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Autore: Karyon    30/01/2009    4 recensioni
Akagi, Maki, Sendo, Rukawa, Jin. I "Best of Kanagawa" in trasferta nella prefettura di Chiba, dove, ogni cinque anni, si svolge il torneo di Koyushu. Ma dovevano saperlo, non potevano certo sperare di cavarsela così impunemente e, soprattutto, senza zoo al seguito.
E così "Tirando le somme, erano dodici persone con l’aria da teppisti maniaci, più undici borsoni da palestra, dodici valige e un pullman più sballato di loro."
Riusciranno a strappare la vittoria alle altre tre squadre partecipanti?
E riusciranno a tornare a casa senza rischiare di far saltare le coronarie al loro Capitano?
Genere: Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Kitsune solitaria


Se non avesse tolto da solo il braccio dalla sua spalla, glielo avrebbe tagliato, decise Rukawa, con le palle girate fin da primo mattino. Guarda tu se era normale passare l'intera nottata spalmato sul parquet di un campo... aveva la schiena a pezzi!
Senza sbattersene più di tanto, si alzò di scatto, mentre quell'altro si svegliò prima di schiantarsi con la testa sul pavimento - Eh? Ah, ci siamo addormentati?
Rukawa sbuffò - No - sbottò, sarcastico. Avevano sprecato la metà del tempo a rompersi le palle a vicenda e alla fine erano crollati.
- Che rompiscatole... dovevamo allenarci questa mattina, mi pare... - cominciò a dire lo Spaventapasseri, mentre Rukawa già se ne usciva. Si trascinarono in cucina, mentre i soliti due fannulloni se ne stavano a ciondolare e sbadigliare a più non posso.
- Ehi, dove diavolo vi eravate infrattati vuoi due? - Fece a mo’ di buongiorno Mitsui.
- Buongiorno anche a te, Hisashi - replicò Sendo, buttandosi sulla colazione.
- Lo sapete che Akagi vi taglierà la testa, vero? - Continuò Miyagi, mentre beveva il tè.
- Io taglierei altro, così è sicuro che se ne stanno buoni... - insinuò Mitsui, rischiando la morte quando Rukawa gli tirò il coltello dietro.
- Dove sono andati, piuttosto? - Domandò pacioso Sendo, come se non avesse sentito niente.
- Al campo in spiaggia. Sono partiti mezz'ora fa, se correte, magari vi seguite mezzo allenamento.
- Voi non venite?
Rukawa si accigliò - Una partita è abbastanza.
- Non fare l'acido, Rukawa. Prendi il tè! - Rimbrottò Miyagi, piazzandogli la tazza sotto al naso.
- Sei simpatico come una iena, lo sai? - Sbuffò Mitsui, poi guardò l'orario - Mi sa che non vi conviene muovervi ormai...
Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, un tonfo seguito da un'imprecazione li fece sospirare.
- Mai che quei due facessero gli esseri umani normali... - borbottò Miyagi.
- Imbecilli come al solito... Ehi Scimmie, avete finito? - Si mise a urlare il Teppista, mentre quei due idioti si schiantavano sul campetto da basket.
- Da quando sono in quello stato? - chiese Sendo, osservando quello sfacelo.
- Più o meno due ore... sono terrificanti. Sembra più una lotta tra orsi che una partita decente! - Brontolò Mitsui.
Lo spaventapasseri sorrise e Rukawa pensò bene di squagliarsela prima che gli venisse in mente una stronzata delle sue; si sedette e affondò la testa nella colazione, tentando di finire il più velocemente possibile, a costo di strozzarsi.
- Ehi, Hanamichi... - cominciò, infatti, lo psicotico, - Cosa pensate di fare? - Domandò tranquillamente.
Quei due, che intanto erano impegnati a prendersi a morsi, lo fissarono come se avesse due teste.
- Ah, buongiorno eh? - Lo prese in giro la Scimmia.
- Che vuoi? - Sbottò invece il rosso, mentre Sendo usciva con palla alla mano.
- Beh, pensavo potremmo giocare un po’. Dopotutto noi dovremmo allenarci... - cominciò, mentre i due psicolabili s’incendiavano.
- Aha, sempre il solito pallone gonfiato! Vuoi giocare contro tutti e due? - Sbraitò Kiyota.
Quell'infame sorrise nel suo solito modo angelico - Se non sbaglio, l'ultima volta che abbiamo giocato in allenamento, tu e Kaede non è che avete fatto granché... - alluse, palleggiando.
Beh addio, pensarono Mitsui e Miyagi con un sospiro, mentre Hanamichi quasi si faceva partire le coronarie - Che? La colpa è di quell'incapace della Volpe! Ed io ho battuto anche il Gorilla una volta, quindi non darti tante arie! - Buttò al vento, mentre Mitsui gemeva.
- Ancora con questa storia? E' successo tre anni fa, rassegnati! Non hai più battuto nessuno dopo, manco quell'altra Scimmia lì! - Borbottò il teppista, uscendo anche lui all'esterno tanto per essere pronto a mettere la museruola a quella testa calda.
- Io ho un'idea... - mugugnò Miyagi, - che ne dite di una partita?
Quella era la volta buona che si strozzava, pensò Rukawa mentre si affogava col tè - Cazzo... - smadonnò, poi lanciò un'occhiataccia al Playmaker - Giocherete voi, spero.
Ovviamente nessun altro se lo fece ripetere due volte e accettarono, più che altro con l'illusione di poter battere Sendo.
- Ah, vincerò IO! - Cominciò a pavoneggiarsi Hanamichi.
- Rukawa? - Chiese Miyagi, ma l'altro si stava già alzando - No, grazie.
Come da copione, partirono le prime raffiche a vanvera sul fatto che avesse paura e menate varie; Rukawa inarcò un sopracciglio - Idiota, va al diavolo.
- Non fare la primadonna, Volpe, vieni in campo se hai il coraggio di vedere i miei grandiosi miglioramenti! - Ribatté il rosso, attaccando a ridere come un ossesso.
- Io in squadra con lui non ci sto - fece semplicemente l'Ala, prima di seguire con rassegnazione Miyagi in campo.
Dopo parecchie parole a vuoto e minacce, il Teppista fu costretto con le due Scimmie e già si stava frantumando i coglioni. - Ok, prima giochiamo, poi vi ammazzo - sibilò, quando quelli continuavano a lanciarsi insulti.
- Vecchiaccio, non puoi fare questi sforzi alla tua età... calmati... - lo prese per il culo Kiyota. Da lì alla distruzione ci mancò poco.
- Di solito, per quanto tempo vanno avanti così? - S’informò Sendo, con uno sbadiglio.
- Mitsui può andare avanti per un po’, quindi se non li fermiamo noi... - rispose Miyagi, ma la palla di Rukawa fece il suo dovere atterrando in testa alla Scimmia e spaccandogli l'osso del collo.
- Dannato Rukawa! - Cominciò ad abbaiare Kiyota.
- Senti, io a differenza tua non ho tutto questo tempo libero, quindi o giochi o sparisci - replicò quello, freddo come una lastra di ghiaccio.
Iniziarono a giocare e fu una partita MOLTO lunga. Il problema non era lo Spaventapasseri che saltellava per il campo come se stesse facendo un'allegra scampagnata, né Teppista e Scimmia che si passavano la palla stile rugby, ma quell’imbecille che continuava a tallonarlo manco fosse la sua ombra! Dopo l'ennesima volta in cui rischiava di perdere un occhio, Rukawa pensò quasi di mollargli una gomitata in un fianco, così tanto per prendere aria.
- Hanamichi! Devi marcarlo non appiccicarti come colla! - Sbraitò per la decima volta Mitsui, come se il campo fosse lungo trenta metri e non due metri scarsi.
- Non rompere Teppista! Scimmia passapassapassa! - Gridò di rimando il rosso, mentre Kiyota, più per esasperazione che altro, gli passava la palla.
- Aha! A noi due! - Esclamò l'esagitato, ritrovandosi un Rukawa accigliato e... sordo!
- Che cazzo urli a fare? - Gli intimò con suo solito tono da oltretomba, prima di rubargli la palla con facilità impressionante.
- Aaaah! - Hanamichi gli corse dietro, ma quello aveva già passato a Miyagi che aveva segnato.
- Hanamichiiii, dormi?! - Si sgolò Mitsui. - Oddio, io li ammazzo...
- Eh se sopravvivrai prima della fine... – gufò Miyagi, mentre gli passava alle spalle.
- Vaffanculo, Riyota - gli rispose allegramente mentre si trascinava Kiyota per i capelli. - Vediamo di chiarire... voi due siete Ali! Dovete giocare i-n-s-i-e-m-e! Tu marchi Miyagi, perché siete della stessa altezza, io Sendo. Hanamichi, tu marchi Rukawa, ma non è che devi spalmartici sopra! – Si spolmonò il Teppista per la venticinquesima volta.
- Sìsì abbiamo capito... - brontolò Kiyota, con l'aria di chi non aveva seguito mezza parola.
- E speriamo bene... - borbottò il Teppista, mentre Miyagi strepitava dall'altra parte del campo.
Senza preavviso, il Playmaker ripartì all'azione, trovandosi Kiyota appiccicato - Non passerai!
- Oh, puoi giurarci... - mugugnò il Tappetto, per poi superarlo.
- Ahh! Scimmia sei sempre il solito idiota! - Cominciò a fumare Hanamichi, ma Kiyota era già alle costole di Miyagi.
Però se era veloce, pensò il Tappetto, prima di farsi rubare la palla come un pivello.
- Ohoh! Non sottovalutarmi Miyagi! – Sogghignò la Scimmia, mentre passava a Mitsui.
Il Teppista era esaltato: non aveva mai giocato contro Sendo ed era davvero curioso di constatare di persona la sua abilità. Secondo Akagi, era un fuoriclasse e Gori non era tipo da dispensare complimenti a vanvera. Palleggiò per qualche istante, cercando qualche buco in cui infilarsi; Sendo aveva una tenuta del campo molto superiore a Miyagi. Dopo cinque minuti, riuscì a passare, tirando da tre. Niente, la palla si rifiutava di collaborare e rotolò allegramente verso la Volpe dannata che zampettò verso il canestro, segnando.
