Cena per quattro
La bella e giovane Imperatrice organizza una cena a casa sua per lei, suo marito Imperatore, la sua amica Papessa e suo marito Papa. E dopo aver passato il pomeriggio a preparare la casa e le pietanze per la cena, suo marito fa la sua entrata in cucina con quella sua aria fiera che lo contraddistingue. La forte Imperatrice per poco non si ritrova a terra a seguito di uno svenimento alla vista del marito.
“Ma ti pare il modo di andare in giro?!” gli urla contro lanciandogli un panno da cucina “Vatti a mettere almeno un paio di pantaloni, screanzato!” continua alzando un mestolo e puntandoglielo al naso
“Non mi sembra che ti dispiaccia vedermi girare in mutande per casa piccola” la provoca lui stringendola a se per i fianchi prima di baciarla
Di certo non si può dire che Imperatrice non ami anche questo di lui, ma almeno per una volta potrebbe anche scendere dal suo piedistallo di marmo immaginario e comportarsi da persona normale; o almeno questo è ciò che una persona ragionevole è portata a pensare.
Non vedendo nessun segno di miglioramento, Imperatrice decide di trascinarlo a forza sopra nella loro camera: dirgli che gli sarebbe arrivata una sorpresa funziona sempre, nonostante tutte le volte che lei abbia usato questo stratagemma. E così uscì dalla stanza lasciando Imperatore da solo dentro, chiuse la porta a chiave e sogghigno nel sentire le imprecazioni del marito lanciate al cielo.
Una mezz’oretta più tardi il campanello suonò avvisandoli dell’arrivo di Papa e Papessa e Imperatrice si precipitò ad aprire la porta, talmente veloce che per poco non inciampò nel tappeto rosso sussurrando un “Chi lo ha messo qui questo?”.
“Imperatrice” “Papessa” urlarono le due all’unisono prima di abbracciarsi forte
“Ho portato il dolce come mi avevi chiesto” le fece l’occhiolino la giovane donna dai capelli biondi mentre entrava in casa
“Imperatore, ti vedo bene” salutò il moro ridendo leggermente notando la camicia di Imperatore abbottonata male “Pomeriggio focoso?” finì ridendo e anche lui a momenti inciampava nel tappeto
“Questo è il karma caro mio Papa” rise Imperatore chiudendo la porta d’ingresso e dandogli una sonora pacca sulla spalla
I quattro si sedettero al tavolo della cucina, parlando di ciò che succedeva nel loro piccolo paesino e in un batter di ciglia era già arrivato il momento del dolce, anche detto “Il momento dei pettegolezzi”. Sapendo già come sarebbe finita i due giovani si chiusero nel salone per giocare con la console di Imperatore mentre le giovani donne rimasero in cucina a parlare davanti a quel vassoio di dolcetti portati da Papessa.
“Impe, hai sentito di Amanti? Quella poveretta si doveva innamorare proprio di Eremita” disse Papessa addentando un dolcetto ripieno alla crema
“Povera piccola, Eremita è già tanto se parla e si mostra in giro timido com’è” le diede manforte Imperatrice
“Ah, per non parlare del povero Diavolo. Ormai è una vita che ci prova con Fortuna” continuò finendo il dolcetto e pulendosi le labbra
“Andiamo! Chi si fiderebbe di Diavolo dopo che ha fatto il dongiovanni praticamente da quando aveva otto anni? Suvvia” addentò anche lei un dolcetto “Vuoi del vino?” le chiese aprendo la bottiglia di vetro scuro
“Si grazie Imperatrice” le sorrise lei alzando il bicchiere di vetro
“Ho sentito dire che il dolce e carino Giudizio ha una cotta per Mondo, quella ragazza non è facile da conquistare” e esattamente in quel momento fuori da casa di Imperatrice stava passando il diretto interessato che sentendosi nominare si ferma di colpo per sentire
“Oh ma io sono sicura che Mondo per quanto è impegnata nemmeno lo vede, poveretto, riceve solo pali dalla mattina alla sera” continua la Papessa affranta
“Dannate pettegole, ma i fatti propri non se li sanno fare? Grrr!” pensa un Giudizio che sta già vagando con lo sguardo per capire cosa usare contro le due per poi soffermarsi sull’orto di Imperatore …
“Sai, mi dispiace davvero per Giudizio, sembra un bravo ragazzo, e Mondo dovrebbe dargli ascolto” disse Imperatrice “AAAAAH!” le sue urla sovrastarono perfino le frasi dei due giocatori intendi ad uccidere zombie che, veloci come mai, si precipitarono in cucina
“Che succede?!” chiede immediatamente Imperatore, ma tutto ciò che riceve è una risposta muta dalla moglie che gli indica la finestra della cucina
Un grosso gocciolone si forma sulla nuca di Imperatore e Papa, mentre Papessa si ritrova nello stato di Imperatrice, anche lei impaurita.
