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Autore: MCR_24_9    11/08/2015    3 recensioni
Daimonas è un bambino speciale. Non è un bambino come tutti gli altri. Lui è figlio di un demone e riesce a vedere i demoni che ogni persona ha dentro di sé. La sua vita è molto dura e ben presto si renderà conto che non esistono santi, ma solo malvagità da estirpare. E questa è la sua storia.
Genere: Horror, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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                                        CAPITOLO 1


 
 



Guardava dalla finestra l'ennesimo bambino che se ne andava. Era felice per lui, ma allo stesso tempo triste. Desiderava tanto una famiglia,  l'aveva sempre desiderata. Ma sapeva che non l'avrebbe mai avuta. Agli occhi di tutti, lui era solo un mostro. Aveva quasi undici anni e ormai ci aveva perso le speranze. Tutte le coppie che venivano volevano i bambini più piccoli. Solo una volta una coppia lo aveva scelto. Era così felice, ma durò pochi minuti. Una delle suore se n'era accorta e aveva mostrato loro la sua vera natura. Quella sera stessa gliela fecero pagare. Avevano pensato che lui avesse fatto loro un qualche tipo di maledizione così da poter uscire dal controllo dell'orfanotrofio e poter fare del male a chiunque. Lo punirono frustandolo sulle mani e poi lo costrinsero a procurarsi dei tagli sul braccio con una lama affilata. Aveva ancora le cicatrici, segni indelebili sulla sua pelle. Da quel giorno, le suore non lo facevano più avvicinare alle coppie. Ma il desiderio di avere una famiglia era grande in lui.....

Guardava dalla finestra, vedendo la felicità di tutti. Gli altri bambini che salutavano gioiosi e le suore che benedicevano la coppia con parole di buon auspicio e piccole preghiere. Ma nessuno vedeva quello che vedeva lui. Era triste anche per quel povero bambino. Nessuno sapeva del demone che si trovava dentro l'uomo e che cresceva ogni minuto di più.  Era completamente viola, ricoperto da enormi fauci con denti aguzzi ed enormi artigli affilati. Uno dei tanti demoni della violenza fisica. Presto, molto presto avrebbe preso il controllo del suo corpo, facendo a tutti del male.
Smise di guardare, gli facevano male gli occhi. Ogni volta lo odiava. Si stropicciò gli occhi finché non tornarono normali. Odiava usare i suoi poteri, ma alle volte non ne poteva fare a meno. I suoi occhi cambiavano colore quando vedeva un demone. Non ne poteva fare a meno, non lo poteva controllare. E ogni volta faceva male. Si toccò la testa, le corna erano ancora piccole. Ne fu sollevato. Se scoprivano che usava i suoi poteri, lo avrebbero punito ancora e lui non voleva. Già la sua vita era dura così. Trasalì quando si sentì chiamare. "DAIMONAS!!!!". Era suor Brunilde, se lo trovava erano guai. Si mise il cappello coprendo le corna e uscì di corsa da lì.  Doveva tornare nella sua camera, o come la chiamava lui, la sua cella. Una piccola stanza con solo un letto, una finestra, una cassapancia con dentro le poche cose del bambino e il bagno. Andò nella stanza affianco e si buttò dalla finestra aggrappandosi al tubo della grondaia e si lasciò scivolare fino ad arrivare alla sua finestra, un piano più basso. Fece un balzo e rientrò appena in tempo. Chiuse la finestra a chiave e nascose la chiave sotto il cuscino. La suora aprì la porta.  "Stupido demonio, perché non rispondi?!" ringhiò. Il bambino rimase in silenzio guardando a terra. Lo punivano per ogni minima cosa,  anche quando incrociava il loro sguardo.  "Ti ho detto mille volte che devi rispondere quando ti chiamo!" ringhiò ancora la suora dandogli uno schiaffo. "Adesso esci, prima che cambi idea. Hai un'ora libera, ma non devi avvicinarti ai bambini. Sei solo un lurido demone, anzi siamo troppo generosi con te. Adesso vai e stai lontano da tutti, se no sai cosa ti succederà!". Il bambino uscì guardando il pavimento.  Era così ogni giorno da quando ne aveva memoria.  Veniva insultato, deriso e picchiato. Lo chiamavano lurido demonio, mostro e in altri modi. Perfino il suo nome era un insulto, Daimonas. Glielo avevano dato le suore stesse per disprezzarlo, lo sapeva. Ma ormai ci era abituato. Lo aveva accettato. Non conosceva il suo vero nome, forse neanche lo aveva. Non sapeva nulla di sua madre, lo aveva dato via appena nato. Ma di una cosa era certo. Era figlio di un demone, ormai lo sapeva. Ma cercava in ogni modo di nascondere quel suo lato che tanto odiava. Ma non ci riusciva. E ogni giorno era sempre peggio.



Bene ragazzi, ecco qui l'inizio della storia. Vi presento il mio personaggio,  Daimonas. Come avete capito, è figlio di un demone e uno dei suoi poteri è quello di riuscire a vedere i demoni che la gente ha dentro di sé. Non vi dico altro, il resto lo scoprirete la prossima volta. Kisskiss MCR_24_9
  
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