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Autore: shana8998    10/08/2015    2 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono riuscita a postare un altro capitolo, è steso in meno di un'ora perciò non so se sarà di vostro gradimento, buona lettura lo stesso :P
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 Sembrava che quel giorno sulla riva di quel lago recintato non fosse mai accaduto.
Ed invece era accaduto eccome. Si seppe solo dopo, il numero delle vittime ed i danni riportati alla struttura. Quando in televisione mandarono le riprese dell'accaduto ,avevo distinto perfettamente i volti di tre demoni. Tre demoni maggiori che avevano fatto esplodere un grattacielo uccidendo seicento civili? Mi sembrava sin troppo strano.
Ai demoni piace torturare gli umani fino al punto di far implorare loro la morte. I demoni non uccidono senza un particolare motivo, nemmeno se quest'ultimo è il puro e demoniaco divertimento. Ed allora perchè lo avevano fatto?
Stavano forse mandando un avvertimento a qualcuno? Ma a chi? Forse stavano cercando me. Infondo sia Drey che Eleonor, mi avevano ripetuto spesso che un essere come me , era il genere di arma che sia il paradiso che l'inferno desideravano ardentemente.
E a quel punto , se veramente il corso dei fatti aveva preso quella piega , io che avrei dovuto fare? Combattere?Fuggire? Da sola mi sentivo impotente , persa. Odiavo quello stato d'animo.
Feci scorrere l'anta di legno all'interno del muro , e l'aula già gremita dei miei compagni , si spalancò sotto i miei occhi.
Un sonoro buongiorno da parte di tutti , che venne ricambiato da un mio gesto della mano , e poi di corsa verso il mio banco , arpionando il piano ligneo e freddo con le mani e riposando finalmente le gambe sedendomi .
Fuori pioveva , ormai pioveva da giorni. Il grigio spento di quel cielo di Ottobre , non mi era affatto d'aiuto.
Sarà che un pò meteoropatica ci ero sempre stata, ma ultimamente tutto quel chiaro bianco frastagliato dal colore del manto di un topo a tratti, mi rendeva più morta che viva e si, avrei persino voluto piangere delle volte guardando quel dannato cielo.
Ero stressata, non ne potevo più. I demoni , gli angeli, tutti mi davano la caccia , ne ero praticamente certa.
Ed io? Cosa ci facevo sola alla mercè di entrambe le fazioni? Dov'era Eleonor? Dov'era Drey? Io avevo bisogno di almeno uno di loro per poter andare avanti , ma nessuno di loro era al mio fianco, ed io mi sentivo abbandonata.
Credevo di essere stata sempre pronta al peggio. Mio padre era morto, mia madre era sparita , io dovevo per forza essere pronta al peggio, ma mai nessuno è pronto in realtà.
Non ci si può preparare ad un impatto improvviso, non ci si può aggrappare a qualcosa. Le cose accadono all'improvviso , ti colpiscono e basta. Ti ritrovi da un giorno all'altro a vivere qualcosa che non sapevi nemmeno fosse tuo ,e la tua vita ,quella che avevi condotto sino a quel momento, è finita per sempre...Proprio come era successo a me.
Tirai il capo all'indietro e la parete bianca del soffitto accolse il mio sguardo perso. 
-Buongiorno!-. Un ennesimo coro di voci salutò chi aveva fatto capolino nell'aula.
Nessuna risposta , nessuno sguardo da parte mia. Poi, il tremolio di entrambi i banchi , il mio e quello affianco, come quando uno si siede e maldestramente fa oscillare tutto.
-Credevo non tornassi più Fuller..-. La voce inconfondibile di Zac raggiunse le mie orecchie , e se dentro avevo sussultato , fuori non battei ciglio.
-Potrei dire lo stesso a te..-. La risposta gelida ne fu la prova. 
Eravamo mancati entrambi per parecchi giorni , persino Stacy non si era fatta viva.