- Mettiti gli occhiali, imbecille! – Se ne uscì Hanamichi, beccandosi un sasso in piena fronte.
Dieci minuti dopo e si erano rotti allegramente le palle, ma mai quanto Mitsui che correva da una parte all’altra sgolandosi contro quei due muri di ottusità. Alla fine, “la squadra di Miyagi” era in vantaggio di sei punti e cominciava a rigirarsi la palla tanto per avere qualcosa da fare.
- Se non fate qualcosa, ci annoiamo… - cominciò Miyagi, mentre Mitsui si tratteneva dal staccargli la testa.
Kiyota smadonnò, poi gli rubò la palla, tirando alla cieca verso il canestro.
- Perché tiri così razza d’imbecille! – Gridò Mitsui, tirandogli un pugno in testa. Fortunatamente Hanamichi riuscì a beccare il rimbalzo, tanto per far finta di giocare, ma ovviamente Rukawa gliela strappò senza tanti complimenti.
- Madonna… - invocò Mitsui, poi a un certo punto, uscì dal campo sedendosi a gambe incrociate a terra.
- Che diavolo combini, Teppista? – Sbottò la Scimmia, ma quello si limitò a sbuffare come un toro inferocito. Tempo tre secondi, e Sendo lo seguì, sbadigliando.
A quel punto, le due scimmie diedero il massimo di loro, facendosi dare una sonora batosta da Rukawa e Miyagi che, incredibilmente, se la intendevano bene.
- Bene, mi sa che possiamo piantarla qui… - tentò il Tappetto e già si avviava con la Scimmia alle costole, quando Rukawa ricevette una palla in pieno stomaco.
- Hn? – Si girò trovandosi il ghigno di quell’idiota sotto al naso a fargli venire un mezzo collasso.
Una volta tanto, quella Scimmia Rossa sembrava quasi serio. Senza una parola, Rukawa cominciò a palleggiare e Mitsui a sbuffare come una teiera – Ora ricominciano… l’ho già vista questa… - borbottò, prima di alzarsi.
- Si sfidano? – Domandò Sendo e Miyagi si grattò la testa – Mah, Hana ci prova. L’ultima volta non è finita proprio bene…
Spaventapasseri e Scimmia rimasero a guardare, si stancarono, andarono a strafogarsi, arrivarono gli altri, andarono a cenare, ma quei due non accennavano a piantarla. Hanamichi era migliorato molto e riusciva se non a eguagliare, almeno a resistere contro Rukawa.
E lui… beh, aveva bisogno di sfogarsi.
Quando Hanamichi prese la palla al rimbalzo, lo fissò con occhi che mandavano bagliori. Non voleva pavoneggiarsi, non sentiva il bisogno di scherzare; voleva solo giocare, dimostrargli che era forte, come lui.
Si mosse verso sinistra e, con uno scatto fulmineo, la Volpe lo seguì, parandogli le braccia avanti; Hanamichi smadonnò, poi provò una finta verso destra ma, a quanto pareva, non era ancora bravo come Miyagi. Provò e riprovò, poi si fermò – Maledizionee! – Sbottò, preparandosi a lanciare la palla.
- Idiota – gli sibilò come al solito lui.
- Ruk-
- Zitto e ascolta – lo interruppe Rukawa, - Per una volta, ragiona e non perdere la calma. Se tiri alla cieca, perdi un’occasione.
Hanamichi represse la voglia di farlo tacere; ingoiò l’orgoglio per una volta e sospirò: riprese a palleggiare con in testa solo il canestro, come se di fronte a lui non ci fosse nessuno. Provò con un'altra finta, fallita anch’essa, poi saltò tirando. La palla finì dentro, senza che Rukawa avesse spostato i piedi da terra.
Dopo un primo attimo di meraviglia, Hanamichi lo guardò con rabbia – Non fare finta di non prenderla, Volpe! Non ho bisogno del tuo aiuto! – Sbottò, ma Rukawa gli diede le spalle – Tsk, idiota. Semplicemente non l’ho vista… - borbottò, per poi sospirare: guarda te se doveva far finta di non vedere una palla per fargli capire che era migliorato. E poi dicevano che era lui il cattivo.
Passò un’altra mezz’ora e Rukawa non finse più di sbagliare; non ce n’era bisogno. Senza starnazzamenti vari, quell’idiota giocava molto meglio e, sopratutto, con più serietà. Alla fine, quando vinse per 30 a 28, dovette ammettere che non era stato per niente facile.
La Scimmia Rossa stramazzò a terra respirando faticosamente – Uff, ho perso…
Lo disse come una costatazione, ma senza vergogna. Non si sentiva arrabbiato, né represso, ma con la stanchezza felice di chi ha dato il cento per cento. Detestava ammetterlo, ma la Volpe era un ottimo allenatore per lui: lo strigliava a dovere, era duro e inflessibile. E abbastanza carogna da spingerlo a lottare.
- Per poco – gli rispose lui, entrando; era stanco morto e non vedeva altro che un bagno e un letto. Peccato che in casa, ci fosse l’anarchia più totale.
Sendo e Maki, se ne stavano spalmati sui due divani, sbadigliando come leoni; Miyagi e il Teppista si ammazzavano sul telecomando della televisione, mentre, sulla poltrona, Fujima scompariva dietro la pagina del giornale. Rukawa grugnì, prima di dirigersi in cucina, alla ricerca di liquidi; ci trovò Jin che smanettava con il cellulare che aveva proclamato la resa e Akagi, che, invece, parlava nel suo con una “scema”, probabilmente sua sorella.
Quando entrò, il Gorilla gli lanciò un’occhiata, poi sbottò al cellulare – Ti dico di sì! – Poi si rivolse a lui – Rukawa, è vero che siamo pronti per stasera? Parla qui… - gli porse il cellulare e lui si limitò a mugugnare un candido – Hn – che portò Haruko a sfracellarsi al suolo dallo sgabello.
- E con questo, dovrei averla zittita per un bel po’… - borbottò Akagi, poi lo fissò come se fosse appena entrato – Tu devi riposarti! Che diavolo ti dice il cervello… allenarti con quello psicotico di Hanamichi?
La Volpe diede il meglio di sé, scrollando elegantemente le spalle, poi lo pianto in asso, trascinandosi al piano di sopra. Si spostò per inerzia verso il letto, evitando accuratamente di chiedersi perché la Scimmia stesse dormendo sul letto dello Spaventapasseri, e si addormentò all’istante.
Ma ovviamente la serata non era finita lì, Ayako e Eiko Hisae entrarono sogghignanti e stracariche come mule di buste.
- Ciiiibo! – Trillò Ayako e la mandria di bestie le raggiunsero, galoppando.
- Ayakuccia! – Fece esaltato Miyagi, provando ad abbracciarla ma lei gli ficcò tra le mani delle palle di riso e lui cominciò a sbavare su quelle.
Maki sospirò – Non è che vorreste mangiare come esseri umani normali, tanto per cambiare? Non so... una tavola, delle bacchette…
Così a suon di calci e morsi, si spostarono tutti verso la grande Sala e lì ci fu il solito macello di mani quasi tranciate e piatti volanti.
Eiko e Ayako, intanto, non la piantavano di ciarlare, e tutti gli altri mandavano di tanto in tanto sguardi perplessi. Dopo qualche minuto, Heiji Hisae fece il suo ingresso, meno ubriaco del solito. Anzi, forse era proprio sobrio.
Con i capelli neri legati, la tuta e borsone alla mano, li salutò amichevolmente, ma con qualcosa di diverso; forse nessuno avrebbe saputo dire esattamente cosa, ma stava di fatto che piombò un silenzio teso, rotto solo dalle due ragazze che meno di così se ne potevano fregare.
Il colpo venne a tutti loro, quando Hanamichi rientrò in casa trillando un – Ciao Heiji! – Che per poco non lo portava al linciaggio; fortunatamente per lui, se la svignò al piano di sopra a far compagnia a Scimmia e Volpe. Quello lì, poi, riusciva a ronfare a pochi minuti da una partita decisiva con tanto disinteresse, che Mitsui propose di provare a soffocarlo nel sonno, giusto per vedere se reagiva.
Dopo la cena, il Gorilla pensò fosse il caso di prepararsi e chiamare quei tre deficienti.
- Vado io! – Propose Jin, saltellando per le scale fino alla stanza di Rukawa e Sendo; dentro ci trovò una Scimmia arrotolata nelle coperte, che sbavava a tutto spiano.
- Nobu… - provò, sussurrando. – Nobu!
- No, no Jin, non si fa così! – Accorse in suo aiuto Hanamichi, prima di urlare con quanto fiato avesse in gola. Alla fine, non solo Kiyota si svegliò con un “pop” e una maledizione, ma anche Rukawa rovinò a terra a baciare la polvere.
- Vedi? – Fece gioioso il rosso, prima che Rukawa gli rifilasse un cazzotto in piena nuca.
- Stronzo! – Sbottò quello, ma la Volpe si limitò a trascinarsi verso il bagno – Così va meglio... – approvò, notando il rossore sul collo di quell’altro mentecatto.
Jin si limitò a restare in campo neutrale, svignandosela per le scale.
Finalmente, i primi superstiti in tuta “ del Kanagawa” si ritrovarono nell’ingresso e, manco a dirlo, si trattava di Akagi, Maki, Sendo e Fujima.
- Rukawaaa! – Latrò Akagi, mentre quel dannato si limitava a borbottare qualcosa dall’alto.
E pensare che quelle due anime dello Shiroi erano partiti mezz’ora fa!
- Vi avverto, se non siete qui entro tre secondi, vi spezzo le gambe! – Minacciò, mentre finalmente quelli si degnavano di muoversi. Mitsui e Miyagi strascinarono dal salotto, sbadigliando.
- Io non lo so… che ti sbatti a fare tanto… - rimbrottò Mitsui, mentre ad Akagi saltarono definitivamente le coronarie.
- Ok, andiamo. Tanto a ‘sto punto, possiamo vincere anche in tre.
Non finì di dire la frase, che Hanamichi e Kiyota volarono a schiantarsi ai suoi piedi – Oh beh, qualcuno che sta lassù esaudisce i desideri a quanto pare! – Ghignò, mentre quei due starnazzavano verso Rukawa che scendeva beato le scale.

