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Autore: xxlollipamxx    18/08/2015    2 recensioni
La dolce SoYoung sogna un amore come quello che vede tra i suoi genitori e tutti credono che la persona che possa darglielo sia YoungBae, il migliore amico di suo fratello Christian che conosce da sempre. Lei non ci crede, o forse non vuole farlo non sa definire la loro relazione, ma è convinta che non abbia a che fare con l'amore. Come se non bastasse, lui è preso dal suo debutto come rapper e non può permettersi di preoccuparsi di sentimenti, ma ha fatto una promessa a Christian: la terrà d'occhio ora che lui non può farlo come vorrebbe perché impegnato con l'università.
Questa storia è la seconda stagione di "Be my star", il mio primo lungo esperimento che ho portato a termine. Potete leggerla qui su efp se volete, ma potete anche non farlo perché questa storia si regge benissimo da sola.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Be my star 2

2


All'uscita da scuola, YoungBae mi sta aspettando appoggiato al muretto del cancello con le cuffie nelle orecchie e lo sguardo basso. Ogni ragazza che passa lo guarda e strilla qualcosa su cui non mi soffermo visto che saranno le solite “O mio dio, hai visto quanto è bello?” “YoungBae ti amo!” e simili. Saluto SeRi, che non sono sicura se lo stia guardando anche lei con adorazione, e mi avvicino a lui toccandogli una spalla. Alza lentamente lo sguardo verso di me e senza dire una parola si incammina verso la fermata.

Il bus, quando arriva, è quasi vuoto e andiamo a sederci ai posti in fondo. Lui continua ad ignorarmi preferendo la sua musica. Tiro fuori le mie cuffie e decido di estraniarmi anche io. Accendo l'ipod e, già dalla prima canzone, mi accorgo di aver sbagliato ipod e di aver preso quello di mia madre. Lo usa quando prepara la colazione. Di mattina non accende lo stereo per non svegliarci prima che le nostre sveglie suonino e deve averlo lasciato sulla mia scrivania questa mattina quando è entrata beccandomi a guardare il video suo e di papà. Sbuffo, ma ascolto comunque le sue canzoni che non sono altro che quelle del gruppo di papà. Mi fa strano sentirlo rappare come se fosse il re dell'universo quando io lo conosco come un padre protettivo, dolce e anche un po' strano a volte. Mi manca, ma stasera dovrebbe tornare dal suo viaggio di lavoro e non vedo l'ora perché ogni volta mi porta un regalo. Mi stupisce sempre. Conosce i miei gusti meglio di me.

Arriviamo alla fermata di YoungBae e scendiamo insieme. Mamma verrà a prendermi a casa sua. Una volta dentro il vialetto di casa sua, mi mette un braccio intorno alle spalle e mi tira verso di sé. << La vuoi smettere si restartene in disparte? Mica posso pensarci sempre io a te! >> mi rimprovera premendomi un pugno sulla testa. Urlo pregandolo di lasciarmi andare, ma niente, non mi ascolta.

<< Guarda che non ti ho chiesto mica di farmi da guardia del corpo! E poi io ho SeRi. Mi basta lei >> dico decisa riuscendo a divincolarmi dalla sua stretta.

<< Se ti bastasse lei, non andresti in giro ad origliare le conversazioni altrui! >> dice e ho la certezza che oggi, durante l'intervallo, mi ha vista.

<< Non l'ho fatto di proposito. E comunque non si sentiva niente. >> spiego e spero che lui mi creda e la finisca di guardarmi con disapprovazione.

Per fortuna zia B apre la porta, forse sentendoci, e mi informa tutta contenta che resterò da loro a pranzo. Ci siamo solo io e YoungBae a mangiare. Zia ha già mangiato e Yerin si è fermata a scuola per uno dei suoi corsi pomeridiani. Il suo cellulare vibra e si allontana per rispondere. Quando torna il suo umore è decisamente migliorato. << Che c'è? Ti hanno detto che domani non devi andare a scuola? >> provo a chiedergli consapevole che non mi risponderà.

