Fanfic su artisti musicali > Hole
Ricorda la storia  |      
Autore: Julietds    08/08/2015    4 recensioni
Courtney asciugò le ultime lacrime per poi guardarlo. Si sentiva come una bambina con le ginocchia sbucciate ogni tanto, ma Kurt era lì per aiutarla a difendersi… ogni tanto. Insomma, quando non moriva di bruciori di stomaco e la abbandonava durante un parto per vomitare l'anima. Courtney lo avrebbe sempre recuperato, lo avrebbe preso a calci e lo avrebbe convinto ad amarla perché, in fondo, innamorarsi di quel cazzone era l'unica cosa buona che avesse combinato nella sua vita.
“Dicono…” ricominciò a tirare su con il naso e a spostare lo sguardo sulle proprie ginocchia. “Dicono che alla fine anche tu inizierai a rendertene conto, di che razza di puttana hai sposato. Ti porteranno via da me, quegli stronzi.”
Kurt sorrise dolcemente. “E che razza di puttana ho sposato?” domandò ironico.


Slice of life che vede come protagonisti una donna incompresa dal mondo e il suo amore.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Love hangs herself
with the bedsheets in her cell
threw myself on the fires for you
Ten good reasons to stay alive,
Ten good reasons that I can't find

Oh, give me a reason to be beautiful
so sick in his body, so sick in his soul
Oh, give me one reason to be beautiful
Oh, and everything I am...
 


 

“Hey...”
Il suo sguardo incontrò un paio di occhi azzurri, l'unico che potesse mai permettersi di vederla piangere senza beccarsi un cazzotto in piena faccia. Lentamente, singhiozzando, nascose nelle lenzuola il proprio viso fino agli occhi. Quegli occhi sorridenti ancora la guardavano comprensivi, la cullavano. A volte immaginava che loro fossero due bambini conosciutisi all'asilo, presi in giro da tutti. Era così che si sentiva per la maggior parte del tempo. Kurt era il bambino buono, l'unico senza pregiudizi che prendeva le sue difese quando la bambina stronza di turno iniziava a prenderla in giro e lei, com'era nelle sue corde, rispondeva tirandole i capelli. Kurt la calmava, la portava via, nel suo silenzio la lasciava sfogare e la coccolava. Ma ora non si trattava nemmeno di questo.
“Non piangere, altrimenti si mette a piovere” la prendeva in giro spesso. Lei sbuffò e chiuse gli occhi per non vederlo. Strinse le coperte con le dita dalla rabbia ripensando a ciò che quella strega aveva detto di lei per l'ennesima volta.
“Courtney…” la chiamò pazientemente. Lei si rifugiò capricciosa sotto le coperte e si portò le ginocchia al petto per poi abbracciarle strette e lasciare andare qualche lacrima lì, sul materasso, al buio, dove nessuno poteva vederla. Una mano calda si posò sulla sua spalla da sopra le lenzuola.
“Che vuoi?” borbottò malmostosa dal suo nascondiglio. Lo percepì sorridere, come d'altronde faceva sempre quando lei iniziava a fare la bambina capricciosa. In realtà nessuno meglio di lui sapeva comprendere il suo bisogno di solitudine e il senso di umiliazione che provava. Di colpo, Courtney tirò indietro le coperte e si ritrovò con gli occhi puntati su quelli di Kurt come due fari. Era ancora raggomitolata e, quasi sicuramente, il trucco le si era sfatto. Probabilmente era colato lungo tutte le guance e ora sembrava davvero una puttana da quattro soldi.
“Tu non pensi che io sia grassa e brutta…?” chiese piano tirando su con il naso. Il biondo si sdraiò accanto al suo corpo con gli occhi fissi al soffitto. Sembrava felice, nonostante il continuo stress causatogli da sua moglie. In fondo, per stare con Courtney, un po' masochista devi esserlo – diceva sempre Dave. Si meritava tutte le gomitate nelle costole che la bionda gli aveva tirato, se non altro.
“Madonna è grassa e brutta” rispose il ragazzo facendola ridere. Fece anche finta di pensarci su per migliorare la risposta. “È una grassa, perfida puttana… e non lascerò più che parli in quel modo di te. Nessuno dovrà mai farlo” disse serio, carezzandole una guancia.
Courtney asciugò le ultime lacrime per poi guardarlo. Si sentiva come una bambina con le ginocchia sbucciate ogni tanto, ma Kurt era lì per aiutarla a difendersi… ogni tanto. Insomma, quando non moriva di bruciori di stomaco e la abbandonava durante un parto per vomitare l'anima. Courtney lo avrebbe sempre recuperato, lo avrebbe preso a calci e lo avrebbe convinto ad amarla perché, in fondo, innamorarsi di quel cazzone era l'unica cosa buona che avesse fatto nella sua vita.
“Dicono…” ricominciò a tirare su con il naso e a spostare lo sguardo sulle proprie ginocchia. “Dicono che alla fine anche tu inizierai a rendertene conto, di che razza di puttana hai sposato. Ti porteranno via da me, quegli stronzi.”
Kurt sorrise dolcemente, rise appena. “E che razza di puttana ho sposato?” domandò ironico.
La bionda gli tirò un pugno sulla spalla ridendo prima di accoccolarsi goffamente contro il suo petto e sbadigliare. Lui la afferrò per le gambe senza proferire parola e poggiò la sua testa sul cuscino sdraiandosi accanto a lei, chiudendole gli occhi con le dita. “Dormi adesso.”
Nel dormiveglia, parole impastate strascicarono fuori dalle labbra della ragazza per la via fino alle sue orecchie. “Avevi… avevi ragione” disse in un tono di voce troppo alto, sbadigliando ad occhi chiusi. Si addormentava sempre di botto, a metà frase, ma ancora non era crollata.
“Dormi, Court” la pregò lui, scivolando lentamente tra le braccia di Morfeo.
“Avevi… ragione…” sussurrò. “Doveva… doveva venire a piovere…”
 