L’arrivo allo stadio non fu migliore e addirittura Maki dovette scegliere i gruppi per i taxi, manco fossero una scuola elementare. Così, se Akagi dovette sorbirsi la Scimmia del Kainan con Hanagata, Maki si appioppò Teppista e Sendo, Fujima dovette spiaccicarsi tra Rukawa e quell’altra scimmia idiota e, per sua immensa gioia, mandò Miyagi a sbavare su Ayako col povero Jin messo di mezzo. Scesero rovinando dalle auto che mancavano dieci minuti, e corsero verso gli spogliatoi con il diavolo alle calcagna. Fortunatamente i veri titolari non erano casinisti come quelle riserve inutili! A suon di morsi, Akagi mandò quei rompiballe che gli saltellavano sui piedi in panchina e, intanto, quasi tirò per i capelli Sendo perché si muovesse.  
Alla fine si ritrovarono a bordo campo già spompati, mentre quei bastardi più Heiji Hisae dall’altra parte, sogghignavano paciosi e rilassati.
- Dopo questa, io vado in sciopero e li faccio fuori tutti… mi si perdonerà un filo di stress post partita, no? – Borbottò Akagi, mentre Maki e Sendo al suo fianco ridevano.
- Beh, magari avvisaci che quel giorno ce ne stiamo fuori portata omicida… - ribatté Maki.
- Io ti aiuto – grugnì Rukawa.
Al fischio dell’arbitro, cominciarono la partita con una bella atmosfera di tetraggine e una salutare aria da zombie.
In panchina, Ayako si sporse per guardare la panchina dello Shiroi: Eiko se ne stava a braccia incrociate a guardare Rukawa manco fosse sul letto di morte.
- Quella non mi convince… - borbottò a Fujima che sorrise – Neanche a me. Ma i ragazzi se la caveranno.
Mitsui sbuffò – Sempre che quell’idiota si applichi a giocare come in una vera squadra di basket, tanto per cambiare! – Sbottò, riferendosi alla Volpe.
In campo, Akagi e Kisame si stringevano la mano e tutti notarono, un filino preoccupati, che quello lì era più alto di Gorilla Secondo del Ryonan.
- E’ un gigante! – Se ne uscì Miyagi.
- Bah, Akagi ha una buona elevazione… - cominciò Hanagata.
- Sempre che la forza di gravità non lo spiaccichi a terra – concluse la Scimmia, tra i sogghigni generali.
Intanto l’altra Scimmia ammaestrata, o imbecille supremo che dir si voglia, si stava spaparanzando accanto al Tappetto con una riserva di cibo colante e sgocciolante; aveva lasciato una scia che manco una lumaca sarebbe stata capace di fare e già un paio di tecnici si erano sfracellati al suolo.
- Caprone, non si può mangiare sulle panchine! – Sbottò Ayako, ma il rosso se lo fece passare per l’anticamera del cervello e, a quanto pareva, anche gli altri che cominciavano a menare le mani per fregargli qualcosa.
- Ossignore, ripetetemi, perché ho accettato questa cosa? Perché non mi sono iscritta, chessò, allo Shoyo per esempio! – Se ne uscì la manager, mentre Miyagi si strozzava con tutto quello che aveva ingurgitato.
- Ayakuccia! Tu non puoi… - cominciò, scandalizzato, poi fortunatamente l’arbitro fischiò, risparmiando a tutti le sue lagne.
L’altezza tra i due centri era talmente squilibrata, che Kisame superava Akagi di mezzo braccio; la palla volò verso la Guardia Maoru che, sfortuna sua, si trovò di fronte Sendo che non gli diede il tempo di fare mezzo passo; palleggiò incontrastato per tutto il campo, quando Heiji gli strappò la palla, lanciandola a Fukida.  
Sendo fissò accigliato Rukawa, che intanto era marcato da quello psicotico di Kiyuwa, poi guardò Eiko in panchina: dopo tanto parlare di Heiji e Kaede, gli sembrava strano che non li avesse appioppati con una one to one. Scrollò le spalle, mentre si trovò a correre proprio con il compagno di squadra.
- Ehi Kaede, sta attento. Eiko a qualcosa in mente… - gli disse, ma Rukawa grugnì – Lo so – fece solo, poi venne bloccato dal gemello delle due scimmie in panchina.
- Tu non ti muovi – disse Kiyuwa, col solito ghigno da decerebrato, mentre la palla passava velocemente da Fukida a Maoru, che tirò dalla linea dei tre.
- Non così presto… - sbottò Maki, mentre tagliava la traiettoria della palla. – Sendo!
Lo Spaventapasseri si ritrovò di nuovo con palla alla mano, ma questa volta non fu il Capo squadra, ma Fukida a fermarlo. Si bloccò, cercando Heiji Hisae per il campo che, intanto, marcava Maki.
Ma che diavolo di marcature avevano quelli lì? Cambiavano ogni volta!
Decise di non preoccuparsi più di tanto e tirò verso Jin, che non aveva ancora toccato palla. La Guardia non fece in tempo a toccarla, che saltò tirando, così che Maoru non fece in tempo a fermarlo. Segnarono i primi tre punti della partita e lo stadio scoppiò in visibilio.
Non era facile, per niente.
In panchina, tranne quelli che si strafogavano, ossia quasi tutti, gli altri erano un pelo perplessi.
- Ma che stanno combinando? Non stanno mai fermi! – Sbottò Ayako.
Hanagata osservò il campo, dove tutti i giocatori dello Shiroi cambiavano, ad ogni giro di palla, le marcature.
- E’ come se non fossero decisi su chi marcare…
- Di certo Eiko non è così stupida… ma prima o poi dovranno fermarsi… - aggiunse Fujima, pensieroso.
- Già, ma così non fanno in tempo a capire con chi devono giocare! – S’inserì Mitsui.
In campo, intanto, Lo Shiroi aveva agganciato e superato il Kanagawa con due triple di Maoru e ormai gli altri non ci capivano un bel niente.
Sendo continuava ad essere marcato da tutta la squadra avversaria a turno, tranne dal Centro Kisame che serrava solo Akagi, mentre Rukawa ancora non toccava palla e già gli giravano le palle. Maki si ritrovò la palla in mano dopo un passaggio di Jin e pensò fosse anche ora quella povera anima della Volpe giocasse un po’; riuscì a smarcarsi da Fukida e tirò a Rukawa, che intanto era marcato da Maoru.
Solo quando toccò palla, accadde qualcosa di strano: Heiji, che stava correndo verso Sendo, deviò traiettoria e si avvicinò alla Volpe, mentre Maoru si spostò non di fronte allo Spaventapasseri senza avversario, ma a Jin. Lo Spaventapasseri in questione non fece in tempo a sentirsi abbandonato, che si ritrovò Kiyuwa a sorridergli in faccia.
Scambio di marcatura a tre, in pratica. Tutto, in due secondi netti.
Akagi, in fondo al campo, inarcò un sopracciglio, perplesso, e così Maki e Sendo; Rukawa dal canto suo, non si fregava più di tanto di quello che succedeva intorno a lui.
- Salve! – Esclamò Heiji Hisae, allargando le braccia.
- Hn – bofonchiò, sempre socievole, la Volpe. Dopo qualche secondo di occhiate torve, corse alla attacco cercando di smarcarsi, ma, essendo quello simile a lui nello stile, non gli fu facile. Anzi, alla fine Heiji riuscì a togliergli la palla, lanciandola a Kiyuwa.
In panchina soffocarono una risata alla faccia di Rukawa: una roba a metà tra la furia omicida e la forte antipatia, mentre in campo Sendo si occupava di un inaspettato Kiyuwa.
Ayako gli aveva detto che il suo gioco era molto pesante e veloce; però poco tecnico. Dopo un po’ di lotta, e conseguenti blateramenti della Scimmia rivale, lo Spaventapasseri riuscì a tirargli via la palla che, finalmente, toccò quella povera anima in pena di Akagi.
Nonostante vedesse poche palle, quasi tutte erano sempre a segno, e, infatti, il Gorilla schiantò a terra Kisame con un potente Dunk.
- Aha! B'avo ‘orilla! – Esclamò Hanamichi, con la bocca piena di cibo.
- Fai schifo, idiota! – Si lamentò Miyagi, spostandosi ad una distanza di sicurezza da lui.
- Tze, Gori va sempre a segno… - brontolò di malumore Mitsui.
- Su, non essere geloso… - se ne uscì Ayako, sogghignando, mentre lui la guardava male.

