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Autore: Annabeth_Granger1    26/07/2015    0 recensioni
Ciao! Questa è la minilong Chrisse e Percabeth di cui avevo parlato. Spero vi piaccia.
Dal capitolo 1:
[...] Ormai guardava sempre la finestra, anche per ore infatti era successa una cosa alquanto strana pochi giorni prima .....
[..] "Annabeth, tranquilla, dovrò incontrarmi solo tutti i pomeriggi con Chris. Non vado mica in missione per salvare il mondo .... un altra volta!" disse Percy.
[..] Non avrebbe mai pensato di dirlo. Clarisse era gelosa di Percy. Ma questo non poteva mai accadere no? Perchè non poteva essere gelosa di quel pivello. Lei era Clarisse la Rue che diamine!
Dal capitolo due:
[...]"Tranquille abbiamo quello che vi serve -come sempre-" dissero all'unisono i fratelli Stoll porgendo ad Annabeth e Clarisse una delle strane bottigliette a testa.
Terzo capitolo ripubblicato.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Rodriguez, Clarisse La Rue, Connor Stoll, Jason/Piper, Percy/Annabeth, Travis & Connor Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regali nascosti, litigi e …
Capitolo 2: seguire i piani dei fratelli Stoll.


Appena varcata la soglia Clarisse si ritrovò immersa dai libri. Letteralmente. Infatti Malcom fece cadere uno scaffale. Lo avrebbe ucciso se Annabeth non l’avesse liberata dicendogli che le doveva parlare. L’unica risposta di Clarisse fu un “Ok” e seguì la figlia di Atena fuori dalla porta.
“Clarisse, sai che il tuo fidanzato si incontra con il mio, vero”
“Certo, perché non dovrei saperlo?” rispose Clarisse, sapendo dove Annabeth voleva andare a parare. Infondo, anche se non lo avrebbe ammesso, era ciò che voleva anche lei.
“Perfetto, ecco … io sono molto sospettosa e pensavo di spiarli … ho pensato che fosse strano che proprio loro due si incontrassero e … vorresti spiarli anche tu?” domandò Annabeth, una domanda strana dato che lei stava parlando con Clarisse la Rue.
“Ma non sappiamo dove si incontrano!”
“Io invece sì …” le rispose la figlia di Atena. Era strano che lei trasgredisse le regole ma anche Clarisse voleva spiarli quindi non disse niente. Infondo era molto curiosa.
“Quindi dove vanno tutte le volte?” chiese Clarisse, incalzando Annabeth per scoprire il tutto.
“Nella foresta.” Le disse Annabeth, indicando i vari alberi che c’erano alla loro sinistra.
“Te l’ha detto il pivello?”
“No, l’ho scoperto. Comunque parlami un attimo della tua discussione con Chris. Magari scopriamo qualcosa.”
Dopo che Clarisse le ebbe raccontato tutto Annabeth fece la stessa cosa. Quando ebbero finito (quella era stata la più lunga chiacchierata che avevano mai avuto) la figlia di Atena sfornò il suo piano che sarebbe stato il peggiore che lei avesse mai pensato … anche se non lo sapevano ancora.
“Naturalmente non possiamo andare con le nostre sembianze nella foresta perché potremmo sbucare nel posto dove ci sono loro e ci vedrebbero. Così ho pensato di chiedere ai fratelli Stoll se hanno qualcosa per aiutarci … sai ho sentito di te e Chris. ”* Era meglio se Annabeth non ne parlava. Era successo una cosa strana con pozioni, memorie andate e piani strambi. E naturalmente tante botte!
“Non mi va di chiedere proprio a loro!” disse Clarisse, facendo una smorfia di rabbia.
“Questo è l’unico modo Clarisse …”
“Va bene ma non ci metteremo tanto eh.”
“Va bene.”
Andarono alla casa di Ermes, e Clarisse (senza bussare, ovvio!) entrò prendendo Connor e Travis per le orecchie e trasportandoli fuori, ignorando le imprecazioni dei due fratellastri e di Annabeth. Dopo avergli spiegato tutto i due fratelli restarono un po’ in silenzio a pensare. Dopo Connor (o Travis?) schioccò le dita e l’altro capendo, dissero alle ragazze di aspettarli a casa di Zeus, dove ci sarebbe stato Jason. Le dissero anche che se non ci fosse stata insieme a Jason (cosa per loro improbabile) di chiamarla. Sentendo quelle strane indicazioni, Clarisse e Annabeth restarono per un po’ perplesse anche se si incamminarono subito per la casa di Zeus.
 