Non che ne fossi preoccupata , era consueta allontanarsi una o due settimane all'inizio dell'anno scolastico per via del padre che la "rapiva" portandola a visitare ogni parte del continente, ma comunque quella era pur sempre un'assenza più prolissa del normale.
Non ci rivolgemmo parola per tutta la lezione mantenendo gli sguardi fissi sulla professoressa. Fissi , talmente serrati sulla sua immagine che per un attimo mi parve di essere una studentessa modello affiancata dal secchione indiscusso dell'istituto.
Ogni cambio dell'ora mi limitai a sostituire i libri a seconda della materia, e no, nemmeno allora lo guardai ma dopo la terza ora di silenzio , furono le mie labbra a schiudersi ed il cervello con tutto il buonsenso si andarono a farsi fottere.
-Dov'eri finito? Intendo dopo l'esplosione..-.
-A casa dei miei nonni...La loro casa si trovava a pochi metri dall'esplosione..-. La sua risposta pronta , mi lasciò qualche dubbio , ma provai a credergli.
-Trovava? Non mi starai dicendo che..-.
-No, loro stanno bene , non erano in casa ringraziando il cielo...Per quanto riguarda l'appartamento be...Ci vorranno parecchi soldi per rimetterlo apposto.-. Sdrammatizzò la situazione fingendo un breve sorriso.
-Come facevi a sapere che l'Eppon Lagon, è il mio posto preferito?..-. Non potei fare a meno di chiederglielo, e sembrò quasi che del suo racconto non me ne importasse nulla. Un pò mi dispiacque dar lui quell'impressione, ma io volevo sapere.
Mantenni lo sguardo sulle mie mani . Le dita incrociate a torturarsi l'un l'altra.
-Ti porrò io una domanda..Tu perchè mi guardavi come guardi quel posto?..-. Non ci arrivai subito, mi ci volle un pò per interpretare la frase, e quando arrivai alla "traduzione" , restai quasi sconcertata.
-Io non guardavo ness..-. Le sue dita mi afferrarono il mento , mi resi a malapena conto che me lo aveva voltato ed ora i suoi occhi erano tinti dei miei.
-Ti ripropongo la domanda..Perchè mi guardi in quel modo?..-. Tremai. Dannazione quell'effetto solo Drey me lo poteva fare.
Ingoiai a vuoto , ed il movimento della mia gola si intravide perfettamente sul mio collo. Lui lo notò e quasi intravidi una smorfia maliziosa sulle sue labbra.
-Io...Non so come ti guardo , credo di guardarti come guardo ogni altra persona , e poi , essendo il ragazzo della mia migliore amica come pensi che potrei guardarti diversamente!?-. Tutto d'un fiato giustificai il modo di vederlo , di osservarlo nella sua integrità ,convinta di non mostrare sguardi equivoci nei suoi confronti , ma forse non era affatto così.
Forse , Zac , diceva la verità, io lo avevo sempre scrutato come se in lui giacesse Drey , senza nemmeno darmene motivo.
Mi lasciò andare sorridendo spavaldamente , mentre le sue palpebre si socchiudevano tingendo la sua espressione di sarcasmo.
-E sei io .. ti guardassi nello stesso modo?..-. Pochi attimi dopo un'altra frecciata in petto ed i miei occhi che si sbarrarono all'improvviso.
-Zac! Ma come ti viene in mente?!-. Sogghignò.
-Scherzavo...-. Si alzò in piedi raccogliendo le sue cose.
-Fa attenzione Fuller, i nemici si celano sotto qualsiasi spoglia , anche quella della persona più cara...-. Si allontanò e fu più forte di me strillargli dove stesse andando.
-A casa!-. Mi sorrise per poi uscire dall'aula.
Nel pomeriggio mi ritrovai lungo la strada diretta a casa mia a pensare all'ultima frase che il ragazzo mi aveva sussurrato.
"i nemici si celano sotto qualsiasi spoglia",che voleva farmi capire? Che senso aveva quella frase buttata giù così?