Il primo time out della partita fu chiamato misteriosamente da Eiko, nonostante fossero in vantaggio loro di 34 a 25.
In panchina, furono accolti dalle amichevoli prese per il culo di quella banda di deficienti e Akagi quasi si frantumò l’osso sacro, scivolando sul casino lasciato da Hanamichi. Dopo averlo schiantato, si sentì meglio e si girò verso Fujima – Allora, impressioni?
- Beh, hanno fatto in modo che non capiste le loro caratteristiche e che Heiji non incontrasse Rukawa faccia a faccia, almeno per adesso – spiegò il mister.
Guardarono la Volpe che si limitò ad attaccarsi alla bottiglia, con un diavolo per capello.
- Bell’idea, gli scambi di marcatura continui! – Esclamò Maoru, mentre si spalmava sulla panchina.
Eiko sorrise – Non ero sicura che ce l’avreste fatta…
- Cosa?! Anche il nostro allenatore ci sottovaluta! Donna di poca fede... – Grugnì Kiyuwa, avventandosi sull’acqua.
- Chiedo perdono… - borbottò la ragazza, con gli occhi al cielo. – Comunque non potete sopportarlo per un’intera partita. Aspettavo solo di essere in vantaggio, ora ho qualcosa da dire a voi due… Heiji tu devi marcare esclusivamente Rukawa.
Il fratello annuì – Certo! – Fece con un ghigno, mentre fissava la Volpe.
- Kiyuwa, tu ti occupi dell’altra Ala. Siete veloci quasi allo stesso modo, ma Sendo è più leggero di te. Quindi devi essere ancora più veloce – avvertì la ragazza.
- Ok, ok. Mi prendo “Capelli a punta”.
Dopo altre spiegazioni da una parte e stronzate varie dall’altra, le due squadre tornarono in campo e la differenza si notò già da subito: Heiji si incollò a Rukawa come una sanguisuga e Sendo si trovò a sbattere le palpebre di fronte ad un Kiyuwa formato Hanamichi – psicotico.
- Aha! Preparati! – Ghignò quello, mentre Sendo sospirava, palleggiando. Solo dopo si rese conto che, effettivamente, un po’ di bravura ce l’aveva: non riuscì a fregarlo con le finte e dovette correre un bel po’ per staccarselo.
- Jin!
La palla finì alla loro Guardia che, tranquillo e beato come sempre, saltò in tiro con un’elevazione che nessuno riuscì a prendere. Con una traiettoria perfetta, la palla finì dentro, e il Kanagawa salì a 28.
- Comincio a capire perché Jin è uno dei cinque titolari e tu no – se ne uscì Miyagi, giusto per spaccare le palle al suo caro compagno di squadra. Il Teppista, infatti, si girò buttandogli in testa ben due lattine piene.
- Ah, non si può nemmeno scherzare adesso! – Proruppe il Tappetto.
- Gioca sul fatto che tu non sei stato nemmeno contemplato come uno dei titolari! – Ribatté Mitsui.
Ovviamente, cominciarono ad accapigliarsi sopra la Scimmia che, intanto, sbraitava come un ossesso per Maki che aveva segnato ancora.
- Aha! Altro che voi due e i vostri "sostituti"! – S’impicciò, - Maki è il più forte!
Mitsui pensò bene di cambiare cavia di lotta, prendendolo a morsi, mentre Miyagi se la rideva – Piantala di sbavare sul tuo Capitano! – Fece, con una smorfia.
- Almeno io non sbavo su una tipa che meno di così non se ne potrebbe fregare! – Lo rimbeccò Kiyota, mentre Miyagi diventava rosso come il sole al tramonto.
A quel punto gli sghignazzamenti della panchina superavano le urla dello stadio, tanto che Ayako dovette metterli tutti in castigo. Tranne Hanamichi che, incredibile ma vero, continuava a mangiare e a fissare la partita con espressione maniacale.
- Che diavolo gli avrà preso alla Scimmia rossa? – Sbottò Kiyota.
Mitsui e Miyagi si girarono come un sol uomo verso il campo, cercando di capire cosa guardasse quell’idiota, ma non c’era niente che non andasse.

