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Autore: Annabeth_Granger1    16/08/2015    1 recensioni
Ciao! Questa è la minilong Chrisse e Percabeth di cui avevo parlato. Spero vi piaccia.
Dal capitolo 1:
[...] Ormai guardava sempre la finestra, anche per ore infatti era successa una cosa alquanto strana pochi giorni prima .....
[..] "Annabeth, tranquilla, dovrò incontrarmi solo tutti i pomeriggi con Chris. Non vado mica in missione per salvare il mondo .... un altra volta!" disse Percy.
[..] Non avrebbe mai pensato di dirlo. Clarisse era gelosa di Percy. Ma questo non poteva mai accadere no? Perchè non poteva essere gelosa di quel pivello. Lei era Clarisse la Rue che diamine!
Dal capitolo due:
[...]"Tranquille abbiamo quello che vi serve -come sempre-" dissero all'unisono i fratelli Stoll porgendo ad Annabeth e Clarisse una delle strane bottigliette a testa.
Terzo capitolo ripubblicato.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Rodriguez, Clarisse La Rue, Connor Stoll, Jason/Piper, Percy/Annabeth, Travis & Connor Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Regali nascosti, litigi e …
Capitolo 3: Spionaggio.
 
Mini angolo dell’autrice iniziale: Vi lascio subito alla lettura. Ma prima voglio solo dire di non uccidermi appena arriverete in fondo. Buona lettura ;)
 
Annabeth
Bere un intruglio di cui non sai il sapore, non era uno degli hobby preferiti di Annabeth. Aveva già bevuto vari liquidi non identificati e grazie, ma no grazie. Basta intrugli. Ma il destino a quanto pareva, diceva il contrario. Va bene il liquido strano, ma con una capello di Jason, no! Qualcuno ce l’aveva proprio con lei. Piper e Jason si stavano strappando una ciocca di capelli. Quando ebbero finito a Clarisse fu data la ciocca di capelli di Piper e a lei la sopracitata ciocca di capelli del Figlio di Giove. Era una Figlia d’Atena! Non poteva essere schizzinosa! Aveva superato il Tartaro, insomma! Bevve tappandosi il naso. La pozione era diventata azzurra mentre quella di Clarisse rosa. Appena ebbe finito di bere le venne un conato di vomito e, sia lei che Clarisse, andarono in bagno. Ma nessuna delle due vomitò. I visi delle due ragazze erano piene di bolle ed avevano la pelle molliccia, come se fosse fatta di pongo. Essi si trasformarono, insieme ai loro corpi. Quello di Clarisse divenne più snello, gli occhi adesso erano caleidoscopici, i capelli le si allungarono e il viso cambiò forma. Era diventata la fotocopia di Piper. Ad Annabeth, invece, le si accorciarono i capelli, facendoli diventare anche un po’ più scuri. Il petto e le spalle si irrobustirono. Il viso divenne più squadrato. Gli occhi si colorarono di azzurro. Era diventata identica a Jason. Tutte e due misero dei vestiti del personaggio che avrebbero “interpretato” e uscirono dal bagno.
<< Wow, sono così bello? >> disse Jason, scherzoso.
<< Non fa ridere! >> disse Annabeth, ma dato che in quel momento aveva la voce di Jason, non fece altro che aumentare le risate. Però appena la ragazza/Jason  li guardò in cagnesco, tutti smisero di ridere. Infondo, era pur sempre Annabeth!
<< Ok, allora dato che la pozione dura solo un ora, vuoi sbrigarti Annabeth? >> disse Clarisse, stranamente in modo gentile. Tutti cercarono di trattenere le risate pensando che quella vocina era usata da Clarisse la Rue.
<< Va bene, ma se ci vedono … ? >>
<< Dovete fare finta di abbracciarvi, almeno! >>  disse Connor (o Travis?) ridendo sotto i baffi. Annabeth pensò che non avrebbe mai dovuto chiedere aiuto ai fratelli Stoll. Quella era la cosa più strana che aveva fatto in tutti i suoi diciassette anni, e ne aveva fatte di cose strane.
<< Annabeth, >>
<< No, ora si chiama Jason. >>  intervenne il figlio di Giove, beccandosi un occhiata dall’ormai “Nuovo Jason”  e dalla fidanzata.
<< Stai tranquilla, respira a fondo. So che è difficile, ma io lo avrei fatto. Siamo semidei. Andare nella foresta anche solo per parlare può essere pericoloso. >> continuò da dove era stata interrotta Piper.
<< Ma se tu e Jason ci andate sempre, per fare chi sa cosa! >>  s’intromise Travis (o Connor?) facendo un sorrisino malizioso.
<< Ma noi abbiamo il nostro posto segreto! >>
<< Certe volte sei più ottuso di Percy, Jason! >> disse Piper, sgridando il fidanzato.
<< Ehi! >> disse Annabeth. Solo lei poteva dire che Percy era ottuso. E poi sì, senza Percy non sarebbe mai riuscita a vivere. Comunque, infondo Piper aveva ragione. Si sarebbe travestita in tutte le persone del mondo solo per amore. Amore per quel Testa d’alghe.
<< Andiamo! Il tempo stringe! >> e con questa affermazione fatta dalla figlia di Ares, Annabeth e Clarisse uscirono dalla casa di Zeus.
 
