Anime & Manga > Battle Spirits
Segui la storia  |       
Autore: ShawnSpenstar    11/08/2015    2 recensioni
Tutti noi conoscamo bene la storia dei sei maestri della luce (sette con Kajitsu) che liberarono Gran RoRo dalla tirannia del re del mondo Altrove ma, prima di Dan e soci, c'è stato sicuramente almeno un altro maestro della luce che ha portato quasi a compimento la sua missione. Quella che vi racconterò è l'avventura di questo guerriero, è la storia di una sconfitta certo ma è comunque degna di essere raccontata e io spero di farlo al mio meglio.
Siete pronti per un nuovo, vecchio, viaggio a Gran RoRo?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Julian Fines, Magisa, Nuovo personaggio, Re del mondo Altrove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il re e l'usurpatore
 
 
Solo due giorni fa, chiunque avesse detto a Veirhal che a breve avrebbe fatto una visita alla leggendaria grande officina "Midgard", la gigantesca stazione di manutenzione della capitale del regno di perla, probabilmente avrebbe ricevuto come risposta una lunga e sonora risata dritta in faccia; eppure era stato proprio lui a decidere di prendere la via di quello che ogni singolo proprietario di nave di Gran RoRo considera un tempio.
 
-Evidentemente era destino che la visitassi anch'io- pensò cercando di scorgerne la struttura -del resto, come narra la leggenda, le navi sono le sue bambine e un figlio tende sempre a voler rivedere la madre-
 
L'aveva sempre affascinato l'idea che le navi fossero quasi come creature viventi, per lui quella era la ragione per cui il rapporto d'affetto, reciproco aggiungeva sempre, tra lui e la sua Stella era comparabile solo a quello tra marito e moglie.
 
Sorrise ironicamente ripensando a quelle affermazioni che tante, tantissime, volte gli erano costate l'ilarità dei suoi compatrioti e amici; alla fine però aveva dovuto dar loro ragione, aveva incontrato Fresia e, una volta che Gran RoRo avesse riguadagnato la libertà, forse avrebbe anche potuto…
 
-Non lasciar correre troppo l'immaginazione, Veirhal Olamaris! Prima c'è un re da buttare giù dal trono e non sarà per niente facile-
 
Era difficile che simili parole non giungessero a dare una tinta nera ai suoi troppo rosei pensieri; aveva certamente grande fiducia in Julian, che tra l'altro, a differenza di Magisa, lui aveva già visto duellare con successo, ma sarebbe stato da idioti dare per scontato il buon esito della missione solamente perché il nuovo maestro della luce sembrava essere notevolmente superiore, secondo la maga, ai suoi predecessori, nessuno di essi era mai giunto ad uno scontro frontale con il re mentre coloro che l'avevano sfidato e potevano ancora raccontarlo si contavano sulle dita di una mano e non in senso figurato dato che, stando alle voci, erano solo due.
Si sforzò di concentrarsi su questioni di natura meno inquietante quali la strada e rialzò la testa per misurare a spanne la distanza da percorrere: non si trattava di un tratto particolarmente lungo ma, essendo la direttrice per la più rinomata officina dei sei regni, era molto trafficato; proseguendo sulla strada, sorse a Veirhal il dubbio che il suo essere straniero potesse risultare un ostacolo ben più insormontabile di qualunque "sabotaggio" messo in atto dai ladri al fine della buona riuscita del salvataggio della nave, furono tuttavia sufficienti due secondi di ragionamento più approfondito per ricordare che, in realtà, il problema non sussisteva.
 
-Già, dimenticavo che il re aveva dovuto modificare la sua legge che imponeva ai meccanici di operare al massimo delle proprie possibilità sulle sue navi perché con la prima versione, che faceva riferimento solo a "navi di proprietà di umani", i meccanici si rifiutavano di servire i granroriani suoi alleati- ricordò con una malcelata punta di ilarità -povero re, immagino che non avrebbe mai potuto pensare che dove avevano fallito sei nazioni indipendenti sarebbero riuscite due delle tre grandi passioni degli abitanti del mondo altrove: il razzismo e i cavilli-
 
Diede un'occhiata rapida al cielo illuminato dalla luce del nucleo, chissà cosa stavano facendo i suoi compagni di viaggio in quel momento… probabilmente erano in cerca di una camera per la notte o qualcosa di simile.
 
-Finito con la nave li raggiungerò e cercheremo la stele di questo mondo, massimizziamo ciò che questa deviazione imprevista ci può offrire- si disse mentalmente -solo, non so nulla della sua locazione e, visti i precedenti, sarebbe meglio anche informarsi sullo stadio di avanzamento dei lavori di un eventuale scala dell'orizzonte-
 
Era conscio di quanto fosse improbabile che il cantiere non avesse nemmeno preso il via: lo aveva fatto in un luogo difficile come il regno di rubino, figurarsi in una nazione come il regno di perla divisa in collaborazionisti più o meno consapevoli, i cittadini, e schiavi più o meno consapevoli, i campagnoli; rimaneva solo da sperare che la posizione del cantiere e quella della stele non corrispondessero, del resto, per quanto consapevole che, qualunque fosse la situazione, avrebbero dovuto affrontarla comunque, era certo che anche i suoi amici avrebbero preferito avere un po' di pace durante l'opera di interpretazione delle parole della leggenda.
Decise che era meglio lasciar perdere i pensieri sul futuro, causavano solo preoccupazioni ed era l'ultima cosa di cui Olamaris aveva bisogno in quel momento: ora doveva solo concentrarsi sulla sua nave e su come trasformarla in modo che ne Julian ne Magisa fossero in grado di riconoscerla.
 
Giunse finalmente in vista dell'ingresso dell'officina; davanti ad esso due granroriani del regno di perla vestiti in abiti da lavoro adocchiarono la sua Stella e si strofinarono a lungo gli occhi convinti di aver avuto un allucinazione, ma, quando li riaprirono, quella nave così "particolare" era ancora lì.
Dalla sua postazione sopraelevata, Vey notò il gesto e, stizzito, alzò il valore del limitatore e fece per accelerare nel tentativo di dimostrare che alla sua nave si doveva portare rispetto, anche se era in quelle condizioni; il piano tuttavia non riscosse il consenso del povero veicolo che, dopo i primi secondi in cui provò ad assecondare i bellicosi propositi del suo capitano, decise di alzare bandiera bianca e prosegui alla sempre alla stessa, bassa, velocità.
 
"E io che provo anche a farti fare bella figura!" esclamò Veirhal con un tono allegro "Va beh, andiamo"
 
Senza tentare più dichiarazioni di guerra a meccanici irriverenti, il capitano e la sua nave si diressero verso l'ingresso del centro di manutenzione; si fermarono appena prima del tunnel che conduceva all'interno, il granroriano di Selveya si sporse dalle ex-vetrate per dichiarare il motivo del "ricovero" e vede intorno a lui quattro operai intenti a trattenere le risate.
 
"Sono qui perché necessito di alcune riparazioni alla mia nave" spiegò Olamaris sentendo la pazienza presente nel suo corpo diminuire ad ogni secondo
 
"E perché dovremmo farlo?" scherzò uno degli uomini "a me sembra in perfette condizioni"
 
"Sono d'accordo, ma, se continuerete a ridere e a non sistemarla, vi sistemerò io fino a che non sarete nelle stesse, "perfette", condizioni della mia nave, ok?"
 
"Ehi, piano amico" fece un altro di quelli accorrendo in difesa del primo "stavamo scherzando, volevamo solo divertirci"
 
"Oh, ma anch'io" ironizzò il comandante "infatti, sia che mi rimettiate a nuovo la nave affinché torni a com'era appena uscita di fabbrica sia che io vi gonfi di sberle fino a che non riuscirete a stare più in piedi, mi divertirò un mondo… e sappiate che, a questo punto, non ho preferenze"
 
"Ok, ok, sta tranquillo, ti facciamo entrare subito" concluse il capo del gruppetto consegnando un pass al pilota
 
"E' proprio vero che con gentilezza e cortesia si ottiene tutto" li prese in giro Vey mostrando il pass al tornello "ci rivediamo dentro"
 
Dopodiché svanì dentro al tunnel
 
 
---------------------------------------------------
 
 
La piccola navetta impiegò solo pochi secondi per risalire fino a livello dell'enorme isola fluttuante su cui poggiava il castello del re di perla; lungo la breve traversata Julian era rimasto in silenzio, impassibile e controllare che l'esuberante principino dai capelli arancioni non si facesse ancora male, ma, non appena smontò dalla navetta, neppure suo atteggiamento stoico riuscì a non far trasparire la grande ammirazione che il panorama gli suscitava: dalla punta dell'isola fluttuante si dipanava un viale fatto di ciottoli perfettamente disposti che proseguiva fino all'ingresso del castello dividendo la terra in due lati; a destra e a sinistra della strada vi erano immense aiuole ricche di una grande varietà di fiori colorati i quali inebriavano l'aria con il loro profumo, tra queste fu un'aiuola isolata ad attrarre in particolar modo l'attenzione di Julian, una caratterizzata da meravigliose rose bianche capaci di trasmette al solo sguardo un profondo senso di malinconia e rimpianto; al termine della via in mezzo al verde stava un enorme palazzo adamantino su cui la luce si rifletteva creando splendidi giochi, i tre cavalieri spiegarono che esso conteneva non solo la residenza dei re, ma anche la sala del consiglio dei nobili e la sacra cappella della statua dell'eroe dei ghiacciai perenni, specificarono che era quest'ultima l'area più importante dell'edificio e che, proprio lì, li attendeva il re di perla.
Attraversarono la soglia del palazzo ritrovandosi in un enorme sala piastrellata da cui si dipanavano almeno cinque diversi corridoi e caratterizzata, oltre che da un lussuoso arredamento d'alta qualità comprendente tavolo, lampadario e mobilio di varia natura, da due enormi rampe di scale poste una di fronte all'altra la cui struttura indirizzava i visitatori verso l'enorme portale in posizione diametralmente opposta rispetto all'ingresso.
 
"Dietro la porta c'è la sala del trono e del consiglio dei nobili, sai?" disse il piccolo Berger a Julian cercando di attirare la sua attenzione "il resto della casa invece è tutto nostro"
 
L'inglese osservò con più attenzione la sala e i due corridoi laterali del piano terra; effettivamente il complesso somigliava molto più ad una villa privata che non ad uno dei cosiddetti "palazzi del potere", al termine del corridoio destro si potevano facilmente distinguere le cucine mentre, dal lato opposto, gli sembrava di scorgere uno sfarzoso salotto… non era certo così che immaginava il centro del potere del regno di perla.
 
"Lo vedo" rispose al bambino "decisamente non la mia idea di "luogo politico"; io credevo che i nobili avessero molto peso in questo regno, come è possibile che si abbassino a riunirsi in… in casa del re?"
 
"Beh, in realtà è una consuetudine piuttosto ben accetta" intervenne uno dei tre adulti in tunica bianca "sa, essendo il re anche capitano dei cavalieri d'argento, questi è considerato semplicemente come un "primo tra i nobili" più che come una figura superiore, comprende?"
 
"Si, penso di aver capito" replicò soddisfatto il biondo "per cui, ora dove dovremmo andare?"
 
"Dobbiamo salire le scale, il luogo che in cui sua maestà ci attende si trova al primo piano!" esclamò un altro dei tre avviandosi verso la scalinata a destra e facendo cenno agli altri di seguirlo
 
Risalirono così i lucidissimi gradini della rampa fino all'imbocco del piano superiore ove era riprodotta la medesima situazione dell'inferiore, due corridoi laterali e un grande portone frontale; il principino descrisse all'umano  la conformazione del piano con grande precisione accennando a come esso fosse stato edificato, e fatto edificare, con estremo scrupolo in modo da creare una sorta di simbologia suggerita attraverso la presenza contemporanea di parallelismo tra le direttrici e differenza d'altezza dei livelli.
 
"Quindi le varie direzioni conducono a luoghi tra loro simili?" domandò il biondo
 
"Esatto" rispose l'altro
 
"La differenza d'altezza invece indica la maggior importanza, i luoghi più in alto hanno un maggior valore rispetto ai loro corrispettivi in basso, giusto?"
 
"Ha compreso perfettamente signor Julian"
 
"Togli pure il "signor", piccolo" fece l'inglese accarezzandogli la testa e rivolgendosi poi, di nuovo, verso la maestosa porta di fronte
 
-Che tipo di luogo può avere tanta importanza da essere posto sopra alla sala del trono e del consiglio dei nobili?- si domandò guardando uno dei tre cavalieri spalancare la porta
 
Magisa affiancò il compagno di viaggio senza mai distogliere lo sguardo dal corridoio scuro, che da pochi secondi, gli si parava davanti; La sua espressione era tutt'altro che confortante, equamente divisa tra la tensione per quella che avrebbe potuto essere una trappola e il timore per un luogo in cui nemmeno a lei, che pure era stata in ottimi rapporti con il potere del regno di perla (perlomeno con quello di prima), era mai stato concesso di entrare... gli sembrava addirittura di ricordare di non aver mai visto quella porta aperta in vita sua.
Con la mano destra, la maga estrasse delicatamente lo scettro dai capelli e lo nascose sotto il manto che copriva il suo corpo; il maestro della luce fu l'unico a far caso al gesto della maga e scambio con lei un rapido ma eloquente sguardo d'intesa: in caso di pericolo non avrebbero fatto troppi complimenti, il bordone e la sua magia sarebbero stati la loro assicurazione contro i rischi.
 