- Rukawa! – Gridò Jin, passandogli la palla, e fu solo per mantenere un minimo di dignità, che la Volpe non gridò “Finalmente!”
Ormai quello lì gli stava così appiccicato che non riusciva più a prendere palla. Era come tagliato fuori dal gioco.
- Eccoci qua… - mormorò Heiji, poi si  mise in posizione di difesa. Una cosa molto positiva era che non parlava a vanvera. Anche in quello erano simili.
Rukawa si spostò verso sinistra, trovandosi la mano di Heiji a sventolargli sotto al naso; provò una finta a destra, ma non era facile da imbrogliare. Lottarono per qualche secondo, si accorse che lo spingeva e si guardò intorno: niente, tutti coperti.
Ovviamente, quello stato di “forse gli altri possono aiutarmi” durò tre secondi, perché dopo dimenticò totalmente il resto del campo. Voleva la sfida? Beh, avrebbero giocato allora.
Palleggiò per qualche istante, cercando un buco in cui infilarsi, ma quello era peggio di un muro; si girò di spalle, provando a spingerlo, e finalmente lo vide: il passaggio. Si rigirò velocemente e scattò verso destra.
- Maledizione! – Sbottò Heiji, correndogli dietro.
- Rukawa! – Gridò Maki, libero, ma di certo non gli avrebbe passato ora, dopo tutta quella pena. Il punto era suo!
Quando decise di non passare e correre filato verso il canestro, l’intera panchina del Kanagawa gemette e Akagi si portò una mano in faccia. Anche se, bisognava dirlo, il più delle volte la Volpe riusciva a segnare: dopo aver evitato Maoru, riuscì a piazzare un Dunk, fregando Kisame.
Quasi sembravano più contenti quelli dello Shiroi, che non quelli del Kanagawa: Hanamichi cominciò a gufare su “quella diva da strapazzo”, Mitsui e Miyagi sbuffarono all’unisono e Kiyota borbottava maledizioni.
- Bel colpo… - grugnì Heiji, per nulla sconvolto dalla cosa.
- Hn - si limitò a dire Rukawa, ma alle spalle di Heiji qualcuno lo trafiggeva con lo sguardo: lo Spaventapasseri si limitò a fissarlo, ma lui capiva benissimo quello che voleva.
Gioco di squadra.
Certo, avevano passato un’intera nottata a provarci, ma… quella era la sua sfida. E nessuno gli avrebbe impedito di vincerla.

Gran parte del primo tempo fu un continuo ripigliare Rukawa che, ormai, neanche faceva più finta di ascoltarli. Akagi sentì l’impellente bisogno di decapitarlo e fu solo il provvidenziale time out di Fujima a salvargli quella testa bacata che si ritrovava. Alla fine il punteggio era di 54 a 50 per lo Shiroi, senza particolari sbattimenti, ma l’individualismo di Rukawa non andava. Se mai avessero vinto, erano pronti per la finale e una finale con un giocatore che va per i cavoli suoi, non era una gran cosa.
In panchina la Volpe finse di ascoltare gli attacchi “perdi coronarie” di Akagi e i miti consigli di Fujima, poi si mise a bere come un dannato, facendosi scivolare tutto da dosso; e, guarda caso, c’era chi se n’era accorto.
Non era il suo gran rivale per niente.
Hanamichi buttò per aria tutte la provviste folli che aveva tra le braccia, e si avviò a passo di carro armato verso quell’imbecille.
- Idiotaaa! Che stai combinando? – Si sgolò, atterrando al suo fianco.
L’espressione di Rukawa rimase invariabile, anche se sentiva di essersi spaccato un timpano.
- Non ignorarmi! – Sbottò la Scimmia saltellante al suo fianco, colpendolo in testa.
- Vai al diavolo – si limitò a borbottare.
Hanamichi sbuffò di energia repressa, poi lo prese per la maglia – Sei sempre il solito megalomane! Vuoi fare tutto da solo, vero? Divetta!
La Volpe lo fissò – Lasciami e fatti i cazzi tuoi.
- Hanamichi! Piantala
La voce di Sendo lo fece sussultare, tanto che lasciò andare quell’idiota, ma quando lo guardò non lo vide sorridente come al solito; si stava allacciando una scarpa proprio accanto al rosso, che guardò da lui alla Volpe.
- Vedo che è stato un allenamento inutile – disse semplicemente Sendo, mentre Rukawa si accigliava – Io non te l’ho chiesto.
- Bene – ribatté lo Spaventapasseri, sorridendo.
Forse era una sua opinione, ma quell’espressione non lo convinceva granché, pensò Hanamichi Beh, l’importante era che Spaventapasseri desse una lezione alla Volpe, a costo di perdere la partita!
Dopo altri rimproveri e zuffe con le “riserve”, tornarono in campo.
- Tu dici che Rukawa ha capito? – Borbottò perplesso Miyagi.
- Aha, figurati! Avrà fatto finta! – Replicò Mitsui.
Hanamichi ritornò al suo posto, fissando così tanto la Volpe, che si stupirono che quello non si girasse mandandolo al diavolo.
Dall’altra parte, Eiko Hisae si limitò a snocciolare i vari difetti della squadra avversaria dimostrando, come Maki e Fujima avevano intuito, di essere una grande osservatrice.
Inutile dire che il difetto principale e più pericoloso del Kanagawa era  Kaede Rukawa e il suo individualismo; li aveva visto discutere in panchina e questo voleva dire che non erano contenti del suo lavoro. Meglio così, avrebbero vinto.