<< Mangia! >> esclama autoritario.

<< Dormi, mangia.. devi smetterla di darmi ordini! Dai ordini a tutte quelle che ti sbavano dietro! >> ringhio e lo vedo ridere di gusto. Allunga le gambe verso le gambe della mia sedia e mi avvicina a lui. Studia il mio viso e mi soffia sugli occhi. Mi viene istintivo chiuderli e dargli una spinta.

<< Tu non mi sbavi dietro? >> mi domanda all'improvviso lasciandomi senza parole.

<< Certo che no!! >> sbotto poi di colpo e lui scoppia a ridere. << Che ti ridi? >> gli domando, ma non si degna di rispondermi. Si limita ad alzare le spalle per poi continuare a mangiare ed io non insisto. Non è una conversazione che porterei avanti tranquillamente, non mi sento a mio agio quando si parla di sentimenti.

Mamma viene a prendermi nel primo pomeriggio insieme a papà. Gli salto addosso appena lo vedo e lui mi coccola come fa sempre, come se fossi ancora la sua bambina. << Qualche ragazzo ha importunato la mia bambina mentre ero via? >> domanda a YoungBae che si è alzato per salutare i miei.
<< Uno solo... >> risponde lui e, a quelle parole, vedo il panico sul viso di mio padre. << Ma niente di serio. >> aggiunge poi lanciandosi un'occhiata complice con papà che si rilassa visibilmente.
<< Bene. Sapevo di poterla lasciare nelle tue mani. >> dice papà soddisfatto dando una pacca sulla spalla di YoungBae.
Andiamo a casa e la signora Kang, la nostra tuttofare e ormai parte della famiglia, mi fa trovare in camera il regalo di papà. Scarto il pacco e trovo una scrivania molto simile a quella che avevamo visto insieme non molto tempo fa. L'unica pecca è che devo montarla, ma sono brava in questo e mi farò aiutare da mio fratello in caso di bisogno. Provo a montarla, ma uno dei cassetti proprio non vuole saperne di scorrere come si deve. << Chriiii! >> urlo sperando di non dover andare in camera sua a chiamarlo.
Entra in camera mia poco dopo con l'aria stravolta. << Hey nana, c'è chi sta provando a studiare in questa casa! >> esclama tirandomi la matita che ha in mano.
<< Scusa.. >> dico mortificata abbassando lo sguardo e senza fare storie perché mi ha chiamato un'altra volta nana. Sa quanto lo odio e normalmente gli correrei dietro minacciandolo di infilargli la matita che mi ha appena tirato in qualche buco, ma ho bisogno di lui adesso, devo sopportare per un po'.
<< Stavo scherzando... >> mi rivela avvicinandosi e dandomi una leggera spinta che mi fa perdere per un attimo l'equilibrio e mi costringe a fare un passo indietro per non cadere. << Allora, per cosa ti serve la mia intelligenza? >> mi domanda prendendo tra le mani il libretto delle istruzioni che stavo leggendo e rileggendo per capire cosa avessi sbagliato.
<< Il cassetto non scorre come dovrebbe. >> spiego. Lui annuisce e sporge le labbra mentre legge le istruzioni tenendo il segno con un dito quando si volta a guardare il mio operato. Dopo un paio di minuti lo vedo sorridere. << Hai solo messo al contrario questo pezzo. Se la rotella sta sotto non può scorrere bene, no? >> ecco che come al solito lui trova le soluzioni a tutti i miei problemi. << Ma ce l'hai un po' di materia grigia qui dentro? >> aggiunge poi premendomi il pugno sulla testa proprio come aveva fatto YoungBae non molte ore fa.
<< Tu e YoungBae siete proprio amici! Dovete smetterla di trattarmi come il vostro pupazzetto! >> sbotto stringendo i pugni.
<< Io qui ho finito. Vado a studiare che stasera devo uscire proprio con il tuo caro YoungBae >> mi fa una smorfia prima di uscire dalla mia stanza chiudendo la porta.
<< Sarà il TUO caro YoungBae, non il mio! >> urlo sperando che mi senta.
La mattina arriva fin troppo presto e come ogni giorno mi ritrovo a casa di zia B nel disperato tentativo di buttare YoungBae giù dal letto. Stranamente si alza quasi subito e la cosa mi stupisce. << Sicuro di stare bene? >> gli chiedo non riuscendo ad immaginare il motivo di tanta voglia di alzarsi e andare a scuola.