Di malavoglia, I due ospiti accettarono, su richiesta dei tre che ritenevano sarebbe stato più degno se le persone più importanti del gruppo si fossero mostrate per prime al cospetto del re (a Magisa venne quasi da ridere immaginando per quanto tempo avessero pensato a quella scusa), di entrare nel tunnel per primi accompagnati da Berger con i tre cavalieri schierati a muro alle loro spalle.
 
"Se non altro il fatto che abbiano lasciato il bambino con noi dovrebbe essere una garanzia che non tenteranno di ammazzarci a tradimento" sussurrò il duellante umano alla compagna di viaggio
 
"Si vede che non conosci il regno di perla" replicò ironica la maga accelerando il passo in vista dell''uscita dal tunnel "qui sono particolarmente bravi a riadattarsi e a riadattare le situazioni"
 
Arrivarono al termine del corridoio, in una gigantesca sala in cui alla lunghezza si univa un'altezza davvero impressionante che, notò immediatamente Julian, era tuttavia assolutamente necessaria: la stanza infatti conteneva una spettacolare statua di cristallo di dimensioni impressionanti raffigurante un guerriero armato di lancia.
In piedi di fronte stava un granroriano di un'età paragonabile a quella di Magisa e dalle fattezze estremamente umanizzate, come gli altri della città del resto; caratterizzato da uno sguardo fiero e da un portamento statuario, il suo viso era parzialmente nascosto da capelli e barba biondi mentre il resto del corpo era occultato da una tunica bianca del tutto simile a quella dei tre cavalieri non fosse stato per delle placche dorate indicanti il grado militare del personaggio.
 
"Ad esempio, nel tuo mondo, uno come lui…" disse indicando verso l'uomo con un cenno del volto "… sarebbe definito un "usurpatore", eppure quello si fa chiamare, senza vergognarsi, "legittimo sovrano" talvolta perfino "salvatore del regno di perla"!"
 
"Fidati, quelli come lui si fanno chiamare "legittimi sovrani" anche nel mio di mondo" replicò prima di avanzare verso il centro della sala mostrandosi così al padrone di casa
 
"Salve umano, sono felice di fare la tua conoscenza" lo saluto egli con voce fredda "io sono il re di perla e capitano dei cavalieri d'argento Ulrich Von Berger, credo che o i miei compagni nobili o maga Magisa ti abbiano già accennato qualcosa su di me"
 
"Qualcosa mi è stato detto, si; è… un onore incontrarla"
 
Sentendo quella risposta, Magisa chinò il capo coprendosi il volto con una mano: era convinta di aver previsto e predisposto contromosse ad ogni possibile comportamento del re, non aveva nemmeno pensato all'altra eventualità… o meglio, sperava di non doverci pensare.
 
-Ma si, Magisa! In fondo più fidarti di lui, vedrai che saprà mantenere il controllo- si ripeté mentalmente con ironia -si è visto come ci è riuscito, per ben dieci secondi; speriamo solo che Ulrich non ci abbia fatto caso, non è che abbia nella capacità di perdono la sua migliore qualità… anche se per la verità mi sfuggono quali siano le sue qualità-
 
"Anche per me è un grande piacere poter conoscere di persona uno dei leggendari maestri della luce" proseguì il re facendo tirare un sospiro di sollievo alla povera donna "ero sinceramente convinto che si trattasse solo di una leggenda, a quanto pare mi sbagliavo"
 
"Già, ogni tanto succede anche ai re" fece l'umano
 
La battuta di Fines echeggiò nell'enormità della sala per alcuni secondi di inquietante silenzio; la maga si affiancò al collega e diede un leggero strattone alla sua giacca di pelle nera per richiamare la sua attenzione.
 
"Vuoi farci ammazzare per caso?" gli sussurra con poca cortesia "non. Fare. Ironia. Mai!"
 
"Non ti preoccupare" gli rispose altrettanto sottovoce lui "non sono Vey, ho un piano… e, in ogni caso, tu hai il tuo scettro, no?!"
 
"Si, ma non è che posso tenere a bada decine di cavalieri d'argento solo perché ho lo scett…"
 
"EHM EHM!" tossì rumorosamente qualcuno alle loro spalle interrompendo la loro discussione
 
Voltatosi immediatamente, Julian notò che Lord Berger si stava lentamente avvicinando alla loro posizione e cercò di imbastire l'espressione più riverente possibile prima di avanzare a sua volta in direzione del nobile con l'intento di stringergli la mano.
Durante i pochi secondi di camminata cercò in ogni modo di convincersi che fosse giusto così, che Magisa, in fondo, avesse ragione, che non era il caso di irritare gratuitamente il padrone di casa, ma nonostante questo, al momento di siglare il patto di non belligeranza,  non riuscì a trattenere una smorfia; c'era qualcosa di strano in quell'uomo: si aspettava un egocentrico pomposo e arrogante che non può sopportare di non ricevere attenzioni e questo c'era, un nobile che ritiene indegni tutti coloro che appartengono ad un ceto inferiore e anche su questo c'eravamo, ma il tutto era correlato da una lucidità inquietante.
Era convinto che si sarebbe trovato davanti un fanatico irrazionale che arriva a riscrivere la storia per i suoi scopi; ora, la storia la riscriveva… ma del fanatico non aveva assolutamente nulla.
 
-Merda, sarà più difficile da far crollare- pensò -mi dispiace Magisa, temo che dovrò optare per il piano B-
 
"Ah, Magisa" esclamò poi il re rivolgendosi alla donna "sono felice di trovarti in perfetta forma, mi erano giunte voci poco rassicuranti sulla tua salute"
 
"Sto piuttosto bene ora, comunque quelle voci non erano del tutto prive di fondamento" rispose lei stingendogli la mano a sua volta "lei, invece, è… cambiato molto dall'ultima volta che l'ho vista"
 
"Immagino, del resto sono passate alcune centinaia di anni dal nostro ultimo incontro"
 
"Sono stata molto impegnata" si giustificò "sa, Julian non è il primo maestro della luce che assisto durante la sua missione"
 
"Si, si, come ho detto, mi erano giunte alcune voci a riguardo ma, non avendoti vista per molto tempo, non potevo esserne assolutamente certo" spiegò il nobile "potrai capirmi, non era esattamente una notizia che potessi lasciare non verificata"
 
"Purtroppo, avendo perso gran parte dei miei poteri, non posso più viaggiare tra i regni autonomamente e non ho il denaro sufficiente per acquistare una nave…"
 
L'uomo ascoltò il resto del discorso della maga in silenzio e tuttavia senza mai smettere di squadrarla con il suo sguardo penetrante, dal suo atteggiamento era chiaro come egli fosse in attesa di un suo errore per poterla attaccare apertamente ma il mezzo sorrisetto che in alcuni momenti gli appariva sul volto sembrava rivelare qualcosa in più: a prescindere dalle esternazioni, più o meno attaccabili, della donna, lui aveva già qualche freccia pronta da scoccare, infatti, mentre ancora la donna parlava, il re le diede improvvisamente le spalle e poi sibilò.
 
"Sbaglio o, quando sei stata sconfitta, il tuo corpo è stato abbandonato nel nostro regno?" domandò velenoso
 
"E'… è vero"
 
"Tuttavia, nonostante le pessime condizioni fisiche, ti affrettasti a compiere un pericolosissimo salto tra regni invece che chiedere aiuto alle nobili autorità del regno, o sbaglio?"
 
"N-non è come pensate, voi non eravate ancora nato e non potete sa…"
 
"SILENZIO!!" fece imperioso l'altro "state accusando i miei purissimi antenati di essere dei menzogneri? O forse state semplicemente cercando di nascondere il motivo per cui non avete voluto chieder loro aiuto?"
 
"Intendevo solo farle presente che, a causa della vita più breve che caratterizza i cittadini del regno di perla, il ricambio generazionale avviene qui molto più rapidamente rispetto ad altri regni e che, di conseguenza, le storie più antiche potrebbero non essere state tramandate in modo neutro e oggettivo"
 
"Ne sono sicuro, ma qualcosa mi dice che non è questo il caso, vero?"
 
"Io…"
 
Julian era rimasto come impietrito di fronte a quella frenetica schermaglia verbale; non poteva negare di essere rimasto scottato, il re aveva utilizzato contro Magisa esattamente la stessa strategia che il maestro della luce avrebbe voluto usare con lui e il peggio era che stava pure funzionando: ancora pochi secondi e la sua compagna di viaggio avrebbe dato al sovrano un motivo valido per farli arrestare.
 
"E'… è vero, ha… ha ra-ragione lei"
 
L'umano non aveva mai visto la ragazza così intimorita, solitamente era allegra e spavalda finanche all'arroganza; osservandola ora, una strana sensazione pervase il suo corpo: non era così che sarebbe dovuta andare, non era giusto che una donna così coraggiosa venisse messa in cattiva luce dalle parole di un codardo, servo di un dittatore.
Decise di rimanere ancora in silenzio e ascoltare con molta attenzione ogni parola; spesso, nella foga della discussione, gli uomini, specie se convinti di avere la vittoria in pugno, commettono degli errori e il guerriero rosso era conscio di ciò che uno di essi avrebbe potuto significare.
 
-Già, ma come diavolo faccio ad attaccarlo, io sono a Gran RoRo solo da pochi giorni, conosco poco o niente di questo mondo-
 
"E allora perché non hai chiesto aiuto ai miei antenati?" proseguì il granroriano "eppure mi è stato riferito come fossi in ottimi rapporti con le alte cariche del nostro regno"
 
-Aspetta! Forse ho capito di cosa la vuole accusare- si disse il biondo inglese -se così fosse…-
 
Diede un ultima occhiata al volto preoccupato della maga la quale immediatamente si rese conto di essere osservata. Con un movimento quasi impercettibile, ella mosse rapidamente gli verso il compagno di viaggio che, dopo un lunghissimo istante fatto di anonimi sguardi, le mostrò un incomprensibile ghigno; sorrise anche lei, rincuorata da quell'incosciente di un maestro della luce che gli era capitato, non aveva ben chiaro cosa avesse intenzione di fare ma, forse, valeva la pena fidarsi.
 
"Quello che le hanno riferito è errato" fece lei cercando di montare l'espressione più fiera che gli riuscisse "io ero in ottimi rapporti con gli esponenti dell'antica casata regnante; quando il re ha deciso di porre fine al mio periodo di carcerazione punitiva, purtroppo, la classe dirigente del regno era diventata di ben altra natura"
 
"Stai, per caso, dicendo che consideri superiore una casata ripudiata da tutti rispetto alla mia famiglia, che ha sempre dimostrato una grande nobiltà?"
 
"L'idea di "tutti" dei cavalieri d'argento è alquanto discutibile" ribatté grintosa la donna "più o meno come il concetto di "grande nobiltà" che avete espresso, maestà"
 
"ORA BASTA!!" sbottò all'improvviso "COME OSI ANCHE SOLO PARAGONARCI A QUEGLI SPORCHI TRADITORI CHE STAVANO PER CONSEGNARE LA NOSTRA PURISSIMA TERRA ALLA STREGA DI SMERALDO E AL SUO IMMONDO REGNO DI PLEBEI!!!"
 
"Come osate voi, piuttosto!" esclamò Julian inserendosi finalmente nella discussione "state manipolando la verità in un modo disgustoso"
 
"Come prego?"
 
"Non fare l'idiota, per favore! Mi irriti solo di più" gridò rabbioso dimenticando di usare la forma di cortesia "conosco molto bene la storia di cui stai parlando, mi è stata raccontata già più volte… nella sua versione non adattata"
 
Il re si avvicinò, rapido e minaccioso, al nuovo interlocutore, lo squadrò interamente con quegli occhi inquietanti ricolmi, solitamente, di disprezzo del prossimo ed infine si voltò fino a dargli le spalle.
 
"Sa, lord Julian, posseggo una buona competenza riguardo le nazioni del vostro mondo" esordì il granroriano "qual è il suo paese natale?"
 
"Vengo dall'Inghilterra" replicò l'altro
 
"Ah… la conosco molto bene!" esclamò soddisfatto "se non sbaglio anche voi avete un re… George William Friedrich del nobile casato degli Hannover, se la memoria non mi inganna"
 
"In realtà la reggente attuale è la regina Elizabeth di Windsor" lo corresse il biondo stupito dalla precedente affermazione"
 
"Beh, non è questo che importa" tagliò corto Berger "ciò che conta è che, chiunque sia il re, immagino che lei porti rispetto a ciò che la sua persona rappresenta"
 
"Certo!" fece Fines "peccato che, almeno per quello ne sappia, lei sia la legittima erede al trono del mio paese"
 
A quelle parole lo sguardo fino a poco prima colmo di soddisfazione del re di perla si trasfigurò nell'espressione di qualcuno poco incline ad accettare patteggiamenti o accordi.
Julian cercò di rispondere con l'espressione più dura e biasimevole che conoscesse, che peraltro non gli venne tanto difficile fare, per dimostrargli che non aveva paura di lui; era chiaro che quell'uomo avrebbe preferito farlo arrestare o ucciderlo seduta stante che seguitare ad ascoltare il suo discorso ma il suo status di maestro della luce lo rendeva immune da qualsiasi minaccia: se la notizia di un simile crimine fosse uscita dalle mura del palazzo Ulrich avrebbe avuto notevoli difficoltà a mantenere con il suo popolo la facciata di patriota del mondo Altrove, da lui spesso sfruttata all'interno di una spregiudicata politica bifrontistica.
I due rimasero il silenzio a fissarsi per alcuni interminabili secondi perfettamente consci di essersi infilati in una discussione che avrebbe potuto giungere ad un'unica soluzione. Per tutta la durata della violenta diatriba Magisa era rimasta in ascolto cercando di calmare battito, tremori, sudori freddi e quant'altro potesse testimoniare il suo precedente stato d'animo; la situazione era ormai giunta ad una posizione di stallo totale risolvibile solo con un duello e lei da quel punto di vista era decisamente coperta, in fondo Julian era colui che non riusciva a perdere, no?
 