 




 
And they say, in the end,
You'll get bitter just like them…
And they steal your heart away
When the fire goes out you better learn to fake
It's better to rise than fade away.

Hey, you were right
Named a star for your eyes
Did you freeze? Did you weep?
Turn to gold, baby, sleep.

Hey, honey mine
I was there all the time
And I weep at your feet
And it rains and rains























 
 
Ciao a tutti!

Non avevo mai scritto in questo fandom (inizialmente l'avevo pubblicata in quello dei Nirvana ma dato che è piu' incentrata su ciò che Courtney prova ho preferito spostarla qui) ma mi premeva pubblicare una fic che parlasse in qualche modo del rapporto tra Kurt e Courtney per come mi è sembrato di percepirlo, in particolare dopo aver letto Come as you are, la biografia ufficiale dei Nirvana. Purtroppo, molti - troppi - fan dei Nirvana vedono ancora questa donna come "la puttana che si è messa in mezzo". Ora non voglio farne un caso di stato come succede di solito nei fandom/gruppi dedicati ai Nirvana, non dico che non sia stato così, dico solo che, come dice Azerrad, Kurt aveva una testa, pensava, era diverso da Dave e Krist e molte volte faceva volontariamente fare a Court la parte della "cattiva" per pigrizia. Tutto ciò che vorrei - e qui mi sembra di essere una bambina che chiede i regali a Babbo-cazzo-di-Natale - è che dopo vent'anni non ci fosse per lei ancora tutto quest'odio che Kurt stesso avrebbe disprezzato come fece ai tempi.

Quello che ho voluto trasmettere con questa OS è il fatto che lei sembrasse così forte e sicura di sé ma fosse in realtà, molte volte, l'opposto (notare l'iniziale "Love hangs HERself"). Volevo trasmettere la dolcezza e l'amarezza che ho trovato in questa bellissima canzone degli Hole, Reasons to be beautiful, che mi sembrava in qualche modo potesse calzare a pennello come colonna sonora per questa fic.

Fatemi sapere che ne pensate, le critiche sono ben accette. Recensite, recensite, recensite.
- Js

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Hole / Vai alla pagina dell'autore: Julietds