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Autore: Cuori di inchiostro    13/08/2015    1 recensioni
Storia precedentemente creata su un altro canale e poi spostata su questo.Cosa fareste se i vostri personaggi preferiti venissero nel nostro mondo a chiedervi aiuto? Beh... noi abbiamo provato a immaginarlo.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Rue
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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And…..I’m back! Sono Alex e aggiornerò la storia…….. perdonateci per l’attesa! Buona lettura!
 
 
Peeta guardava da lontano Katniss che si era andata a  sedere accanto Clary cercando di confortarla e per tenersi occupata dalla morte del suo migliore amico, appena ritrovato, e dal  violento litigio con l’amore della sua vita.
Tobias guardava l’orizzonte perso nei suoi pensieri ( ma non hanno niente da fare? Nda Sam No. Lascialo pensare in pace nda Alex). Era preoccupato per Christina sparita nel nulla, ma soprattutto per un'altra persona.Tris tornerà, si disse. Glielo aveva promesso. Non poteva perderla un’ altra volta: non lo avrebbe sopportato.  Ma sarebbe tornata, ne era certo. O almeno, lo sperava.
“ Ehi, ragazzo. Vuoi smetterla o no di guardare Dolcezza* come uno stolker? Vai lì! Ha perso il suo migliore amico e tu rimani qui con le mani in mano!” disse Haymitch a Peeta. “ Abbiamo litigato Haymitch. Mi ha detto che mi odia: credo di essere l’ultima persona che voglia vedere.” Rispose il ragazzo, ormai uomo, del pane con un’espressione angosciata sul viso. Stava soffrendo moltissimo per le parole che Katniss gli aveva rivolto. Era consapevole però, che l’aveva ferita molto. Non aveva avuto alcun episodio, è stato lui, coscientemente a dirle quelle cose. E lei lo sapeva.  “ Lo so che avete litigato” disse l’altro.
 
I prescelti si trovarono in luogo completamente ignoto. La prima cosa che videro furono Nef e Dan. “Dove siamo?” chiese Tris. “Siete nel nostro mondo. In che parte precisa non è importante. Andate all’aeroporto e prendete il volo per Londra.” “Va bene ma dove è?” chiese Cristian mentre Rue chiedeva “Cosa è un ’aeroporto?”
Dan rispose semplicemente: “Davanti ai vostri occhi” I ragazzi annuirono e si diressero verso la struttura senza farsi notare. Al chekpoint alcune hostess rimasero a bocca aperta riconoscendo Tris e Rue ma la finirrono subito quando Cristian le soggiogò e le costrinse a farli  passare senza alcun documento. Salirono sull ’aereo e partirono alla volta di Londra. Presero successivamente un taxi che li portò alla biblioteca. “Mi scusi!” disse Gabbe ad un anziano guardiano. “Spiacente figliuoli, ma la biblioteca è chiusa.” Disse l’anziano. Cristian gli si avvicinò e disse con voce suadente “Credo che per noi possa fare un’eccezione . Ci dia le chiavi” molto stranamente il custode non obbedì e disse con voce maligna “Credete davvero che io vi darò accesso alle informazioni per l’ unica arma in grado di sconfiggere il mio padrone?” detto questo infilò un paletto di legno nel petto di Cristian. Lui rantolò e cadde a terra. Tris reagì immediatamente, prese una pistola e sparò in fronte all’anziano. Gabbe, Rue  e Jonathan si erano intanto calati in direzione di Cristian. “È ancora vivo ma il paletto ha sfiorato il cuore quindi dovremo estrarlo molto lentamente.” E lo fece ignorando i gemiti di dolore del vampiro. “Come ti senti?” gli  chiese Gabbe mentre lo shadowhunter gli passava una sacca di sangue. “Ora molto meglio,bellezza.” Gabbe alzò gli occhi al cielo mentre Tris prese un libro dal cadavere del custode. “È il libro che stiamo cercando!” esclamò Rue. Tris sorrise e lo aprì e cominciò a leggere. “ La spada più potente del mondo (si crede che possa perfino uccidere le creature più potenti)  è Excalibur appartenuta al re di Camelot Artù Pendragon. Dopo la sua morte, Merlino rimise la spada in una roccia ma non uguale a quella da cui era stata precedentemente estratta. La spada infatti fu situata nella Pianura Selvaggia, circondata dal Bosco Oscuro, pieno di ogni angherie create da Merlino stesso.”  Tris finì di leggere e guardò i compagni. Non sarebbe stato facile prendere la spada e ,in cuor suo, credeva che non tutti ce la avrebbero fatta,ma nessuno si tirò indietro.
 