"Non posso sopportare oltre, le sue provocazioni sono inaccettabili" sibilò il granroriano levandosi un guanto bianco e colpendo la guancia destra del maestro della luce "io, Ulrich Von Berger, re di perla, la sfido ufficialmente ad un duello a Battle Spirits"
 
"Accetto la sfida" replicò l'umano massaggiandosi la guancia arrossata "Varco apriti! Energia!"
 
Attraverso i portali lucenti, i due contendenti raggiunsero l'enorme anello roccioso e le postazioni da duello; contemporaneamente , su due loggette fluttuanti diverse, apparvero i tre cavalieri con il giovane e Magisa i quali immediatamente si sporsero dai rispettivi spalti per osservare i rivali: entrambi apparivano estremamente determinati e le loro espressioni trasmettevano una grande fiducia nelle loro possibilità; in perfetta sincronia disposero i due mazzi e pescarono le quattro carte regolamentari dopodiché l'umano, tramite un cenno della mano, concesse il primo turno al re di perla.
 
"Come si permette?!" fece stizzito Ulrich "si ricordi che si trova di fronte ad un re"
 
"Ah, se è per quello, anche lei" replicò l'altro sorridendo con ironia "io sono il re dell'Impatto Devastante… ora la smetta di lamentarsi e dia inizio al duello"
 
"Spiacente ma l'antica tradizione di ospitalità del mio regno mi impone di cedere a lei la prima mossa"
 
"Temo dobbiate rivedere il vostro concetto di ospitalità" ribatté leggermente alterato "comunque, accetto l'offerta; ora possiamo iniziare!"
 
 
TURNO 1
 
 
"Fase iniziale: fase di acquisizione!" esclamò l'umano prendendo la prima carta del suo mazzo e aggiungendola alle altre quattro nella mano
 
"Fase principale: evoco Goradon e Orsocorno Bestia dal Volto Feroce"
 
Due gemme rosse apparvero nell'anello e fluttuarono per alcuni secondi nella meta di terreno dell'inglese. Dopo aver emanato un lampo di luce rossa, si spezzarono cedendo il posto ad un grosso rettile zannuto e ad un enorme bestia dalle sembianze di orso che, non appena ebbero guadagnato la totale padronanza del loro corpo, sbatterono pesantemente i piedi a terra ed emisero un assordante ruggito in direzione dell'avversario il quale rimase impassibile.
 
"Turno concluso, a te la mossa!"
 
 
TURNO 2
 
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione" esordì il re osservando il suo quinto nucleo apparire nella riserva "perfetto, ora fase principale: attivo il nexus Nave Madre dell'Infinito…"
 
A quelle parole Julian alzò immediatamente la testa in direzione del cielo sopra la postazione dell'avversario, aveva già assistito allo spettacolo della carta in azione e così fu in grado di anticipare lo squarcio celeste da cui la nave bianca avrebbe fatto la sua, parziale, entrata in scena.
 
"… evoco inoltre Sacro Laevateinn!"
 
Come era successo per i due precedenti, l'apparizione fu preceduta dalla rottura della gemma del colore della carta; dalla nebbia che ne scaturì emerse una sorta di androide dalla forma estremamente sottile, slanciata e dai contorni affilati, almeno quanto la spada che reggeva nella mano destra, pronto tanto all'attacco quanto alla difesa grazie allo scudo bianco impugnato dall'altra mano.
 
"A lei la mossa" sibilò concludendo la sua azione
 
 
TURNO 3
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione e, per finire, recupero" elencò Julian per aprire il proprio turno "beh, poteva andare peggio… fase principale: attivo il nexus Trono dei Sette Draghi!"
 
Un gigantesco trono dorato ornato di ali di drago, eleganti motivi decorativi e uno sfregio ad artiglio di drago sullo schienale apparve alle spalle del maestro della luce emettendo una splendente luce, comparabile a quella di un sole all'alba.
L'umano osservò interamente la prima spettacolare apparizione del suo nuovo nexus: conosceva la carta solo da poco e quindi non era ancora riuscito ad ideare una strategia che la coinvolgesse ma, come gli avevano spesso ricordato gli amici quando era ancora un pivello, i nexus erano le uniche carte da giocare sempre, a prescindere da strategie e schemi di duello.
 
"Salto la fase d'attacco…" esclamò rivolgendo di nuovo la sua attenzione all'avversario
 
"Nessuna offensiva, eh?" osservò uno dei tre cavalieri "è normale, sono pochi a non temere il grande Ulrich Von Berger"
 
"Solo degli idioti come voi possono credere che sia quello il motivo per cui Julian non ha attaccato" ribatté la maga dalla loggetta accanto
 
"E allora quale sarebbe il motivo"
 
"La ragione è che, con gli spirit di cui dispone in questo momento, Julian avrebbe potuto arrecare danno alle vite di Ulrich solo mandandoli entrambi in affaticamento; sia che il primo attacco lo portasse Goradon sia che fosse effettuato da Orsocorno, il vostro caro comandante finirebbe per bloccarlo"
 
"E' assurdo! Perché mai un duellante esperto come il nostro re dovrebbe bloccare uno spirit da 3000 PB come Orsocorno con uno che ne ha solo 2000?"
 
"Per via dell'abilità Impatto Devastante di cui lo spirit di Julian dispone" concluse la donna soddisfatta di non essersi scelta come alleato un maniaco dell'offensiva, razza di duellanti piuttosto diffusa tra coloro che usano il rosso
 
"… e concludo così il mio turno" terminò l'umano
 
 
TURNO 4
 
 
"Non penserà che basti un trono sfregiato per mettermi in soggezione, fase iniziale: nuclei, acquisizione e recupero" fece il re di perla senza per la verità prestare troppa attenzione alla carta appena pescata "fase principale: evoco Supremo Mjolnir e attivo il nexus Castello Invaso!"
 
Un secondo automa, composto essenzialmente da una specie di cilindro d'acciaio da cui si dipanavano quattro filamenti rigidi, andò ad affiancarsi allo spirit schierato nel secondo turno e, allo stesso modo, la nave bianca dietro la postazione di Lord Berger si spostò leggermente verso sinistra per permettere l'emergere di una gigantesca montagna rocciosa costellata di fasci di luce.
Il re osservò pensieroso le carte presenti sul suo terreno di gioco, cercò di immaginare lo sviluppo degli eventi in base alle scelte che avrebbe potuto fare: d'istinto pensò di passare la mano, non valeva la pena di esporsi troppo così presto, ma poi, riflettendoci qualche secondo di più e dando un occhiata anche alle carte che erano nella sua mano, si rese conto che aveva tranquillamente la possibilità di passare all'azione lasciandosi un certo spazio di manovra per il turno seguente.
 
"Elevo a livello 2 Supremo Mjolnir!" esclamò guardando lo spirit risplendere per il potere appena acquisito "fase d'attacco: attacco con Supremo Mjolnir!"
 
Julian, al contrario, non dovette riflettere neanche un secondo prima di decidere di rispondere con la vita a quell'attacco; i filamenti rigidi dello spirit sferzarono contro lo scudo bianco della postazione con la violenza degli artigli di una tigre e ne infransero facilmente la superficie provocando nel biondo inglese uno spasmo di dolore.
 
"A lei la mossa!"
 
 
TURNO 5
 
 
"Fase iniziale…" esordì il guerriero rosso per essere tuttavia immediatamente interrotto dal rivale
 
"Attivo l'effetto del nexus Castello Invaso! Durante la fase iniziale del mio avversario, tutti i miei nuclei negli scarti si spostano nella riserva"
 
L'inglese rimase a guardare le due gemme spostarsi nella riserva pronte per essere sfruttate in un Azione Lampo; imperterrito, dichiarò le altre sottofasi componenti l'iniziale e fece una rapida cernita di carte e nuclei per decidere il da farsi.
 
"Fase principale: evoco Ankillersauro!" esclamò osservando la trivella del suo spirit rompere la superficie del terreno per consentirgli di emergere; ora aveva tre spirit pronti a combattere contro un unico difensore ma, nonostante ciò, qualcosa lo spingeva a non fidarsi.
 
-Ho ancora tre nuclei nella riserva; potrei usarli per elevare Ankillersauro ad un livello superiore ma penso che, se attaccassi, finirebbe per rispondere con la vita e nulla di più-
 
Il suo sguardo si spostò allora sull'enorme montagna-fortezza emersa poco prima alle spalle del suo avversario. Quel nexus lo preoccupava non poco; se Ulrich avesse avuto delle carte magia in mano, ed era certo che ne avesse, tenere un atteggiamento troppo aggressivo avrebbe significato un alto rischio di spiacevoli sorprese.
 
-Le magie bianche hanno capacità difensive che spaziano dall'invalidamento dei danni al ripristino delle vite e al rimando di spirit in mano al proprietario; meglio adottare una strategia più prudente per ora-
 
"Elevo a livello 2 Ankillersauro e Orsocorno… a te la mossa"
 
 
TURNO 6
 
 
"Mmm… fase iniziale" esordì, pensieroso, il re bianco "fase dei nuclei, fase d'acquisizione e fase di recupero"
 
Lentamente alzò dal mazzo la carta che il destino aveva deciso di riservargli: uno spirit, Artefatto Fjalar.
La aggiunse distrattamente alla mano mentre mentalmente ripercorreva il turno precedentemente giocato da suo avversario: era stato davvero bravo, quel Julian, elevando a livello 2 Orsocorno l'aveva portato a pareggiare i 5000 PB del suo Supremo Mjolnir  e ciò significava che o evocava lo spirit appena pescato e rinunciava ad attaccare o elevava a livello 3 il suo principale attaccante e proseguiva la linea aggressiva esponendosi tuttavia ad un pericoloso tre, se non addirittura quattro, contro uno nel turno seguente.
Rimuginò ancora per alcuni secondi quando, improvvisamente, gli si accese la luce; visualizzò attentamente ciò che aveva ideato: non era un piano brillante e la situazione finale sarebbe stata esattamente la stessa che i suoi precedenti ragionamenti avevano cercato di scongiurare; tuttavia avrebbe, al tempo stesso, significato dimostrare di saper superare un'ottima strategia dell'avversario, una botta psicologica di portata non indifferente.
 
"Si… si può tentare" esclamò tra se e se il nobile prima di rivolgere la sua attenzione al terreno di gioco "fase principale: evoco Artefatto Fjalar a livello 2, il nucleo per l'elevamento lo prendo da Supremo Mjolnir che quindi si abbassa a livello 1"
 
Il guerriero meccanico armato d'accetta andò a schierarsi accanto agli altri due spirit pronti a combattere; soddisfatto, Berger osservò la postazione dell'avversario notando immediatamente l'atteggiamento rilassato del maestro della luce.
 
"Non ci si dovrebbe mai distrarre durante un duello signor Fines… fase d'attacco" gridò "attacco con Sacro Laevateinn!"
 
Per i primi istanti, Julian fu addirittura convinto che le parole pronunciate dal re di perla fossero totale frutto della sua immaginazione, era impossibile che un esperto duellante granroriano avesse ideato una strategia tanto demenziale.
 
-Magari, in un improvviso rimorso di coscienza, ha deciso di lasciarmi vincere-
 
I pensieri dell'umano furono tuttavia interrotti dal successivo grido del suo avversario; la sua azione infatti non era ancora terminata ed egli sembrava avere tutta l'intenzione di levare a forza quel sorrisetto supponente dal volto del maestro della luce.
 
"Azione lampo! Attivo l'effetto di Artefatto Fjalar a livello 1, 2 e 3 grazie al quale, affaticando lo spirit, posso sommare i suoi PB a quelli di un altro spirit appartenente al genere "Macchina armata", in questo caso aggiungo 4000 PB a Sacro Laevateinn che arriva così a 6000 PB!"
 
"Rispondo al tuo attacco con la vita"
 
La quarta gemma-vita del duellante inglese esplose fragorosamente; Julian si sforzò di non lasciar trasparire la minima emozione per evitare di dare troppe soddisfazioni all'avversario ma era abbastanza chiaro che era rimasto scottato.
 
"Non importa quanto geniali saranno le sue strategie, sappia che io troverò sempre il modo di superarle" ghignò l'altro "a lei la mossa"
 
 
TURNO 7
 
 
"Fase iniziale…"
 
"Anche in questo turno attivo l'effetto di Castello Invaso e recupero i miei due nuclei" sibilò l'altro con un compiacimento davvero eccessivo
 
"Fase dei nuclei, fase d'acquisizione e fase principale" ringhiò il biondo completando le operazioni "i re cialtroni e usurpatori sono gentilmente, ma neanche troppo, pregati di ritornare con i piedi per terra, fase principale: utilizzo la magia Giavellotto Esplosivo che mi consente di distruggere un nexus a mia scelta tra i miei e quelli dell'avversario… scelgo di colpire il nexus Castello Invaso!"
 
L'aria sopra la postazione di Julian si addensò colorandosi di rosso fino a formare una grossa nube, da essa emerse una lancia fiammeggiante che immediatamente si diresse a velocità supersonica verso l'altra metà dell'anello dove concluse la sua corsa trafiggendo e facendo quindi esplodere la montagna che tanti problemi aveva causato al campione del mondo.
 
"Avendo distrutto un nexus avversario…" proseguì Fines "mi è concesso di attivare l'effetto secondario della carta magia, pesco una carta dal mazzo"
 
Sollevò così la seconda carta del turno e la aggiunse alle altre; aveva avuto decisamente fortuna nella pescata, si potevano porre le basi per un ottima strategia futura.
 
