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Autore: Arsyn    11/08/2015    3 recensioni
C'era questa ragazza, lunghi capelli rossi e labbra color pesca, occhi del colore dell'erba fresca e degli smeraldi. Un paio di cuffie, un paio di jeans e un unico amico, Simon, sempre pronto a starle vicino per non farla sentire mai sola.
Ma, improvvisamente, un ragazzo con gli occhi da gatto la fa scivolare in uno strano buio dai sapori ottocenteschi, permettendole di scoprire e di provare cose che lei mai avrebbe immaginato.
[ ClarissaF ♥ WilliamH -- Ambientato nel 1878 | Possibili SPOILER di Shadowhunters - Le Origini ]
“Siete un uomo o una donna?” Aveva alzato gli occhi verdi su un giovane ragazzo dai capelli argentati. “Oh, siete una bella ragazza.” Aveva sussurrato lui, porgendole un braccio.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, James Carstairs, Theresa Gray, Un po' tutti, William Herondale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

 

 

 

“Ti ha fatto.. Cosa?!” Aveva chiesto Jem, mentre l'archetto del violino gli scivolava dalla mano. “Non ci credo.”

Will si era passato un dito sulla guancia, mostrando le poche gocce di sangue che si erano trasferite sulle dita. “È stato em-”

“IDIOTA.” Aveva gridato Tessa, chinandosi per porgere al suo ragazzo l'archetto scivolato a terra. “Non puoi tirare un coltello ad una persona che non conosci!”

Will aveva sollevato le sopracciglia nel guardare la ragazza dai capelli scuri. “-ozionante.” Aveva poi concluso, spostando lo sguardo sul suo parabatai. “Diamine, se ha fegato.”

Qualcuno aveva aperto la porta. Uno chignon disordinato lasciava cadere ciocche di capelli rossi sul viso chiaro, uno degli occhi verdi era coperto dalla veletta nera – entrambi erano pesantemente truccati di nero – e sulle labbra spiccava il colore dei suoi capelli. “Tutti hanno il fegato.” Aveva detto, senza neanche degnare di uno sguardo Will, ma sorridendo agli altri due presenti. “Scusatemi, questo fottuto corsetto mi sta ammazzando.”

Tessa aveva sorriso di rimando, facendo un gesto con la mano, mentre Jem aveva riposto - con un mezzo sorriso – il violino nella custodia. Solo Will era rimasto in silenzio e l'aveva seguita con lo sguardo, mentre la ragazza si gettava sul divano con pochissima grazia. “Stavamo parlando.” Aveva detto il moro.

Finalmente la rossa aveva alzato lo sguardo ed era scattata in piedi, facendo per attraversare il salotto a passo svelto. “Ah, già.” Aveva esclamato, prima di bloccarsi sulla porta. “Non mi interessa.” Era tornata indietro e si era gettata di nuovo sul divano, mentre Jem e Tessa si coprivano la bocca con le mani.

Will, in compenso, aveva spalancato la bocca. “Dovevo mirare un po' più a sinistra.” Aveva sussurrato a se stesso.

“Avresti dovuto.” Si era voltato a guardare la ragazza che fissava il fuoco, che aveva parlato seria. “Ma non l'hai fatto.” Clary teneva gli occhi puntati sulle fiamme.

“Andiamo.” Aveva sussurrato, intanto, Jem a Tessa, trascinandola fuori dalla stanza per un braccio.

Lui aveva sospirato, sedendosi a terra. “No, infatti.” Guardava Clary con la coda dell'occhio, ormai. Gli occhioni verdi seguivano la forma del fuoco rosso come i suoi capelli, il vestito era più stretto di quanto potesse immaginare e la cosa, a Will, non dispiaceva neanche un po'.

“Se mi facessi uno di quei cosi.” Lei indicava le sue rune con un dito. “Cosa potrebbe succedermi?”

Will aveva preso lo stilo e se lo rigirava dalle mani. “Se sei una mondana diventi una dimenticata.” Clary aveva alzato un sopracciglio. “Se sei una Nephilim.. Beh, non lo diventi.”

Ma non aveva neanche finito di parlare che lei gli aveva posto il braccio. “Fallo, allora.” Lui aveva aperto la bocca in segno di sorpresa. “Ti ho detto di farlo!”

“Non posso rischiare.”

Lei aveva puntato i suoi occhi nei due zaffìri davanti. “Rischiare cosa?” Aveva chiesto. Lui si era morso la lingua. “Non ti interessa minimamente chi e cosa sono, potrei anche essere Kate Middleton e tu te ne fregheresti.” Aveva mostrato il braccio una seconda volta, questa volta con meno calma della prima.