Era scesa la notte nel grande prato (sono ancora là? Nda Sam Si sposteranno il giorno seguente credo nda Alex) ma non tutti dormivano.
Katniss era fra queste. Stava male, troppo male, una morsa ferrea attorno al cuore. Gale era morto, sua sorella anche. Non li avrebbe più rivisti. Pensò a tutte le giornate trascorse in loro compagnia, alle ore di caccia con Gale, ai compleanni di Prim. Ma loro vorrebbero che andassi avanti penso lei. Le sembrava di sentire la voce di Gale  Catnip, smettila. Vai avanti con la tua vita. Ti vorrò per sempre bene. Come una sorella. Va avanti e continua la tua vita con Peeta e i tuoi bambini. Non sapeva se se la fosse immaginata o Gale in qualche modo, dal mondo dei morti, era riuscito a mettersi in contatto con lei ma non importava. Aveva ragione. “Ti voglio bene anche io ,Gale. Addio, amico mio.” Disse Katniss con voce sorprendentemente calma. E si preparò ad andare avanti. Chiuse gli occhi e si abbandonò al mondo dei sogni. Si svegliò una decina di minuti dopo. Senza Peeta non ce la faceva. Aveva bisogno di lui. Ma lui le aveva detto che era colpa sua. Lo sapeva da tempo lei ma sentirselo dire da Peeta, che fino ad allora aveva sempre negato faceva un male cane. Ho bisogno di te. Hai detto che mi saresti rimasto vicino. Sempre. Dove sei ora? Dove sei amore mio?  Chiese Katniss nella sua mente, ma non arrivò risposta.
Peeta non riusciva a dormire. Senza Katniss al suo fianco non riusciva  a prendere sonno. Appena chiudeva gli occhi le parole che gli aveva rivolto le risuonavano in mente. Ti odio. Stava soffrendo come un matto per quelle parole e sapeva che Katniss se la passava anche peggio. Forse fu questo a farlo alzare ed ad andare verso di lei. Non restò particolarmente sorpreso quando la trovò sveglia. “Ciao” disse lei. “Ciao.” Rimasero tutti e due in silenzio a fissare il vuoto. “Non riesci a dormire?” chiese lei. “No, senza di te non ci riesco.” Le rispose schietto. “Neanche io.” Gli disse con sincerità. “Mi dispiace, Kat. Di averti detto quelle cose. Non lo pensavo davvero.” “ Sì, invece. Altrimenti non lo avresti detto. Non hai avuto un episodio.” “Ero semplicemente arrabbiato.” Katniss sospirò triste e scosse la testa. Peeta le prese il viso fra le mani e fece posare la sua fronte  sulla propria. “Io ti amo, ho bisogno di te .Non direi mai una cosa del genere se non fossi veramente arrabbiato. Mi dispiace tanto. Scusami.”Katniss lo guardò negli occhi “ Anche io devo scusarmi. Io non ti odio. Non potrei mai. Non posso odiare la persona che mi fa sentire viva.” Disse lei arrossendo. “ Ero semplicemente disperata. Gale e Prim… sono… erano le altre due persone che mi conoscevano meglio, non contando te, e il pensiero di non rivederle più mi ha annebbiato. E ho paura. Perché ho già perso due di queste tre persone e un posso perdere anche te. Ho paura di perderti.” Continuò poi. “ Non succederà mai. Te lo prometto. Resterò qui con te. Non ti preoccupare.” Detto questo la baciò. Un bacio dolce, pieno di rassicurazioni e promesse. “ Ti amo anche io” gli sussurrò Katniss. Si stesero e si addormentarono abbracciati , consci che fino a quando  sarebbero stati insieme tutto si sarebbe risolto.

*soprannome di Katniss  
 
 
Ho finito! Gli Everlark sono la mia OTP quindi chiedo scusa per il troppo romanticismo ma era d’obbligo.  Alla prossima!
Alex (  e Sam)
 
         
   
 
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