"proseguo abbassando a livello 1 Orsocorno" ordinò estraendo dalla mano la carta che aveva appena pescato "ed evocando Dracoltello"
 
Il longilineo drago fece il suo esordio nella battaglia con uno sbuffo infuocato pieno di voglia di combattere, il suo padrone tuttavia decise che per il turno corrente poteva bastare così e cedette all'avversario la mano.
 
 
TURNO 8
 
 
"Non ho idea di chi le abbia insegnato a giocare, ma sappia che le ha detto qualcosa di sbagliato, per vincere si DEVONO ridurre le vite dell'avversario" disse con tono canzonatorio Ulrich completando le operazioni obbligatorie dell'apertura del turno
 
"Pensa alla tua strategia e al tuo nexus che non c'è più" ribatté per le rime il maestro della luce
 
"Di questo non si deve preoccupare, fase principale: utilizzo la magia Ricarica Nuclei che mi consente di guadagnare un nucleo nella riserva per ogni spirit del genere "Macchina armata" da me controllato; dato che i miei tre spirit appartengono tutti a quel genere, tre sono i nuclei in più nella mia riserva!"
 
Come detto, tre nuovi nuclei si materializzarono nella riserva di Berger e immediatamente furono direzionati in altre destinazioni.
 
"Elevo a livello 2 Artefatto Fjalar e Supremo Mjolnir, elevo a livello 3 Sacro Laevateinn"
 
"A lei la mossa" concluse il re dopo aver assistito alla distruzione della terza vita del suo avversario "è ironico, non trova? Il duellante rosso punta sulla difesa e sul contenimento, mentre il duellante bianco attacca e incalza senza sosta"
 
"Beh, sono sempre stato contrario agli stereotipi"
 
 
---------------------------------------------------
 
 
-Chissà cosa stanno facendo Magisa e Julian?-
 
Erano ormai quasi due le ore che Veirhal aveva trascorso all'interno dell'officina e durante il periodo si era posto quella domanda almeno cinque o sei volte; il lavoro sulla nave stava procedendo speditamente e con alta qualità, come da sua "gentile" richiesta del resto, e, nonostante un paio di improvvise riduzioni del personale dovute a visite mediche non preventivate, il termine dei lavori era stimato a soli tre o quattro giorni da quello corrente; la sua speranza era che i suoi due compagni di viaggio, nel frattempo, non avessero fatto niente che potesse mettere a rischio la loro permanenza nel regno di perla, una nave appena rimessa a nuovo ha bisogno di un periodo di rodaggio graduale che permetta a tutte le nuove componenti di amalgamarsi.
Ritornò su quello stesso pensiero altre volte. Non era preoccupato, affatto, in fondo perché avrebbe dovuto, solo perché Magisa era cortese e disposta ai confronti civili e pacifici più o meno quanto il re del mondo Altrove e Julian aveva le stesse abilità diplomatiche dei Mazoku…

… ok, erano spacciati.
 
-Spero gli sia rimasto un minimo di buonsenso o mi toccherà rodare la nave nella strada che va dall'uscita dell'officina alle porte di Krystalliza- pensò in stato di leggera tensione crescente -saranno quanti… 700? forse 900 metri? Considerando che la velocità minima che posso tenere sono i cinquanta orari… mmm, penso di poter riuscire a testare motore, acceleratore e freno; beh, poteva andare peggio… non mi viene in mente come ma si, poteva -
 
La voce di uno degli operai lo riportò alla realtà, gli era sembrato che stesse discutendo con un anziano granroriano dalla folta barba, mai visto prima, di questioni riguardanti la sua nave e gli parve sensato di concedere loro la sua totale attenzione.
 
"C'è qualche problema?" domandò Vey inserendosi nella discussione
 
"Forse" fece lo sconosciuto in risposta "sono uno degli Håndverker della "Midgard", questa nave è sua?"
 
"I-i-io… c-cioè si, que-questa nave è… è mia" balbettò il duellante, imbarazzato dal trovarsi di fronte ad uno dei mitici "creatori di navi" della grande officina
 
"Beh, innanzitutto…"
 
Sotto gli occhi increduli dell'intera squadra di operai, e anche di Veirhal in realtà, il granroriano allungò la sua mano destra e gli sorrise invitandolo a stringerla.
 
"… complimenti per come è tenuta, si vede che ne è molto affezionato"
 
Gli sguardi dei presenti si fecero ancora più sorpresi, cominciavano a pensare di non aver visto la stessa nave; uno di loro, recuperato un po' di coraggio, provò anche a farsi avanti per fare un appunto ma tutto ciò che ricevette fu una compassionevole pacca sulla spalla.
 
"Il fatto che non siate in grado di vedere oltre il suo aspetto fisico, ragazzi…" disse a conclusione "… è la ragione per cui voi siete dei Mekanisk mentre io sono un Håndverker"
 
Si rivolse poi di nuovo al proprietario della nave facendolo allontanare dalla massa di operai accalcatisi nella zona della Stella.
 
"Sarò sincero con lei" esordì "lo stato in cui versa il suo mezzo è, complessivamente, assai critico, la nave in se sta bene e, se glielo chiedesse, proverebbe a tornare in funzione all'istante ma il suo "fisico" è in terribili condizioni"
 
"M-ma si… si p-può riparare… vero?" domandò il capitano molto preoccupato
 
"Di questo può esserne certo, il prezzo tuttavia risulterà estremamente elevato, io sarei disposto a farle uno sconto ma temo che i costi rimarrebbero comunque proibitivi"
 
"Non si preoccupi per questo, ho buone finanze e comunque pensavo di occuparmi di persona di alcune parti meno tecniche del lavoro, ad esempio verniciatura e scelta e montaggio degli interni, in cui l'unica spesa diverrebbe quella per l'acquisto dei materiali"
 
"Sono molto felice di sentirtelo dire, oggigiorno è pieno di piloti che considerano la loro nave solo come un mezzo di trasporto, è bello sapere che esiste ancora qualcuno che pensa alla propria nave come ad una compagna"
 
Detto ciò, l'anziano gli diede le spalle con l'intenzione di tornare alla postazione di sua competenza ma riuscì a fare solo pochi passi prima che la voce del cliente richiamasse di nuovo la sua attenzione.
 
"Mi scusi se glielo chiedo, ma come mai mi vuole aiutare?" chiese timidamente "in fondo sono uno straniero e, peggio ancora, del regno di smeraldo"
 
"Per quanto mi riguarda non mi importa ci tu sia o da dove tu venga, se è sincero, e so che lo è, l'affetto che dimostri nei confronti della tua nave a me non servono altre garanzie" rispose l'altro tranquillo "anche per questo non ti chiederò come il tuo mezzo si è procurato tutti quei fori di proiettile"
 
"I-io… io non…"
 
"Non ti preoccupare, non devi spiegarmi niente; sappi però che non tutti gli Håndverker hanno le mie stesse idee, quindi se serve qualcosa a te o ai tuoi amici rivolgiti a me" fece il vecchio interrompendo il duellante "ah, e non intendo solo per riparazioni o affini"
 
Veirhal rimase in silenzio, guardando scomparire l'interlocutore in uno dei tunnel, dopodiché rivolse la sua attenzione alla copia della lista delle riparazioni da compiere che aveva consegnato all'ingresso in officina e che l'Håndverker gli aveva segretamente consegnato: leggendolo gli fu impossibile non notare il segno della biro che depennava dalla lista la voce "Nuovo e moderno sistema dei nuclei"; sorrise di nuovo, forse il regno di perla non era proprio l'orrendo posto che immaginava.
 
-Credo che sarebbe piaciuto anche a lei, maestro Sanol- si disse mentalmente -quell'Håndverker ha il suo stesso buon odore… sa di casa-
 
 
---------------------------------------------------
 
 
TURNO 9
 
"Fase iniziale: fase dei nuclei, fase di acquisizione, fase di recupero" recitò Julian osservando attentamente la situazione venutasi a creare sui due terreni di gioco
Senza il nexus Castello Invaso, Ulrich non era più riuscito a recuperare i nuclei negli scarti e di conseguenza ora non aveva gemme nella sua riserva, ciò significava sia che ogni azione lampo avversaria sarebbe coincisa con una riduzione del livello di almeno uno dei tre spirit schierati sia che il capitano dei cavalieri non avrebbe potuto sfruttare magie quali Pozione della Salvezza o Potente Elisir che infatti necessitano di nuclei nella riserva per poter funzionare; era il momento di accendere un po' il fuoco.
 
"Fase principale: attivo il nexus Altopiano del Duello e aggiungo tre nuclei ad Ankillersauro che raggiunge cosi il livello 3; fase d'attacco: attacco con Ankillersauro!"
 
Il tozzo rettile ruggì ferocemente all'ordine del suo padrone e iniziò la sua carica furiosa verso la metà dell'anello di roccia controllata dall'avversario.
 
"Azione lampo! Utilizzo la magia Cortina Nebulosa, scelgo Ankillersauro e rispondo all'attacco con la vita"
 
Una nebbia bianca invase il terreno di gioco del re di perla rendendo impossibile la visibilità.
Perso in mezzo alla nube, lo spirit di Julian tentò di colpire l'aria con alcune violente sferzate fino a crearsi una sorta di strada verso la postazione opposta; giunto in area di tiro, alzò la coda a trivella e sparò il suo colpo energetico a spirale ma, prima ancora che lo scudo rosso apparisse a difendere Berger, l'aria bianca si addensò invalidando l'offensiva del duellante rosso.
 
"Una magia difensiva giocata a costo zero sfruttando le riduzioni, eh? Senza dubbio è stata una mossa sorprendente ma non ne capisco proprio l'utilità" osservò Magisa dalla sua loggetta
 
"Questa è da sempre una strategia peculiare del nostro re!" le ribatté uno dei tre cavalieri d'argento
 
"Quale strategia? Preferire inutili azioni dimostrative al ben più utile accumulo di nuclei per poter evocare spirit più potenti? Non mi sembra particolarmente intelligente"
 
"Ah, ah, molto divertente… e comunque, no, la sua strategia è quella di cercare di accumulare il maggior vantaggio possibile, tanto in attacco quanto in difesa, nelle fasi iniziali del duello, quando gli spirit schierati sono ancora deboli sia per porre pressione psicologica sull'avversario sia per costringerlo ad aprirsi forzatamente quando verranno schierati gli spirit più forti e pericolosi…"
 
"… così facendo può permettersi di concedere qualcosa all'avversario riuscendo comunque a limitarlo grazie alle capacità difensive delle carte bianche per poi trovarlo già indebolito e difensivamente scoperto da fronte all'attacco degli spirit più forti e ricchi di effetti interessanti" completò la maga "beh, devo ammettere che l'avevo sottovalutato"
 
"Buona mossa, ma ti conviene aspettare a cantare vittoria… attacco con Dracoltello"
 
Lo spirit del re dell'Impatto Devastante partì in una furiosa avanzata caricando, durante la corsa, le affilatissime lame che sporgevano dai lati del suo viso schiacciato; dall'alto della sua postazione, invece, Ulrich non parve per nulla intimorito, anzi si limitò ad osservare l'attacco con una punta di disprezzo.
 
"Mai vista una mossa tanto idiota… blocco con Sacro Laevateinn!"
 
Il soldato meccanico attivò i motori scattando a velocità supersonica in direzione dell'avversario, giunto quasi al centro del terreno, aprì la mano che reggeva lo scudo lasciandolo cadere tendendo al contrario l'altro braccio al fine di caricare il più possibile l'affondo con la spada.
 
"Azione lampo! Attivo effetto Risveglio, sposto tre nuclei da Ankillersauro a Dracoltello che si eleva così a livello 3 e raggiunge i 7000 PB"
 
Le tre gemme sul tabellone si spostarono rapidamente sull'attaccante il quale venne immediatamente avvolto da un'aura di luce: improvvisamente la sua velocità aumentò, lo sguardo si fece più aggressivo e le lame si colorarono di un rosso rovente; con la sua nuova forza fece un grande balzo a coprire la distanza che lo separava dal suo avversario e piombò su di lui fendendolo e tagliandolo in due all'altezza dell'addome.
 
"A te la mossa" concluse il biondo, soddisfatto per aver sorpreso il rivale
 
 
TURNO 10
 
 
"Fase iniziale" dichiarò l'usurpatore ansioso di sfogare la sua rabbia, tuttavia il destino, che in questo caso di nome faceva Julian, era deciso a ripagarlo con la stessa moneta che lui aveva precedentemente rifilato all'inglese
 
"Attivo l'effetto del nexus Altopiano del Duello!" fece Fines "esso mi consente di recuperare, durante la fase iniziale avversaria, un mio spirit in affaticamento avente effetto Risveglio, in questo caso recupero Dracoltello che è così di nuovo pronto a bloccare"
 
"Fase principale: abbasso Artefatto Fjalar a livello 1, evoco Balder Soldato Scudo a livello 1 ed elevo a livello 3 Supremo Mjolnir"
 
L'androide dai quattro scudi prese posto tra i due spirit schierati ove fino al turno precedente vigilava Sacro Laevateinn, alla sua destra invece la macchina armata raggiunse il massimo potere e si mise immediatamente in posizione di scatto.
 
"Fase d'attacco: attacco con Supremo Mjolnir" gridò "azione lampo! Attivo l'effetto di Artefatto Fjalar, affatico lo spirit e aggiungo i suoi 2000 PB ai 7000 di Supremo Mjolnir che arriva così a 9000 PB"
 
"Rispondo al tuo attacco con la vita" replicò l'altro affrontando senza paura le fruste metalliche del potente spirit avversario
 
"A lei la mossa"
 
 
TURNO 11
 
 
Rapidamente Julian completò le operazioni della fase iniziale e valutò la situazione: anche se fino ad ora il suo schieramento di spirit aveva retto abbastanza bene, era in netto svantaggio per quanto riguardava il numero di vite; era davvero giunto il momento di riequilibrare un po' la situazione.
 