<< Clarisse! Non fare tutto questo rumore! >> erano arrivate nel cuore della foresta. C’era la cascata e il pugno di Zeus. Nel guardarlo ad Annabeth vennero i brividi. La battaglia del labirinto era ormai passata da un pezzo, ma erano morti molti semidei. A lei non piaceva quel posto. Le ricordava quella Caccia alla Bandiera in cui c’erano stai anche Charles e Silena. Era davvero triste ricordarli. Infatti quella stessa sera i due avevano guardato le stelle cadenti nel cielo. Si ricordò di quando aveva invitato il suo Testa d’alghe, mentre lui era troppo timido per farlo. * Nel pensarci Annabeth stava quasi per mettersi a piangere. Ma non era il momento di pensarci. Perché davanti a loro c’erano Percy e Chris che parlavano. O per meglio dire, sussurravano. Non si sentiva niente.
Proprio in quel momento Percy le vide. La figlia di Atena pensò che non ci poteva avere meno sfortuna di quella. Non fecero nemmeno in tempo ad avvicinarsi per far finta di baciarsi/abbracciarsi che loro erano già davanti alle due ragazze/Jason e Piper.
<< Ehi, bro! >> disse il figlio di Poseidone rivolto ad Annabeth.
<< Bro? Ah, sì ciao bro! Come butta? >> Percy la guardò in modo sospettoso. La guardò dritto negli occhi. Annabeth si sentiva molto a disagio.
<< Ciao ragazzi! Che ci fate qui? Il vostro posto non è da quelle parti? Sapete non è la prima volta che vi vediamo. Vi si vede spesso da queste parti. E poi i pettegolezzi girano … >> disse Chris, alzando il sopracciglio con un espressione maliziosa, ma anche molto comica. Clarisse arrossì, ma fortunatamente sarebbe stato ciò che avrebbe fatto anche Piper.
<< Ci stavamo andando! >> disse Annabeth, reprimendo il disgusto. << Abbiamo fatto una strada diversa dal solito. >>
<< Wow, superman biondo! Solitamente è la tua ragazza che parla! Ma, come mai non hai gli occhiali? >>
Ecco cosa si era dimenticata! Gli occhiali!
<< Sai sono un po’ scomodi se vai nella foresta! >> disse lei, prendendo una qualunque scusa al volo. Percy sarà anche un po’ ottuso, ma non stupido. Era intelligente quando voleva. E le occhiate che stava dando ad Annabeth non fecero che metterla ancora più a disagio. Sapeva che era in realtà era lei non Jason?
<< Ora ce ne dobbiamo proprio andare. >> disse Clarisse, nervosa. Annabeth stava per imprecare in greco antico. Clarisse non aveva la lingua ammaliatrice. Ed inoltre mancavano solo cinque minuti e la pozione avrebbe finito l’effetto. Per cercarli avevano impiegato più di mezz’ora. Dovevano berla nella foresta! Perché non ci avevano pensato prima? Se mai sarebbero tornate un altro giorno, magari con un nuovo travestimento o un nuovo piano. Annabeth vedeva come Percy la guardava. Come se la guardasse dentro l’anima. Forse era solo un’impressione .. no? Pure Chris guardava Clarisse in modo strano. Avevano gli occhi a Raggi X?
Passarono ben due minuti di silenzio, in cui Annabeth voleva scappare ma non poteva. Quei due occhi color del mare la inchiodavano sul posto. Anche gli occhi di Chris sembravano avere lo stesso effetto su Clarisse, che rimaneva immobile, cosa strana per il suo carattere irrequieto. Con Chris lei cambiava. Lo si vedeva.
Tre minuti.
<< Dai perché non ci fate vedere dove vi nascondete? >>
<< Non fare il curiosone, piv … Percy! >> disse Clarisse, facendo quasi saltare la copertura.
Due minuti.
<< Bro, Dai! Io e Piper vogliamo rimanere da soli! >>
<< Sì, ora lasciate andare sia me che Jason? Insomma! Vogliamo la nostra privacy! >> disse Clarisse, quasi convincente.
Un minuto.
I secondi passano in fretta se ce ne sono dieci di essi in cui si parla e gli altri cinquanta dove si aspetta la risposta.
<< Ma è un attimo, bro! Dopo vi lasciamo andare tranquillamente! >>
<< No, Testa d’alghe! >> Annabeth si coprì la bocca dopo averlo detto.
Zero.
A Clarisse iniziarono ad accorciarsi i capelli. La maglietta e i pantaloni diventarono stretti. Gli occhi tornarono del colore di prima. Ad Annabeth gli si allungarono e si schiarirono i capelli, diventando di nuovo pieni di boccoli. Gli occhi tornarono grigi come la tempesta. Il petto e le spalle tornarono come prima. L’ora era passata e le ragazze tornarono normali. Gli occhi di Percy diventarono un mare in piena. Chris iniziò a diventare rosso di rabbia.
<< Sapevo che eri tu! Perché Annabeth? >>
<< Percy … io … >>
<< Annabeth ti riconoscerei anche nel corpo di Festus. I tuoi occhi, di qualunque colore possano essere, li riconoscerei ugualmente. Il tuo modo di parlare. Quel Testa d’alghe non ha fatto che confermare il tutto. Non mi importa come hai fatto a trasformarti. Non importa il perché siete tornate normali. Mi importa sapere il perché. Ma se non ti fidi di me. Se pensi che io sia un idiota, dimmelo e basta! >>
Rabbia e tristezza riempirono gli occhi del ragazzo. Annabeth era immobile, ferma. Pensava tutto i contrario di ciò che Percy aveva detto. Lei si fidava di lui. Era un po’ ottuso, non un idiota. Per niente. Lui era la sua roccia. Lui era … tutto per lei. Vedendo che Annabeth non rispondeva, lui se ne andò, le lacrime intrappolate difficilmente nei suoi occhi.
<< PERCY! PERCY! Percy! Percy! percy, percy … non andartene via da me .. Percy … >> Annabeth stava piangendo.
<< Clarisse, avevo capito che eri tu. Non ho niente da dirti. Mi hai deluso. >> Chris non era un tipo da poche parole. Stava per piangere anche lui.
<< Chris! CHRIS! >> Clarisse aveva una mano sul cuore. Per la prima volta, Annabeth la vide con le lacrime agli occhi. La figlia di Ares se ne andò via, correndo. Mentre Annabeth rimase lì a piangere, accovacciata al pugno di Zeus. Le lacrime le solcavano  continuamente il viso. Lei non si degnò nemmeno di asciugarle. Aveva perso Percy. La sua ragione di vita. Il suo Testa d’alghe. Il suo ragazzo con quel sorriso che rischiariva tutto. Quello che la aveva aiutata più di una volta. Il suo Percy.
 