Il secondo tempo se era possibile cominciò ancora peggio. Fortunatamente c’erano Akagi, Maki e Jin che, paciosamente, si muovevano a segnare, perché quei due erano totalmente fuori quadro. Sendo, per vendicarsi del tempo perso inutilmente con quel muro di gomma di Rukawa, aveva deciso semplicemente di ignorarlo: rubava tutte le palle dirette a lui e, quando poteva, scambiava marcature, mandandogli Kiyuwa e tenendosi Heiji. Era divertente guardare la Volpe cercare la palla per poter giocare; nello Shohoku, Akagi lo lasciava perdere non solo perché il suo gioco era indispensabile, ma anche perché aveva altri giocatori messi peggio di lui, altrettanto difettosi insomma. Ora, in una squadra così, soprattutto con Sendo e Maki, il suo difetto era più visibile e fastidioso. Proprio per questo, il Capitano aveva deciso di lasciarli nel loro brodo, mentre loro tre avrebbero giocato come si deve.
Peccato che, a un certo punto, Rukawa avesse deciso di essersi girato abbastanza i coglioni per quella giornata. Quando vide Jin passare a Sendo, si smarcò velocemente da Kiyuwa e corse verso la palla come un dannato; fortunatamente Sendo era occupato con Heiji, così riuscì a toccare palla, dopo dieci minuti buoni, e a correre.
Se speravano di poterlo costringerlo a giocare di squadra, avevano sbagliato di grosso. Corse in solitaria verso il canestro, mentre il Gorilla gli ringhiava dietro,  e si fermò a pochi passi dall’aria di tiro con Heiji che lo fissava.
- Di nuovo insieme! – Esclamò quello, divertito, poi scattò l’ennesimo duello all’alba.
Doveva ammettere che smarcarsi era sempre più difficile e faceva del suo meglio per ignorare le mani libere di Maki alla sua sinistra. Alla fine approfittò di una distrazione dell’Ala piccola e tirò a canestro.
Il punteggio era ora di 58 a 56 per il Kanagawa, di cui sei della Volpe.
Quegli idioti della panchina cominciarono a gufare contemporaneamente e, quasi allo stesso tempo, Rukawa si sfracellò a terra per un Fallo di Fukida.
- Ah, scusami… - fece quello lì, mentre la Volpe mugugnava.
- Ehi, funziona! – Sogghignò Mitsui tanto forte che Rukawa lo sentì – Andate a cagare…
- Adesso possiamo anche tirarti i piedi! – Se ne uscì la Scimmia e giù tutti a ridere come beoti.
 Rukawa ebbe la mezza idea di lasciar perdere i tiri liberi per saltare sulla panchina a peso morto, poi pensò che poteva sempre affogarli alle docce dopo. Tirò dalla linea dei due, andando a segno entrambe le volte, poi fu il turno di Maoru, che cominciò a correre nella loro area come  una gazzella.
- Mia! – Maki gli rubò la palla con la consueta facilità, passando a Jin che, anziché tirare come suo solito, si ritrovò ad un corpo a corpo con Fukida, riuscendo per altro a vincere; a quel punto, la panchina se ne uscì con una standing ovation che lo fece quasi schiantare a terra dal ridere. La palla finì ad Akagi che terminò con un dunk, efficace come suo solito.
Dopotutto la partita non andava così male, ma quando la palla finiva a Rukawa, lui e Heiji sembravano scollarsi totalmente dal gruppo e un po’ tutti cominciavano a scazzarsi. Più volte Ayako aveva visto Eiko sbriciolare con lo sguardo suo fratello, e lei quasi quasi era tentata di tirare una pallonata in testa a quell’idiota.

Intanto in campo, Rukawa faceva del suo meglio per non strangolare quel drogato cronico.
- Rompiballe – sibilò, quando si ritrovò a pochi passi da Sendo, che cercava di fregargli la palla. Heiji rimase un attimino sconvolto dal fatto che le due ali del Kanagawa sembravano essere più rivali che altro, poi partì alla carica contro Rukawa; Kiyuwa si ritrovò a fare lo stesso con Sendo.
- Oh che bella famiglia felice! – Esclamò la Scimmia terza dello Shiroi.
Sendo sorrise – Grazie per la palla! – Replicò, mentre riusciva a strappargliela di mano.
- Dannato… - borbottò Rukawa.
Quasi ad un segno convenuto, corsero tutti verso il canestro; Sendo tirò, colpendo il tabellone e mezza squadra saltò al rimbalzo, che fu preso da Rukawa. In panchina, venne l’ infarto a tutti, ma soprattutto ad Hanamichi che sbraitò per un quarto d’ora sull’importanza di un rimbalzista, più precisamente lui, nella squadra.
- Mollala, Hana! Solo perché sai prendere qualche palla… - lo interruppe Mitsui.
- Dannato Scorfano!
- Ma porca paletta, la piantate? – S’intromise Ayako, con un colpo in testa per uno.
In campo, Rukawa si fece fregare la palla di Heiji che riuscì a smarcarsi più volte fino a scontrarsi con lo schiacciamosche di Akagi. Volò col culo per terra e tutte e due le panchine scoppiarono a sganasciarsi.
- Che amici… - borbottò l’Ala piccola verso i “suoi” compagni dello Shiroi.
- Non… prendertela… - se ne uscì Kiyuwa, frantumandosi le ossa nel tentativo di non ridere.
- Vuoi un corazza?! – Gli gridò Mitsui, prima di rotolare sotto la panchina con le lacrime agli occhi.
Fujima e Eiko si fissarono come a chiedersi in che circo fossero capitati, poi la partita riacquistò una parvenza di serietà. Tra Rukawa col dente avvelenato e Sendo in aria di vendetta, la partita continuò con il vantaggio dello Shiroi e conseguente scazzo di Akagi, che fece richiamare il time out con la voglia di disintegrare la testa a entrambi.
- Ok, voi due… - abbaiò, di fronte alle due ali, - non mi interessa un fico secco dei vostri problemi e delle vostre paturnie. Giocate insieme, altrimenti non servite a nessuno! – Sbottò.
In panchina c’era aria di bufera, anche se Mitsui, Kiyota e Miyagi cercavano di fare del loro meglio per non morire dal ridere: in quello stato, il Gorilla li avrebbe colpiti con la sua clava.
Sendo guardò Akagi, inarcando un sopracciglio – Io non ho nessuno problema! – Assicurò, mentre il Capitano fissava Rukawa. Sospirò e lo richiamò da parte.
Ora tutti, compresi Hanagata e Maki, cercavano di sentire cosa stesse sussurrando Akagi, ma la sua faccia amichevole non li invogliava certo a rischiare.
- Stammi a sentire – cominciò il Capitano, – lo so che sei sempre stato un solitario, ti conosco. Nello Shohoku non avrei fatto problemi, ma qui… già metterci d’accordo sulle basi per noi che siamo sempre stati rivali è difficile, figurati se uno fa di testa sua! – Confessò, arrabbiato.
Rukawa lo fissò, imperturbabile.
- Se non giochi con l’altra Ala, dovrò sostituire uno dei due. E non ho dubbi su chi ricadrebbe la scelta – fece alla fine, fissandolo.
Per quanto fosse legato ai membri dello Shohoku, doveva fare il bene della squadra e se avesse dovuto scegliere tra Sendo e Rukawa, davvero non aveva dubbi che l’ex compagno di squadra avrebbe perso. Si allontanò a passo di marcia, scuro in volto, mentre la Volpe lo squadrava meno amichevole che mai. Per chi lo conosceva bene, sapevano che significava guerra!
Ad Heiji certo non andava meglio.
Dopo aver cercato di evitare lo sguardo penetrante di sua sorella, sbottò – Che c’è?
Eiko sbuffò – C’è una squadra con te, l’hai vista vero?
Il ragazzo roteò gli occhi – Sììì – belò, ma Eiko lo guardò minacciosa – Riprova a giocare da solo e giuro che la finale te la guarderai da casa!

