Non capii bene quello che stava succedendo.
Walter mi aveva letteralmente colpito facendo quella mossa.
Mi trascinò nella sua scatola dei giochi.
"Walter, che stà succedendo?"
"ascolta, io non mi fido di loro."
"Di Jeremy? è un tipo assolutamente innoquo, ed è molto sensibile. In più non può essere il purple guy per una ragione .. vive da poco in città!"
"e quell'altro?"
"Tipo strano a dire la verità, Jeremy mi ha detto che lavora da tanto quì."
"Ah -HA , ecco te l'ho detto, non ti devi fidare di loro appunto per questo. Aspettano il momento giusto per farti fuori."
"Ascolta, sono rimasto tutta la notte con loro ... sono INNOCENTI dico!"
"Va bene, io e gli altri indagheremo meglio su queste persone, ma tu torna a casa. Hai gli occhi di un gufo impagliato."
"Va bene... e Walt ...NON UCCIDERLI"

**********************************************

Tornai a casa con una sorpesa.
Mia madre era seduta a tavola, aveva un'aria triste dipinta su quel volto ancora un pò giovanile.
"Mamma?!"
"anche oggi hai fatto tardi .."
"Si, non riuscivo a trovare una cosa e la guardia notturna mi ha aiutato a cercarla."
"E sei rimasto tutta la notte a cercare cosa?"
"Un borsello."
"Non hai un borsello"

-almeno lei non c'è cascata-

"Ascolta, ti dovrei parlare, si tratta di una cosa famigliare, ma tuo padre non può essere quì come al solito."
"Ah si? Cosa? Parla!"
"è una cosa seria, non mi interrompere"
"ok"
"Ecco, si tratta di tuo padre .."
"Avete litigato?"
"Oh no, ecco non è il tuo vero padre ..."
"COSAA!?" sbottai a voce stridula.
"si, il tuo vero padre se ne andato di casa quando ero incinta di te, mi dispiace non avertelo detto prima, dopo un pò a iniziato ad avere problemi, ma dei quali non è riuscito a spiegarmi."
"Tranquilla, perchè se ne andato? e dove?"
"Lui non mi ha detto dove perchè se ne andato senza avvisarmi, io mi sono trasferita avendo l'intenzione di ricominciare da capo e infatti ti ho cresciuto nel migliore dei modi."
"Come si chiamava mio padre... tanto per sapere?"
Lei fissò la tavola sorridendo.
"Vincent ..."