Arrivati alla casa di Zeus bussarono ed entrarono. Naturalmente dentro c’erano sia Jason sia la figlia di Afrodite, sorpresi della visita. Il ragazzo aveva anche il segno del rossetto di Piper sulla guancia. Anche se Clarisse capì che non si erano dati solo un bacio sulla guancia.
“Scusate ragazzi, ma Connor e Travis ci hanno detto di andare qui e che ci dovevate essere pure voi.” disse la figlia di Atena.
“Connor e Travis?” chiesero Piper e Jason.
A quel punto Clarisse e Annabeth iniziarono a raccontare tutto. La prima naturalmente omettendo qualche parte. Appena ebbero finito la porta si aprì ed entrarono Connor e Travis, con delle bottigliette e dei fogli in mano.
“Hola raga!” disse Travis (o Connor?) con in mano le bottigliette. Avevano il loro solito sorriso da malandrini, e le bottigliette che avevano in mano contenevano un liquido incolore. Strano, solitamente i fratelli Stoll con i colori ci sanno fare. Anche troppo.
“Ci siete tutti? Perfetto, ora, Annabeth e Clarisse avete spiegato tutto alla signora e al signor Grace?” chiesero i fratelli. Quando dissero l’ultima parte Piper e Jason arrossirono fino alla punta delle orecchie.
“Noi non siamo sposati!” dissero in coro questi ultimi. I fratelli Stoll risero e si misero sul letto di Jason, accanto ai due fidanzati.
“Allora avete una soluzione?” dissero tutte e due le ragazze, Clarisse con il suo solito tono da o-avete-ciò-che-ci-serve-o-vi-uccido, e Annabeth con un po’ di impazienza.
"Tranquille abbiamo quello che vi serve -come sempre-" dissero all'unisono i fratelli Stoll porgendo ad Annabeth e Clarisse una delle strane bottigliette a testa.
“E queste sarebbero?”
“Oh, si chiama pozione polisucco.”
“Questo non spiega niente.” borbottò Clarisse mettendo già la mano sulla spada.
“Se ci lasci spiegare! È una pozione che fa cambiare le sembianze a chi la beve. Noi abbiamo ideato un piano geniale …” disse Connor, interrotto nel mezzo della discussione da Annabeth.
“Non mi piacciono i vostri piani.” disse lei.
“Tranquilla, abbiamo pensato che se vedono voi due sareste nei guai, ma se vedono qualcun altro lo spionaggio riuscirebbe, come avevi pensato anche tu, Annabeth. Sappiamo tutti che Piper e Jason vanno nella foresta a fare solo gli dei sanno cosa e quindi pensavamo che voi dovreste prendere le loro sembianze. Quindi Annabeth si trasformerà in Jason e Clarisse in Piper, così li dovrete spiare facendo finta di essere loro e senza che Chris e Percy sappiano che in realtà siete voi. Facile come bere un bicchier d’acqua.”
“Facile la fate voi! Io sono una femmina e trasformarmi in un maschio … insomma no! E poi perché io devo trasformarmi in Jason?” disse Annabeth, con un tono stridulo non proprio da lei. Avrà anche combattuto contro Titani e Giganti, sarà anche caduta nel Tartaro, ma lei non si trasformerà in un maschio. No, per carità!
“Tu ti dovresti trasformare in Jason perché hai i capelli biondi. Quindi la trasformazione sarà più facile. E poi dopo un’ora l’effetto svanisce. E ci hanno assicurato che le parti basse non cambiano. Però c’è un piccolo problema …
“Quale, di grazia?” dissero le due, con Piper e Jason che stavano in silenzio ma molto attenti. Forse stavano pensando a come ribattere alla frase “Piper e Jason vanno nella foresta a fare solo gli dei sanno cosa”.
“Beh, per essere più credibili dovreste baciarvi e ….” naturalmente vennero interrotti da due grida stridule in stile moglie assassina.
“COSA?!”
“FATECI FINIRE! Dovreste baciarvi, è vero, ma non per davvero! Dovreste fare finta.”
“Questa è la cosa più difficile di tutta la mia vita!” Disse Clarisse, quasi impaurita, guardando Annabeth.
“Io amo solo Percy! E poi questa cosa è …”
“Va bene Annabeth, allora dovrete fare quello solo nel caso che loro vi vedano.”
“Non avete una pozione dell’invisibilità così la facciamo finita?” chiese Annabeth che, se la guardavi, sembrava di vedere gli ingranaggi del cervello da figlia di Atena in funzione. A quanto pare non gli piaceva proprio questo piano. E Clarisse era totalmente d’accordo con lei.
“No, se no ve l’avremmo data.” dissero i due, scuotendo il capo.
“Ma quella pozione, almeno, funziona?” s’ intromise Piper.
“Sì, ma per funzionare serve una ciocca di capelli della persona in cui ci si vuole trasformare.”
“Quindi noi dobbiamo bere quell’intruglio più una ciocca di capelli?” disse Clarisse, forse con voce più altera di quanto lei avesse voluto.
“Beh se non vi piace come piano.” disse Travis (o Connor?) mentre tutti e due si avviavano verso la porta della casa di Zeus.
“NO, NO! Va benissimo!” mentì Annabeth.
“Ok, ma allora, senza fare le schizzinose, prendete un capello di Jason e Piper. E che incominci la festa!”
 
Note dell’autrice:
*Qui Annabeth parla della mia altra storia "il piano TK, amore (im)possibile". Ciao! Ecco qui il nuovo capitolo! Abbiamo scoperto cosa c’è in quelle bottigliette. Ma delle domande restano aperte. Il piano andrà a buon fine? Di che colore diventerà l’intruglio? Cosa fanno Piper e Jason nella foresta? Riusciranno mai a distinguere Travis e Connor? Il bacio si dovrà fare? Con bacio io però non intendevo proprio toccarsi le labbra (non sono così cattiva e nemmeno i due fratelli), ma solo avvicinare i visi per far FINTA di baciarsi. Non shippo Clarisse x Annabeth. Ringrazio chi recensirà (se qualcuno lo farà) ma anche chi leggerà fino a qui. L'ultima cosa che vi voglio dire sono che ho indetto questo contest (link: http://freeforumzone.leonardo.it/d/11170930/Primi-appuntamenti-citazioni-e-prompt-/discussione.aspx e che spero vi iscriviate in molto. Al prossimo capitolo con il POV di Annabeth!
Annabeth_Granger1.
 
 
 
 
   
 
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