“Chi è Kate Middl-”

“Lascia stare. Fallo.” E lui, alla fine, l'aveva fatto. Aveva preso il suo polso con poca delicatezza e vi aveva avvicinato lo stilo, guardando per l'ultima volta gli occhi della ragazza che guardava il muro dietro di lui, prima di concentrarsi sul disegno. Non era bravo a disegnare le rune, quello bravo era Jem, ma se avesse chiesto di fare una cosa del genere al suo parabatai, probabilmente quello l'avrebbe ucciso. Le stava disegnando con attenzione la runa del Potere Angelico. Era più che sicuro che quella ragazza era una di loro, solo che tutti gli altri non avevano coraggio di ammetterlo. Chiusa la runa, aveva alzato gli occhi sul viso della rossa. Teneva gli occhi chiusi e si mordeva delicatamente il labbro, non sembrava assolutamente che stesse per assumere le fattezze di un demone, anzi, le sue labbra erano ancora perfette e i suoi occhi.. Lo fissavano. Si era destato a fatica dal suo sogno ad occhi aperti. “Beh, ora che succede?”

Lui aveva alzato un sopracciglio. “Se può farti piacere non sembri un demone.”

Lei l'aveva imitato. “E tu non sembri un mezzo ang-”

“Che ne sai?”

“Ascolto.” Aveva detto, alzandosi e sistemandosi il vestito, il marchio nero svettava con prepotenza dal suo avambraccio. “Quindi sono come voi?”

Lui si era stretto nelle spalle. “Così pare.” E lei aveva imprecato una dozzina di volte, con tanta di quella cattiveria da far spaventare anche Will, ovvero mr. Non ho paura di niente. “Wow. Ne ho imparate di nuove.”

Fottiti.” Era uscita dalla stanza, il pavimento tremava mentre camminava per l'Istituto, alla disperata ricerca di Charlotte. “CHARLOTTE, DOVE CAZZO SEI?” Urlava a squarciagola.

La donna si era affacciata dalla porta di una stanza, in un semplice vestito lilla. “Che succede?” Aveva chiesto. E la ragazza gli aveva mostrato il braccio. Il cuore di Charlotte si era fermato, la bocca si era spalancata. “Chi è stato?”

Clary si era strappata dalla testa il fermaglio e aveva sciolto i lunghi capelli. “È importante?!” Aveva urlato, senza assoluto ritegno. “Sono come voi, io non voglio essere come voi!” Tutti gli abitanti dell'istituto si erano affacciati a guardare la ragazza che gridava e Charlotte che cercava di sfiorarla per calmarla, con poco successo. “Fatemi tornare normale!” Aveva detto e, all'improvviso, aveva spinto Charlotte per correre nella sua stanza, seguita da Tessa, Jem e Will. Aveva sbattuto la porta e si era tolta l'ingombrante vestito, prendendo i suoi jeans e la sua canotta nera e indossandoli di nuovo, insieme alle fedeli Converse. La porta si era aperta. “Statemi lontani.” Aveva detto, guardando i tre ragazzi.

“Ti va di fare una passeggiata?” Era stata Tessa, che stringeva la mano di Jem, a parlare. Lui era angelico a dir poco: capelli chiari, pelle chiara, occhi chiari. Tutto di lui era chiaro, persino l'abito che portava, che era dello stesso colore argenteo dei capelli. Tessa, invece, era l'esatto contrario. Aveva i capelli scuri, gli occhi scuri, la pelle leggermente abbronzata. E il suo stesso accento. Al loro fianco, appoggiato allo stipite della porta, c'era Will che, di angelico, aveva davvero ben poco. I capelli erano scuri e spettinati, la pelle era chiara e gli occhi erano così azzurri da poterci fare il bagno dentro. Indossava un abito nero con un fazzoletto al collo dello stesso colore dei suoi occhi. Non la guardava, era più concentrato a fissare Jem e Tessa che si tenevano per mano, con un'espressione inorridita.

Clary aveva guardato i due ragazzi che le sorridevano, poi era passata a guardare Will. “Mi ci porterà Will.” Aveva risposto, alzandosi e lisciandosi i jeans. Lui si era voltato a guardarla, abbandonando finalmente i due ragazzi al suo fianco, e aveva annuito con la testa senza espressione, iniziando a camminare per il corridoio. Lei, senza preoccuparsi di cambiarsi d'abito, gli era andata dietro, affiancandosi per un attimo a Tessa e avvicinandosi al suo orecchio. “Devo ammettere che la scelta non era facile.” Aveva sussurrato, prima di iniziare a correre dietro al ragazzo e lasciando la ragazza avvampare e coprirsi il viso. Quando era arrivata vicino a Will, ormai, era uscita dall'Istituto. Stavano camminando vicini, senza però neanche guardarsi. “Da quanto tempo sei innamorato di Tessa?” Aveva chiesto, alla fine.