<< Sia chiaro che non lo faccio perché ho voglia di andare a scuola ma solo perché non mi va di sentirti dire che la sera faccio tardi e poi la mattina non mi alzo. >> mi dice puntellando il suo dito indice sul mio naso. << So che Christian ti ha detto che uscivamo insieme ieri. >> spiega e ora mi è tutto più chiaro. Scendo in cucina prima che lui abbia finito di vestirsi perché so che zia B ha fatto i pancakes per colazione e non voglio mangiarli di corsa.
Arrivati a scuola, mi saluta stranamente con un bacio sulla guancia prima di andare dai suoi compagni. Di solito non lo fa mai in pubblico e non capisco cosa gli stia succedendo oggi. Con una mano tocco la guancia dove mi ha appena dato il bacio e poi, scuotendo la testa per tornare in me, mi incammino verso l'entrata dell'istituto dove molte ragazze mi guardano. Forse hanno visto il bacio e sono rimaste senza parole anche loro.
Mi siedo al mio posto e, tenendomi il viso con le mani, guardo dritta davanti a me. Sono curiosa di sapere cosa ha reso YoungBae così allegro ed espansivo. Forse qualcosa che è successa ieri sera mentre era con mio fratello. Anche durante la lezione non riesco a concentrarmi del tutto, presa come sono a risolvere l'enigma di Kwon YoungBae. L'intervallo come sempre arriva subito e insieme a SeRi prendiamo posto sotto il nostro albero. SooHa ci raggiunge poco dopo. Forse il nostro, da un duo, sta per diventare un trio e se non si mettono a parlare di sport potremmo anche andare d'accordo. Ci divertiamo a prendere in giro i ragazzi che giocano e alcune delle ragazze che quasi si strappano i capelli per tifare i ragazzi che gli piacciono. Purtroppo oggi l'intervallo è volato e, senza che io abbia ancora finito di mangiare, la campanella suona avvertendoci di tornare in classe. Mentre salgo, in lontananza nel corridoio, vedo YoungBae parlare con qualcuno che però è nascosto da un grande armadio. Un'altra dichiarazione? Ma ancora non si stancano? Nonostante la curiosità, continuo a camminare per tornare in classe. Se mi beccasse ad origliare di nuovo, dovrei sorbirmi ancora tutta quella storia del mio sbavare per lui e non saprei cosa rispondergli.
Mi siedo di nuovo al mio banco e poco dopo SeRi mi arriva alle spalle urlandomi un << È vero? >> al quale non so rispondere non capendo di cosa stia parlando. La guardo con aria interrogativa. << Dicono che questa mattina YoungBae ti ha baciato! >> mi spiega con molta, troppa enfasi attirando l'attenzione di tutti i miei compagni di classe. << Sapevo che prima o poi sarebbe finita così! >> esclama infine con uno sguardo sognante.
<< È stato un innocente bacio sulla guancia. Ci conosciamo da sempre.. Non è niente. >> provo a giustificarmi perché davvero tra di noi è sempre stato così, solo che non era mai successo al di fuori delle nostre case.
<< Un bacio è sempre qualcosa! >> mi riprende fingendosi una grande esperta in amore.
<< Non tra di noi, fidati! >> le faccio presente. Ed è vero. Di solito tendo a non giustificarmi, ma non mi piace che circolino certe voci su di me e preferisco stroncare i pettegolezzi sul nascere soprattutto perché YoungBae si sta preparando per il debutto nella casa discografica del padre, la YB entertainment, e non voglio che sia al centro di uno scandalo ancora prima di debuttare e soprattutto a causa mia.
<< Cos'è tutto questo chiasso? Mettetevi composti che sta per entrare una nuova alunna. MinJee, prego, entra pure. >> la prof di storia ci richiama all'ordine e in un attimo ognuno è al proprio posto e in attesa. Dalla porta della classe, vedo varcare la soglia una ragazza dai lunghi capelli scuri, occhi con il taglio più bello che abbia mai visto e sguardo fiero che tiene la sua borsa con entrambe le mani. Arriva alla cattedra, si volta, toglie una mano dal manico della borsa e la porta all'altezza del collo spostandosi i capelli, che le erano caduti in avanti, dietro la spalla e poi ci guarda. È davvero bella e sembra più grande di noi. La professoressa la presenta dicendoci che si è trasferita da un altro istituto, ma non ho ben capito il motivo. Sono troppo presa a invidiare i suoi perfetti capelli lisci. Si siede nel posto libero alla mia destra e mi sorride dolce appena mi volto a guardarla.