“Avete spettegolato di nuovo vero?” chiede Papa rassegnato
“Giudizio! Maledizione, torna a casa e posa quel sedano! E domani vieni a ripiantarmelo intesi? È la terza volta questa settimana” urla Imperatore mentre si dirige in giardino da Giudizio, che ormai se l’è già data a gambe levate
“Ma ti pare il modo di andare in giro?!” gli urla contro lanciandogli un panno da cucina “Vatti a mettere almeno un paio di pantaloni, screanzato!” continua alzando un mestolo e puntandoglielo al naso
“Non mi sembra che ti dispiaccia vedermi girare in mutande per casa piccola” la provoca lui stringendola a se per i fianchi prima di baciarla
Di certo non si può dire che Imperatrice non ami anche questo di lui, ma almeno per una volta potrebbe anche scendere dal suo piedistallo di marmo immaginario e comportarsi da persona normale; o almeno questo è ciò che una persona ragionevole è portata a pensare.
Non vedendo nessun segno di miglioramento, Imperatrice decide di trascinarlo a forza sopra nella loro camera: dirgli che gli sarebbe arrivata una sorpresa funziona sempre, nonostante tutte le volte che lei abbia usato questo stratagemma. E così uscì dalla stanza lasciando Imperatore da solo dentro, chiuse la porta a chiave e sogghigno nel sentire le imprecazioni del marito lanciate al cielo.
Una mezz’oretta più tardi il campanello suonò avvisandoli dell’arrivo di Papa e Papessa e Imperatrice si precipitò ad aprire la porta, talmente veloce che per poco non inciampò nel tappeto rosso sussurrando un “Chi lo ha messo qui questo?”.
“Imperatrice” “Papessa” urlarono le due all’unisono prima di abbracciarsi forte
“Ho portato il dolce come mi avevi chiesto” le fece l’occhiolino la giovane donna dai capelli biondi mentre entrava in casa
“Imperatore, ti vedo bene” salutò il moro ridendo leggermente notando la camicia di Imperatore abbottonata male “Pomeriggio focoso?” finì ridendo e anche lui a momenti inciampava nel tappeto
“Questo è il karma caro mio Papa” rise Imperatore chiudendo la porta d’ingresso e dandogli una sonora pacca sulla spalla
I quattro si sedettero al tavolo della cucina, parlando di ciò che succedeva nel loro piccolo paesino e in un batter di ciglia era già arrivato il momento del dolce, anche detto “Il momento dei pettegolezzi”. Sapendo già come sarebbe finita i due giovani si chiusero nel salone per giocare con la console di Imperatore mentre le giovani donne rimasero in cucina a parlare davanti a quel vassoio di dolcetti portati da Papessa.
“Impe, hai sentito di Amanti? Quella poveretta si doveva innamorare proprio di Eremita” disse Papessa addentando un dolcetto ripieno alla crema
“Povera piccola, Eremita è già tanto se parla e si mostra in giro timido com’è” le diede manforte Imperatrice
“Ah, per non parlare del povero Diavolo. Ormai è una vita che ci prova con Fortuna” continuò finendo il dolcetto e pulendosi le labbra
“Andiamo! Chi si fiderebbe di Diavolo dopo che ha fatto il dongiovanni praticamente da quando aveva otto anni? Suvvia” addentò anche lei un dolcetto “Vuoi del vino?” le chiese aprendo la bottiglia di vetro scuro
“Si grazie Imperatrice” le sorrise lei alzando il bicchiere di vetro
“Ho sentito dire che il dolce e carino Giudizio ha una cotta per Mondo, quella ragazza non è facile da conquistare” e esattamente in quel momento fuori da casa di Imperatrice stava passando il diretto interessato che sentendosi nominare si ferma di colpo per sentire
“Oh ma io sono sicura che Mondo per quanto è impegnata nemmeno lo vede, poveretto, riceve solo pali dalla mattina alla sera” continua la Papessa affranta
“Dannate pettegole, ma i fatti propri non se li sanno fare? Grrr!” pensa un Giudizio che sta già vagando con lo sguardo per capire cosa usare contro le due per poi soffermarsi sull’orto di Imperatore …
“Sai, mi dispiace davvero per Giudizio, sembra un bravo ragazzo, e Mondo dovrebbe dargli ascolto” disse Imperatrice “AAAAAH!” le sue urla sovrastarono perfino le frasi dei due giocatori intendi ad uccidere zombie che, veloci come mai, si precipitarono in cucina
“Che succede?!” chiede immediatamente Imperatore, ma tutto ciò che riceve è una risposta muta dalla moglie che gli indica la finestra della cucina
Un grosso gocciolone si forma sulla nuca di Imperatore e Papa, mentre Papessa si ritrova nello stato di Imperatrice, anche lei impaurita.
“Avete spettegolato di nuovo vero?” chiede Papa rassegnato
“Giudizio! Maledizione, torna a casa e posa quel sedano! E domani vieni a ripiantarmelo intesi? È la terza volta questa settimana” urla Imperatore mentre si dirige in giardino da Giudizio, che ormai se l’è già data a gambe levate