano essere mai più amici. Essi non sapeva se piangere se uccidersi, se volerlo raggiungere. Uno dei capi si gli avvicino vicino e gli sussurò qualcosa- Non piangere, pensa che ora si trova lassù, sapevi che lui era molto religioso, pensa che ora e alla destra di Dio, pensa che ora è una stella che splende in cielo, e che un giorno, spero fra tanti giorni, lo raggiungerai anche tu non temere-. Marco pensò molto a queste parole dette dal suo capo, ma al pensare che ormai e morto e non lo rivedrà più, gli tormenta l'anima. Uno dei capì iniziò a raccontare come sono andati i fatti- Beh, Ivan era un grande componente di questa grande famiglia Scout. Abbiamo perso un gran ragazzo pieno di vita e pieno d'amore- continuò uno dei capi più grandi della famiglia scout, e che conosceva molto bene Ivan- La sua morte è stata molto strana, perché i medici spstenevano che il ragazzo fosse sano come un pesce, ma alle ore 22, quanto Ivan ritornò a casa dopo la nostra visita, muore fra le braccia di sua madre, ma qualcosa è successo. Ragazzi qualcuno sa qualcosa?- domandò il capo ai ragazzi.- Ripeto la domanda, qualcuno sa qualcosa? sapete Ivan chi ha incontrato prima della visita?- ridomandò il capo con una voce molto severa. -Rispondetemi subito! Qualcuno sa cosa è successo?! non lo ripeterò un'altra volta se no prenderemo dei provedimenti seri- Cosi Marco urlò- Io so qualcosa!!!- Tutti iniziarono a guardarlo con un'aria incuriosità. Un'altro capo gli diede la parola, ma è come se qualcosa lo bloccasse, non aveva il coraggio di parlare.- Avanti Marvil parla una volta per tutte, e la finiamo con i misteri.- Gli ripete il capo con molta rabbia.- Ieri quando ci ha fatto visita- disse Marco- L'ho visto molto strano, era come se mi snobbasse non mi pensava, non era contento. Ma ad un certo punto, quando mi avvicinai al cancello, per recuperare la mia torca, l'ho visto parlare con un'uomo, lo stesso uomo che mi voleva uccidere- Finì Marco.- E sai cosa gli ha detto o fatto?-disse il capo con un'aria incuriosita- No, ho sentito solo" con il fuoco bruceranno, uno a uno moriranno"-. - Cosa risposto Ivan?- Ma Marco si blocco e corse nella sua tenda a nascondersi dalle domande del suo capo.
   
 
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