"Fase principale: abbasso tutti gli spirit a livello 1 e attivo la magia Carta in Più che mi consente di pescare due carte dal mazzo e scoprirne una terza, se essa fosse uno spirit rosso potrei aggiungerla alla mia mano…" spiegò mostrando poi la carta pescata a tutti i presenti "… sfortunatamente ho pescato la carta magia Ciclone Fiammeggiante e quindi devo rimetterla in cima al mazzo"
 
Il maestro della luce ripose lentamente la carta in cima al mazzo e lanciò uno strano sorriso in direzione di Magisa che non poté fare altro che guardarlo con un espressione interdetta.
 
-Non preoccuparti- sembrò dirgli la sua successiva espressione -ti fidi di me, no?-
 
Si, decisamente si fidava di lui.
 
"Preparati ad inginocchiarti, usurpatore, perché stai per incontrare un vero re!" esclamò Julian euforico "evoco il drago fiammeggiante e signore delle stelle, Meteorwurm Drago Imperatore Stellare"
 
L'aria del terreno di gioco fu scossa da un fremito elettrico; il simbolo rosso si spezzò liberando un onda di energia rossa mai percepita prima, dalla nube scarlatta si rivelarono due occhi verdi che, una volta dispersa l'energia, vennero completati dall'apparizione del maestoso dragone che esordì con un fiero ruggito capace di scuotere tutto il terreno di gioco.
 
"A te la mossa!"
 
 
TURNO 12
 
 
"Fase iniziale: nuclei, acquisizione e recupero"
 
Le ottime sensazioni percepite dal re nonostante l'apparizione del forte spirit avversario vennero confermate della carta appena acquisita.
 
"Fase principale: preparati Meteorwurm, perché il tuo fuoco verrà spento dal gelo del primo della triade di Asgard; abbasso Supremo Mjolnir a livello 2… ed evoco Loki il Grande Ingannatore a livello 2!"
 
Un gelido vento sferzò la metà del terreno di gioco controllata dal re di perla; alcuni secondi e l'aria si ammassò in una densa nuvola di ghiaccio dalla forma indecifrabile che, solidificatosi, rivelò il potente spirit bianco.
 
"Elevo a livello 2 Artefatto Fjalar e Balder Soldato Scudo, ed ora fase d'attacco: attacco con Supremo Mjolnir; azione lampo! sfrutto nuovamente l'effetto di Artefatto Fjalar!"
 
"Già, peccato che non abbia intenzione di ricevere altri danni… blocco con Goradon" ribatté inclinando la carta "mi dispiace molto, amico mio"
 
L'ovvia sconfitta del dinosauro rosso fermò l'aggressiva carica dello spirit bianco che, dopo aver distrutto l'avversario, si accasciò, stanco per lo sforzo.
 
"Turno concluso"
 
"Sai, viste le meravigliose stronzate che ti inventi per dimostrare la superiorità di voi nobili, ti facevo un po' più fantasioso come duellante, Ulrich" scherzò Magisa
 
"Riderai molto meno dopo la sconfitta del tuo caro maestro della luce" ribatté altezzoso il re "ricordati che non sei nella posizione di dire certe cose"
 
 
TURNO 13
 
 
Senza dare ascolto alla discussione tra l'amica e il suo avversario, Julian completò la fase iniziale e giunse alla fase principale; contò rapidamente i nuclei nella riserva e calcolò tutte le possibili strategie adottabili in quella situazione: conosceva abbastanza bene le caratteristiche di Loki il Grande Ingannatore, era uno spirit contro cui aveva già giocato, anche se poche volte, e non lo preoccupava più di tanto, non in questa situazione perlomeno.
 
"Innanzitutto evoco Oviraptor, dopodiché elevo a livello 3 Dracoltello e Ankillersauro ed elevo a livello 2 Meteorwurm; fase d'attacco: attacco con Ankillersauro!"
 
"Blocco con Balder! Attivo il suo effetto a livello 1 e 2: in fase di blocco, lo spirit guadagna 1000 PB per ogni spirit da me controllato in stato di affaticamento compreso il bloccante stesso… quindi in totale sono 3000 PB che portano lo spirit ad avere 7000 PB!"
 
"Ottima mossa, sono quasi dispiaciuto di umiliarti in questo modo" rise il biondo inglese "attivo l'effetto di Ankillersauro a livello 1,2 e 3: durante la fase d'attacco lo spirit guadagna 1000 PB per ogni spirit avente effetto Risveglio o Impatto Devastante da me controllato, Dracoltello ha effetto Risveglio mentre Meteorwurm e Orsocorno hanno Impatto Devastante il che significa che anche il mio spirit raggiunge i 7000 PB"
 
I due spirit si scontrarono violentemente al centro dell'anello roccioso rispondendo colpo su colpo ad ogni affondo dell'avversario. Un tentato fendente di lancia dell'androide venne parato con la trivella dal rettile dalla dura corazza che riuscì a colpire con un artigliata, molto smorzata dai quattro scudi, il simbolo bianco sul petto del nemico; i contendenti continuarono a scambiarsi ripetuti favori fino a che la stanchezza non sembrò prendere il sopravvento su di loro.
 
"Una doppia sconfitta? E' questa la sua idea di umiliazione? Forse dovrebbe rivedere il suo vocabolario" lo irrise Ulrich
 
"Temo invece che sia tu a dover lavorare sul vocabolario, un buon inizio potrebbe essere inserirci la parola "giustizia" per esempio" ribatté l'altro per nulla preoccupato "attivo l'effetto di livello 1 e 2 all'evocazione di Oviraptor: Tutti i miei spirit del genere "Drago terrestre" guadagnano 1000 PB fino a fine turno, quindi Ankillersauro e Dracoltello, che appartengono entrambi a tale genere, guadagnano 1000 PB e raggiungono entrambi gli 8000 PB"
 
Come se avesse si fosse appena risvegliato da un lungo riposo, il drago armato di trivella recuperò improvvisamente le forze e con un rapido uno-due di artigliate si sbarazzò degli scudi e riuscì a sfondare il petto dell'androide dorato facendolo esplodere.
 
"Proseguo l'attacco con Dracoltello"
 
Il re di perla seguì con lo sguardo la carica dello spirit rosso: sconfiggerlo avrebbe voluto dire impedire l'effetto del nexus nel turno successivo e l'effetto di Loki in Fase di blocco si adattava perfettamente al caso; tuttavia era anche vero che, pur con l'incremento, il suo spirit non sarebbe andato oltre i 1000 PB di vantaggio e che lui aveva una sola carta, tra l'altro non una magia, contro le quattro dell'avversario.
Era dura, ma esisteva un'unica scelta sensata.
 
"Ne rispondo con la vita"
 
Le lame del drago sferzarono con violenza lo scudo rosso che per la prima volta dovette circondare la postazione del re bianco; in pochi secondi la barriera fu in pezzi e l'anziano granroriano si ritrovò a dover ansimare per recuperare il fiato e le forze.
 
"Finalmente Ulrich, cominciavo a pensare che non ti ricordassi la formula e che non volessi fare la figura dell'imbecille" lo prese in giro una Magisa sempre più convinta della vittoria del suo amico e quindi sempre più spregiudicata
 
"Tu proprio non ci tieni alla tua salute, vero?" domandò ironicamente l'altro
 
"Pensa per te, mi sembra che tu non abbia accusato così bene il colpo subito dall'attacco di Julian"
 
"Ehi, voi due! La finite di bisticciare come una copia di divorziati!" si inserì il biondo "a te la mossa"
 
 
TURNO 14
 
 
Come da norma, Berger dichiarò la fase principale attendendo, senza risparmiarsi nelle occhiatacce, che l'effetto del nexus avversario ridestasse lo stanco Dracoltello, dopodiché prosegui pronunciando le varie sottofasi e preparandosi un piano mentale per il turno a venire; non poteva negare di essere rimasto scottato dall'attacco subito ed era certo che il suo progetto avrebbe potuto fungere da base per una progressiva rivincita ma tutte le sue certezze crollarono di fronte alla carta che aveva appena pescato.
 
"Sappia che la sua sconfitta ora è molto vicina, signor Fines" fece il cavaliere d'argento agitando minacciosamente le ultime due carte che aveva in mano "abbasso tutti i miei spirit al primo livello… ed ora discendete su questo anello di rocce, o grandi titani del gelo che insieme a Loki componete la regale la triade di Asgard, EVOCO ODINO FORTEZZA INESPUGNABILE A LIVELLO 1 E THOR IL GIGANTE A LIVELLO 3!!"
 
La rottura dei due diamanti scatenò sul terreno di gioco un uragano di aria ghiacciata che sembrò abbassare la temperatura di almeno sette o otto gradi; gli inarrestabili flussi percorsero ad alta velocità l'intera circonferenza del terreno di gioco fino a ritornare al punto in cui prima fluttuavano le gemme bianche ove si separarono formando due uragani.
Una volta silenziatosi il vento, un pesante rumore metallico scosse la terra sotto gli spirit e dagli ultimi residui delle raffiche emersero due giganteschi androidi: il primo era più grande come dimensioni e il suo aspetto era simile a quello di un centauro, una parte superiore umanoide, ad eccezione dell'enorme cannone sulla testa, e una parte inferiore meccanica rimandante ad un carro armato; il secondo, invece, era completamente umanoide e rimandava come conformazione ad un inamovibile titano.
 
"Fase d'attacco: attacco con Thor!"
 
Gli occhi dello spirit appena evocato si illuminarono, segnando la ricezione dell'ordine; immediatamente iniziò la sua lenta e pesante avanzata, preparando il pugno destro per il colpo capace di sfondare lo scudo avversario.
 
"Desideri così tanto perdere il tuo spirit chiave? Blocco con Meteorwurm"
 
Il drago rosso ruggì ferocemente e decollò furioso in direzione dell'avversario; giunto in zona, sparò tre sfere infuocate davanti all'androide costringendolo ad indietreggiare, poi lo sommerse con una devastante fiammata che tuttavia sembrò non fare troppi danni allo spirit bianco.
 
"Azione lampo! Utilizzo la carta magia Scavatrice, pago il costo sottraendo due nuclei a Dracoltello che si abbassa a livello 1, aumento i PB di Meteorwurm di 3000 i quali arrivano quindi a 10000"
 
La luce della forza si spense sul drago di terra per spostarsi a quello alato che, dopo aver immagazzinato le nuove energie, alzò la sua quota di volo e iniziò a volteggiare acquistando velocità; l'aria nelle sue immediate vicinanze cominciò progressivamente a fare scintille fino a divampare in un vero e proprio incendio, a quel punto lo spirit chiuse l'elmo e diede il la all'interminabile carica che, in pochi secondi, andò ad impattare per cinque volte e con intensità sempre crescente contro il corpo del gigante bianco, giunto ormai al suo limite.
 
"Se pensi di aver vinto ti sbagli; ATTIVO L'EFFETTO DI THOR IL GIGANTE A LIVELLO 1, 2 E 3: QUANDO LO SPIRIT ATTACCA, POSSO AFFATICARE UN MIO SPIRIT DEL GENERE "MACCHINA ARMATA" E AGGIUNGERE I SUOI PB A QUELLI DEL MIO ATTACCANTE PER TUTTA LA DURATA DEL TURNO; AFFATICO QUINDI SUPREMO MJOLNIR E AGGIUNGO I SUOI 3000 PB AGLI 8000 DI THOR CHE RAGGIUNGE COSI' GLI 11000 PUNTI BATTAGLIA"
 
Le parole del re di perla rinvigorirono improvvisamente il suo spirit chiave che con qualche difficoltà riuscì a deviare lontano l'ultima carica subita; approfittando dei pochi secondi di pausa, dovuti alla necessità da parte di Meteorwurm di invertire la propria direzione e recuperare la forza per l'ultima carica, Supremo Mjolnir scattò in direzione del compagno. Arrivato ormai quasi al centro, l'androide eseguì un lungo salto; i filamenti si irrigidirono divenendo quasi sbarre d'acciaio e il lavoro delle giunture meccaniche li fece congiunge andando a formare il manico del potente martello che il gigante bianco afferrò con prontezza.
Incurante della nuova situazione, il drago caricò ancora a testa bassa scatenando tutta la sua devastante potenza; il suo avversario però non si fece cogliere impreparato stavolta, deviò e destabilizzò l'avversario col martello appena guadagnato e, con una destrezza impressionante considerata la mole, eseguì una perfetta rotazione e impattò l'arma contro il cranio dello spirit avversario con una violenza mostruosa.
Accusato il terribile colpo, il drago barcollò per alcuni secondi prima di accasciarsi inesorabilmente a terra ed esplodere in mille pezzi.
 
Della sua postazione sugli spalti, Magisa aveva osservato l'intera battaglia; il suo cuore aveva cominciato a battere ad una velocità incontrollabile nel momento in cui sembrava che Julian potesse veramente eliminare lo spirit chiave del suo avversario, ma quell'eccitazione si era in breve trasformata prima in titubanza e poi in terrore quando la situazione si era improvvisamente ribaltata.
Respirando ritmicamente, cercò di rallentare il suo battito e far cessare i brividi che le percorrevano la spina dorsale; il duello era tutt'altro che perduto ed il suo maestro della luce aveva ancora la possibilità di invertirne le sorti, eppure, per la prima volta, si sentiva davvero a disagio per la posizione in cui si trovava.
 
