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Autore: Neera Everdeen    22/08/2015    1 recensioni
Luce non è una ragazza come tante: pochi amici, una vita passata tra lo studio e il mondo degli artisti, appassionata di arte, letteratura e di tiro con l'arco, la sua vita cambia radicalmente quando perde i genitori in un terribile incidente stradale. Una lettera spedita da un'anziana signora, sua nuova tutrice, la porterà alla scoperta di un mondo diverso, un mondo che sente suo.
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Aslan, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È passata più o meno mezz’ora da quando gli ospiti hanno fatto la loro comparsa. Poco dopo il loro arrivo, la sala da ballo si è riempita di sudditi dei vari regni, e noto con stupore che quello dei nostri ospiti sono tutti umani. La principessa se ne sta in un angolo, sempre a braccetto con un Peter molto silenzioso e preoccupato. Edmund, accanto al fratello, se la ride sotto i baffi osservando la strana coppia. La signorina ha dei capelli biondi con dei lunghi boccoli, gli occhi azzurri pesantemente truccati, e un sorriso da squalo. Osservo l’abito rosso sangue con le maniche a metà gomito, la scollatura profonda e la collana di diamanti che le orna il collo bianco. Io sono seduta su una delle tante sedie messe ai lati della pista. Giovani e vecchi danzano leggiadri a coppie, a ritmo di musica. È allettante, ma non ho nessuno con cui volteggiare, e non so nemmeno come si fa. Sto pensando a questo, quando Lucy compare nella calca con un ragazzo moro.
- Luce, questo è Leroi, un vecchio amico di famiglia.- somiglia in modo inequivocabile alla sorella Graze, a parte i colori. I capelli sono di un bel marrone scuro, mentre gli occhi sono di un grigio chiaro e limpido.
Il ragazzo si siede accanto a me, osservandomi con una curiosità genuina.
- Quindi tu arrivi dalla terra.-
- Sì.- gli rispondo, imbarazzata. Lo sanno tutti?
- Deve essere stato un bello shock arrivare qui, vero?-
- Sì. Fino a poco tempo fa credevo che tutto questo, fauni, fate e compagnia bella, esistessero solo nelle favole..- osservo la folla. Le fate, piccoli esseri delicati dalle ali colorate, volano per la sala, portando fiori e parlando con tutti in modo allegro, mentre i fauni portano bicchieri pieni di bevande in giacca e camicia. Sembra tutto così .. surreale.
- Vuole concedermi l’onore di questo ballo?- mi chiede, con un sorriso ironico. Accetto ridendo, ma non mi sento a mio agio. Lo sguardo di Peter si posa su di noi in modo minaccioso. Cerco di non pensarci e continuo a scherzare con il giovanotto pimpante.
Volteggiamo per buona parte della serata, e mi fermo sedendomi in un angolo. Decido di uscire sul balcone. Una ninfa mi porge uno scialle di lana grigia. Mi appoggio al muretto di pietra, accanto a un vaso dello stesso materiale. La neve ricopre il paesaggio boschivo, e le uniche luci visibili sono quelle attorno alle mura e le fiaccole delle guardie. Qualcuno si appoggia accanto a me. Mi giro trovando un Peter piuttosto annoiato scrutare l’orizzonte.
- Volevo ringraziarti per avermi salvato.- gli dico, osservandolo. I giochi di luce che arrivano alle sue spalle, dalla vetrata della pista da ballo lo rendono quasi pericoloso.  La mascella è contatta , mentre le narici sono dilatate.
Fa un cenno per dirmi di lasciar perdere.
Restiamo in silenzio per un po’, osservando le guardie fare cambio , girare per le mura e le torrette.
- Forse dovresti tornare dal tuo cavaliere. Si starà annoiando senza la sua damigella.-
- Lui non è il mio cavalier ..- non faccio in tempo a terminare la frase, perché vediamo una delle fiaccole cadere nel vuoto, e sentiamo un urlo di allarme squarciare l’aria.
- Ci stanno attaccando!- mi urla. – entra. Metti al sicuro gli altri.- resto ferma a guardarlo con un ‘espressione sconvolta.
- Vai!- corro all’interno, dove è scoppiato il caos. Cerco di tranquillizzare gli ospiti, ma nessuno mi presta ascolto. Salgo su un tavolo , urlando per sovrastare la folla
- Fermatevi!- le persone si fermano di botto, guardandomi. – mettetevi al sicuro!.- poi chiedo, rivolta ad Edmund e Lucy. – dove sono i sotterranei?- le guardie reali scortano tutti fino ai sotterranei, dove saranno al sicuro. Mi stacco dal gruppo, andando verso l’armeria. Prendo arco e frecce, un’ascia e un coltello affilato, una cintura per issarli e mi dirigo verso al balcone. A metà strada incontro Edmund.
- Cosa ci fai qui?-  lo sorpasso di corsa. Passo per i corridoi a passo felpato e svelto, osservando ogni angolo. Arrivo alle mura, dove le guardie affrontano creature dall’aria estremamente pericolosa di sotto. Incocco una freccia contro una di esse che cerca di arrampicarsi. Peter mi mette una mano sulla spalla , cercando di fermarmi e urlando che è pericoloso.
- Giù.- gli urlo, e lui si butta terra. Conficco una freccia nella gola a un mostro cornuto che si stava avvicinando con una lunga lancia.
- Dopo faremo i conti.- mi ringhia contro, prima di correre verso un punto tra le mura.
Sto per scoccare , quando qualcosa mi piomba addosso.






ANGOLINO AUTRICE:
Rieccomi qua! Vi sono mancata? * le fischiano contro*.
Los o che non potete fare a meno di me e dei miei capitoli senza senso logico <.<
HO BISOGNO DI AIUTO PER IL CONTEST MIEI RAGAZZUOLI, ANCHE PER QUELLO DALLA FF INTERATTIVA SUGLI HUNGER GAMES!
Quindi, per bontà divina, datemi una mano.
Un abbracio grande grande a chi mi aiuterà e a tutti i lettori che seguono le mie pazze storie. :)
 
   
 
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