Lui si era bloccato e l'aveva afferrata per il braccio, fissandola negli occhi con un'espressione dura. “Non devi dirlo a nessuno.” Gli occhi tradivano un velo di tristezza.

Lei aveva tirato il braccio, trascinandosi Will dietro, e sedendosi su una panchina con lui. “Come hai potuto permettere che la ragazza che ami sia fidanzata con il tuo migliore amico?”

Will aveva alzato gli occhi. “Per piacere, andiamo.” E si era alzato. Ma Clary aveva di nuovo afferrato il ragazzo, che si era lasciato trascinare sulla sedia. “Clarissa!” Aveva esclamato, poi, mentre rideva.

Lei aveva alzato le sopracciglia, disegnandosi un minuscolo sorriso sulle labbra. “È la prima volta che usi il mio nome.” Lui aveva sorriso di rimando, e lei era rimasta lì, a guardare quel ragazzo bellissimo al suo fianco. Un brivido di freddo l'aveva colpita e Will se n'era accorto, si era tolto l'elegante giacca nera e l'aveva posata con delicatezza sulle spalle di Clary, invitandola a metterla. Lei l'aveva fatto e si era appoggiata con la testa sulla spalla del ragazzo, che si era irrigidito sotto il suo tocco. “Non voglio tornare indietro.” Aveva sussurrato.

Will aveva appoggiato la testa su quella di Clary. “Allora restiamo qui.” Ma lei non l'aveva sentito, perché si era guà addormentata sulla spalla del ragazzo. Dopo un'ora circa, il tramonto stava arrivando e non era il caso di restare in giro senza neanche un'arma con una ragazza addormentata, ma nello stesso tempo di svegliarla non aveva voglia, neanche un po'. Era angelica – e silenziosa – mentre dormiva, e svegliarla stava a significare che avrebbe ripreso quell'espressione odiosa e avrebbe ricominciato a sputare sentenze e insulti verso chiunque. Un sorriso si era disegnato sul viso del ragazzo: Clarissa gli somigliava. L'aveva presa delicatamente in braccio ed era tornato all'Istituto, dove tutti l'avevano guardato appoggiare la ragazza che indossava la sua giacca sul divano. Nessuno aveva osato parlare, pena una probabile rispostaccia di Will, ed erano tutti usciti dalla stanza, compreso il moro. “Qualcuno deve convincere Magnus a riportarla a casa.”

Charlotte aveva sospirato. “Sei tu che lo frequenti di più.” Aveva detto. “Dovresti parlarci tu.” Si era stretta nelle spalle, nell'attesa che il ragazzo le desse una risposta.

Ma lui aveva scosso la testa e si era trattenuto le parole che stava per dire in bocca, mordendosi la lingua. Non voglio che lei torni a casa, avrebbe voluto dire. Ma non l'aveva fatto. Quella ragazza l'aveva trascinato via dai suoi impuri pensieri su Tessa, la fidanzata del suo Parabatai, e se fosse andata via lui ci sarebbe ricaduto, in maniera peggiore, e la speranza che la malattia uccidesse Jem si sarebbe fatta terribilmente più forte. No, lui non avrebbe mai parlato con Magnus Bane, non per farla tornare a casa, almeno.
 

* * * * *
Sono da questa mattina con la testa sui libri, quindi qualunque errore o svista vi giuro che non l'ho notata eeee scusatemi.
Comunque, vorrei chiarire un po' di cose: è un AU, Clary è un po' OOC e sì, io shippo Clary+Will quindi se mi odiate premete la X e bannatemi dalla vostra vita (io vi amo lo stesso <3). Clary usa Fairchild perché sua madre è più libera e il fatto che Magnus l'abbia spedita nell'ottocento per la madre è un problema a metà. Ecco.
Will è un po' più docile (e forse anche un po' più stronzo) del normale.
Ci sono degli spoiler di TDA. IO VE L'HO DETTO EH.
Un bacio <3
ARSYN.

Ah, si, volevo dirvi due cose.
UNO: se avete Twitter e avete voglia di seguirmi, sono @Moyo____ .
DUE: ve lo dico perché sono superorgogliosa del fatto che dopo aver pubblicato un disegno (sulla base di quelli di Cassandra Jean) Malec che ho fatto io e ho attaccato sul mio muro, la nostra amata Cassandra Clare mi ha risposto e io sono scoppiata a piangere come una bimba di un anno e mezzo - con tanto di singhiozzi e tirate di naso.
Perciò se avete voglia di segurmi, beh, io fangirlo un sacco su Twitter. <3

   
 
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