Durante l'intervallo, SeRi continua a chiedermi di avvicinarci alla nuova arrivata e dopo la terza volta la accontento a patto che sia lei a rompere il ghiaccio visto che non è il mio punto di forza. SeRi può non essere un asso nello studio, ma nelle pubbliche relazioni è un fenomeno e in pochi secondi convince la nuova arrivata a venire con noi sotto il nostro albero.

Siamo sotto al nostro albero e ci racconta un po' di lei. Vorrei chiederle perché si è trasferita nella nostra scuola, ma visto che la professoressa lo ha detto quando l'ha presentata non vorrei pensasse male, quindi evito di chiederglielo e metto a tacere la mia curiosità. Ci parla del ragazzo che le piace, dicendo che è più grande ma non di molto quindi non si crea problemi. Frequenta la nostra scuola a quanto pare e credo che il vero motivo per cui si sia trasferita qui sia proprio questo, anche se non penso che abbia raccontato questo al direttore. << Domani è il mio compleanno e organizzo una festa a casa mia. Volete venire anche voi? >> ci domanda e noi accettiamo anche se dallo sguardo di SeRi capisco che anche lei non è proprio sicura della scelta. Alle nostre spalle, arriva anche un SooHa stupito del fatto che ora siamo in tre e non ci stiamo più tutti seduti sul masso di pietra che si trova sotto il nostro albero.

<< Dobbiamo prendere un masso dalle aiuole. >> ci fa notare sedendosi per il momento sull'erba come fanno tutti gli altri.

Alla fine delle lezioni, io e MinJee usciamo insieme. SeRi deve restare a scuola per il club di musica, suona pianoforte, così noi andiamo via dopo averla salutata. Appoggiato al muretto, come sempre, c'è YoungBae che mi aspetta con le sue cuffie nelle orecchie e lo sguardo basso. MinJee mi saluta e va via. YoungBae alza lo sguardo sorpreso di vedermi insieme ad un'altra ragazza. << E quella? >> chiede.

<< La nuova arrivata. SeRi voleva che le parlassimo e ora sembra che siamo diventate amiche. Ci ha anche invitato al suo compleanno, domani. >> spiego iniziando a camminare insieme a lui verso la fermata.

<< Certo che sei strana. Come puoi fidarti subito di qualcuno che conosci e poi non rivolgere la parola a persone che conosci da una vita? >> mi chiede e non penso di afferrare fino in fondo il significato delle sua parole. Mi cinge le spalle come ieri e, nonostante provi a farmi lasciare, mi trascina verso la fermata costringendomi a camminare in una posizione non proprio comoda.



Buonasera! Problemi di connessione non mi hanno permesso di pubblicare il capitolo prima di oggi..
Siamo ancora all'inizio, quindi evito di parlare per non fare spoiler :D 
Al prossimo capitolo, che spero di pubblicare presto! 

  
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