Ecco, niente di meglio di una strigliata per migliorare l’umore del campo, pensò Kiyota osservando quei due diavoli: Rukawa e Heiji Hisae saltellavano allegri e gioiosi per il campo, atterrando chiunque gli si parasse davanti. Sembravano due bestie inferocite.
Alla terza palla mandata fuori per scazzo, Sendo quasi pensò che Kaede volesse sabotare la squadra. Fregò la palla a Kiyuwa e corse verso il campo avversario, mentre si scontrava con Fukida; lottarono per un po’, poi riuscì a smarcarsi, trovandosi di fronte Kisame.
- Non passerai! – Sbottò quello, parandosi davanti come una muraglia di due metri e passa.
Sendo fischiò, poi con la coda degli occhi vide Rukawa smarcarsi da Heiji; era il momento di giocare un po’ tra loro. Con la sensazione che Akagi lo avrebbe decapitato, passò la palla alla Volpe che riuscì a fare canestro con un bel dunk convinto.
Certo, lo avrebbe negato fino alla morte, ma Sendo lo aveva visto sorridere per l’azione che avevano studiato per ore la notte precedente.
Lo Spaventapasseri gli passò accanto – Ora, vedi di giocare come si deve – borbottò.
- Se – rispose scocciato la Volpe.
Beh un minimo di miglioramento c’era pure. Sarebbe stato un attimino meglio se la Volpe si fosse almeno sforzata  di fingere, invece di aspettare che la palla gli piovesse dal cielo tipo benedizione. Dopo la decima volta, persino all’uomo dalla “trance perenne” salirono in cinque minuti.
- Rukawa! – Sbottò rabbioso Sendo dopo dieci minuti e quello, anima pia lui, decise fosse meglio passargli una misera palla, giusto per non svegliarlo dallo stato comatoso in modo troppo brusco. Sendo afferrò la palla furioso, tanto che Maoru decise di voler continuare a vivere, spostandosi, e andò a canestro con furia.
- Ohoh, lo Spaventapasseri ci sta crollando! – Gufò Kiyota, che sembrava tutto fuorché dispiaciuto della cosa.
- Mannò, figurati! Quello è un Buddha! – Rimbrottò Mitsui.
E, infatti, il “Buddha” ridacchiò in modo alquanto sinistro, quando il suo caro collega colpì il parquet di culo a causa di Kiyuwa. La Volpe lo fissò, augurandogli probabilmente ogni possibile atroce tortura, poi andò ai tiri liberi.
Tutto questo, contornato dagli svalvolamenti di Akagi, che ormai si controllava per pura bontà divina, e di Maki, che cominciava ad avere la mezz’idea di piantare in asso la partita e andarsi a spaparanzare al sole.
Fortuna delle fortune esisteva Jin che, o perché eternamente drogato o perché intimamente ebete, fingeva di non vedere nulla e proseguiva allegro e gioioso per la scarpata della beata ignoranza. La Guardia perse la palla che gli passava Maki e, dopo essersi smarcato da Maoru, riuscì a segnare nuovamente.
Il punteggio era ora di 63 a 60 per il Kanagawa, mancavano dieci minuti e si era anche esaurita la pazienza di tutti.
Di certo, furono i dieci minuti più lenti della loro vita.
Sendo, in uno slancio di pietà, passò alla Volpe che si ritrovò il solito Heiji di fronte. Si scrutarono per qualche istante e, fortunatamente, nessuno di loro profferì parola. Rukawa si mosse verso destra, ma Heiji lo anticipò, piazzandogli il braccio sotto al naso; lottarono per un bel po’, mentre gli scricchiolii del parquet sembravano immersi nel silenzio del palazzetto.
- Dannazione… - sibilò L’Ala dello Shiroi, che non riusciva a prendergli la palla. Stranamente, nessuno dei compagni liberi avevano richiesto un passaggio e Rukawa gliene fu quasi grato.
Forse avevano capito.
Fu giusto negli ultimi cinque minuti di lotta, che Maki e Sendo cominciarono a dare segni di nervosismo; lui poteva benissimo perdere tutto il tempo del mondo, rinunciare alla sfida e tenere la vittoria già in pugno, visto che erano già i vantaggio.
Ma, purtroppo avevano già capito che non era nell’indole della Volpe. Maki gli lanciò una muta richiesta, ma Rukawa scosse il capo: doveva fare da solo, maledizione!
Uno spostamento brusco, una distrazione, e la mano di Heiji ruppe la difesa, rubandogli la palla.
- Cazzo! – Sbottò, correndogli dietro.
Come per magia, lo stadio esplose di rumori: incitamenti dei viola-giallo, le grida dalla panchina del Kanagawa, le imprecazioni contro di lui… ma non doveva ascoltare, non poteva permettersi di fermarsi ad ascoltare. Se avesse segnato con una tripletta, avrebbero avuto la prima sconfitta; voleva dire non poter arrivare primi, voleva dire perdere per colpa sua. Della matricola della situazione.
Rukawa smadonnò in un sussurro, poi si parò davanti all’Ala Piccola.
- Credo che segnerò, sai? – Sbottò quello, che cercava di arretrare.
La Volpe teneva d’occhio la linea dei tre che Heiji Hisae aveva piazzata davanti ai suoi piedi; se avesse tirato in quell' istante, avrebbero perso. Quasi non se ne accorse, quando si sbilanciò in avanti con un gesto brusco, mandandolo a tappeto. L’arbitro fischiò per i tiri liberi dalla linea dei due.
Si posizionarono tutti ai fianchi di Heiji. Sendo fissava Rukawa, indecifrabile; Akagi era molto più esplicito: sembrava pronto a torcergli il collo.
La Volpe si concentro così intensamente sul canestro, che sperò si staccasse e cadesse di schianto. Ma a quanto pareva, l’Essere Celeste lassù lo amava o comunque lo trovava simpatico, perché dopo il primo tiro a segno, il secondo volò fuori e il Kanagawa vinse per 63 a 62.
Tutta la panchina proruppe in un sospirò generale, tornando a far funzionare i polmoni, mentre quelli dello Shiroi si disperavano in giro per il campo.
Non era da lui, ma Rukawa si ritrovò a chiudere gli occhi, passandosi le mani sul viso: ci era andato vicino, molto vicino. E probabilmente ora doveva sorbirsi non pochi problemi.  Infatti la voce di Jin gli arrivò all’orecchio con un – Se fossi in te, non aprirei gli occhi prima del ritorno in patria – non molto incoraggiante.
La Volpe provò a guardare attraverso le dita e si ritrovò piazzato il grugno di un Akagi più nero del solito.
- Noi dobbiamo parlare – annunciò, con tono da oltretomba, e si allontanò calpestando chiunque gli si parasse davanti ai piedi.
Anche per i suoi standard, il silenzio degli spogliatoi era stato fin troppo, soprattutto per una vittoria. Quando si spostò sotto la doccia, si ritrovò a pensare che, in effetti, vincere solo per un errore dell’avversario non era un granché.
- Stai pensando di affogarti? – Rise Jin, passando alle due spalle e aprendo la doccia al suo fianco.
- Hn – rispose lugubre. Quello gli sembrava sempre più fuori dal mondo.
Come se gli avesse letto quelle parole in fronte, Jin scrollò le spalle – Beh, tutti sbagliano.
E con questa perla di saggezza sopraffina, uscirono all’esterno dove Rukawa ebbe giusto un filo di terrore puro, al pensiero di quello che avrebbero detto quei decerebrati.
E, in fondo, doveva aspettarsela.
Quando li videro arrivare, partirono in quarta dal fondo del corridoio, muovendosi come una mandria di bufali inferociti. Sorpresa delle sorprese, la prima punizione fu da parte di Ayako che lo colpì così forte da mandarlo lungo svenuto.
- Razza di caprone! – Sbottò, - Ma possibile che devi fare sempre di testa tua? Mi è quasi venuto un infarto, porca paletta! – Sbraitò.
Rukawa si limitò ad inarcare un sopracciglio, non avendo nulla di meglio da fare; di confessare di aver sbagliato, manco a parlarne, che si buttassero giù da un ponte tutti quanti.
Ovviamente dovette sorbirsi per tutto il tragitto il silenzio dei titolari tranne Jin, ma lui era roba a parte, e le occhiatacce di Ayako, Spaventapasseri psicotico e Gorilla, più i rimbrottamenti della Scimmia che era "sicurissimo che avrebbe fatto così".
Arrivati al Tempio, aveva già deciso che ne aveva le palle piene ed era quasi pronto a chiedere pietà, quando arrivò la mazzata finale: quel cerebroleso dalla testa rossa vuota come un cocco, gli arrivò contro con uno scontro frontale da far risuonare  tutta la Sala e mandarli tutti e due a salutare gli angeli.
- Pezzo di cretino! – Sbottò la Volpe, rialzandosi.
- Ah io?! Tu sei un imbecille! – Gli sputò in faccia l’idiota, - Hai quasi fatto perdere la squadra! Sempre lì a fare la diva, ma sta volta hai preso uno più forte di te! E se riusciva a fare canestro? Avremmo perso solo perché tu vuoi fare il figo! – Esplose tutto insieme.
- Abbiamo vinto – rispose impassibile lui.
Kiyota sbuffò, ma fu Sendo a rispondere – In modo stupido! Abbiamo vinto solo perché Heiji ha sbagliato. Se ti sembra una vittoria meritata…
La Volpe gli lanciò un’occhiata di fuoco. Ok, lui parlava poco, ma si era già stracciato le palle di tutte quelle accuse – Tu l’altra volta hai fatto a modo tuo, con Miasami. Ora io ho fatto come mi pareva, non ci vedo tanta differenza – sentenziò e li piantò in asso, per andare al piano di sopra a passo di morte.
Hanamichi fumava dalla rabbia e si arrampicò sulla scalinata, ululando come un bisonte ferito – Dannata Volpe!
I loro schianti si sentirono per un bel po’. Per ora, Teppista e Tappetto avevano deciso di dare un po’ di pausa alla Volpe spelacchiata e stressata, mentre Akagi ringhiava ancora come un orso imbestialito; Sendo, arrabbiato pure lui, si limitava al silenzio, mente Hanamichi tentava l’approccio “Terapia d’Urto”, che consisteva fondamentalmente di frantumarsi e farsi frantumare tutte le ossa del corpo.
- La pianti di fracassarmi i coglioni? – Sbottò, al limite e molto educatamente, Rukawa, mentre tentava di spaccargli la porta sul naso.  
Hanamichi lo fissò, grugnendo – E’ la volta buona, che qualcuno ti picchi a sangue, razza di demente! Che lo fai con noi è pure accettabile, ma in un torneo così! Io lo sapevo! Idiota! – Continuò a rompergli l’anima, dall’altro lato del corridoio.
Rukawa alzò gli occhi al cielo – Paranoico.
- Volpaccia Boriosa! – Ringhiò il rosso.
La Volpe in questione, finse di sbadigliare – Possiamo andare avanti all’infinito, ma io ho sonno, quindi vai a rompere qualcun altro.
- Scordatelo! Devi pentirti di quello che hai fatto!