La ragnatela le bloccava la caviglia, trascinandola nel baratro. Percy la prese. Aveva il viso un po’ sanguinante. Le braccia con dei graffi.
<< Percy! Lasciami! Cadrai anche tu! >>
<< Mai! >>
Arrivarono anche Nico e Hazel. Gli altri stavano prendendo l’ Athena Partenos.  Quella statua per cui la figlia di Atena aveva quasi perso la vita. Quella che avrebbe aiutato a sconfiggere Gea.
Percy si mise a parlare con Nico, la mano che cercava ancora, invano, di non far cadere la ragazza. E lui stesso.
<< Nico! Dall’altra parte! Promettilo! >>
<< Ma, Percy .. >>
<< Promettilo! >>
<< Promesso. >>
Percy si girò verso di lei. Verso Annabeth.
<< Noi staremo insieme, >> le promise.  <>
E insieme caddero nel baratro. Abbracciati.
 
Annabeth pianse ancora di più. Lei aveva infranto la promessa. Lei aveva portato alla rovina Clarisse, facendola litigare con Chris. Aveva distrutto tre cuori. Era sua la colpa. Tutta sua.
E continuò a piangere per ore e ore, ripensando irrimediabilmente alle avventure passate con Percy. Il suo ex ragazzo.
 
Note dell’ autrice (se così la si può definire):
*Nel libro segreto, nel racconto del drago di bronzo, viene raccontata questa storia.
Scusatemi! * Schiva un coltello, una spada, un pomodoro, un’ascia e una mannaia *
Scusatemi tanto per avervi fatto aspettare. Il capitolo è un po’ corto ma lo avevo programmato proprio così. Ora mi vorrete uccidere, lo so. Vi ho fatto aspettare quasi un mese per questo capitolo piccolissimo. Passando alla fic … hanno litigato. Io penso che con tutto quello che hanno passato, travestiti o meno, si riconoscano tra loro. Pure Annabeth riconoscerebbe Percy se fosse travestito da un altro. Hanno passato troppi pericoli per non riconoscersi. Non penso che la reazione di Percy sia esagerata. Se fossi stata in Annabeth li avrei spiati. Ma se fossi stata Percy mi sarei arrabbiata un sacco. Inoltre credo che, dato che sono usciti dal Tartaro, siano molto più sensibili di prima. Ho cambiato anche lo stile dei dialoghi. Spero che non vi dispiaccia il riferimento a “Il libro segreto”. È un libro troppo bello! L’ho già letto da un po’ ma il racconto de “Il drago di bronzo” sarà sempre il mio preferito tra i tre. Anche la scena del Tartaro mi sembra azzeccata (anche se triste). Passiamo alle domande: di cosa stavano parlando i due ragazzi? Faranno mai pace le due coppie? Si scoprirà cosa fanno Piper e Jason nel bosco? Ora vi lascio perché di sicuro vi ho già stufato oppure state cercando il mio indirizzo per farmi a fette.  A presto con il nuovo capitolo! * Saluta con la manina schivando una forchetta *
Annabeth_Granger1.
   
 
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