Riflettei sull'intero discorso. Cosa avevo detto prima di quel momento da riuscir lui a farci entrare quell'affermazione?
"E poi essendo il ragazzo della mia migliore amica". Lampante fu il colpo di genio riformulando il discorso, si doveva per forza riferire a Stacy!
Ma lei era da sempre la mia migliore amica, la persona fidata , e poi, era umana! Come poteva essere un nemico?
Presa da un'immensa stizza nel sol pensare che le potesse essere accaduto qualcosa , svoltai per casa sua.
Non importa quanto potesse essere distate da dove mi trovassi io in quel preciso momento, la dovevo raggiungere a qualsiasi costo. 
Arrivai nella Habbigayl Strett, circa alle sette di sera , quando ormai un fioco sole calante , stava illuminando gli ultimi metri di strada.
Solo dopo una manciata di minuti mi resi conto che attorno a me c'era qualcosa di strano. Ero troppo in ansia perchè me ne potessi accorgere prima, ma ora che la mia mente aveva trovato un attimo di fermezza , lo avevo notato quel vuoto attorno a me.
Silenzio rotto solo da un venticello a tratti gelido , e quello strano sole aranciato dopo che aveva piovuto tutto il giorno.
Alzai lo sguardo puntandolo di fronte a me, per caso, ed una sagoma scura fece capolino dall'orizzonte della strada.
Che diavolo era? Sgranai gli occhi, avanzai, ma l'immagine pareva non prendere forma. Allora avanzai di altri passi . A qualche metro di distanza la vidi...Stacy.
Il cerchietto , il mio regalo , fra le mani , semi rotto bagnato di sangue , il suo sangue!
-Stacy...MALEDIZIONE STACY CHE TI E' SUCCESSO!?-. Gridai , ed il sol vederla così mi provocò una stretta alla gola.
Gli occhi spenti, l'espressione del volto inesistente , dov'era la mia Stacy?
Continuava a spezzettare il semicerchio di plastica e perle insistendo nel ferirsi le mani.
Dio che gli avevano fatto!?
Corsi verso lei.
-Sei un innesto non è così?...Tu sei quell'essere per metà demone e per metà angelo così pericoloso che tutti lo cercano...E' per questo che lui ti cerca..-.
La sua voce mi pietrificò le gambe. Come lo sapeva? Chi era stato a dirglielo.
-Lui chi?...-. Sogghignò diabolicamente.
-Non è peccato innamorarsi di un figlio di Satana..Clair?-.
Una folata di vento  mi schiaffeggiò il corpo intero. Caddi indietro.
-Loro avevano ragione...Tu sei un mostro...E Dio , e Satana sono furiosi con te per questo...-. Le folate di vento incominciarono a fare sempre più forti , e la sua immagine incominciò a venire verso me .
"Maledizione....Maledizione...Lui aveva ragione, lui...Me lo aveva detto...I nemici...si celano sotto qualsiasi spoglia".
Le lacrime corrosive come l'acido muriatico, mi lacerarono le guance.Non riuscivo a non mantenere lo sguardo su di lei , e non riuscivo a non piangere.
-Non potete portarmi via tutto...Non potete togliermi anche lei..-. Una supplica disperata quasi pietosa , volò dalle mie labbra al cielo in un sussurro singhiozzato.
La mia vita stava cambiando un'altra volta, all'improvviso, e come un treno che mi stava per venire addosso  di me avrebbe nuovamente lasciato solo brandelli da ricomporre.
-Stacy! Per favore , guardami! Sono io , sono Clair, la tua amica!...-.
-Io non ho amiche...Tu sei solo una sporca bugiarda!-. La sua mano tesa verso il cielo , e come pioggia , cassette delle lettere, insegne , giornali e tutto ciò che potesse essere sollevato con la telecinesi , mi piombò addosso.