Al piano di sotto, Fujima guardava un pelo preoccupato il soffitto che tremolava – La pianteranno prima o poi o ci cadranno in testa?
Akagi sbuffò – Non penso. Quasi quasi mi sento di essere d’accordo con Hanamichi, il che è preoccupante…
Hanagata lo fissò – Sono due estremi troppo…
- ... estremi – aggiunse il Teppista, ghignando. – Sono due imbecilli che non sanno parlare decentemente e devono spaccare i coglioni.
- E come al solito, i tuoi riassunti sono un amore – lo prese per il culo Miyagi, entrando.
- ‘fanculo, Tappo!
- Fine e delicato e anche questa non è una novità… - grugnì Miyagi, - Piuttosto, domani vedremo Akira Miasami contro Aki Haranobu! – Ghignò, impugnando il programma del Torneo.
- Aha! Ne vedremo delle belle allora! – Sbottò cupo il Gorilla.
- Secondo me si azzuffano!
- Secondo me lo speri, Teppista che non sei altro! – Lo rimbeccò Miyagi e continuarono a scornarsi anche sulle scale.
Akagi borbottò come una teiera – Piantatela e andata a dormire! – Gridò e la voce di Mitsui lo raggiunse dall’alto dei cieli – Schiantati, Gori! Hai meno vita di mia nonna!
- Io vado su è gliela faccio vedere la vita… gli ballo sulle ossa frantumate ecco che faccio… - cominciò a blaterare Akagi, uscendo con aria minacciosa dalla cucina.
Fujima sorrise – ‘Sta buono, falli rilassare un po’!
- E capirai la fatica immane che fanno! Si ammazzano dal ridere ogni santa partita, mangiano e bevono a sbafo, ogni tre quarti vogliono festeggiare! – Continuò a borbottare, per poi ringhiare a quei dementi del piano di sopra che ancora fracassavano i timpani.
- Altro che caserma! Una dittatura! – Sbottò Mitsui, spaparanzato sul letto della camera aperta.
- Dormi idiota, piantala di rompermi l’anima. E chiudi questa porta che non tutti desiderano vederti in tutto il tuo splendore…
Solo dopo tre ore, tra lanci di scarpe da una porta all’altra e ululati del Capitano, la voce di Ayako dal corridoio li raggiunse – Banda di caproni! Non so se ve ne siete accorti, ma avete superato la seconda fase! – Gridò, visto che quegli imbecilli erano troppo impegnati a frantumarsi le palle o distruggerle a Rukawa, per accorgersene.
- Yeeeah! – Un urlo selvaggio arrivò niente meno che dalla stanza delle due Scimmie.
- Domani si festeggia! – Fecero invece Teppista e Tappetto.
- Col cavolo! Andate a dormire gente inutile! – Ringhiò il Capitano dall’altro lato.
Ayako cominciò a rotolare per il corridoio, ridacchiando – Ok, ok. Vado a dormire che è meglio, notte banda di psicotici!
Si addormentarono ancora più tardi, quando in pratica era ora di alzarsi, pronti a ben tre giorni di pausa prima della finale!


N/A

Io chiedo venia per il ritardo mostruoso ma ho un bel pò di casini in giro... Bien, anche questa è fatta e come al solito Rukawa ci mette del suo. Ovviamente, la sua punizione non è ancora nemmeno iniziata!
A quanto pare vi ho fatto ricredere abbastanza sulla mia velocità eh? XD
Spero di ricominciare a seguire i vecchi ritmi.
Ora un saluto a voi povere anime:

Aka_z: Hi ^O^ Beh sì, ovviamente tutte le partite sono più lotte greco-romane che partite di basket vere e proprie... ma era anche ovvio con le riserve in campo. XD
Aki, sì... è il suo compito stare sulle balle e nel prossimo tra lui e Miasami faranno a gara a chi rompe di più.
Kiyota è tenero sempre, non diciamo sciocchezze ù.ù
E anche Rukawa ha un lato teneroso di sé, anche se si vede pocho come in questo capitolo. La long la pubblicherò tra poco e spero davvero che ti piacerà!

Sole88: Oddio, davvero non credevo che lacosa in firma servisse davvero XD
Sono contenta che tu sia venuta a dare un'occhiata e mi dispiace di averci messo tanto!  Sì, scegliere di usare i Best è stato difficile, ma volevo puntare su qualcosa di originale... come vedi, però, spesso le "riserve"rompono come al solito. XD
Anzi no, senza il forse.
Sì, Sendo è dotato di cintura di castità bella spessa, ma devi ammettere che in certi casini ci si va a mettere lui!
Ben, al prossimo allenamento! XD

Ora un saluto  ai dodici che l'hanno messa tra i preferiti:

20jp90
antote
asthenia
Bella07
gaara4ever
HPalessandra
kenjina
klikka
lilli84
lucilla_bella
Scorpyon 
Trilla 

Avendo io la museruola, non dovrei mordervi in caso di recensioni, quindi fate pure ù.ù
Alla prossima <3
   
 
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