"Non ho ancora finito… attivo l'effetto di Thor a livello 3: durante la fase d'attacco, dopo che il mio titano ha portato a termine un'offensiva, distruggendo uno dei miei spirit del genere "Macchina armata" posso recuperare lo spirit attaccante, distruggo Artefatto Fjalar e recupero Thor… attacco di nuovo con Thor!"
 
"Ne rispondo con la vita!"
 
Il martello infranse lo scudo bianco intorno alla postazione di Julian causando l'esplosione del suo penultimo nucleo-vita; a differenza di Magisa, il biondo non sembrava particolarmente preoccupato, nel suo sguardo si poteva tutt'al più leggere una lieve ammirazione mista ad un simultaneo disgusto per aver provato apprezzamento per un simile individuo.
 
"A lei la mossa!"
 
 
---------------------------------------------------


"Ecco, questo è il blu che cercavo!" esclamò Veirhal caricando la pistola a vernice "perfetto, ora la materia prima per la verniciatura delle lamiere è pronta, voi a che punto siete?"
 
"Una squadra di tecnici specializzati ha appena finito disinstallare il computer di bordo ed il sistema dei nuclei, mentre io e altri colleghi ci siamo occupati di rimuovere gli interni" gli rispose un operaio vicino
 
"Sareste in grado di modificare leggermente le dimensioni della nave? Vorrei renderla più… vivibile"
 
"Sicuro, in realtà si tratta di un lavoro meno complesso di ciò che si pensa" spiegò il granroriano del regno di perla al duellante "immagino vorrebbe aggiungere un sorta di angolo cottura e altre specifiche dello stesso genere"
 
"Mi ha letto nel pensiero!" esclamò felice Olamaris
 
"Perfetto" concluse rivolgendosi poi ad un gruppo di colleghi "ragazzi! Raccogliete grosse lamiere dello stesso metallo del catorc… cioè, volevo dire della nave, e portiamo il tutto alla fornace per fonderlo e poterlo rimodellare"
 
Come da ordine, gli operai si allontanarono con la stella verso una zona riservata dell'officina; prima di incamminarsi insieme a loro, il Mekanisk che fino a poco prima aveva parlato con il suo cliente rivolse ancora una volta a lui la sua attenzione, sventolandogli sotto il naso un piccolo mazzo di carte.
 
"Le avevi dimenticate sulla nave, genio!" esclamò "i tuoi compagni di viaggio ti avrebbero ammazzato se avessi lasciato che tutte queste belle carte finissero nel fuoco"
 
Senza dare peso all'ironia delle parole, il giovane duellante di Selveya afferrò il mucchietto di carte curioso di scoprire quali fossero.
La prima carta era lo spirit Ex Calibus Imperatore Dragospada.
 
-Quell'imbecille si è dimenticato qui il suo side deck- pensò prima di rivolgere la sua attenzione nuovamente a colui che gli aveva consegnato il mazzo
 
"Immagino sia la presenza di questo gruppo di carte che ti ha portato a dedurre che non viaggiassi solo; come puoi sapere che non sono mie?" domandò
 
"Non prendermi in giro, quelle sono carte rosse ed io so riconoscere un nativo del regno di smeraldo quando lo vedo"
 
"Beh, hai indovinato… anche se devo ammettere che mi piacerebbe poterti dire che ti sei sbagliato, insomma, perché diavolo continuate tutti a rinfacciarmi questa storia delle carte verdi; non è che, poiché vengo dal regno di smeraldo, sono obbligato ad usare quel colore"
 
"Quindi queste non sono tue… ma tu comunque non usi il verde?"
 
"No, infatti, uso il colore blu" replicò distrattamente Olamaris, concentrato più sui suoi compagni di viaggio che non su quella conversazione
 
Il fatto di non sentire più la voce del suo interlocutore nei secondi successivi ebbe comunque l'effetto di riportarlo alla realtà appena in tempo per notare che il granroriano si stava rapidamente allontanando nella direzione della fornace. Istintivamente, fu tentato di richiamare ancora la sua attenzione per porgli quella domanda che il continuo riflettere sugli altri due membri della sua squadra gli aveva fatto balenare alla mente ma poi ricordò le parole dell'Håndverker che aveva conosciuto poco prima.
 
-Non tutti gli Håndverker hanno le mie stesse idee e, nel caso serva qualcosa a te o ai tuoi amici, rivolgiti a me- ripeté nella sua mente quelle che, a grandi linee, erano state le sue parole
 
Anche lui aveva intuito come non viaggiasse da solo… anzi, probabilmente aveva intuito molto di più, che ci fosse qualcosa di non rivelabile sui suoi compagni, perlomeno non ad alta voce.
 
Che quel vecchio avesse intuito chi realmente fossero i suoi compagni di viaggio?
 
No, questo era impossibile; avrebbe potuto immaginare alcuni scenari, si sarebbe, magari, potuto perfino avvicinare alla verità, ma da qui a capire che i suoi due colleghi fossero la maga guardiana di Gran RoRo e un maestro della luce del simbolo rosso ne passava… eppure era quasi come se ci sperasse.
 
-Ma cosa diavolo mi prende, la missione è segreta e così deve restare-ripeté alla sua mente cercando di imporsi
 
Fu tutto inutile… era davanti alle officine private degli Håndverker.
 
In silenzio, oltrepassò la porta trovando, appena oltre essa, l'anziano costruttore assorto in un momento di riposo. Come se avesse intuito (o forse, sempre saputo) della visita il granroriana di perla si svegliò e fece cenno al capitano di avvicinarsi; dopo che questi prese posto su una sedia, l'artigiano lo interrogò sul perché della sua visita.
 
"Vo-volevo… v-volevo chiederle c-cosa pe-pensa della le-leggenda dei ma-maestri d-della luce?" domandò intimorito Veirhal, estremamente preoccupato per quella che avrebbe potuto essere la sua reazione
 
"Io personalmente ci credo" rispose tranquillamente l'altro
 
"N-no, io intendevo di-dire… cioè, io vole… quello che pens… in parole povere, le chiedevo se lei… si, insomma, come reagirebbe se sapesse dell'esistenza certa di un maestro della luce?"
 
"Io…"
 
Lo sguardo dell'Håndverker si fece improvvisamente tetro, cominciò a sfregarsi le mani e si fece più piccolo.
 
"Io non lo so" rispose sinceramente "conosco perfettamente la leggenda e ho molte informazioni su ciò che dovrebbero essere i maestri della luce, ma prendere apertamente posizione al loro fianco, o, di più, abbandonare tutto e assisterli nella loro missione? No, come moltissimi altri non penso di poterlo fare"
 
"Ma la leggenda afferma che i maestri della luce restituiranno la libertà a Gran RoRo" ribatté Veirhal che ormai non riusciva più a capire se stesse avendo un dialogo o un soliloquio dato che l'uomo stava ripetendo le parole che poco prima affollavano la sua mente
 
"Ti ho già detto che conosco la leggenda, ma ciò non toglie che abbandonare le certezze per un pericoloso ignoto non sia cosa da tutti" rispose grintoso l'Håndverker "lo so, la mia è una posizione facile da criticare: e se i maestri della luce riuscissero nell'impresa? E se avessi partecipato attivamente alla lotta contro il re? E se i maestri della luce fossero umani, dovremmo lasciare loro il merito e l'onore di aver salvato Gran RoRo?"
 
Un ansimo profondo per recuperare fiato e riprese
 
"Ci sono troppi "e se" in queste contestazioni! Io sono un commerciante, necessito di certezze, vendo sia ad uomini che a granroriani, basta che paghino il giusto, e a casa ho una famiglia da mantenere; chi trova il coraggio per abbandonare tutto e partire mi è superiore, lo ammetto, ma se, a mente fredda e lucida, mi chiedessi se voglio essere come loro la mia risposta sarebbe no, è una cosa più grande di me… ed io ho troppo da perdere"
 
Veirhal comprese alla perfezione quelle parole, del resto erano le stesse che lo tormentavano da quando aveva scoperto che Julian era un maestro della luce, e finalmente gli fu chiaro il perché della sua inquietudine: anche lui aveva molto da perdere, molto più di ciò che voleva ammettere, e la missione in cui si era imbarcato era molto più grande di lui.
 
-Tutto si risolve a Battle Spirits, ma per poterti salvare richiedendo un duello devi sperare che la tua voce sia più veloce delle pallottole-
 
La sua nave aveva pagato il prezzo della sua spregiudicatezza, la prossima volta a chi sarebbe toccata tale sorte… no, non ci sarebbe stata una prossima volta, non sarebbe mai più successo.
Confortato, Olamaris si avviò verso la porta dopo un veloce ringraziamento; giunto al soglio tuttavia si fermò e si voltò; c'era ancora una curiosità da soddisfare.
 
"Signore, può dirmi dove ha reperito tutte le informazioni sui maestri della luce?" domandò
 
"Alla biblioteca di Krystalliza" rispose sicuro l'altro " troverai piccoli accenni alla leggenda in quasi tutte le sezioni, ma se vuoi scoprire qualcosa di davvero speciale allora devi cercare nell'ala est della sezione riservata"
 
"Sezione riservata?"
 
"E' chiusa al pubblico, a meno che questi non abbia un lasciapassare del re di Perla o dei cavalieri d'argento; si può ottenere tale documento solo sconfiggendo il re di perla in duello a Battle Spirits… tuttavia devo anche avvertila del fatto che re Ulrich von Berger non è mai stato sconfitto"
 
"Beh, c'è sempre una prima volta!" esclamò il capitano lasciando l'officina privata e l'uomo al suo lavoro
 
-Sezione riservata, eh- pensò -questa informazione sarà molto utile a Magisa e Julian; spero solo che nel frattempo non abbiano fatto nulla di stupido, non sono sicuro di quali saranno le nuove capacità della mia nave-
 
Si fermò un secondo all'ingresso della fornace per osservare per un ultima volta la sua Stella Blu prima che essa si dirigesse verso la conclusione della prima vita; non c'era tuttavia alcuna disperazione in lui, la sua nave sarebbe ritornata più forte e pronta per affrontare con coraggio ma anche con prudenza le prossime pagine del libro della leggenda che stavano vivendo.


---------------------------------------------------
 
 
TURNO 15
 
 
"Sa, signor Fines, l'ho vista sorpresa di fronte all'attacco del mio fedele Thor" sibilò Ulrich con un tono velenoso "per caso non ne conosceva gli effetti? Sarei molto stupito se un duellante della sua esperienza non avesse mai fronteggiato questo spirit"
 
"In effetti no, non ho mai affrontato questo spirit bianco" replicò l'inglese "essendo, nel mio mondo, noto a tutti come "Re dell'Impatto Devastante", praticamente tutti i duellanti utilizzanti mazzo bianco che mi capita di affrontare puntano sull'effetto Immunità (Rosso), molto diffuso, e quindi preferiscono avere, come spirit chiave, Yggdrasill Cavaliere d'Acciaio"
 
"Già… sono in molti a preferire quello spirit e il suo effetto a quelli che uso io" borbottò l'altro digrignando i denti "ingiustamente a mio parere; l'effetto Immunità è altamente sopravvalutato e Thor ha un valore esattamente uguale, se non superiore, a… a… quello spirit"
 
Quella risposta fece tornare a galla per un nanosecondo la vecchia Magisa che infatti non riuscì a trattenersi dal sorridere ironicamente; capiva benissimo come mai il vecchio Berger non riuscisse nemmeno a pronunciare il nome di Yggdrasill… era lo spirit simbolo della precedente casata di regnanti.
 
"Questione di punti di vista" concluse Julian "fase principale: elevo a livello 3 Orsocorno, Dracoltello e Ankillersauro"
 
I tre spirit brillarono e ruggirono fragorosamente assumendo pose aggressive, mentre il loro padrone lanciò un'ultima occhiata al suo avversario.
Era senza carte in mano.
 
-Perfetto-
 
"Fase d'attacco: attacco con Dracoltello!"
 
Il drago verdastro affilò le lame e partì alla carica per prendersi la seconda vita del re di perla; questi capì immediatamente la strategia dell'avversario ma per quanto si sforzasse non riusciva ad immaginare una scelta migliore dell'incassare il danno.
 
-Al diavolo, quell'umano si è accorto che non ho carte in mano- imprecò mentalmente -se bloccassi, perderei uno dei miei guerrieri della triade di Asgard… non penso di avere altra scelta-
 
"Ne rispondo con la vita!" ribatté osservando la fiammata del drago impattare contro il suo scudo
 
"Concludo così il mio turno"
 
 
TURNO 16
 
 
Dopo il recupero di Dracoltello, Ulrich sollevò la carta in cima al suo mazzo e le diede un'occhiata: avrebbe dovuto usarla immediatamente, non era particolarmente felice di restare nuovamente senza carte in mano ma era l'unica mossa sensata che potesse fare.
 
"Fase principale: evoco Artefatto Fjalar a livello 3, elevo a livello 2 Odino"
 
Mentre i due spirit gridavano ai loro avversari la forza appena guadagnata, il loro padrone era estremamente concentrato sullo studiare la situazione generale: era in vantaggio sia come numero di vite sia come numero di spirit eppure era attanagliato da una sgradevole sensazione, come se non fosse lui ad avere il controllo del duello.
 
