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Autore: Alemortalsweet    13/08/2015    1 recensioni
Com' è diventata Renata la guardia del corpo di Aro? Cosa l'ha fatta legare tanto a lui?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aro, Renata, Stefan, Vladimir, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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~~Quel primo pomeriggio trascorso a Volterra, sembrava non finire mai, per tutto il tempo rimasi seduta sul letto della stanza che mi era stata assegnata per rimuginare.
Per ore e ore riprodussi come un video l’incidente accaduto nella sala dei troni, Aro per fortuna si era ripreso praticamente subito, ma quella ragazza, Jane, forse non si meritava tutte quelle parole aspre che le avevo urlato contro, il suo era un potere tutto speciale e certo non poteva essere giudicato in modo così scortese.
Forse non avrei dovuto reagire così d’impulso, se lui le aveva permesso di esercitare su di lui la sua potenza, aveva la situazione sotto controllo e non avrei dovuto preoccuparmi.
Un filo di vento entrò dalla finestra aperta, facendo oscillare le tendine color oro e scompigliandomi i capelli, mi alzai dal morbido materasso e mi diressi alla finestra per osservare il panorama che si vedeva fuori: la mia stanza era in alto, lì dov’ero avevo un’ottima visuale di ogni cosa proprio come una telecamera pronta a cogliere ogni particolare importante, e guardando il cielo azzurro limpido mi parve di scorgere di nuovo il volto angelico di Jane come se avesse intenzione di parlarmi.
La mia mente mi giocava scherzi, adesso avevo anche le allucinazioni, ero quasi disperata, più passava il tempo e più la voglia di scusarmi con lei era forte, l’ultima volta che l’avevo vista era affianco ad Aro, lui la stava portando in una delle sue stanze, probabilmente per discutere dell’accaduto con me.
Per questo uscì dalla mia camera, scesi le scale a chiocciola che portavano al piano terra e mi sedetti su una sedia di cuoio rosso proprio davanti la porta dove erano diretti.
In quel momento mi sentì come in una sala d’attesa, ad aspettare l’uscita di un paziente che tardava la sua visita.

(Studio di Aro)

‘’Jane, mia cara sono desolato! Scusami, avrei dovuto riferirti tutto prima: Renata è la mia guardia del corpo, lei odia l’idea che qualcuno possa farmi del male o semplicemente toccarmi, avendomi visto soffrire pensava che volessi uccidermi’’, ‘’A volte mi domando, se questo dono che mi ritrovo, possa ritrarsi contro di me…’’ Jane si stava deprimendo, ma l’unica cosa che la faceva stare bene era lui al suo fianco, l’aveva sempre rispettata e resa intoccabile ed ora doveva renderla felice ‘’Semplicemente sono io che ho sbagliato, non avevo calcolato la sua reazione, se si fosse trattato di qualcun altro non avrebbe osato dirti quelle parole’’ Le prese il volto tra le mani e avvicinandosi la guardò dritta negli occhi rosso rubino, poi parlò ancora ‘’Tu sei la migliore, sei sempre stata la migliore, Jane…’’Mentre pronunciò il suo nome, la voce si fece più bassa e dolce, chinò leggermente la testa e baciò le labbra di lei, tremanti per la sorpresa.
Non appena il contatto delle labbra finì Jane abbassò la testa, timida, se fosse stata umana, probabilmente sarebbe già arrossita, alzò lo sguardo verso il volto di lui come per chiedere un secondo bacio, Aro le baciò la fronte e la strinse forte a se.
L’aveva protetta di nuovo.

 
L’attesa si faceva sempre più snervante, e quando avrei rivisto Jane, cosa avrei potuto fare per scusarmi? Mettermi in ginocchio davanti a lei e pregarla di perdonarmi? No, troppo teatrale… O forse avrei potuto farle un pensierino, magari un anello d’oro o una collana in argento? Anche se mi sembrava proprio un’esagerazione.
Eppure sentivo che dirle semplicemente ‘’Scusa’’ era troppo poco…
Alzai appena lo sguardo, ed ebbi un sussulto non appena vidi le loro due sagome proprio davanti a me: la porta si era aperta e non me ne ero nemmeno accorta, Aro e Jane erano stretti l’uno all’altro immobili, ed erano rivolti verso di me.
Le loro vesti color notte coprivano completamente la luce che entrava dalla porta appena aperta, il mio sguardò passò velocemente dallo sguardo calmo e sorpreso di Aro a quello serio e impassibile di Jane.
I miei occhi presero a lacrimare sempre più intensamente, il nervosismo aveva preso il sopravvento ‘’Jane…Aro…’’ il mio tono di voce era spezzato dal pianto, ero così disperata che corsi verso di loro, verso l’angelo che avevo offeso, tentando il perdono divino.
Avvolsi il suo corpo in un abbraccio, e con voce lagnosa come quella di una bambina, continuai a piagnucolare ‘’J-Jane! Ti prego perdonami! È stata tutta colpa mia, tu hai un potere fantastico, non posso negarlo!’’, Finalmente il mio tono ritornò alla normalità ‘’E Aro credo ti abbia detto il perché della mia reazione, vedi, io non posso stare staccata da lui neanche per un attimo, è come se fosse parte di me’’ Mentre parlavo sentì qualcosa addosso, mi guardai di lato e vidi un braccio completamente coperto da quella veste, ma era sottile, e non poteva essere di un uomo.
Fino ad ora avevo tenuto lo sguardo basso per paura di una spiacevole reazione, ma quando lei ricambiò il mio abbraccio inaspettato, trovai il coraggio di sollevare gli occhi e di incontrare i suoi che si addolcivano man mano che il sorriso le si accese in viso.
Aro era rimasto per tutto il tempo a guardare ammirato la scena, senza nemmeno interrompere un momento, silenzioso come un fantasma, stava origliando il nostro discorso come meglio poteva.
Jane rimase immobile davanti a me e non disse una parola, così continuai io per rompere quel tetro silenzio ‘’Devi scusare il mio comportamento brusco, ma ero talmente nervosa su come scusarmi con te, che non ho fatto caso alle buone maniere!’’ Cercavo di essere più sincera possibile, all’improvviso Jane rise e mi parlò ‘’Ti perdono, ma giusto perché mi stai simpatica, anche se qualche volta potrei farti provare anche a te questo mio dono…’’, ‘’Certo! Non vedo l’ora’’ risposi sarcastica, causando le risate di entrambi.
Aro ci prese sotto braccio a entrambe e ci accompagnò nella sala dei troni.
Tutto era andato meglio di come pensassi.

Ero comodamente seduta sulle ginocchia di Aro quando anche i principali membri della guardia, assieme a Caius e Marcus entrarono nella sala in attesa di un importante discorso.
Tutti gli occhi erano puntati su di noi, quando lui parlò ‘’Nonostante un piccolo incidente, tu, Renata, ti sei dimostrata un’ottima protettrice anche durante un caso innocente, quindi se me lo permetti’’ Si voltò verso gli altri due vampiri accanto a lui ‘’Ti nomino la mia guardia del corpo ufficiale e preferita, ma sarai anche in aiuto dei miei due colleghi qui presenti’’.
Non avevo parole, guardai solo i volti di Marcus e Caius che parevano entusiasti di avere una come me al loro fianco, e subito presi simpatia per loro.
‘’E allora, mia cara e fedele guardiana, per quanto tempo hai intenzione di rimanere alla nostra portata?’’ Domandò Aro in conclusione dell’udienza.
‘’Per sempre’’.

 

   
 
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