"E'...La fine..." Spontaneamente nascosi la testa fra braccia ed asfalto , rannicchiandomi in posizione fetale. Ero spacciata perciò , avevo deciso di non assistere alla mia fine.
I miei poteri?Bhe...Era un bel pò che non li utilizzavo e nemmeno quel momento di estremo pericolo mi aveva suscitato quella sensazione che mi indicava la possibilità di usufruirne.
Mi sentii nuovamente umana, ed impotente, per un attimo quasi mi piacque.
Attesi di sentirmi schiacciare da tutte quelle lastre di ferro , ma più passavano gli attimi più la fine mi parve essere interminabile.
Spaesata, sollevai il capo da terra.
-....Zac...-.
Lui era li , proprio fra me e lei , che con l'ausilio dello stesso potere della ragazza le stringeva il collo.
Ciò che era sospeso in aria tonfò al suolo , ma niente mi sfiorò se non il terrore.
La stava uccidendo ..Stava uccidendo l'unico affetto che mi era rimasto.
-ZAC! FERMATI!-. Con uno slancio da atleta lo raggiunsi stringendo la sua schiena.
-Per favore smettila, non la uccidere-. Le mie lacrime bagnarono la sua maglietta bianca, mentre il mio viso veniva premuto sempre più fra le sue scapole , li dove i suoi muscoli si contraevano maggiormente.
-Ricordi la frase di questa mattina Fuller?...-.Mi scostai di colpo.
-Si...-.
-Ecco, lei come altri , sono i nemici di cui ti parlavo...Per quanto tempo hai creduto che lei fosse umana?...-.
Ogni muscolo del mio corpo si irrigidì.
-Ricordi il mese scorso, quando l'hai vista fuori , nel cortile della scuola?Com'era la sua espressione prima che riuscisse a controllare il suo lato demoniaco?...-.
Nei miei occhi si bagnò quell'immagine. Realmente il suo volto trasmetteva crudeltà, i suoi occhi trasudavano cattiveria quel giorno.
Quel ragazzo aveva ragione...
-Perchè me lo ha nascosto...-. Sussurrai in lacrime.
-Per lo stesso motivo che ha spinto te a nasconderlo a lei...-.
-Quanti ancora ne incontrerò così? Di quanti ancora mi potrò fidare?..-.
-Ben pochi...-. Un tonfo sordo spezzò l'aria. Il corpo della giovane si riversò al suolo, era morta. Lui l'aveva privata della vita.
Mi sentii svenire , ma non ci riuscii. Speravo che tutto ciò al quale avevo appena assistito si rivelasse un brutto, bruttissimo incubo, ma non era così , era tutto vero e faceva più male di una pugnalata.
-Stacy!!-. Mi fiondai sul corpo della ragazza. 
Le mie stesse vene increspate , i miei stessi artigli neri ed aguzzi, ed uno strano sorriso sollevato sulle labbra.
Era libera adesso, ne ero certa.
Piansi sul suo corpo ormai gelido per attimi lunghi una vita, finchè il giovane non ci raggiunse.
-Fa male..Non è vero?..-. Il tono di quella domanda , aveva più un non so chè di curioso, che di sarcastico.
Voleva realmente sapere cosa provavo.
-E' come se stessi morendo io stessa..-. Risposi con un filo di voce e lui restò ancora un attimo in silenzio.
-...Adesso puoi dirmela la verità...Sei...Drey, non è così?..-. Vidi con la coda dell'occhio, il giovane tornare ritto.
-Che cambierebbe dirtelo?..-.
-Credo che...Mi sentirei meno sola di adesso...-. Mantenni lo sguardo sul ventre della ragazza.
-Allora..Sono Drey...-. 
Mi voltai di scatto verso lui . Non c'era più, dietro sè aveva lasciato solo una voluta di fumo grigia ed una piuma nera che ancora oscillava nel vuoto.
Cadde precisamente sul dorso della mia mano ed una lacrima , l'ultima , a seguirla.
Non ero ancora del tutto sola...
   
 
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