-Ha solo una vita, no? Potrei far semplicemente valere il numero di spirit- pensò muovendo la mano destra verso il tabellone, pronto a dichiarare l'attacco totale
 
-No, aspetta! Prima quando ha usato Carta in Più aveva pescato, come terza carta, la magia Ciclone Fiammeggiante che poi ha dovuto rimettere in cima al mazzo… quindi ora ha in mano quella carta!- rifletté ancora cercando di ricordare bene la successione dei turni -non ci voleva, il suo effetto è di distruggere tutti gli spirit, propri e dell'avversario, sotto i 5000 PB. Ma noi abbiamo entrambi due spirit sotto quella quota, giusto? In fondo non dovrebbe cambiare nu… no, fermo! Ho sbagliato a contare perché, grazie al suo effetto, Ankillersauro ha più di 5000 PB… di conseguenza sarei solo io a perdere due spirit e i conti verrebbero pareggiati… grrr, maledizione, quell'umano è convinto di avermi intrappolato ma io so di essere ancora in vantaggio-
 
"Fase d'attacco: attacco con Thor il Gigante; attivo il suo effetto a livello 1, 2 e 3 al momento dell'attacco, affatico Odino, che, grazie all'effetto del mio nexus, acquisisce il genere "Macchina armata", e ne aggiungo i 5000 PB che, a causa dell'effetto a livello 1, 2, e 3 dello spirit stesso, crescono fino a 8000… Thor raggiunge quindi i 16000 PB!"
 
"Blocco con Oviraptor" replicò Julian senza lasciar trasparire emozioni
 
" Oviraptor eliminato!" esultò vedendo l'avversario sparire sotto la pioggia di proiettili del titano armato di cannone "attivo l'effetto di livello 3 di Thor, elimino Supremo Mjolnir e recupero lo spirit attaccante; attacco di nuovo con Thor!"
 
"Blocco con Orsocorno"
 
"E sia, anche Orsocorno vada in pezzi!" gridò sempre più euforico il re "cedo volentieri a lei la mossa, mister Fines, anche se non penso che potrà fare molto con due spirit e tre vite ancora da colpire, per non parlare del fatto che anche io ho due spirit pronti a combattere"
 
 
TURNO 17
 
 
"Mi creda, caro lord Berger, non vi mento quando dico che io, invece, accetto di malavoglia questa mano; vi avevo concesso un ultima opportunità, ma se questo è il destino che preferite allora… fase principale: abbasso tutti i miei spirit a livello 1 ed elevo invece a livello 2 il nexus Trono dei Sette Draghi"
 
Il gigantesco trono sfregiato risplendette accecando tutti i presenti; ora sembra davvero un seggio degno di un re.
 
"Devi sapere che Meteorwurm non è l'unico sole che illumina il mio mazzo, esiste un altro drago dai grandi poteri le cui fiamme sono temute da ogni duellante; attivo l'effetto di livello 1 di Trono dei Sette Draghi che mi consente di aggiungere una gemma di riduzione di costo ad ogni spirit nella mia mano dei generi "Drago antico" e "Drago imperiale"… ed ora, apri le tue potenti ali e ruggisci! Evoco Siegfried Drago Imperiale, spirit del genere "Drago antico", a livello 2!"
 
Il gigantesco drago rosso discese dal cielo sull'anello di roccia: era più piccolo ma anche più robusto rispetto a Meteorwurm, il suo viso era molto più definito e le ali ricordavano quelle del più classico dei draghi; non appena la creatura ebbe completato la sua apparizione, immediatamente lanciò uno sguardo fulminante verso lo schieramento avversario e, esattamente nello stesso momento, delle misteriose fiamme dorate avvolsero Loki distruggendolo.
 
"Ma che diavolo…?!!" urlò indignato Berger
 
"Effetto di livello 2 del nexus Trono dei Sette Draghi" spiegò Julian in tono trionfante "ogni volta che evoco uno spirit appartenente ai generi "Drago antico" o "Drago imperiale" posso distruggere uno spirit avversario avente PB uguali o inferiori a quelli dello spirit evocato; in questo caso, Siegfried a livello 2 ha 6000 PB, esattamente li stessi di Loki"
 
"No, non può essere!"
 
"E non è finita qui!" esclamò Fines sempre più determinato "attivo la magia Fiamma della Rinascita che mi consente di recuperare uno spirit dagli scarti e, se esso appartenesse al genere "Drago astrale", di guadagnarvi anche una gemma di riduzione di costo ulteriore; vediamo, chissà quale drago dovrei scegliere… mmm, direi che lui può andare… abbasso di nuovo il nexus a livello 1 ed evoco Meteorwurm Drago Imperatore Stellare a livello 3!!"
 
Il signore di Impatto Devastante tornò ad assaporare il terreno di gioco dopo la distruzione; il suo ingresso fu accolto con gioia dagli altri spirit che emisero forti ruggiti in suo onore tributandogli un'accoglienza degna di un re.
 
"Fase d'attacco: attacco con Siegfried!" gridò il biondo inglese dando iniziò alla sua rivalsa
 
Per i primi secondi Ulrich fu addirittura tentato di bloccare ma ciò avrebbe significato sprecare l'unico bloccante disponibile e quindi decise di incassare.
 
"Ne rispondo con la vita!" concluse
 
"Perfetto!" esultò l'altro "Secondo attacco, vai Meteorwurm! Attivo l'effetto Impatto Devastante e l'effetto di livello 3 di Meteorwurm che mi consente di scegliere il bersaglio di impatto Devastante… scelgo Thor il Gigante!"
 
"Hai appena commesso il peggior errore della tua vita!" sibilò con ritrovata aggressività Berger "blocco con Thor di cui attivo immediatamente l'effetto a livello 2 e 3 che consente al mio spirit di bloccare gli attacchi degli spirit rossi senza andare in affaticamento"
 
Il titano bianco si rialzò in piedi battendo i pugni in attesa del suo avversario che nel frattempo aveva iniziato le operazioni di caricamento del suo micidiale Impatto Devastante.
 
"Azione lampo!" esclamò allora il re di perla "attivo l'effetto di livello 1, 2 e 3 di Artefatto Fjalar, affatico lo spirit e aggiungo i suoi 5000 PB punti battaglia agli 8000 di Thor, per un totale di 13000"
 
"Finalmente un ottima mossa, peccato sia troppo tardi" ironizzò l'inglese "anche per me, azione lampo! Utilizzo la magia Aura Luminosa: pago il costo con i due nuclei di Siegfried che quindi viene eliminato e aggiungo 3000 PB ad uno spirit con Impatto Devastante, scelgo Meteorwurm che raggiunge così i 14000 PB!!"
 
I due giganti del duello giunsero nuovamente allo scontro frontale ma, nonostante la nuova forza derivatagli dall'aiuto del suo compagno, questa volta nulla poté il titano del gelo contro la furia scatenata del suo avversario che, dopo aver rotto la sua difesa, lo colpì in pieno petto, trapassandolo e distruggendolo.
 
Dalla sua postazione, il re bianco osservò attonito il crollo del suo piano d'attacco e difesa; era tanto sconvolto dalla fine del suo amato spirit che a malapena si accorse che il suo avversario aveva già dato l'ordine di attacco definitivo ai suoi due spirit rimanenti.
Istintivamente si guardò le mani, ma non aveva carte; si spostò verso il tabellone, ma non aveva bloccanti.
 
Le uniche cose che gli rimanevano erano le due gemme-vita che per tutto il duello aveva cercato di difendere strenuamente.
 
Alzò un'ultima volta lo sguardo solo per vedere Ankillersauro e Dracoltello superare gli stanchi residui di quella che una volta era la sua impenetrabile linea difensiva e balzare in direzione della sua postazione con le fiamme che già divampavano dalle loro fauci.
Capì che non avevano alcun bisogno di quell'ordine ma lui decise di darglielo lo stesso.
 
Era ciò che avrebbe fatto un vero re.
 
"Ne rispondo con la vita!"
 
 
Attraversata la porta luminosa, il guerriero rosso si ritrovò ancora nel santuario della statua di ghiaccio; immediatamente sentì il suo corpo trascinato in un caldo abbraccio.
 
“Ho… ho a-avuto davvero paura che… che po-potessi perdere” confessò singhiozzante la maga dai capelli rosa
 
“Spero tu abbia capito…” sussurrò delicatamente l’uomo “… che puoi sempre contare sulle mie capacità in un duello”
 
“Si, scusami… è che temevo che, se tu avessi perso, Ulrich ci avrebbe messo a morte”
 
“Beh… ammetto che, per alcuni secondi, ho avuto paura anch’io” fece il maestro della luce cercando di consolare la maga in preda alla tensione “sì, insomma… quando ho perso Meteorwurm ho rischiato di lasciarmi prendere dallo sconforto, ma poi mi sono ricordato una cosa che mi avevano detto mia madre e i miei amici quando ho iniziato a duellare”
 
“Quale cosa?” domandò la donna una volta espulse tutte le preoccupazioni accumulate e trattenute nelle ultime ore
 
“Se tutto andrà come penso, lo scoprirai a breve” concluse Julian rivolgendo poi lo sguardo più in profondità all’interno della sala
 
Ai piedi della statua di cristallo che dominava il sacrario c’era un grumo bianco i cui componenti erano assolutamente indistinguibili alla distanza cui si trovava il biondo inglese, tuttavia il suo intuito gli suggeriva quale fosse la situazione.
 
“N-no, no, n-nn-no, non è po-possibile” balbettò quello che fino a pochi secondi prima era stato il suo avversario “i-io non po-posso aver p-perso, n-non di fronte a Walhalance dalla Corazza Indistruttibile e Supremo Gugnir; gli spirit protettori del re di perla avrebbero dovuto impedire la mia sconfitta proprio come hanno sempre fatto… deve… deve essere stato solo un caso... anf, anf… so-solo dannatissima fortuna”
 
“Fortuna dici? Non credo proprio” replicò Julian attirando su di se gli sguardi furiosi del re e dei suoi tre cavalieri “devi sapere che, nonostante alcuni attimi di paura in seguito alla perdita di Meteorwurm, all’inizio del quindicesimo turno mi resi conto che, giocando in un certo modo, avrei potuto ribaltare le sorti del duello e ridurti all’impotenza… ma ho deciso di non farlo”
 
“Cosa? No, non è possibile! Stai bluffando!”
 
“Oh, non direi proprio, posso dirti esattamente le mosse che avrei fatto” ribatté il duellante umano incontrando lo stupore di tutti i presenti
 
“Per prima cosa avrei comunque elevato il nexus a livello 2 ed evocato Siegfried ma l’avrei schierato direttamente a livello 3; consequenzialmente, avrei attivato l’effetto di livello 2 del nexus e l’avrei sfruttato per eliminare Thor. Distrutto il tuo amato spirit chiave, avrei poi elevato a livello due Orsocorno e portato un attacco con Dracoltello sostenuto, tramite due azioni lampo, dal suo effetto Risveglio, prendendo i nuclei da Siegfried ed elevando il drago terrestre a livello 3, e dall’uso della magia Ciclone Fiammeggiante, pagata sacrificando Oviraptor, che avrebbe distrutto sia Supremo Mjolnir sia Loki, che in quel momento era ancora a livello 1 e quindi sotto i 4000 PB; a quel punto, con il solo Odino in difesa, sarebbe stato sufficiente attaccare con Orsocorno per arrivare alla distruzione, o al peggio alla doppia distruzione, dell’ultimo difensore; infine, avrei dichiarato la conclusione del turno e recuperato Dracoltello con l’effetto del nexus Altopiano del Duello
 
I presenti ripercorsero mentalmente le azioni descritte, con impressionante precisione, dal maestro della luce; non c’erano imperfezioni ne punti di caduta, perfino il re di perla rimase intimorito di fronte a tale dimostrazione di capacità strategica.
 
“M-ma allora pe-perché non…”
 
“Ho voluto darti un’ultima possibilità di dimostrare a tutti di essere degno del titolo di re” spiegò Fines “con la carta giusta, peraltro quella da te giocata nel turno successivo, avresti potuto chiudere l’incontro a tuo favore, ma, per farlo, avresti dovuto sacrificare Thor, il simbolo della tua nobile famiglia, abbassandolo a livello 2 e sfruttando i nuclei in esubero per preservare ognuno dei tuoi spirit dagli effetti della magia Ciclone Fiammeggiante!”
 
“Intende insultare le mie conoscenze di duellante, forse? Non avrei mai potuto salvare ogni mio spirit dall’effetto di quella carta magia; lo spirit Artefatto Fjalar infatti può raggiungere AL MASSIMO i 5000 PB, non dirmi che avrei potuto salvarlo perché sarebbe solo una sporca menzogna!!”
 
“Tu non avevi alcun bisogno di “salvare” Artefatto Fjalar perché il tuo spirit si sarebbe “salvato” da solo, idiota!!” sbottò Julian dimenticando, in preda alla rabbia, ogni forma di rispetto
 
“Co-cosa diavolo…”
 
“Effetto di Artefatto Fjalar a livello 1, 2 e 3; Immunità (rosso, verde): questo spirit è immune agli effetti delle carte spirit, magia e nexus avversarie dei colori elencati” recitò l’umano “te l’ho detto, è da quando sono diventato un duellante che provano a sconfiggermi sfruttando quell’effetto, conosco a memoria quasi ogni spirit che ne disponga…”
 
“N-no, no-non può essere vero”
 
“… ma tu non te ne eri nemmeno reso conto” prosegui Magisa una volta recuperato il suo consueto smalto “tu detesti quell’effetto perché è il segno distintivo di Yggdrasill Cavaliere d’Acciaio, lo spirit simbolo della precedente casata regnante, quella del triste re di cui narra la favola del re di perla e della principessa farfalla!”
 
Perfino Julian non seppe che dire a quella rivelazione; fino ad ora non era ancora riuscito a capire perché l’avversario si comportasse come se non fosse a conoscenza dell’esistenza dell’effetto Immunità. Adesso era chiaro come, per quanto quella dimenticanza potesse non essere totalmente volontaria, il rifiuto di tutti simboli dei re precedenti aveva generato una reazione di riflesso nel vecchio Berger.
 
Era un’ulteriore conferma della sua idea.
 
“Tu non sei un vero re, Berger!” riprese Fines “sei disposto a subire una sconfitta per mano di un misero umano pur di non sacrificare l’orgoglio della tua famiglia? Sai perché, nonostante la sconfitta di Meteorwurm, la paura non ha avuto la meglio su di me?”
 
“Puah, e come potrei?! Non sono abituato ad immedesimarmi nei pensieri di un non nobile” replicò sprezzante Ulrich
 
“Mi sono semplicemente ricordato di una frase che i miei amici e mia madre mi ripetevano sempre quando ero un duellante alle prime armi” prosegui il biondo “mi dicevano “Non preoccuparti troppo se perdessi Meteorwurm in uno scontro; ricordati che, per importante che sia, uno spirit è SEMPRE E SOLO UNO SPIRIT e che, quindi, CIO’ CHE LUI NON POTRA’ FARE LO POTRA’ FARE UN ALTRO SPIRIT AL SUO POSTO”; avevano perfettamente ragione: in Battle Spirits, sono le vite che devono essere difese; gli spirit, al contrario, sono i difensori, si deve sempre considerare la possibilità che essi vengano distrutti in battaglia o che sia necessario sacrificarli per ottenere la vittoria!!”
 
“Non è così che ragiona un vero re, maestro della luce!”
 
“Invece sì, se intendi dare prova della tua forza!!” gridò irato l’inglese “normalmente direi che un re dovrebbe rappresentare il proprio popolo e combattere per esso, ma anche in un caso come il tuo, in cui la lotta è esclusivamente per se stessi, il tuo obiettivo deve essere quello di dimostrare la tua forza e, per fare ciò, la vittoria è l’unica cosa che conta! Non puoi permetterti di perderla per difendere lo stupido orgoglio della tua famiglia!!”
 
“Cosa ne sa un suddito di come si deve comportare un re?!!”
 
“Te l’ho già detto, tu non sei un vero re!”
 
“Menzogna! Menzogna, menzogna, come tutto ciò che avete detto finora” sbraitò Ulrich quasi fosse impazzito “io sono un vero re! L’effetto Immunità non appartiene solo a Yggdrasill, anche Walhalance lo possiede ed io sono profondamente devoto ad esso!!”
 
Voltandosi teatralmente, il re di perla rivolse il suo sguardo alla statua cristallina. Dopo alcuni secondi di sola osservazione, il vecchio Berger alzò prima le braccia verso il monumento e dopo si inginocchiò precipitosamente come se stesse pregando.
Concluso il “rito”, si levò e voltò di nuovo verso il suo avversario: la sua espressone era distorta dalla rabbia e si trasfigurava in un terribile sorriso mentre le pupille dei suoi occhi erano dilatate, come quelle di un folle.
 
“O grandi Walhalance e Gugnir, protettori del mondo bianco e di quel re che voi stessi scegliete, distruggete l’umano che umilia il vostro eletto!”
 
Secondi di nulla seguirono le grida del capitano dei cavalieri; il vittorioso umano mise la mano sulla spalla di Magisa, le fece poi un cenno con il viso e insieme diedero le spalle al re, incamminandosi verso l’uscita.
 
“Tu non sarai mai un re, Berger, resterai per sempre solo un misero usurpatore” fece spavaldo Julian rivolgendo all’avversario uno sguardo di superiorità “ma prova a vedere il lato positivo della questione: tutti quei duelli che hai vinto, non li hai vinti perché eri sotto la protezione di Walhalance e Gugnir… li hai vinti perché, nonostante tutto, sei… u-un… cough, cough… un grande duellante”
 
Una volta concluso, il maestro della luce continuò la sua marcia verso il ritorno alla libertà; giunto ormai alla porta, il giovane inglese notò con la coda dell’occhio una macchietta arancione in veloce avvicinamento, girandosi, si trovò faccia a faccia con il piccolo Karma che sembrava volergli porgere qualcosa.
 
“Questo è un lasciapassare per la biblioteca di Krystalliza, il premio di coloro che sconfiggono mio padre in duello” spiegò il bambino “sai, signor Julian, tu sei il primo a vincerlo; mio padre si era quasi dimenticato di darvelo”
 
“Grazie Karma!” rispose l’uomo svanendo nel buio del corridoio “spero di rincontrati in futuro”
 
Dopo che gli stranieri ebbero lasciato il palazzo e che il figlio del re ebbe lasciato la sala in direzione della propria camera, il re rimase fermo, ritto e in silenzio, a i piedi della statua cui pochi secondi prima aveva supplicato per una vendetta.
Nella solitudine della sera le guardie circondarono il re, muovendosi nervosamente attorno a lui, chiedendo preoccupate:
 
“State bene sire?”
 
“Siete forse ferito?”
 
Il re alzò lo sguardo, una luce quasi folle che gli brillava negli occhi e ignorando le domande dei suoi sottoposti chiese con tono velenoso
 
“Dov’è di stanza il Leone Dorato in questo momento?” poi aggiunse senza aspettare risposta “mandate un messaggio a Lord Philippe”
 
 
Regno di Zaffiro, porte della città capitale.
 
“La ringrazio di avere accettato la mia richiesta, giuro che ripagherò la fiducia che il re e lei continuate a riporre in me” disse un granroriano, di imponente corporatura, con barba e capelli azzurri tendendo sorridente la mano
 
Il suo interlocutore era un uomo tra i quaranta e i cinquanta, alto qualcosa più di un metro e ottanta, molto ben piazzato e con lunghi capelli che una volta dovevano essere neri ma che il tempo aveva ingrigito; il suo fisico robusto testimoniava certamente il suo essersi sottoposto a dure prove ma, più di ogni altro, era Il suo volto a raccontare quella che era stata la sua storia, la sì poteva leggere nelle piccole cicatrici che lo ornavano, nella barba incolta che sembrava non voler crescere, negli occhi e nell’espressione di durezza e tristezza che assumevano sempre quando doveva parlare con qualcuno.
Indossava una divisa molto più preziosa rispetto a quella di un normale soldato, ornata di riconoscimenti e che comprendeva anche una corazza dorata sul petto e un bianco mantello portato con stanchezza, certo, ma anche con una strana dignità.
 
Gentilmente l’uomo afferrò la mano del granroriano e la strinse con convinzione.
 
“Sono io a ringraziarla, Lord Brustom, per la sua fedeltà nei confronti del nostro re” disse prima che la sua attenzione venisse richiamata dalle grida di un suo sottoposto
 
“Lord Philippe, Lord Philippe!” urlò sventolando un strumento di registrazione “è arrivato un messaggio urgente per voi da Ulrich von Berger”
 
“Dal regno di perla, dici? Fammi sentire il messaggio” ordinò ricevendo immediatamente l’oggetto richiesto
 
Il quarantenne ascoltò con attenzione ogni singola parola di quella trasmissione. Verso la fine, le sue pupille si dilatarono improvvisamente dallo stupore e per la prima volta il suo sguardo si caricò anche di un sottile sentore di ira; aveva udito qualcosa di molto… speciale.
 
“Preparate immediatamente il Leone Dorato per il viaggio intra-mondi” sentenziò ai suoi soldati “partiamo per il regno di perla”
 
Pronunciatosi, l‘uomo attese che tutti i suoi sottoposti se ne fossero andati per estrarre da una tasca un piccolo foglietto di carta logoro e ripiegato su cui era stata disegnata, mano, una particolare serie di figure: un berretto frigio in alto al centro, un cannone e un gallo in basso al centro, una corona d’alloro che percorreva l’intera lunghezza del foglio e due bandiere, una a destra e l’altra a sinistra, che emergevano dall’alloro; all’interno della corona erano scritte poche parole
 
Unite et indivisibilte de la République.
Liberté, egalité, fraternité.
Ou le mort
 
La tristezza tornò a prendere possesso degli occhi del militare.
 
“Georges Jacques. Pascal. Florian. Alexandre… quanti altri dovranno morire prima che l’uomo capisca che deve essere dominato”
 
Un debole, sofferente sospiro ad accompagnare queste parole.
 
 
Note: Julian aggiunge Trono dei Sette Draghi al suo mazzo principale e lascia il suo side deck sulla Stella Blu
 
 
 
SPAZIO DELL'AUTORE
 
E così sono riuscito finalmente a concludere questo nono e importante capitolo della storia, sono, credo, più di due mesi che non pubblico ma sapete con gli esami (e il Tour De France) di mezzo si fa sempre fatica a trovare il tempo per scrivere.

 Ma parliamo di cose più interessanti; tra quelli che ho scritto sinora questo è senza dubbio il capitolo più importante ai fini della storia complessiva, innanzitutto perché in esso vengono introdotti due personaggi, anche se il secondo in realtà viene appena appena accennato proprio alla fine della narrazione, che ricorreranno spesso all'interno della storia, e non per forza come duellanti; sto ovviamente parlando del re di perla Ulrich von Berger e di Philippe Gaudin e a proposito di ciò volevo chiedervi se preferite che aggiunga al termine di questo capitolo il mazzo del capitano del Leone Dorato, visto che sarà un personaggio più volte impegnato in duelli magari preferite che faccia con lui come ho fatto per i vari personaggi del gruppo principale (il personaggio di per se avrebbe due mazzi ma uno è perfettamente identico a quello che usano Leon, nel duello contro Kenzo, e Pantera nella serie e che, per mia storia, è in realtà il mazzo che il re usa contro coloro che non sono "degni" di affrontare Gal Asura).
 
Venendo invece più specificatamente al capitolo, volevo sapere cosa ne pensavate dello schema di narrazione, siete riusciti a seguirlo bene? vi piace o preferireste che non venisse più utilizzato? So che può essere un po' confusionario ma la mia idea era di utilizzarlo in quei duelli in cui, invece che raccontarvi tutti i turni, vi avrei mostrato solo le fasi salienti limitandomi a riassumere gli altri turni, in questo capitolo non l'ho fatto perché, come avrete potuto evincere anche dalla conclusione, siamo di fronte al primo vero duello importante della storia e quindi almeno questo andava riportato per intero (anche per le particolarità elencate da Julian a fine duello).
 
Immagino poi che leggendo abbiate notato alcuni termini un po' particolari, diciamo che ho cercato di creare un regno di perla che richiamasse la mitologia norrena non solo nelle carte ma anche in certi luoghi (non nel nome della città capitale, purtroppo, per il semplice fatto che avrebbe dovuto chiamarsi Yggdrasill e, come ben sappiamo, di Yggdrasill ce n'è già uno) utilizzando in alcuni casi anche termini in norvegese come Håndverker (artigiano) e Mekanisk (Meccanico).
Questi in particolare mi servono per indicare i due tipi di operai granroriani che impegnati nella "Midgard" che si differenziano per alcuni punti sostanziali:
1) i secondi si limitano a riparare le navi mentre i primi sono anche costruttori
2) i secondi vedono nel sistema dei nuclei solo un supporto tecnico mentre i primi lo ritengono il "cuore" della nave, in contatto diretto con il nucleo progenitore che è a sua volta il "cuore" dei sei regni; di conseguenza gli  Håndverker considerano le navi quasi come esseri viventi soprattutto perché capaci di migliorare, tramite la concessione da parte del nucleo progenitore di un energia superiore, le proprie prestazioni indipendentemente dal pilota; hanno nel complesso una visione delle navi che potremmo definire come più poetica.


E cosi si concludono le note anche del nono capitolo spero l'abbiate apprezzato e mi scuso ancora con i lettori per l'enorme ritardo.

Alla prossima, da ShawnSpenstar


Vi riporto qui il mazzo con cui Ulrich ha sostenuto il suo duello contro Julian, si tratta ovviamente di un monocolore bianco focalizzato sulle capacità dei tre spirit che compongono la "Triade di Asgard" (mamma mia, quanto è figo questo nome).
 
DECK PRINCIPALE: 43 carte
 
Thor il Gigante x 1, Odino Fortezza Inespugnabile x 1, Loki il Grande Ingannatore x 1, Gigandroide x 2, Atrithr Soldato Centauro x 2, Niflheimr Drago d'Acciaio x 1, Supremo Mjolnir x 2, Sacro Laevateinn x 2, Artefatto Fjalar x 2, Balder Soldato Scudo x 3, Artefatto Velind x 2, Guerriero Magnum x 3, Momongaria x 2, Potente Elisir x 2, Cortina Nebulosa x 3, Ricarica Nuclei x 2, Bufera Impenetrabile x 2, Nobiltà d'Animo x 2, Aura Fulminante x 1, Forziere del Sogno x 2, Nave Madre dell'Infinito x 2, Castello Invaso x 2, Riparo degli Artefatti Sacri x 1
 
successione turni
 
Turno 1: Giavellotto Esplosivo, Siegfried Drago Imperiale, Goradon, Trono dei Sette Draghi + Orsocorno Bestia dal Volto Feroce
Turno 2: Nave Madre dell'Infinito, Sacro Laevateinn, Odino Fortezza Inespugnabile, Cortina Nebulosa + Castello Invaso
Turno 3: Altopiano del Duello
Turno 4: Supremo Mjolnir
Turno 5: Ankillersauro
Turno 6: Artefatto Fjalar
Turno 7: Carta in Più (Dracoltello)
Turno 8: Ricarica Nuclei
Turno 9: Fiamma della Rinascita
Turno 10: Balder Soldato Scudo
Turno 11: Scavatrice (Oviraptor, Meteorwurm Drago Imperatore Stellare)
Turno 12: Loki il Grande Ingannatore
Turno 13: Ciclone Fiammeggiante
Turno 14: Thor il Gigante
Turno 15: Aura Luminosa
Turno 16: Artefatto Fjalar
Turno 17: Lucertola Rasoio
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Battle Spirits / Vai alla pagina dell'autore: ShawnSpenstar